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Autore: glenn    21/02/2011    1 recensioni
Ogni sogno perso ormai da tempo mi ha condotto dove sei tu.
“Grazie, Dora. Non voglio essere compatito, comunque.”
“Oh, non ti azzardare, eh! Se ricominci, non ho paura di usare qualche incantesimo che potrebbe fare al caso mio!”
“Oooh, tremo di paura!” - sghignazzò Remus.
“Così ti voglio, Remus! Finalmente! Hai un bel sorriso, tiralo fuori più spesso,no?”
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Bene, allora eccomi di nuovo qua :)  Mi è venuta l'ispirazione per una long fic abbastanza lunga, direi.. non l'ho ancora scritta tutta, ma
so già chiaramente come andrà a finire. Senza pretese, questo è il primo capitolo, so che è una scemenza assurda, ma se deciderete di
seguire questa storia vedrete che ci saranno discorsi anche un po' più seri XD
Vi chiedo, se vi capitasse di leggere, di lasciare anche solo due parole per dirmi
"fa schifo!" , insomma vorrei un vostro parere, se sia il caso di continuare a pubblicare
quello che sto scrivendo sul mio quaderno o tenermelo per me, ecco.
Dopo questo tedioso discorso, non ho da aggiungere altro, se non che spero che vi piaccia :)


Ps. Mi scuso in anticipo se notate degli errori, se ci sono non sono volontari.








“Sirius, cos'è quello?”

 

“Eh?”

 

“Che cos'è?”

 

“ Oh, questo. Sì.”

 

“ Ti vedo molto preso da quei fili.” Remus aveva un tono allegro, quasi canzonatorio. Sirius finalmente si decise a togliersi quelle cuffiette, da cui proveniva uno strano brusio, e si volse a guardare l'amico.

 

“ È un aggeggio babbano per ascoltare la musica. È uscito da poco in circolazione..Spacca! Come mia cugina d'altronde. Me l'ha prestato lei.”

 

“ Tonks? Pensavo fosse una fan sfegatata delle Sorelle Stravagarie.”

 

“ Dimentichi da dove viene suo padre, Remus.”

 

“ Lo so da dove viene, Felpato. Ma non ce la vedo bene Ninfadora ad ascoltare musica babbana con quell'affare, e nemmeno tu, se proprio vuoi saperlo” - disse quasi sghignazzando.

Dopotutto, loro erano cresciuti in un mondo dove l'unica musica che si ascoltava proveniva dalla radio. Dopo il coro di Natale di Hogwarts, ovviamente.

 

“ Dai Lunastorta, non fare il vecchio. Tieni.” Sirius gli porse una cuffietta e il licantropo, afferratala, se la mise all'orecchio.

 

“ Va messa così? Guarda che io non sono appassionato di musica. Men che meno quella dei ragazzi babbani.”

 

“ Sarà, però ammettilo che ti piacerebbe che ci fosse lei ora, qui, al mio posto, e questa cuffietta nel suo delizioso orecchio, anziché nel mio, eh?” L'ex professore arrossì violentemente e lo squadrò torvo.

 

“ Ma che diavolo stai blat- AAAH!”

 

“ Ops.”

 

Sirius aveva fatto ripartire quella sottospecie di radiolina in miniatura ( con dentro le canzoni preferite di una fan sfegatata delle Sorelle Stravagarie, e questo potrebbe bastare per capire che non dovevano essere proprio canzoni tranquille, ecco.) Remus Lupin non avrebbe dimenticato tanto facilmente quel momento, anzi le sue orecchie non lo avrebbero dimenticato. Lui era sempre stato un amante del silenzio, non certo un tipo da stadio o da concerti alla babbana.

 

Fu come una scossa elettrica, per le sue povere orecchie, da anni ormai abituate al silenzio delle biblioteche, con particolare predilezione per quella di Hogwarts, seguita a ruota da quella di Grimmauld Place. Anche se, a dir la verità, quest'ultima era forse un po' troppo lugubre. Togliamo il forse.

 

Comunque, non ci andava quasi mai nessuno, e da quando abitava con Sirius, era il posto della casa che preferiva di più.

 

Ultimamente, però, c'era sempre qualcuno che aveva deciso di farlo allontanare dai suoi amati libri. E di stuzzicarlo in qualunque maniera. E di strappargli un sorriso e, perché no, anche una bella risata. Quel qualcuno aveva due nomi. Chi l'avrebbe mai detto? Quel rompiscatole del suo migliore amico, nonché proprietario di tutta quella lugubre “ baracca”, come era solito chiamarla, per disprezzo ( se quella è solo una baracca allora James è Rudolph la renna dal naso rosso), e la sua cara cuginetta Ninfadora Tonks.

 

Avevano proprio lo stesso sangue Black. E si definivano pure normali. Quei due? Bah.

 

Certo, rispetto a tutti gli altri membri della famiglia, o per meglio dire, quasi tutti, erano “normali.

Non andavano in giro a torturare gente e a vantarsi del loro sangue puro, non diseredavano nessuno, e soprattutto, adoravano divertirsi, diciamo, in modo “sano e naturale”. Non fraintedete, eh.

 

Ma torniamo al povero orecchio di Remus. Il suo proprietario se lo stava massaggiando dopo aver allontanato il più possibile da sé la cuffietta attentatrice del giusto funzionamento del suo apparato uditivo. Sirius ridacchiava sfacciatamente, e alla fine si decise ad abbassare il volume.

 

“ Dannazione, te e quello stupido affare! Ma che diavolo di musica ascolta Dora? Preferisco decisamente le canzoni di Celestina Warbeck! Almeno Molly ha del gusto.”

 

“ No, Lunastorta, sei tu che sei vecchio dentro. Molly ha dieci anni più di te, nel caso non te ne fossi accorto.”

 

“ E allora? Tu chiami musica quella roba? No, non la rivoglio quella cuffietta assassina.”

 

Sirius, che gli si era avvicinato per ridargliela gentilmente, gli lanciò uno sguardo molto, molto truce.

 

“ Come vuoi, non sai cosa ti perdi.”

 

“ Oh, lo perdo molto volentieri, davvero.”





Ah, si nota molto che adoro questi tre? mmm...no,eh?
Ok, mi ritiro, che è meglio.

 

  
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