Per l’ultima volta
Sei
nel suo ufficio e aspetti.
Sapevi
che l’avrebbe fatto, t’aveva avvertita e tu sei sempre stata pronta ad
appoggiarlo, così come quell’ultima volta.
Sei stata la prima a sapere che era
successo, la favella nel suo petto si è spenta e nel tuo invece s’è accesa.
Eppure
hai dovuto attendere immobile il momento.
Ma
il tempo è scaduto ormai, è l’ora di andare.
Dalla
cassa toracica si dipana il tuo canto di liberazione e forza.
Dà
speranza: noi non ci siamo più, ma voi, voi dovete continuare a lottare,
vivere, amare, vincere.
C’è
sempre una vittoria in ogni sconfitta, anche la più piccola, te l’ha insegnato lui.
Ti
libri in volo e attraversi l’arco della finestra, il tuo trespolo è ancora
caldo, ma tu sei pronta da tempo a lasciarlo, ad andare via.
La
musica adesso è fuori di te, più che dentro, stai già lasciando quella vita.
Sfrecci
come un dardo infuocato nel cielo estivo e, sì, sei pronta davvero, senza
remore, come lo è stato lui.
Dalla
riva del Lago Nero qualcuno ti nota, tutti ti percepiscono nella gola e nelle
fibre del proprio corpo.
Harry
Potter leva lo sguardo, ti vede e sa che sei andata via per non tornare, per
sempre, per l’ultima volta.
NOTE
AUTRICE:
Spero
si sia capito che si tratta di Fanny! Ecco come io immagino il suo tributo a
Silente…