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Autore: Bianca Wolfe    22/02/2011    5 recensioni
Il beyblade non è finito. Esistono ancora beyblader da qualche parte. Quattro in particolare, riporteranno alla gloria questo "sport". (qualcuno mi ucciderà lo so xD) La storia è in fase riscrittura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Professor Kappa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Uccidetemi. Fatelo subito >.< No, rendetevi conto: l'ultimo aggiornamento risale al sei ottobre 2010. Faccio schifo, o no? Domanda retorica. Intanto sono successe molte cose: sono diventata sedicenne (anche se non frega a nessuno), sono passate trentordici zillioni (?) di festività come Natale, Capodanno, Epifania, fra un po' pure Carnevale - a proposito, auguri in ritardissimo .-.
Beh, è stata colpa mia. Ho avuto da fare con la scuola, una punizione e un progetto personale che mi ha preso molto tempo (non vi è dovuto sapere cos'è xD).
Mi dispiace tanto per l'attesa, spero che il prossimo aggiornamento avvenga il più presto possibile e che non comporti un distacco di tempo di così tanti mesi.

Ringrazio, come sempre, tutti coloro che hanno aggiunto la mia fan fiction tra le preferite/seguite/da ricordare - un giorno di questo vi menzionerò tutti uù - e le mie carissime recensitrici.

Pinca: la fiamma di Kai è stato un argomento clue, devo dire xD Rimarrà ancora ignota, per il momento, ma posso anticipare che si verrà a sapere - anzi, intuire. giuro che vi darò dei segnali evidenti uù - quando la nostra combriccola tornerà in America. Ero combattuta su chi sciegliere come "cavia" di Jethro. All'inizio, pensavo a Tyler, ma poi, non so, l'ho dato per scontato e ho scelto il più debole, emotivamente parlando, della squadra. Anche io sono una fan di Takao/Hilary (e quindi di Tyler/Hiromi) ** Eppure sono la scrittrice, non dovrei essere di parte D: Beh, ormai mi sono "svelata al mondo" e non posso farci niente ç.ç Grazie mille per la recensione, e mi dispiace per la lunga attesa .-.
Aphrodite: davvero c'era suspance? Oh, mi sento soddisfatta uù Kay, Kay, povero il nostro Kay ç__ç Anch'io ci sono rimasta male scrivendo di quella scena. Cioè, da dove mi è uscita? Me lo chiedo anch'io xD Ormai provo un certo attaccamento emotivo a questo personaggio. Oddio, mi sono affezionata a un mio personaggio .-. Spero sia normale. Le mie fandom fanno scalpore *O* Diciamo che con loro volevo un po' smorzare la tensione che avevo creato col siero - spero che al lontano tempo della lettura (ç__ç) non ti abbia fatto fare incubi xD - nel senso che Tyler e Hiromi dovevano essere i più gioiosi (?), mentre con Leila e Ray volevo proprio arrivare alla dolcezza. Sono felice che ci sia riuscita :D Sì, sono fiera della mia "creazione", soprattutto perché voi recensitrici mi date quella forza per continuare. Grazie dei complimenti, non sai quanto significhino. E scusa anche a te per il ritardo dell'aggiornamento .-.
Avly: già per l'inizio della tua recensione, dovrei amarti uù (hai davanti una potteriana convinta xD) A quanto hai visto, non è andata poi tanto meglio di prima, con gli aggiornamenti. Anzi, è andata peggio D: *si dispera* Cavolo, mi odio, e spero mi perdonerai per un ritardo così madornale. Quella della lavanda gastrica non è poi un'idea così male uù xD No, dai, poverino, ne ha passate fin troppe .-. Ricordati che Kai è Kai: qualche modo lo troverà. Dopotutto, l'amore (posso definirlo amore? .-.) per il suo alter ego è forte abbastanza da farglielo ritrovare. Ray e Leila, i nostri begnamini amorosi. Ebbene, ormai credo tu mi conosca e sappia che li farò scatafasciare ancora uù Forse non ora, forse non in questa storia (ebbene sì, è previsto un seguito, mi dovrete ancora sopportare xD) ma accadrà. Beh, io non voglio far correre Tyler e Hiromi, non voglio che sia una storia scontata. Ma, chissà, potrei cambiare idea su questa coppia. Ho tanti dubbi sui pairing .-. Sì, ormai si è capito che i nuovi personaggi sono più svegli dei vecchi uù Forse è perché sono più grandi? Bah, non lo scopriremo mai, credo xD Grazie mille, cara, per la tua recensione :D
LondonRiver16: tu implori perdono? Ma devo essere io a chiedere scusa, inginocchiarmi e camminare sui ceci fino a Lourdes .-. Chiedo anche a te perdono. La strada per El Dorado ** Io AMO quel cartone *O* Ok, passiamo a cose serie uù (cose serie. Pft .-.) Tutte le due domande - o almeno credo - troveranno risposta in questo capitolo uù Grazie per la recensione.
Hiromi91: nuova recensitrice, nuova recensitrice, nuova recensitrice, nuova recensitrice! *O* Si vede che sono gasata? xD Benvenuta nel mio strano mondo e spero che ti abituerai ai miei aggiornamenti un po' "così". Insomma, spero di non farti aspettare tanto uù Vuol dire che devo ringraziare la cara Avly, allora ** Lo farò, di sicuro uù Beh, sì, all'inizio non si capisce una cippa, ma era quello l'intento. E sono contentissima - non sai quanto - che ti piaccia. Adesso farò sogni tranquilli ** Mi dispiace aver scatafasciato le tue aspettative su Leila ^^" Però, non so, se fosse stata l'alter ego di Hilary sarebbe sembrato un po' scontato. Ma questo è quello che penso io, quindi non conta uù Ti fidi di me? Sul serio? Non riporre tanta fiducia, su questo triangolo Ray/Leila/Kay io sono più indecisa di voi D: Sperate che non combini guai .-. Forse farò scappare Leila con uno sconosciuto conosciuto a un pub uù (lascia perdere il mio sarcasmo idiota). Aah, perché me lo chiedete! Prima o poi non riuscirò a trattenermi e spiattellerò tutto xD Ok, se nel prossimo capitolo non riesco a farvelo scoprire, ve lo dirò io stessa uù Sei la prima che mi dice che all'inizio Hiromi non si sopportava. Ti stimo per la tua lealtà uù Non preoccupare, Kai e Hilary si rincontreranno e presto. Dopotutto, non può mancare una loro scena in una fan fiction su Beyblade, seppure ambientata anni e anni avanti ;D Grazie mille per la rencensione :D

E adesso, finalmente - direte -, vi lascio al ventiduesimo capitolo. (oddio, sono davvero ventidue? D:)

PS: Vi faccio una piccola richiesta. Dato che io amo le vostre opinioni. E se, nella vostra recensione, conservaste un angolo per un dreamcast di questa storia? uù O è un'idea idiota? Boh, non so, a volte ho certe idee... Ok, ora vi lascio :D
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Ventidue.

Buio. Era quello che Kay stava vedendo in quel preciso istante. Buio, e basta. Cercò di aprire gli occhi, ma tutti i suoi tentativi andarono a vuoto: il suo corpo, ogni parte di esso, non gli obbediva più.
All’improvviso, la luce ricomparve e riuscì a vedere: davanti a lui si trovava Jethro, quell’uomo bizzarro che l’aveva legato a una sedia e costretto a prendere un siero dal colore nero. Non sentiva più il bruciore allucinante che aveva provato poco prima di aver perso i sensi. Non sentiva nemmeno più le corde che lo tenevano stretto.
Allora mi ha liberato? si chiese. Tanto vale provare ad alzarsi. E… Forza!
Impartì al suo corpo l’ordine di levarsi in piedi, ma questo non rispose al comando, ancora una volta.
C’è qualcosa che non va pensò Kay. Allora quel pazzo diceva la verità quando affermava che lo avrebbe controllato.
- Ora alzati, schiavo - la voce di Jethro risuonò chiaramente nelle sue orecchie, come una eco, ma vicina anziché lontana.
Sentì le sue gambe rispondere e, poco dopo, si ritrovò di nuovo in piedi. Il nipote di Vorkov gli ordinò di seguirlo da vicino e camminarono – il resto gruppo al seguito, come segugi – fino all’esterno dell’albergo, poi dentro una macchina, la stessa che lo aveva accompagnato fin lì. Jordan lo teneva per una mano, pronto ad agire alla minima stranezza. Allora è un test: vogliono vedere se il siero funziona capì Kay E hanno scelto me…
L’automobile partì, verso una meta che lui non conosceva.

Tyler, Max e Hiromi non erano per niente entusiasti di essere a quell’incontro. Ma Kappa voleva almeno fare la conoscenza della squadra semifinalista, per non sembrare troppo scortese. E poi era sicuro che presto avrebbero trovato Kay.
Si trovavano in una stanza dello stadio moscovita, e aspettavano pazienti – per quanto, in realtà, non lo fossero – la squadra degli All Stars che, comunque, era in ritardo: cosa inammissibile, dato la fretta che tutti avevano.
- Ma che fine hanno fatto quei spacconi americani? - chiese Tyler impaziente, seduto su una sedia agitando freneticamente una gamba.
- Sei anche tu americano, Tyler - lo rimproverò Hiromi, che invece si stava mangiando le unghie.
- Incredibile come riesca a correggermi anche in questo momento! -.
- Non è colpa mia se sei così rimproverabile -.
- Smettetela! - urlò all’improvviso Max, stufo di quei battibecchi: la testa calda di Tyler sommata ai modi di fare da saputella di Hiromi erano solo l’ultimo dei pensieri del giovane.
Non era mai stato legato a Kay, in alcun modo: erano solo compagni di squadra, non avevano mai parlato, né qualcuno dei due ci aveva mai provato. Però, sapendo che avrebbe potuto essersi ficcato in qualche grosso guaio, aveva paura per lui e voleva averlo accanto a sé. Provava comunque un moto d’amicizia nei suoi confronti.
I suoi pensieri vennero interrotti dall’aprirsi della porta. Si voltò così bruscamente che il collo quasi gli si bloccò.
La seconda squadra americana era composta da quattro membri, e, in più, erano accompagnati da una donna dai capelli rossi che doveva avere la stessa età di sua madre. Kappa la salutò subito:- Caytlin! Non pensavo avessi preso la strada di tua madre - commentò con un sorriso tirato. Era di certo sorpreso di vedere quella donna, ma comunque nemmeno lui non riusciva a non pensare a Kay e alla sua sparizione.
- Professore, sono anni che non la vedo! - esclamò la donna - Speravo di vederla, oggi. Sa, da quando abbiamo saputo che la BBA è di nuovo in piedi, noi del PPB abbiamo avuto paura, se così possiamo dire: abbiamo di nuovo dei degni avversari -.
- Ah, giusto. Emily ha impedito che la PPB fosse crollata, dopo che il beyblade è stato bandito. Avete continuato le vostre ricerche? -.
- Sì, e posso dire fieramente che i risultati sono stati ottimi. Seppure ce la siamo presa comoda, dato che, oggettivamente, non credevamo in un ritorno dello sport, qualche miglioria l’abbiamo fatta e siamo soddisfatti degli esiti delle nostre ricerche. Comunque, professore, vorrei presentarle la mia squadra che si chiama, in onore ai suoi ultimi esponenti, “All Stars”. Ragazzi, presentatevi ai vostri avversari -.
Un ragazzo dall’aria altezzosa, fornito di lunghi capelli ramati sistemati in una coda un po’ trasandata, parlò:- Io sono Michael, il capitano della squadra. E sì: mi chiamo proprio come il vecchio capitano. Lui è Ed - disse indicando un ragazzo alto, dalla pelle scura.
- Mi chiamo Edward - ribatté lui, evidentemente seccato.
- Come ti pare… Lui è Stephen - passò a un altro ragazzo, ben piazzato e dai capelli molto corti e, infine, all’unica ragazza del gruppo, dai capelli rossi come quelli Caytlin, ma con delle lentiggini ben visibile a portata del naso - E lei è Emma, nostro tecnico e riserva -.
- Loro, invece, sono Tyler, il capitano dei Bladebreakers, e Max - li presentò il professore - Mentre lei è Hiromi, la nipote di Hilary. Non fa parte della squadra, ma ci segue sin dall’inizio! E poi ci sono Ray e Leila, il nostro tecnico, che non sono potuti venire. E la nostra riserva, Kay, lui… Beh, è una lunga storia Caytlin e vorremmo andarcene al più presto. Non pensare che sia una questione personale, che ce l’abbiamo con voi: non è affatto così! Ma dobbiamo proprio andare -.
- Professore - disse la figlia di Emily, il tono d’un tratto cupo dalla preoccupazione - Se c’è qualcosa che possiamo fare… -.
Ma Kappa la fermò:- Non preoccuparti. Sappi solo che si tratta di Jethro -.
Nell’udire quel nome, Caytlin divenne di ghiaccio. Michael la guardò curioso e bramoso di sapere, ma lei si limitò ad annuire greve. Allora il professore, Tyler, Max e Hiromi uscirono di fretta e furia, di ritorno al monastero di Yuri.

Kai sapeva che non avrebbe mai trovato Jethro rinchiuso nelle quattro mura del monastero, perciò decise di andare a cercare lui stesso il ragazzo. Dopotutto, glielo doveva: era il suo unico erede, non n’esisteva un altro. E poi erano così simili… Anche lui incapace di distinguere l’amore, o qualsiasi altro sentimento compassionevole. Però, almeno, Kay aveva lui. Gli poteva insegnare, attraverso ciò che aveva imparato dai suoi sbagli. Kay avrebbe avuto un’insegnante, qualcosa che Kai, dal canto suo, non aveva mai avuto.
Camminava per le strade di Mosca senza realmente prestare attenzione al percorso che stava compiendo: la sua mente lo stava portando da qualche parte e Kai sapeva che, seguendola, sarebbe arrivato al suo alter ego. Era come se fossero collegati da un filo, sottile ma resistente.
Continuò per attimi, minuti… Fu certo che un’ora passò. Finché una macchina nera dai finestrini oscurati non gli passò davanti. Ebbe come un flash, forte, e iniziò a inseguirla senza nemmeno pensarci. Ormai era vecchio e i muscoli erano fiacchi, ma riuscii a correre. La gente lo guardava stranita: un vecchietto che correva dietro un’automobile come un forsennato; non accadeva tutti i giorni!
Finalmente, l’auto si fermò. Kai ebbe la conferma di ciò che sospettava: lì dentro c’era il suo erede, ma non era lui. Nel senso che era diverso. Quando lo aveva incontrato aveva visto un ragazzo spaventato, perso, che non sapeva cosa fare; in quel momento, invece, stava osservando… Un robot. Un corpo la cui anima era stata nascosta da chissà cosa, gli occhi neri e vuoti che, in realtà, non guardavano. Dietro di lui, Jordan, quel tizio che gli aveva presentato il professore. Quel traditore e idiota che credeva di farla franca: oh, quanto si sbagliava! E poi eccolo: era così piccolo quando affrontò Takao, quarant’anni prima, ma era lui, Jethro. Kai ne era più che sicuro. Ma che aveva fatto al ragazzo? Come lo aveva conciato? E, soprattutto, come c’era riuscito? C’era qualcosa di losco e terribile dietro tutta quella storia.
Li seguì, senza farsi notare, entrando in un palazzo. Prima di varcare la soglia del mirabolante portone, diede un’occhiata all’insegna che esso portava: una banca. Ma perché proprio una banca?
Lasciò loro attraversare per primi per le porte automatiche, facendo passare anche qualche altra persona, prima che arrivasse il suo turno. Si tenne a debita distanza – dopotutto, non voleva farsi beccare; anche se era sicuro che lo avrebbero scambiato per un vecchio che andava a ritirare la pensione. Eppure, era abbastanza vicino da ascoltare, senza farsi notare, cosa si dicevano.
- Conosci il piano, Jordan: tu distrai la guardia, mentre il ragazzo fa il suo lavoro - era Jethro che stava parlando, con quella sua voce che metteva i brividi.
- Sì, signore - rispose l’assistente, come se fosse un cagnolino - Ma se il ragazzo non riuscisse nel test? Cosa faremo? -.
- Jordan, quanto sei idiota! È per questo che facciamo il test! Per controllare che colui che viene sottoposto al siero esegua gli ordini alla perfezione: se tutto va bene, lui non può assolutamente sbagliare. Sono sicuro di aver fatto un ottimo lavoro, con la mia creazione. Sei così sciocco da dubitarne? -.
L’uomo sembrò subito pentirsi delle sue parole; infatti rispose:- No, signore. Mi dispiace: perdonate la mia insolenza -.
Jethro ghignò, un ghigno malvagio che gli trasfigurava il volto. - Sono magnanimo con te, Jordan. Sempre. Prima o poi, dovrai ripagare tanta pazienza e bontà, non è così? -.
L’altro annuì e, a quanto pareva per Kai, il “piano” ebbe inizio. Mentre Jethro dava degli ordini a Kay e andava a uno dei banchi per far finta di chiedere un prestito, Jordan si lavorava la guardia di quella che doveva essere l’entrata per il cavò.
Il ragazzo fu talmente veloce, che neanche il vecchio blader si accorse che, in pochissimo tempo, era sparito dentro il cavò. Fu questione di attimi, non risuonò alcun allarme: Kay uscì fuori dal cavò e dalla banca, ficcandosi velocemente nella macchina che aspettava fuori. Jordan lasciò la guardia e Jethro il bancario, seguendo in fretta il ragazzo. Anche Kai uscì fuori, e seguì con la coda dell’occhio la macchina che si allontanava. Qualunque cosa Jethro avesse creato, era sicuramente terribile.

- Nulla? - se era possibile, il professor Kappa era ancora più nervoso e preoccupato di prima. Appena tornati al monastero, Max, Hiromi e Tyler si sono gettati per i corridoi, diretti in camera di Leila, pensando che l’avrebbero trovata con Kay, a chiacchierare come erano soliti loro due. Invece la trovarono dormiente, un po’ più calma e Ray seduto su una sedia accanto al letto, a vegliare su di lei. Non gli ci volle molto per capire che Kay non era ancora tornato. Kappa, invece, era andato da Yuri.
- No, professore - disse il russo da dietro la sua scrivania; nel vederlo ci s’intimoriva - E anche Kai è sparito. Aveva detto che usciva per schiarirsi le idee -.
- Se lo conosco, avrà avuto un’intuizione. Dopotutto, si tratta anche del suo erede: posso capire che abbia un presentimento su dove lo abbiano portato -.
In quel momento, l’ufficio di Ivanov fu riempito dai Bladebreakers. E, quindi, aspettarono che Kai tornasse, speranzosi che ci fosse qualche novità.
Quando arrivò, tutti si misero sull’attenti, attendendo le sue notizie. Iniziò a parlare e tutti caddero in un religioso silenzio:- Ho visto Kay e le nostre teorie erano fondate: era con Jethro e Jordan è un suo seguace -.
- E come stava? - si affrettò a chiedere Leila.
Kai scosse la testa in un gesto amaro:- Non bene. Non era lui: Jethro avrà trovato una specie di modo per soggiogare la sua mente, ma non so cosa sia -.
- Dobbiamo salvarlo - commentò Ray, deciso come non mai.
- E come? - chiese scettico Tyler - Questo Jethro ha una specie di arma con cui può far fare, a chi vuole, cosa vuole. Noi cosa abbiamo? -.
- Un rammollito come te - disse Max, che sembrava molto più vecchio per via della stanchezza dovuta alla perdita del compagno.
A quel punto, Yuri intervenne:- Ma non dimenticatevi che domani avete le semifinali contro gli All Stars: dovete riposarvi -.
- Io non riuscirei a combattere, sapendo che Kay è là fuori alla mercé di un pazzo - sospirò Leila, ricevendo un abbraccio da parte di Hiromi, che capiva bene la sua sofferenza.
Ebbene sì, la giovane giapponese provava ancora quella sensazione di “farfalle che svolazzavano nello stomaco” (così l’avrebbe commentata Tyler) nei confronti del tenebroso blader; in quel momento più che mai, dato che era in chissà quale pericolo. Però, dall’altro lato, c’era anche questo nuovo sentimento nei confronti di Tyler. Quel mattacchione, con i suoi modi gioiosi ma comunque decisi, era riuscito, in qualche modo, a… Portarla su una strada diversa? Se così possiamo descrivere il suo cambio d’idea sul capitano dei Bladebreakers.
Ma, ritornando agli ultimi avvenimenti riguardanti Kay, anche gli altri componenti della squadra erano d’accordo con l’opinione di Leila: nessuno sarebbe riuscito a riposare con Kay nelle grinfie di Jethro. Che fare, quindi?

Quel pomeriggio stesso, il professore era intento ad avvisare la commissione del torneo che i Bladebreakers davano forfè. Avevano deciso che era impossibile gareggiare senza Kay: seppure il blader non dava poi così tanto contributo morale alla squadra, era pur sempre un compagno, e tutti si sentivano talmente giù di corda che ritennero inutile continuare, se vincere il torneo non gl’interessava più.
Quindi, i ragazzi, aiutati dai nuovi Neoborg e da Kai, avrebbero tentato di salvare Kay. Kappa aveva tentato di dissuaderli, provando a fargli capire che forse la polizia di Mosca era più adatta a un incarico del genere. Ma la sua idea fu subito bocciata. - Jethro sembra essere immune a qualsiasi autorità - aveva replicato Kai, risoluto. - E poi vogliamo farlo noi - aggiunse Ray, con uno sguardo che non ammetteva discussioni. A quel punto, non c’era più nulla da ribattere: avevano deciso, e nemmeno un bulldozer li avrebbe fermati.
Comunque, appena chiamò, si presentò e fu sorpreso di scoprire che anche il gestore del torneo lo stava per chiamare. - Professor Kappa, abbiamo una notizia per lei: purtroppo, domani le semifinali non potranno svolgersi, dato che la squadra degli All Stars si è ritirata -.
- Come prego? Dice sul serio? - il professore non riusciva a crederci: Caytlin aveva dato forfè? Chissà per quale strana ragione…
- Sì, lo sappiamo: i fan saranno molto seccati. Beh, vorrà dire che dovremmo far venir loro alle finali che si terranno a New York - rispose quindi il gestore, un tono un po’ amareggiato nella voce - Ma cosa voleva dirmi, professore? -.
- Oh. Nulla, nulla. Volevo solo sapere come andavano i preparativi per domani, ma a questo punto è inutile domandare - mentì, pensando che l’uomo all’altro capo del telefono avrebbe avuto un forte attacco di schizofrenia se gli avesse svelato il vero motivo della chiamata.
Una volta congedati, Kappa si accomodò meglio sulla poltrona su cui sedeva. Yuri gli aveva riservato una bella stanza: calda e confortevole, bella grande, doveva essere riservata a qualcuno di davvero importante. Il pavimento era ricoperto di morbida moquette rosso scuro, mentre le pareti erano completamente bianche e spoglie. Vi erano vari chiodi infissi in esse: chissà quanti quadri o ritratti o, ancora, fotografie completavano quel tripudio dipinto di bianco. L’enorme letto a due piazze troneggiava sulla stanza, mentre, dall’altra parte della stanza, vi era un’ingombra scrivania di quercia. Era lì che si trovava Kappa, proprio di fronte a essa. E pensava.
Per quanto la storia di Kay lo preoccupasse, il pensiero che più lo rendeva inquieto era quello del traditore, di Jordan. Gli aveva dato piena fiducia, negli ultimi anni. Chissà quante informazioni aveva passato al nemico, all'assassino dei Bladebreakers: di sicuro tante, per suggerire di rapire Kay. Lui era sicuramente il più instabile emotivamente, rispetto agli altri, e questo il suo “assistente” lo sapeva bene; ne avevano parlato molte volte.
Jordan lo aveva utilizzato per i scopi malvagi di Jethro per circa quindici anni e lui non se n’era nemmeno accorto. Forse molti non sanno che dolore al cuore comporta una situazione del genere, quindici anni di bugie.





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Vi siete posti domande? Spero di sì xD
Questo capitolo non era poi questo granché, ma prometto che il prossimo sarà pieno di azione (insomma, vanno a salvare Kay uù).
Credo si sia capito che Caytlin è la figlia di Emily, spero.
E scusate per il fatto che i Bladebreakers siano andati in finale solo con una botta di... No, non usiamo espressioni infelici, avete capito. Però, il fatto che vadano in finale è piuttosto importante per un mio scrupoloso colpo di scena - o almeno spero che lo sia - riguardante ciò che accadrà in America.
Io direi che mancano sì e no cinque capitoli circa alla fine. Ebbene prima o poi doveva accadere ç__ç Ma, ve l'ho detto, ho già in mente un sequel, sempre che a voi l'idea sia gradita. Altrimenti rimarrà questa fan fiction come unica prova di un mio momento di genialità xD
Che altro dirvi? Nulla. La domandina scema ve l'ho posta prima, quindi sono apposto uù Vi giuro - m'impegno, va - ad aggiornare presto. Lo prometto su Leila uù
Baci, Sara ;D
   
 
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