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Autore: Jessy Lupin    23/02/2011    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sirius Black avesse avuto una sorellina minore?
Il settimo anno dei malandrini ad Howarts e il quinto della giovane Alexandra Black, che è stata costretta a scegliere quale dei suoi fratelli seguire e quale dei due abbandonare.
E mentre fuori la guerra si avvicina dentro alle mura del secolare castello sbocciano nuovi amori e si scoprono alcuni misteri!
Tratto dalla storia:
“Fatela finita!” ordinò un’altra voce, una voce che conoscevo fin troppo bene.
“Ah, adesso difendi la sorellina Regulus?” gli chiese beffardo Lestrange.
“Ha ragione lui” intervenne Severus Piton “Se ci scoprono finiremo tutti nei guai”il suo sguardo indugiò un secondo su Lily,ancora bloccata e la cosa non sfuggì a Rastaban.
“Piton non dirmi che ti dispiace per la rossa” gli disse con scherno.
Piton lo fulminò con lo sguardo e poi senza dire una parola se ne andò.
“Dateci un taglio adesso!” riprese Regulus irritato.
Nott non gli diede ascolto e si voltò verso di me con una luce crudele negli occhi, le sue labbra erano ad un centimetro dalle mie,quando un raggio di luce rossa lo colpì e lo fece cadere a terra.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Famiglia Black, I Malandrini, Nuovo personaggio, Regulus Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Bugia o verità? 

“Signorina Black, che le è successo?” mi chiese stupita la professoressa.

“Nulla” le risposi in fretta, e mi diressi velocemente verso la porta.

“Alexandra, torna qui!” mi ordinò la McGranitt.

Notai subito il fatto che fosse passata all’uso del nome al posto del cognome.

Seppur restia, tornai indietro e mi posizionai di fronte alla cattedra.

“Ho lezione professoressa, arriverò in ritardo” tentai di convincerla, ma già sapevo che era inutile.

“Di pure che ti ho trattenuta io” mi rispose. “Allora, che ti è successo?”

E ora? Meglio una brutta verità o un innocente bugia?

“Sono scivolata e mi sono fatta male, non è niente di grave” mentii triste. Se le avessi raccontato tutto, Sirius e gli altri sarebbero finiti in guai seri.

Non l’avevo per niente convinta, ma non fece in tempo a dire nulla perché entrò Vitious.

“Minerva, i tre Serpeverde si sono svegliati, stanno bene ma dicono di non ricordare nulla di ciò che è successo. Temo che non sapremo mai chi li ha schiantati” le disse velocemente.

Bene! Noi non avremmo detto niente di ciò che ci avevano fatto e loro non avrebbero detto niente su coloro che li avevano schiantati: eravamo in una situazione di stallo.

“Posso andare ,professoressa?” le chiesi approfittando della sua distrazione.

“Certo vai pure” mi rispose dopo una rapida occhiata.

In fretta uscii dall’aula e mi diressi verso la Sala Comune: ormai avevo perso un bel pezzo della lezione successiva, era inutile presentarsi a metà dell’ora.

Appena entrai notai che c’erano già tutti i Malandrini, insieme a Lily: che ci facevano lì durante le ore di scuola?

“Ale! Che ci fai qui? Non dovresti essere a lezione?” mi chiese Sirius.

“Potrei farti la stessa domanda” rimbeccai, con un sorriso.

“Stavamo parlando di quello che è successo” mi rispose Remus con dolcezza.

“A proposito di questo, la McGrannit si è accorta di qualcosa” dissi, e raccontai loro tutto il nostro discorso.

“Comunque, d’ora in poi non uscirete più da sole di notte!” sentenziò James.

“Potter, ho detto o fatto qualcosa che ti fa credere di poter decidere della mia vita?” gli chiese acida Lily.

Non la conoscevo bene, ma ero abbastanza sicura di aver visto un sorrisetto sulle sue labbra mentre pronunciava quelle parole: in fondo le faceva piacere che si preoccupasse per lei. Anche se non lo ammetteva neanche a se stessa.

“Sono d’accordo con James! Voi, da sole, non uscite più!” ribadì Sirius.

“Senti mio caro, solo perché sei il fratello maggiore non significa che puoi ordinarmi qualcosa, chiaro?” gli risposi sorridendo.

Ci ignorarono entrambe e continuarono.

“Non sarà poi un gran problema, basterà che durante le ronde tu e Remus rimaniate con loro, in fondo siete anche voi dei prefetti!” disse Sirius.

Mi infastidiva un po’ che mio fratello stesse decidendo per me, però da un lato mi sentivo meglio pensando che non mi sarei più trovata in una situazione come quella del giorno prima.

Inoltre avrei anche conosciuto meglio Remus, visto che ero sicura che a far compagnia a Lily durante le ronde ci sarebbe stato James.

Salutai tutti e andai in dormitorio; mancava ancora un po’ prima della fine della lezione cominciai i compiti per il giorno dopo, che erano piuttosto numerosi.

A pranzo mi raggiunsero Andrew e Hope e, dopo aver raccontato anche a loro il discorso con la McGranitt, andammo in biblioteca a finire i compiti.

 

In confronto al primo giorno, il resto della settimana fu tranquillo.

Continuavamo le lezioni, che diventavano sempre più complicate, e passavamo i pomeriggi in compagnia.

Anche la McGranitt aveva, fortunatamente, smesso di farmi domande anche se mi sembrava stesse tenendo sotto controllo tutti i miei movimenti, ma forse stavo diventando paranoica.

I tre Serpeverde uscirono dall’infermeria il giorno dopo, ma come avevamo fatto noi, non dissero niente a nessuno. Io non li avevo più incontrati dopo quella sera, mentre Lily e i Malandrini avevano purtroppo lezioni con loro.

Un pomeriggio riuscii anche a parlare con Sirius da sola e gli raccontai tutta la mia estate; lui non fece commenti, ma lo conoscevo abbastanza da poter capire che in realtà era molto arrabbiato. Anche lui mi raccontò le sue vacanze, che erano state di gran lunga migliori delle mie visto che le aveva passate tutte a casa di James.

Sembrava che l’incontro notturno con i Serpeverde avesse avvicinato ancora di più me e Sirius e stranamente anche James e Lily.

Entrambe passavamo molto tempo con i Malandrini, io trascinata in quel gruppo di matti da mio fratello, Lily invece da Remus, che avevo scoperto essere il suo migliore amico già dal quinto anno.

La settimana successiva io e Remus avremmo dovuto pattugliare i corridoi, per la prima volta insieme, speravo di non avere sorprese.

 

Note dell’autrice:

Avete visto che vi ho fatto aspettare poco questa volta?

Sono stata brava!

Sul capitolo ho poco da dire, non succede molto.

Grazie mille a tutti quelli che hanno recensito e che seguono la mia storia!

Baci Jessy!

   
 
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