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Autore: AlexBlack    22/02/2011    4 recensioni
Mentre Harry, Ron e Hermione sono alla ricerca degli Horcrux, cosa succederà nella nostra Hogwarts?
Tra nuove amicizie, amore, dolori, discussioni, sensi di colpa, scherzi e Arti Oscure...Ecco la mia idea, sperando che vi piaccia!
DAL NONO CAPITOLO:
« Sa, io non sono immune dal potere dei Gorgoprizzi, anche se sicuramente sono più abituata di voi. Papà dice sempre che le Radigorde, oltre ad allontanare i Plimpi Ghiottoni, hanno anche una particolare influenza su queste creature affascinanti. Dovrebbe assaggiarle, signore, le farebbero sicuramente bene… »
« LOVEGOOD! Senti, non mi interessa di queste Radiogorghe… »
« Radigorde »
« Sì, dicevo, non mi interessa nulla di questi affari! Dove sono… »
« Paciock e Habbot? »
« SI! » sbottò lui, più infuriato – e confuso - che mai: avevo fatto il mio dovere.
« Da quella parte » dissi tranquilla, indicando un punto infondo al corridoio « Là c’è un passaggio segreto, lo usano spesso »
« Ne è sicura? »
« Certo ».
I due fratelli partirono alla volta del punto da me indicato: un passaggio nascosto dietro una statua argentea che celava una ripida rampa di scalini, che con un semplice colpo della bacchetta si potevano trasformare in uno scivolo « Glisseo! », sotto al quale si poteva porre una gran quantità di Incantesimo Collante.
Era stato più facile del previsto.
Genere: Azione, Guerra, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Neville Paciock, Seamus Finnigan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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 08. Il segreto della Serpe.

 



«No, non se desideri la stessa cosa, Malfoy»


Guardai in direzione della Serpe. Cosa ci faceva lì?
Mi tirai a sedere con fatica: Schiantandomi Carrow mi aveva fatto battere la testa contro il pavimento ed ora mi doleva come non mai.
« Ma non è possibile… voi non potete sapere cos’ho desiderato io…» biascicò Malfoy, spaventato.
Lo scrutai un attimo: aveva un'espressione intimorita e stanca; non l'avevo mai visto così prima d'ora, eccetto forse per qualche fugace momento durante lo scorso anno.
« No, è vero, ma per qualche strana coincidenza, io e te abbiamo chiesto di eseguire la stessa cosa alla Stanza.» risposi con voce ferma. Mi trovavo molto bene ad interagire con questo posto del castello. Da quando l'avevo conosciuta, la Stanza, mi ha sempre trasmesso calma e fiducia, e forse è per questo che ero così in sintonia con lei.
Tornai a fissare Malfoy, che mi restituì lo sguardo con rinnovato spavento, ma, questa volta, si era aggiunto un lieve cenno di disgusto.
« Mi sembra una cosa stupida, Paciock. Tu non  puoi aver desiderato quello che ho desiderato io »
« Mi dispiace deluderti, ma è così, Malfoy » ribattei.
« Certo... » sbuffò con poca convinzione «Ma ora ve ne dovete andare »
« No, finché non ci dici per quale motivo ti nascondi, noi non ci muoveremo di qui! » stavolta non ero stato io a parlare, bensì Hannah. Quando voleva aveva davvero un tono autoritario e io, se fossi stato in Malfoy, avrei già risposto senza rigiri di parole. Ma non fu così semplice.
« Che cosa vi fa pensare che mi sto nascondendo, di grazia? »
« Su Malfoy, tutti sanno che non hai mai avuto un cuor di leone » lo schernì Hannah e aveva anche piuttosto ragione.
« Vi potrei fare la stessa domanda, Abbott » disse lui brusco, con una smorfia infastidita. 
« Allora faccela Malfoy, noi non abbiamo nulla da nascondere » ribatté lei, coraggiosa e sfacciata.
Il Serpeverde rimase zitto, non sapendo che rispondere. Hannah era stata geniale.
In effetti noi non avevamo davvero nulla da nascondere, stavamo solo scappando dai Carrow, ma a quanto pareva Malfoy aveva qualcosa di segreto in serbo.
Notai che teneva in mano un vecchio libro logoro e pesante, probabilmente un libro sulle Arti Oscure… forse era quello che l’aveva spinto a nascondersi. Ma per quale motivo?
«Che cos’hai in mano?» chiesi, curioso di scoprire il suo segreto.
Lui nascose il libro dietro la schiena di scatto e si mise sulla difensiva. Da quando Malfoy si difendeva e non attaccava?
« Allora? Hai paura, Malfoy? Tanto so già cos’è…»
« No che non lo sai! » esclamò lui, quasi urlando. A quanto pare avevo toccato un tasto dolente « E ora andatevene! »
« Non prendo ordini dai Carrow, non capisco perchè dovrei ubbidire a te
Malfoy sbuffò forte. 
Se  davvero pensava che noi ci fossimo arresi così facilmente, non aveva proprio capito un tubo. Ma anche lui non avrebbe rinunciato a mantenere il suo segreto, soprattutto se c'era la sua reputazione in ballo.
« Allora Malfoy? Cosa ci dici? »
« Bene. » borbottò « Bene. Se proprio voi non volete andarvene me ne andrò io »
« Non che non lo farai » esclamai deciso. Non poteva scappare ora, sarebbe stato davvero un gesto di infinita codardia. Ma, d'altronde, cosa ci si poteva aspettare da Draco Malfoy?

***


Guardai Paciock, sfidandolo. Davvero lui mi avrebbe impedito di andarmene? 
Un Grifondoro non potrebbe mai fermare un Serpeverde. Soprattutto un Grifondoro come Paciock.
Riposi con cura il mio prezioso libro nella borsa e mi alzai dalla poltrona guardando gli altri due occupanti della stanza: la Tassorosso  stava aiutando Paciock ad alzarsi, mentre gli sussurrava qualcosa all'orecchio. Probabilmente qualcosa per fermarmi.
Appena mossi qualche passo verso l'uscita mi si piazzarono davanti entrambe, bacchette alla mano.

« Cosa volete? » gracchiai in loro direzione, estraendo anche la mia.
« Tu ti stai nascondendo » disse la Abbott, con il suo solito tono odioso « E l'ultima volta che l'hai fatto, esattamente in questa stanza, sappiamo tutti com'è andata a finire » proseguì decisa lei.
E così la notizia che ero stato io a condurre i Mangiamorte all'interno di Hogwarts aveva raggiunto qualche orecchia in più del dovuto. Ma ora non c'era da preoccuparsi: con Voldemort al potere nessuno mi avrebbe punito per questo, anzi, nessuno avrebbe neanche provato ad alzare un dito contro di me.
Insieme a tutto questo senso di sicurezza, però, arrivò anche una forte stretta allo stomaco; una stretta che mi fece più male delle altre, un male morale. Tutte le volte che qualcuno incominciava a parlare di Silente o di quello che era successo alla fine dell'anno scorso io mi sentivo oppresso da mille rimpianti e tormenti. Venivo schiacciato da un senso di colpa che, solitamente, un Mangiamorte non avrebbe dovuto avere.
Allora sentivo l'incredibile bisogno di leggere, ma non una cosa qualsiasi. Avevo bisogno di leggere il mio libro, il libro che avevo scovato l'altro giorno, proprio in questa stanza, sulle Arti Oscure. Per leggere, però, avevo bisogno di calma e tranquillità ed era per quello che venivo sempre nella Stanza delle Necessità.
« Allora, Malfoy? »
Mi riscossi dai miei pensieri e abbassai lo sguardo. Cosa gli avrei detto ora? Non la verità, mi dissi. Non era il motivo, per cui venivo qua, che mi vergognavo a dire, non c'è nulla di male nel leggere un libro, bensì mi vergognavo del perché ero spinto a farlo. Non volevo che mi pensassero debole. Perché un Malfoy non è debole
« Lasciami andare, Paciock » ringhiai.
« No, direi proprio di no... » disse con un tono canzonatorio lui.
Non so se mi fece scattare quello che  aveva detto o il modo in cui l'aveva fatto. Avevo subito abbastanza, abbastanza per un Malfoy. Era ora di reagire. Presi a correre verso l'uscita mentre uno Schiantesimo della Abbott mi sfiorava la guancia. 
« Impedimenta! » gridai colpendola in pieno petto. D'altronde, questo incantesimo aveva funzionato con Potter, perché non avrebbe dovuto funzionare con una Tassorosso?
Un raggio di luce rossa uscì dalla bacchetta di Neville, ma, ovviamente, si andò a schiantare contro la parete alle mi spalle. Paciock si catapultò ad aiutare la Abbott, così io ebbi il tempo necessario per arrivare alla porta tranquillamente.
Appena fuori tirai un sospiro di sollievo. Vidi Alecto e Amycus Carrow confabulare in un angolo del corridoio, li salutai distrattamente e presi la strada per i sotterranei. 

« Draco! »
Non feci quasi in tempo a mettere piede nella Sala Comune che una vocetta squillante invase le mie orecchie senza ritegno.
« Ciao, Pansy. Cosa c'è? »  le risposi svogliatamente io.
« Sei stato via tutta la lezione, dovresti dirmelo tu che cosa c'è! » squittì indignata, mentre io mi lasciavo cadere sul divano e lei si sedeva, con le gambe accavallate, accanto a me.
« Allora? » ribatté.
« Allora niente, Pansy.»
Ogni tanto riuscivo a capire perché, in sei anni di scuola, avevo sempre preferito stare in compagnia di Tiger e Goyle. Loro non facevano maidomande, si limitavano a prendere ordini. Pansy, invece, era leggermente più invasiva.

« Draco, non provare ad imbrogliarmi. So che centra con quel libro.»
« Chi te lo dice? E anche se fosse ora hai qualcosa contro le Arti Oscure? » dissi bruscamente. Non capivo per quale motivo fosse così preoccupata.
« No, ma quello non è un libro come gli altri... insomma, è strano »
« Cosa ne puoi sapere tu? Sei tu che lo leggi? No, bene, quindi lascia stare »
Vidi una lacrima veloce scorrere sulla sua guancia. Ero consapevole che non la trattavo nel migliore dei modi, ma lei ogni tanto esagerava.

« Vado a pranzo » decretai infine, liberandomi dalla presa stretta di Pansy. « Vuoi venire? »
Lei fece cenno di sì con il capo e mi seguì, prendendomi la mano. Non dissi nulla, ma avrei di gran lunga preferito che si fosse limitata a camminarmi al mio fianco.



Eccomi!
Questo capitolo non è molto lungo, lo so >.< ma in questi giorni sono stra impegnata e mi scuso anche per gli eventuali errori. T_T
Allora, qua si mette un po' in ordine la situazione. O, perlomeno,  si capisce perché Malfoy si nasconde nella stanza delle Necessità.
Vi chiederete perchè lui può saltare la lezione, mentre Hannah e Neville no, ma lui, oltre essere un Malfoy Mangiamorte, non sarà mai sospettato di voler ribaltare i Carrow. 
E poi Draco non me lo sono mai immaginata tenero, neanche con Pansy (come si nota da quello che ho scritto XD), e soprattutto codardo in fondo. Uno che si è pentito per quello che ha fatto e che ora ha costantemente paura. Spero di non venir fucilata dalle sue amanti, ma questo è quello che penso :)
Ed è anche per questo che ho scritto il pezzo in cui parla con Pansy.
Sono consapevole della schifezza che è questo capitolo e chiedo perdono T_T il prossimo spero sarà più lungo...
Ora, ringrazio tantissimissimo chi ha recensito lo scorso capitolo, davvero, grazie! *-* (ora risponderò alle vostre bellissime recensioni^^)
e ovviamente anche chi ha messo la storia tra le seguite preferite e ricordate :D
Recensite, ve ne prego! XD

Al prossimo capitolo!
Alessia :)
   
 
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