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Autore: shine_gr    23/02/2011    1 recensioni
…ad invocare il mio perdono,
questa è la mia vendetta,
il mio piatto prelibato
e non voglio rinunciare
al sapore del tuo dolore.
Per niente potrei rinunciare
Al piacere del tuo dolore…
-La vendetta- Alessandro Bianchi
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Come vi avevo già anticipato ieri, quello di oggi è uno special... sarà il nostro Edward ha raccontarci ciò che è successo da quando Bella è stata rapita dai Volturi. Spero vi piaccia, è stato un po' difficile immedesimarsi nei pensieri di Edward, spero di aver fatto un buon lavoro.

 @ Lisbet: certo che mi ricordo di te... come potrei dimenticarmi XD sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto... ho sempre una paura pazzesca quando metto i capitoli xD Non vi posso anticipare niente... però credo che in questo special capirete qualcosa ^^ Secondo te può essere stato Edward a baciare Tanya?

@ Ledycullen_me : ahahahah me lo immaginavo che ve la sareste presa subito con lui... Vi dico solo che per Tanya provo un odio profondo XD Ti ringrazio *-* spero che ti piaccia lo special e i prossimi capitolo XD

Vi lascio al capitolo, un abbraccio ^^


Special: Edward.

Finalmente il mio amore si era svegliato. Era bastato un semplice ma intenso pianto della nostra stella a farla tornare da noi, il suo pianto liberatorio a causa dell’incubo. Un incubo che tutti le notti la terrorizza, che non riesce a farla dormire perché ha paura che quel sogno si realizzi.

E’ un incubo in cui anche la mia mente, appena lo vede, si turba.

Il suo volto, il volto della mia dolce Bella, i suoi occhi gentili, il suo sguardo amorevole, le sue morbide labbra hanno lasciato il posto ad una vampira che ha deciso di mandare al diavolo l’ultimo briciolo di umanità. Un volto con gli occhi rossi. Rosso, il colore del sangue.

Ma tutto questo è soltanto un incubo, una chimera, non c’è niente di cui preoccuparsi. Almeno spero.

Bella non ci abbandonerà mai, non può abbandonare noi, la sua famiglia. Non può abbandonare ME come io non posso abbandonare LEI.

Il suo viso è nuovamente luminoso come l’alba del giorno, i suoi occhi son di nuovo brillanti come il più luminoso diamante e le sue labbra sono di nuovo delicate e suadenti come i petali di rosa rossa.

E’ sulle mie gambe e il suo contatto accende il mio corpo.

“ Andiamo nella nostra stanza? Mi sei mancata tantissimo in questi mesi.”. E dicendo questo, iniziai a baciarla dappertutto. In viso, nelle labbra, sul collo, sul seno. Ero attraversato da un’eccitazione che risvegliava il mio corpo, risvegliava la voglia di una notte, di un giorno, di una settimana allacciato al mio unico e vero amore.

Sento il mio cuore muto battere all’impazzata, sento nelle vene del mio corpo scorrere come un fiume in piena l’adrenalina, la voglia di una notte insieme, di una notte d’amore.

So che il suo desiderio è forte quanto il mio. La sento eccitarsi col solo tocco del mio dito che esperto e delicato percorre il suo dorso. Lentamente, sempre con la mano, salgo fino al suo delizioso collo, un collo scolpito sicuramente da mani esperte, dal miglior scultore. E’ così perfetto e maledettamente invitante.

Poso su di esso le mie labbra e la sento sussultare. Vorrebbe stare con me ma non vuole lasciare sua figlia dopo quello che e’ successo.

“ Anche tu mi sei mancato, ma abbiamo promesso a Nessie che saremo rimasti con lei tutta la notte.”

“ Capirà.”  E dicendo questo cerco di essere più insistente. Poggio le mie labbra sul suo lobo gli e lo mordicchio sensualmente e soffio leggermente per rabbrividirla. So che non riesce a resistere al mio odore come in non resisto al suo. Il nostro odore così buono ed intenso, così inebriante. L’odore di un predatore e in questo momento io ero il predatore e lei la mia preda.

Cede ai miei corteggiamenti e iniziamo ad amarci come non l’abbiamo mai fatto fino ad ora, o forse era da così tanto tempo che il mio corpo non possedeva il suo, da credere che questo momento così magico sia stato il migliore della nostra vita trascorsa insieme. Ma ogni momento vissuto con lei è marchiato nella mia mente e nel mio cuore.

Io sono, e sarò per sempre, in lei, per lei, con lei.

La nostra sintonia è perfetta. So dove e quando sfiorarla, toccarla, baciarla, lambire la sua setosa pelle per eccitarla e lei fa altrettanto con me.

Sfioro il paradiso e l’inferno e finalmente mi sento completo.

“ Edward ti voglio.”

“ Ogni tuo desiderio è un ordine per me.”

Lei è pronta, è vogliosa e lo stesso vale per me.

Affondo con passione e voracità dentro di lei e finalmente siamo una cosa sola. Siamo Eros, siamo Amore quello vero e puro. Quell’Amore elogiato dagli antichi filosofi greci, quell’Amore cantato e venerato dagli illustri poeti e scrittori di tutti i tempi, quell’Amore che chiunque in questo mondo ed oltre desidera conoscere e vivere.

Ed io ho avuto l’onore di conoscerlo e di averlo fino alla fine dei tempi ed oltre, sempre con me. Questo è il mio miracolo ed è qui davanti ai miei occhi, la più bella creatura generata dal cielo, e vuole me ed io voglio lei. Voglio donare me stesso.

Finiamo d’amarci appena il sole inizia a sorgere. Il dessert dopo una cena deliziosa, il tramonto dopo una giornata indimenticabile, la fine e l’inizio di tutto.

Mi guardava come se fosse lei la miracolata, come se lei non meritasse tutto ciò. Ancora non aveva capito che era tutto il contrario di quel che pensava? Lei è il mio miracolo, lei è la mia vita.

“ A cosa pensi?”

Le mie mani la avvinghiarono ancora di più a me. Riuscì a leggere il suo pensiero.

-Ti amo Edward, grazie per essere la mia vita, grazie per donarmi te stesso-.

Quanto la amavo e quanto il mio amore aumenterà con lo scorrere del tempo. Amavo ascoltare i suoi pensieri ma in questi mesi mi è talmente mancata che volevo gustarmi qualunque cosa di lei.

 “ Uh… Però vorrei sentirli con la tua voce.”. Feci i miei soliti occhi languidi e il mio solito sorriso che, a quanto lei mi diceva, aveva il potere di abbagliarla. “Mi è mancata tantissimo e poi ne sono innamorato.”.

“ Non cambi mai sai Edward. C’è qualcosa in me che non ti affascini? Scommetto che se fossi un mostro con un occhio solo e i piedi palmati mi ameresti lo stesso.” Mi disse questo e mi baciò il petto. Le parole mi vennero fuori senza che io riuscissi a controllarle. Volevo essere il solito sdolcinato ma qualcosa nel mio corpo voleva dire altro.

“ Adesso non esageriamo. Anche l’occhio vuole la sua parte!” Così dicendo la mia mano partendo dal suo collo sfiorò il profilo del suo corpo, soffermandosi sul suo petto, la visione angelica che abbagliava a me, il mio paradiso.

Sentì che quel contatto diede vita ad un fremito che inondò tutto il suo corpo come un fiume in piena e lo stesso accadde a me.

Mi guardò sconvolta, sicuramente stava pensando: Questa risposta non è da Edward!

“ Dai stupidina, stavo scherzando! Direi che se tu avessi un occhio solo e i piedi palmati, ti troverei ugualmente sexy.”. Ecco che l’Edward sdolcinato torna in tutto il suo splendore.

 “ Che scemo che sei!”

“ Tornando al discorso di prima.”

“ Quale?” Mi chiese confusa. Molto spesso quando parlavamo aveva problemi di lucidità. Era tutta strana la mia Bella, era unica.

Risi e poi risposi. “ I tuoi pensieri!”

“ Ah… sì…” parlò balbettando. “ Ti amo! Tu per me sei il mio miracolo, il mio angelo, la mia ragione di vita. Io e te siamo una sola persona, siamo due vite intrecciate per sempre.”

“ Mi sei mancata tantissimo Bella. Saremo amanti per l’eternità!”

 

Il sole è in alto nel cielo e il SUO corpo è radioso, sembra che questi mesi bui non fossero mai avvenuti, la mia Bella è di nuovo Bella, ed è bella come non mai. Che gioco di parole!

Quanto l’amavo? L’amavo. Per me lei non è solo la mia metà, la mia compagna o mia moglie. Per me lei è tutto, è tutta la mia vita. Lei è me stesso, se lei non esistesse io non esisterei e lo stesso, ne sono certo, vale anche per lei.

La morte di Renèe, sua madre, l’aveva veramente sconvolta. So che si riteneva responsabile, e forse tutt’ora lo pensa ma lo sta accettando e sta cercando di vivere con questo rimorso. Riuscivo a leggere tutto questo nei suoi occhi, in quei mesi spenti e senza vita ma adesso tornati a splendere come il sole.

Il suo dolore mi aveva sconvolto e come me anche Nessie e tutta la nostra famiglia, soprattutto Alice.

Alice era riuscita a tenermi all’oscuro di tutto. In quei giorni era riuscita a bloccare i suoi pensieri ed a controllarli ma adesso tutto il suo dolore, sia prima che dopo la morte di Renèe, viene sommato al mio.

Lei non sopportava l’allontanamento di Bella, si sentiva in colpa per tutto quello che era accaduto e soffriva per lo stato di Bella. Tutta la mia famiglia ne risentiva, non c’era più gioia, non c’erano più sorrisi e vivacità.

Da oggi son sicuro che tutto questo cambierà. Bella anche se ancora non accetta le azioni di Alice, son sicuro che in fondo sente la sua mancanza e appena si vedranno si salteranno a dosso come due fidanzatine.

“ Allora fanciulle cosa volete fare oggi?” chiesi a Bella ed a Nessie, tutte e due erano in salotto. Mi avvicinai a Bella, cingendogli i fianchi mentre regalai un sorriso a mia figlia.

“ Penso che potremmo andare dai nonni e dagli zii, no mamma?”

Lessi nei suoi occhi che ancora non se la sentiva di incontrarla. Sempre la solita, il mio amore, anche per questo la amo così tanto.

 “ Ad essere sincera vorrei andare da Leah, e da tanto che non la vedo e non ci parlo. Vorrei andare a farle una visita.”

L’avrei accompagnata. Non volevo lasciarla sola. In questo periodo succedevano cose strane da queste parti ed io avevo un brutto presentimento.

“ Bene, allora andremo prima da Leah e poi a casa Cullen.”

“ Edward ti dispiace se vado da sola? Ne ho bisogno scusami.”

“Certo mamma. Faremo così, io e papà andremo dai Cullen mentre tu da Leah e quando ti sentirai pronta ci raggiungerai.”

La capivo, aveva bisogno di riflettere dopo tutto quello che era successo e se fossimo andati insieme la parola riflessione era impossibile.

 

Dopotutto cosa potrebbe accadere?

 

Lei mi guardò dato che ancora non avevo parlato. Sentì il bisogno di abbracciarla e lo feci mentre un onda calda e amorevole travolse le mie membra.

 “ Non preoccuparti tesoro, ti capisco e lo accetto. Ti chiedo solo di non lasciarmi senza di te per troppo tempo. Ti amo.”

L’avremmo aspettata a casa Cullen, un  motivo in più per convincerla a far pace con Alice.

“ Grazie amore mio, farò il prima possibile. Te lo prometto.”

Mi baciò, un bacio che voleva dirmi due semplici parole. Ti Amo.

 “ Bene allora noi andiamo. A tra poco tesoro mio.” La baciai e con Nessie ci avviammo a casa Cullen.

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Guardo l’orologio, le 3.25 p.m. e di Bella ancora non c’è traccia.

Si sarà fermata a chiacchierare con Leah e Seth non c’è nulla di cui mi devo preoccupare.

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Le 6.oo p.m. e Bella ancora non è arrivata.

Sento il rintocco dei secondi vivi dentro di me. Tum…Tum…

Una strana ansia nasce dentro di me. Tum… Tum…

Devo calmarmi, va tutto bene. Non c’è niente di cui mi debba preoccupare.

Vado a suonare, forse era l’unico modo per rilassarmi.

Suonare per me è un gesto innato, e come per l’uomo respirare o sognare.

Delicatamente e sicure le mie dita carezzano i tasti del pianoforte e l’emozioni di questa notte si trasformano in musica. Amore… Dolcezza… Passione…

Questa melodia è perfetta com’è perfetto il nostro amore, com’è perfetta lei.

In questo momento Alice arriva e la sua voce accompagna le mie note. Questa è magia.

Sento Esme scendere dalle scale e dopo un attimo sento la sua presenza dietro di me. I suoi pensieri era dolci come il suo portamento lo era. “ A chi è dedicata?” mi chiese.

Che cosa ovvia! A chi potevo dedicarla se non alla mia Bella? A chi potevo dedicare tutta la mia vita?

“ A Bella no?!”

In quel momento sentì la mia anima lacerarsi, strapparsi in due. Mi sentì incompleto anche se non riuscì a capirne il motivo.

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Le 9.49 p.m. Sono preoccupato.

Mi manca Bella, la voglio qui adesso, accanto a me. Non so il perché ma la sento lontana.

Continuo a dirmi che non c’è problema. Sicuramente ancora non si sentirà di venire. Magari è ancora da Leah, o forse sta parlando con Charlie. Sto diventando ossessivo.

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Le 10.30 p.m. Non c’è la faccio più, devo andare a cercarla e con me vengono Emmet e Jasper.

Loro sono tranquilli, anzi mi sfottono. Io devo mettermi il cuore in pace, quell’ansia e quello strano presentimento si insinuano sempre di più dentro di me.

Arriviamo al confine Quileute e ad accoglierci c’è Embry.

“’Sera Embry.”

“ Edward, Emmet, Jasper, Chi vi porta da queste parti a quest’ora ? E’ successo qualcosa?”

“ Hai visto Bella oggi?”

“ Bella? Io no, ma Seth ci ha parlato questo pomeriggio. Perché?”

Mi tranquillizzo sapendo che aveva parlato con Seth questo pomeriggio. Allora sicuramente sarà con lui.

“ Non era ancora tornata ed ero un po’ preoccupato. Seth adesso dov’è?”

“ Penso che sia a casa sua. Ormai il suo turno l’ha finito.”

“ Posso andare?” Anche se il patto era stato rivisto e tra di noi era nata questa specie di armonia, chiedere era sempre meglio. Dopotutto ancora nei loro pensieri leggo pregiudizi, ma non potevo dargli torto dopo quello che era successo a Brady.

“ Certo Edward… A proposito avete scoperto qualcosa?”

“ No, ma ci sono tracce in questa zona e anche molto fresche.” Il brutto presentimento cresceva a dismisura.

“ Edward non preoccuparti, è tutto a posto, va bene?”

“ Si, si certo.”

 Arrivammo a casa di Seth in pochissimo tempo, ad aprire la porta c’era Leah.

“ Leah, Leah…” la chiamai per farmi sentire.

“ Edward ma che ci fai qui?” Come che ci faccio qui?

“ Leah, Bella è con te?” Le chiedo scandendo ogni lettera.

La vedo guardarmi stupita. “ No Edward, Bella se n’è andata prima del tramonto.”

In quel momento il mondo mi crollo addosso. Bella non è con lei, Bella non è con leiDov’è Bella? DOV’E’ BELLA?

“ Edward che succede?”

Io non riuscivo più a parlare. Il mio corpo di era trasformato in un pezzo di ghiaccio. Sentivo le mie membra gelarsi sempre di più di fronte a questa verità. La mia faccia era una maschera di puro dolore ed anche essa era solidificata a tal punto da non poter muovere un muscolo.

Al mio posto rispose Jazz anche lui, come Emmet, adesso era sgomento.

“ Bella non è ancora tornata a casa.” Disse mentre il suo tono di voce diminuiva nel momento in cui quel presentimento che sentivo si insinuava in loro.

Leah si portò le mani in bocca mentre delle lacrime scendevano intimorite sul suo volto. “ O mio Dio… ma è impossibile, lei voleva tornare a casa subito… Non può essere…”

Quelle parole non furono per me un toccasana e nemmeno i suoi pensieri e i pensieri di tutti. Cosa sarà successo a Bella? Dov’è Bella? Non è che Ecco le loro continue domande, domande che mi ponevo anche io.

Partì a razzo verso la foresta cercando una possibile traccia. Vidi Leah trasformarsi per dare a tutti l’allarme mentre Jazz e Emmet si trovavano a qualche spanna da me.

Sentì la sua traccia.

“ Edward…” Mi chiamarono sia Jazz che Emm.

“ Si lo so…” dissi solo.

Segui la traccia, che portava in quella radura dove ogni settimana troviamo un vampiro.

“ Edward, guarda una delle tracce di quei vampiri che cerchiamo.”

Bella l’aveva incontrato. Che sarà successo?

Si muovono insieme fino ad un chilometro dalla nostra casa e da lì in poi l’odore di Bella scompare, ma di lei non c’è nessuna traccia.

Non è che è morta?Il pensiero di Jazz si insinuò nella mia mente come un martello pneumatico.

Mi girai verso di lui, fulminandolo con lo sguardo.

Scusa Ed non volevo. Sapevo che non voleva dirlo. Anche lui ci teneva tanto a Bella come tutti. Era stato solo un pensiero di passaggio. Ma faceva male, perché di Bella non si sapeva niente.

“ Tranquillo Jazz.”

“ Edward qua ci sono altri due vampiri!”

Corro verso Emmet. Si aveva ragione, tre vampiri con la mia Bella… Che le avevano fatto?

Nessuno sapeva che dire ne che cercare. Non riuscivamo a dare una qualsiasi soluzione al problema.

Sapevamo soltanto che Bella era scomparsa, che aveva incontrato questi misteriosi vampiri e che il suo odore arrivata quasi a casa Cullen misteriosamente scompare. Non potevo credere che fosse morta, no, non potevo… Non potevo… NON POTEVO…

“ Edward non preoccuparti la ritroveremo.” E dicendo questo partimmo verso casa Cullen per metterci d’accordo con il resto della famiglia.

Lì trovammo tutta la mia famiglia riunita insieme al branco di Jake e Sam. Tutti avevano un espressione di terrore e di dolore nel volto e i loro pensieri erano peggiori.

Cercai di isolarli e con molta difficoltà sentivo solo leggeri brusii.

“ Edward, avete trovato qualcosa?” Mi chiese Carlisle con uno sguardo mortificato. Stava male, come tutti quelli qui dentro.

Improvvisamente mi senti pesante, come se in groppa avessi il peso dell’universo, dov’era andato Atlante? Mi sedetti sul divano e nascosi in mio volto con le mani.

Mia figlia si sedette accanto a me e toccando la mia mano mi disse Dov’è la mamma? Alzai lo sguardo con gli occhi che mi bruciavano maledettamente, quanto volevo piangere. Incrociammo i nostri sguardi e lei capì tutto. Le lacrime iniziarono a scendere nel suo viso, mentre quel gesto cercava di sfogare tutto il suo dolore. L’abbracciai con tutto l’amore che avevo per lei e rimasimo così per tutto il tempo che Emmet e Jasper spiegavano la situazione al resto della famiglia.

Ma dov’era Alice?

Non passo nemmeno un attimo che senti i suoi pensieri, anzi i suoi urli. Soffriva e soffriva tanto e si sentiva in colpa. Ma la cosa più stupefacente ed allarmante è che non riusciva a vederla. Non aveva sue visioni era scomparsa e l’unico modo per scomparire dalle visioni di Alice sono tre: agire d’istinto, diventare un muta forma e morire. Diventare un muta forma era impossibile, ed anche l’agire distinto prima o poi ci sarebbe cascata ma allora era…. NO…. NO…. NO lei non può essere morta!

Lei mi guardò ed io guardai lei.

Scusami Edward. Tornammo a parlare come tempo fa, abbassai lo sguardo e le rivolsi il miglior sorriso che riuscivo a fare.

Non dovevamo scoraggiarci, lei chissà dove era viva, e noi l’avremmo trovata.

“ Io vado a cercarla!” E mi avviai verso la porta.

“ Aspetta Edward. Siamo una famiglia e tutti andremo a cercarla. Più siamo e meglio è.”

Mi fermai davanti alla porta aspettando una loro decisione. Non c’era un minuto da perdere.

“ Bene. Io ed Esme andremo in Europa, Rosalie ed Emmet in Africa mentre Alice e Jasper in Oriente. Tu Edward la cercherai qui, in America. Nessie tu resterai qui, in caso Bella si faccia viva. E’ tutto chiaro?”

“ Vogliamo aiutarvi anche noi.” Dissero Leah e Seth.

“ Bene dividetevi voi tra di noi.”

Leah restò qui con Nessie, mentre io Jake e Seth partimmo alla volta del continente americano. In pochissimo tempo tutti eravamo nelle sue ricerche.

Bella non preoccuparti… Ti troverò amore mio, fosse l’ultima cosa che farò.

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Non so perché ma mi venne una strana sensazione nel corpo. Dovevo andare nella nostra radura.

Ma perché? Per soffrire di più? Lì c’erano troppi ricordi, troppo di NOI.

Ma non volli dare ascolto alla mia ragione. L’istinto ebbe la meglio e in 5 secondi mi ritrovai nella nostra radura. Quei vampiri avevano lasciato il loro fetido odore anche qui.

Cercai in questo posto qualsiasi suo segno, ma non c’era.

“ Edward.” Mi chiamò Jake. Andai da lui che si trovava nell’albero in cui, al primo appuntamento con Bella, io mi ero nascosto.

E lì incisa sulla corteccia c’era un messaggio, un messaggio di Bella.

 

-Caro Edward, perdonami. Perdonami per il male che da adesso in poi ti creerò. Ma son dovuta fuggire da questa vita. Ho bisogno di stare un po’ da sola. Non cercarmi Edward, perché non ne vale la pena. Appena sarò pronta verrò io stessa da voi. Ti ho amato Edward più della mia stessa vita, ma il destino con noi sta giocando brutti scherzi. Dai un bacio a Nessie e dille che l’ho sempre amata e sempre l’amerò. Saluta tutti i Cullen, di loro che per me sono come una famiglia e che li porterò per sempre nel mio cuore. Infine di ad Alice che l’ho perdonata, che le voglio bene, che per me resterà sempre la mia sorella, la mia unica e vera amica. Ti amo Edward, dimenticami e inizia una nuova vita. Non cercarmi te ne prego.

Addio… Tua amata, Bella-

 

Leggere quelle parole furono tante pugnalate nel mio cuore.

Male, si tanto dolore mi stai creando Bella ed ancora non ho capito il perché. Perché è dovuta fuggire? Cosa le è successo così all’improvviso? Stare da sola, lei non è mai voluta stare da sola, io non posso stare da solo.

La cercherò anche se lei non vuole, non mi importa. Per me è importante, devo trovarla, lo devo fare e non mi importa se lei un giorno tornerà, se lei un giorno verrà sentendosi pronta. Questo messaggio sembra intriso di bugie, non è stata mai brava a scrivere e questa è la conferma.

E cosa voleva dire -Ti ho amato Edward più della mia stessa vita, ma il destino con noi sta giocando brutti scherzi-. Perché ha usato il passato? Perché il destino gioca brutti scherzi? Chi è il destino?

Dimenticarla? Mai. Morirei piuttosto. Non posso vivere senza di lei, non posso.

Mi dispiace amore, io ti cercherò e ti troverò. Te lo prometto.

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Passavano i minuti e di lei nessuna traccia.

Passavano le ore e mi sentivo sempre più perso senza di lei.

Passavano i giorni e il tempo mi sembrava che scorresse troppo veloce. Non aveva nessuna pietà verso di me.

La cercammo, la cercavo come un pazzo, dappertutto in ogni angolo di ogni città d’america. Dal Canada all’Argentina, Bella era sparita.

Ed a ogni fallimento un pezzo di me stesso scompariva come la sue presenza.

Mi mancava come l’aria nei polmoni, mi mancava, non potevo vivere senza di lei.

Volevo sentire anche solo la sua presenza, il suo contatto con il mio corpo, la lucentezza dei suoi occhi e il calore del suo sorriso.

Non ero affatto di compagnia ma non mi poteva capitare una squadra migliore. Anche a Jake ed a Seth mancava Bella, dopotutto Jake era il suo migliore amico e Seth il suo fratellastro, ma mi lasciavano i miei spazi. Quando si trasformavano cercavano di non pensare, mettendo la loro attenzione nei contorni della natura. Io invece non ci riuscivo, non facevo che pensarla, non facevo che ricordare il suo volto.

In mente mi ritornavano le parole dell’addio scritto nella nostra radura. Mi tornavano in mente alcune parole, cercavo di dare un significato ad esse, cercavo di capire cosa le era potuto accadere.

Son dovuta fuggire… Non cercarmi… Il destino con noi sta giocando brutti scherzi…

E’ dovuta fuggire da questa vita ma perché se fino a qualche ora fa era felice con noi? Cosa le era successo?

Non cercarmi…. Perché non dovevo cercarla? Perché?

Il destino sta giocando con noi brutti scherzi… E’ contraddittoria. Lei è scappata per qualcosa che le è successo, per qualcosa che le hanno fatto… Non se ne è andata di sua spontanea volontà. Ne sono più che convinto.

Questo mi dava la forza per lottare, questo mi dava la forza per vivere. Sapere che chissà dove lei era viva ed io l’avrei trovata.

******************************************************

 

La notte guardo la luna alta in cielo e sento che da qualche parte chissà dove anche lei la guarda. E’ da una settimana che la cerchiamo e ancora di lei non c’è traccia. Solo quel messaggio, solo quelle parole che ancora ronzano nella mia testa.

Siamo andati anche a casa di Phil sperando in una sua visita ma lui ci disse che è da quel giorno che non l’aveva sentita e che anche lui era preoccupato.

Tutti lo eravamo. Nessuno aveva trovato sue tracce, nemmeno in Italia. Carlisle era andato vicino a Volterra pensando ad un loro attacco ma niente, di lei non c’era traccia. Alice tutt’ora non riusciva a vederla e dopo che le dissi del messaggio di Bella divenne un morto vivente come me.

Non parlavo se non ero interpellato, non ero più me stesso. Bella amore mio dove sei?

Bella amore mio dove sei?

Perché, perché te ne sei andata?

Non so nemmeno io come sto resistendo senza di te.

Mi manchi Bella, mi manchi.

Scompaio ogni giorno di più senza di te.

Amore mio, torna presto da me.

 

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Stavamo ritornando a Forks. Eravamo nella foresta ma io volli deviare un attimo.

Volevo ritornare alla radura. Forse ci eravamo persi un indizio, qualcosa che potrebbe aiutarci.

Seth e Jake non mi aspettarono anche perché capirono che volevo stare un po’ da solo.

Mi sdraiai sul prato e chiudendo gli occhi mi persi nel suo viso.

Nella mente mi vorticavano le sue ultime parole, la sua lettera e gli ultimi avvenimenti.

Le strane tracce trovate qui scomparivano in Italia… Che siano stati i Volturi a rapirla?

Non ce n’è tracce di Bella in Italia. Possono aver usato qualche potere di qualche nuovo vampiro?

Possibile ma Alice non si è mai accorta di niente. Nelle sue visioni i Volturi non pensano minimamente a noi. Alice non riesce a vedere Bella, secondo me loro c’entrano in questa storia.

Volturi… Volturi… Volturi…

Partì diretto per l’Italia, alla volta dei Volturi.

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Arrivai quando il sole era alto nel cielo ma oggi era una giornata uggiosa e potevo tranquillamente camminare per le vie di Volterra.

Entrai nel castello, un castello in cui avevo giurato che mai più nella mia vita ci avrei messo piede, ma le situazioni cambiano.

Ad aspettarmi all’entrata c’erano Felix e Alec.

“ Qual buon vento ti porta qui Edward?” Mi chiese Felix arrogante.

“ Non son di certo qui per una cordiale visita di benvenuto. Devo parlare con Aro.”

Rise. “ Aro sa sempre tutto. Ti aspetta nella sala del banchetto mio caro. Abbiamo appena finito di gustare un ottimo pranzo.”

“ Siete delle bestie.”

Arrivammo davanti al cospetto di Aro. Quel viscido verme schifoso. Non volevo perdere tempo, mi sarebbe bastato leggere nei suoi pensieri e scoprire se sapessero qualcosa di Bella.

Tutto il resto della guardia era muto come se nessuno producesse pensieri. La cosa era strana davvero strana.

Buongiorno Edward, mio carissimo amico. Nei suoi pensieri non c’era niente, niente. Non è qui, mi sono solo illuso.

“ Aro questa non è una visita di cortesia.” Non riuscivo a non fargli cogliere nelle mie parole tutto il disprezzo che avevo verso di loro. Ma dovevo stare calmo.

“ Mio caro amico.” Disse mentre si avvicinava a me. “ A che devo questa tua visita allora?”

Perché non riuscivo a leggergli nel pensiero? Cosa stava succedendo? Non sapevo come comportarmi, che dire…

“ Nella penisola d’olympia abbiamo percepito delle strane tracce di vampiro, tracce che riconducono qui.”

“ Anche voi mio caro.” Mi disse sconvolto in viso ma sapevo che mentiva. “ Noi ogni notte siamo attaccati da un qualcosa, non lascia nemmeno tracce questo malfattore.”

Dovevo credergli?

“ Mi dispiace Aro. Comunque questi vampiri hanno rapito Bella.”

Niente, niente, niente non riuscivo a leggere niente, nemmeno una mossa falsa del suo corpo, dei suoi atteggiamenti… NIENTE.

“ O mio caro non sai quanto mi dispiace… Ma come rapita ne sei sicuro?”

“ Si quale altra soluzione ci può essere?”

“ Non può essere che se ne sia andata di sua spontanea volontà?”

“ E’ impossibile!”

“ Niente è impossibile mio caro.”

E non appena disse queste parole percepì il profumo di Bella. Bella, la mia Bella è qui. Lo sapevo bastardi, bastardi sono stati loro. Lo sapevo.

“ E qui, Aro. COSA  LE AVETE FATTO?” In quel momento venni attraversato da una rabbia omicida. Volevo fare a pezzi tutti questi bastardi vampiri. Nessuno meritava di vivere nessuno.

Sentivo la mia anima di nuovo integra, mi sentivo nuovamente bene. Bella era vicino a me, sarei riuscito a salvarla, la porterò con me e non ci lasceremo mai più. No fatto di tutto pur di ritrovarla,  combatterei con 100 vampiri pur di rivedere almeno un ultima volta il suo sorriso, darei tutta la mia vita per un suo ultimo sguardo.

Il mio corpo iniziò a tremare mentre il mio respiro divenne sempre più affannoso. Aveva bisogno di lei, stavo tornando a vivere. O Bella amore mio, corri da me, ti amo, ti amo, ti amo…

Aro rise. “ Bene Edward adesso sai la verità. Bella è qui, ma è venuta di sua spontanea volontà.”

Mi sentì preso in giro, ma a chi voleva darla a bere. Lo conoscevo meglio di tutti i presenti qui e anche se in questo momento non riuscivo a leggergli i pensieri sapevo che la colpa era tutta sua, lo sapevo e me l’avrebbe pagato.

BASTARDO, BASTARDO. TI UCCIDO CON LE MIE MANI.” E dicendo questi mi scagliai contro di lui. Ma non riuscì più a comandare il mio corpo. Non ci vedevo più, avevo perso tutte le capacità sensoriali. Questo era Alec. In quel momento sentì Aro. Calmati mio caro Edward è parliamo da persone civili. Alec ritirò il suo scudo e mi resi conto di esser stato scagliata da qualcuno contro il pavimento della sala. Mi rialzai a fatica e finalmente il mio angelo era lì accanto a me.

I nostri occhi per un attimo si incrociarono nei suoi e vidi la sua sofferenza, un imitazione della mia.

Finalmente potevo sentire la sua presenza vicino a me, finalmente potevo risentire il suo odore inebriante riscaldarmi il cuore, potevo perdermi nei suoi occhi ancora dorati ma freddi, freddi senza amore, come i miei. Non sorrideva più, le sue labbra avevano una posa statica e non vedere il suo sorriso creò in me rabbia e dolore.

Sta soffrendo ed anche io con lei. Lo sapevo che non se n’era andata di sua spontanea volontà lo sapevo, lo sapevo. Amore ti prometto che ti porterò in salvo, in un modo o nell’altro non ti lascerò andare.

Ritornò a guardare nei miei occhi, e i suoi occhi parlavano. Volevano sapere come stavo, come avevo passato quei giorni senza di lei. Per me erano stati un inferno, un inferno è vivere senza averla accanto, senza sapere se fosse viva. Pian piano sentivo il mio amore nutrirsi della sua presenza, ritorvano ad essere felice, a vivere. Perché non ti avvicini a me amore? Perché mantieni le distanze? Io ho bisogno di te. Amore ti amo. Gli occhi iniziarono a pungermi, volevo piangere, sfogare tutto quello che avevo dentro ma non potevo.

Lei era ancora lì davanti alla porta che mi guardava, ma non riuscivo a capire il perché di questo suo atteggiamento. Perché era ancora lontana da me?

Le sorrisi cercando di ricreare quel sorriso innamorato che a lei, e solo a lei avrei dedicato per tutta la mia vita. Alzai lievemente la mano e indicando lei le feci segno di avvicinarsi. Volevo stringerla a me, avevo bisogno del contatto del suo corpo, volevo intrecciare le nostre dita per avere un po’ di conforto.

Si avvicinò impercettibilmente a me ma poi si fermò.

Perché? Perché ti sei fermata? Amore mio vieni… Vieni da me…

Mi guardò nuovamente e il suo sguardo non mi trasmetteva niente. Persi la cognizione del tempo e dello spazio e in quella sala rimasimo solo io e lei. Mi avvicinavo, ma lei si allontanava. Preso da un dolore lancinante nel petto riusci a piangere mentre lei ancora distante e fredda da me mi guardava da lontano. Perché? Perché amore mio? Forse non mi ama più….

No, non potevo crederci… non potevo…. Avrei preferito la morte che un suo rifiuto. Lei mi ama ancora ne sono convinto. Quel pensiero di passaggio non riusci a controllarlo e continuava a ronzarmi nella mente. La guardai sconfitto e amareggiato sperando in un suo sorriso. Speravo che si tuffasse nel mio abbraccio e che baciandomi allontanasse tutti i miei pensieri con un semplice Ti amo.  Ma lei era ancora lì, immobile e lontana da me.

 “ Bella.” La chiamai, invitandola ad avvicinarsi a me. “ Bella… Bella…” Ma non si avvicinava a me. Perché, perché. Non mi volevo dare per vinto e continuavo a chiamarla, ma più io la chiamavo più la sentivo distante. Mi sentivo male, ogni secondo era una piccola pugnalata nel cuore, ogni suo sguardo distante una parte della mia anima volava chissà dove. La chiamavo, la chiamavo ma ormai anche la mia voce aveva capito, anche essa divenne fredda per quel dolore che mi stava causando.

“ Be...lla…” Dissi un’ultima volta, sprofondando nella disperazione. I miei occhi divennero scuri e vuoti come l’interno di una tomba, il mio viso divenne vecchio, grezzo e stanco,  ed il mio sorriso scomparì dal suo volto e cedendomi le gambe mi accasciò a terra.

La vidi correre incontro a me ma Felix la fermò.

Cominciò ad urlare e a divincolarsi.“ Lasciami Felix, lasciami. LASCIAMI” . Finche Aro non l’ammonì con uno sguardo furente. “ Bella.” Cosa voleva dire quello sguardo? E perché Bella si era fermata di colpo, perché obbediva ai suoi ordini. In quel momento riuscì a sentire tutti i pensieri dei vampiri. Ma non erano pensieri veri, mi sembravano falsi. Tutti dicevano la stessa cosa, tutti dicevano che Bella era venuta di sua spontanea volontà. Sempre questo pensiero trasmesso all’infinito come un disco incantato.  Un guardavo Bella e lei guardava me. La volevo, la volevo accanto a me, mi mancava terribilmente. BASTARDI, BASTARDI…. COSA LE AVETE FATTO.

Mi avvicinai ad Aro, che si era nuovamente seduto e sputai nei suoi piedi.

Aro rise di gusto e guardando prima Bella, poi me ed infine un vampiro della guarda che sapevo si chiamasse Afton, disse: “ Bella, questo e per punizione mia cara. Afton?”

Non mi preoccupai minimamente di me ma di Bella. Lei rimase paralizzata, tra le braccia di Felix, mentre Afton rivolse uno sguardo fulmineo a lei e nei occhi di Bella vedevo una supplica?

Lui si avvicinò a me, mentre io rimanevo immobile non sapendo cosa aspettarmi. 

Ci guardammo negli occhi e provai un dolore inimmaginabile. Sentivo il mio corpo che lentamente si decomponeva mentre io non riuscivo a muovere un muscolo. Venni attraversato da una scarica di paura vedendo il mio corpo che lentamente arrivava a quello stato. Iniziai a urlare terrorizzato mentre ad ogni parte del corpo decomposta mi procurava dolore, altro che il potere di Jane o Alec, questo era molto peggio.

Tutti guardavano la scena indifferenti mentre i Volturi si godevano questo spettacolo, tutti tranne Marcus, lui continuava ad avere un aria indifferente anche se nei suo occhi capivo che provava compassione per me.

Cercai di calmarmi ma non ci riscivo, volevo che questa tortura finisse e continuai a lamentarmi, urlando e supplicando sperando che tutto finisse.

Vidi Bella riuscire a liberarsi dalla presa di Felix, dopo di che il potere di Afton su di me non ebbe più effetto. Tutti la guardarono mentre lei fiera si prostrava davanti ad Aro. Sia Afton che io la guardammo ma lei anche se girava il volto non incrociava il mio sguardo.

 Porse la mano ad Aro, che la guardò avido e stupito. Non potevo credere, come poteva dargli la mano, lui non poteva leggerle il pensiro, o si? Quando non sapevo di lei?

Lui rimase perplesso, sicuramente ero avvolto dal potere di Bella perché nuovamente non riuscivo a leggere i loro pensieri.

“ Come vuoi Bella cara. Questa tua prova mi ha davvero affascinato.” E dicendo questo le baciò la mano. Quale prova? Cosa voleva Bella? Perché? Perché tutti questi misteri, perché lui può baciarle la mano ed io non posso sentire il contatto dei nostri corpi.

Altra rabbia esplose nel mio corpo e mi ritrovai ad urlare contro di lui, mentre i muri delle pareti tremavano.  ALLONTANATI DA LEI, BASTARDO.

Non mi importò più niente. Mi avvicinai a lei e cingendogli i fianchi la portai dietro di me per proteggerla.

Nel punto in cui i nostri corpi si sfiorarono una scarica elettrica prese vita.

Ci ritrovammo nuovamente a fissarci mentre Felix ringhiò.

Mi girai verso di lui, fulminandolo con lo sguardo e dalla mia bocca uscì un ringhio basso e terrificante. Guardai nuovamente Bella, poi con amorevolezza e accompagnando quelle parole con una dolcezza unica gli feci la domanda che da troppo tempo tartassa la mia mente. 

Non sapeva come rispondermi. Mi guardava ma taceva e quel silenzio rimbombava nella mia mente facendomi soffrire sempre di più.

All’improvviso sentì le dita di Felix chiudersi nel mio collo. Voleva combattere? Non chiedevo di meglio. Riuscì a liberarmi e con un calcio in pieno stomaco lo feci sbattere contro il muro disintegrandolo. Vidi Jane farsi avanti e guardarmi. Stava usando il suo potere ma non poteva perché ero protetto da Bella. Mi amava, lo sapevo che mi amava.

Tutti, assistendo a questa scena, si posizionarono in posizione d’attacco.

“ Basta, tutti voi. Un po’ d’ordine prego.” Urlò Aro, alzandosi dal trono e avvicinandosi a me.

Aro scese quei tre gradini col lentezza e con grazia, finche non si trovo a distanza di un centimetro dal mio corpo.

“ Mio caro amico, vieni qui senza un invito e portando scompiglio alla mia famiglia. Non è educato Edward caro, mi deludi parecchio.” L’espressione di Aro era indecifrabile. C’era quell’aria da psicopatico, c’era falsità nel suo tono, nel suo portamento eppure percepivo altro, ma non riuscivo a capire cosa fosse.

"Sono venuto a ripredermi mia moglie. MIA moglie" sputai con tutto l’odio che provavo verso di lui.

"E cosa ti fa credere che lei voglia venire con te?" gli chiese Aro ridendo di gusto.

Il quel momento mi sentivo imponente, non sapevo cosa fare, non sapevo cosa dire.

Guardai negli occhi il mio amore mentre il resto del mondo scompariva. C’eravamo solo io e lei. Solo noi, due anime, due corpi finalmente interi. Nel mio sguardo c’era intimità, calore, amore. Ti amo Bella, ti amo con tutto me stesso. “ Io la amo, e lei mi ama, gli e lo leggo negli occhi.” Mi voltai verso di lei, porgendo le spalle ad Aro che mi rispose ridendo: “ Beh mio caro, anche se lei ti ama non vuol dire che torni con te. Giusto Bella cara?”

Lì son morto, lì volevo supplicare l’entità suprema che sceglie la nostra sorte di uccidermi, lì rimasi immobile, con gli occhi fissi su Bella e lo stesso fece lei.

Mi sembrava una risposta ovvia, una risposta in cui io non avrei risposto subito e senza esitare, cosa che non fece lei.

Io la guardavo invogliandola a dire ciò che pensava, perché sapevo che lei si stava frenando, sapevo che non era la mia Bella. BASTARDI, BASTARDI, COSA LE HANNO FATTO?.

Guardo Aro, e i suoi occhi si spalancarono. COSA C***O STAVA SUCCEDENDO?

Senza il mio potere mi sentivo perso, non riuscivo ad accorgermi di niente, non capivo assolutamente niente di questa messa in scena anche perché la rabbia e il dolore dominavano su di me.

Aro guardò Bella, il suo sguardo era indecifrabile, sembrava dolce e affettuoso, ma infondo nascondeva un avvertimento. Si voltò nuovamente verso di me mentre io assistevo a questa scena in religioso silenzio cercando di capirci qualcosa. Continuavo a guardarla cercando di capirci qualcosa dai suoi occhi, dal suo sguardo, dal suo comportamento. Ma questa non era la mia Bella.

Abbassò lo sguardo. A quel punto esplosi.

 COSA LE AVETE FATTO? COSA LE AVETE FATTO? VI DISINTEGRO, UNO A UNO… QUESTA ARO TE LA FARO’ PAGARE, E’ L’ULTIMA VOLTA CHE FARAI SOFFRIRE LA MIA FAMIGLIA.” Poi rivolgendomi a lei e alzandole il viso come facevo tutte le volte che da umana volevo guardare i suoi  occhi per leggerci dentro qualcosa, cercavo di guardarla negli occhi. Ma il suo sguardo si abbassava sempre sconfitto e la sua testa si abbassava anch’essa. Cercavo ripetutamente di alzarla finche non le urlai: “ Bella, bella amore, ti prego dimmi cosa ti hanno fatto. Bella ti scongiuro non ce la faccio a vederti così. Bella? Bella.”

Ma niente. Non mi rispondeva, non mi guardava.

Mi sentì diverso, mi sentì un mostro. Volevo uccidere Aro, fosse l’ultima cosa che avrei fatto in vita mia. Ed infatti sarebbe stata proprio così perché la sala si riempì di vampiri pronti ad uccidermi in un attimo. Ma Bella mettendosi davanti a ma, urlò contro di Aro: “ Aro, Aro smettila, smettetela. TE ne prego, me l’hai promesso. Fammi parlare con lui, per favore.” La sua voce trasmetteva tutto il dolore che provava e li capì che tutto questo era una messa in scena, che lei era costretta. “ E sia.” Disse Aro sedendosi nel trono. 

 Mi avvicinai a lei e le presi la mano. Non so’ il perché ma appena arrivati ad una porta lasciò andare la mia mano. 

Entrammo in una stanzetta subordinata alla sala e appena entrammo, quella stanza divenne calda ed accogliente. Percepivo lo stesso profumo della nostra casa, percepivo l’intimità che il corpo mio e quello di Bella producevano. Una forza invisibile attirava il mio corpo al suo, le mie labbra alle sue, le mie mani alle sue. Mi avvicinai a lei e accarezzandole il viso le dissi: “ Bella … Non sai quanto mi sei mancata.”  Quel contatto tra di noi sciolse il mio corpo. Ritornai a sentire il suo amore, la nostra voglia di stare insieme. Inizialmente pensavo che cedesse alle mie parole ma si trattenne e mi allontanò.

“ Edward, per favore…”

“ Cosa? Perché?” Perchè? Perché continuava ad allontanarmi? Perché tutto questo?

“ Perché cosa?” Chiese indifferente. Si staccò dal mio braccio e si affacciò alla finestra. Non capivo… Non capivo…. E questo mi dannava…. Perché? Perché?

“ Perché tutto questo? Perché tu sei qui? Perché mi hai abbandonato? Perché te ne sei andata all’improvviso.” In quel momento tutto il mio dolore, tutto il mio rancore esplose. “ Pensavo che fosse tutto finito, che tu non soffrissi più, pensavo che il mio amore e l’amore di Nessie ti bastava, ma è questo il mio problema io penso sempre ma non chiedo. Scusami amore, ti prego torna da me. Qualunque cosa io abbia fatto cercherò di rimediare ma non lasciarmi, non mi abbandonare perché io senza di te sono niente, senza di te sono perso.”

Perché? Perché? Volevo che tutto tornasse alla normalità, volevo che questi giorni non fossero mai esistiti. Tante cose volevo ma non avrei ottenuto niente. “ No… no… no…” Disse abbracciandomi mentre le mie braccia la avvolsero. “ Non devi assolutamente credere che la colpa sia tua Edward. Tu non centri niente. Tu sei perfetto, tu sei… tu sei… sei…”

Bella… Bella… Io ti amo, sei la mia vita.

“ E allora perché tutto questo? Son stati loro vero? Amore dimmi, insieme possiamo sconfiggerli.”

Combatterò fino alla morte. Darei la mia vita per vederla tornare a sorridere.

 “Come hai fatto a trovarmi?”

“ Quando arrivò la sera e non ti vidi tornare mi preoccupai. Andai subito da Leah che mi disse che tu te n’eri andata da un pezzo. Iniziammo le ricerche, tutti sia noi che i lupi. Sentivamo le stesse tracce che da mesi sentivamo e insieme a loro il tuo odore. Poi a un chilometro da casa nostra il tuo odore è scomparso. Chi siamo divisi, ti abbiamo cercato tutta la notte, una parte di me mi diceva di andare alla nostra radura, ma non sapevo il perché. Decisi di seguire il mio istinto e lì trovai il tuo messaggio. Non potevo crederti, non potevo. Continuammo a cercarti senza fermarci un attimo. Alice non era nemmeno d’aiuto perché non aveva più tue visioni era come se fossi morta. Ma non potevo crederci e continuavo, continuammo, finche non mi vennero in mente i Volturi. Mi sembrava assurdo ma solo loro gli unici vampiri talmente meschini e malvagi da fare una cosa simile. Non ho detto niente a nessuno di loro. Mi son preso l’aereo e adesso sono qui. E’ ho fatto bene a venire perché avevo ragione.”

“No, i volturi non… centrano… niente. Io, la colpa è mia… mia soltanto.”

  Abbassò lo sguardo forse per non farmi capire qualcosa dal suo sguardo.

Rimasi sconvolto da queste parole, poi riprendendo lucidità mi infuriai. “Puoi mentire a tutti ma non a me. Bella te ne prego ti supplico, dammi un indizio, dimmi qualcosa, dimmi quello che posso fare per te e lo farò senza esitare.”

 “ Vattene.” Dissi fredda come il ghiaccio, guardandomi negli occhi.

 

Cosa…cosa… cosa

 

Rimasi sconcertato da questa richiesta. Forse avevo capito male- “ Come?”

“ Hai capito bene Edward. Hai detto che faresti qualsiasi cosa per me senza esitare. Bene, falla. Vattene, non voglio più rivederti.”

“ Ma… ma… cosa stai dicendo amore? Come… Come puoi dire certe cose.”

“ Edward devi andartene, non ti voglio vedere mai più. Vattene, vattene, vattene da qui.” Iniziai ad urlare. E dopo un po’ anche io iniziai ad urlare.

“ Come puoi dirmi certe cose? Come posso lasciarti qui.?

“Vattene, perché sei venuto? Vattene” queste erano le uniche cose che riuscivo a dire.

Perché sono venuto? PERCHE’ TI AMO BELLA, PERCHE’ PENSAVO AVESSI BISOGNO D’AIUTO. T’HO CERCATO IN TUTTO IL MONDO IN QUESTE SETTE GIORNI, NON E’ PASSATO MINUTO CHE TI CHIAMAVO, CHE TI INVOCAVO. QUESTI GIORNI SENZA DI TE SONO STATI UN INFERNO E ORA CHE TI HO TROVATA TU MI MANDI VIA. NON TI LASCIO QUI. NO!

“ Edward te ne prego vattene. Vattene, per favore.”

“ Me ne vado solo ad una condizione. Devi guardarmi negli occhi e devi dirmi che non mi ami più.”

Non riuscivo a credere alle mie orecchie. Non potevo credere a quello che stava dicendo.

Non potevo andarmene e lasciarla lì. Non potevo, io l’amavo. E anche solo sentire quelle parole mi facevano stare male.

Sconfitta abbassò lo sguardo e sussurrando mi disse: “ Edward, per il mio e il tuo bene, vattene.”

PERCHE’ BELLA? COSA TI HANNO DETTO COSA TI HANNO FATTO?

“ Niente, ti ho detto. Non mi hanno fatto niente. Ma tu devi andartene.”

“ Ti avevo promesso che me ne sarei andato solo se tu guardandomi negli occhi mi dicevi che non mi amavi più. E non l’hai fatto. Non ci sei riuscita, quindi io starò qui con te. Nel bene o nel male.”

La mia mente non riusciva a formulare niente, ne una soluzione, ne una frase, un gesto niente. Ero completamente perso.

 “ Amore, amore. Io ti amo, tu mi ami. Cos’è più importante?”

 “ Vattene, vattene, vattene…” Iniziò a genere, mentre mi dava pugni nel petto.

“ Bella… Bella.. calmati.” Cercai di calmarla ma qualcuno bussò alla porta.

 Entrò Afton accompagnato da Jane e Alec.

“ Aro vi vuole.” Disse Afton.

“ Il tempo ha vostra disposizione è finito.” Questo era Alec.

“ Spero vivamente che mi dai il piacere, mio caro Edward, di farti assaggiare il mio potere se insulterai un'altra volta Aro.” Mi incenerì con lo sguardo Jane, la vipera.

Entrammo nella sala. Davanti c’era Afton. Io ero accanto a Bella e dietro di noi c’erano Jane e Alec.

“ Bella cara, sei riuscita a convincerlo. Altrimenti dovremmo utilizzare le maniere forti.”

“ Vattene Edward, vattene Edward.” Continuava a dire ma non le prestavo assolutamente attenzione.

In quel momento mi venne un idea.

“ Ho una proposta da farti Aro.” E mi avvicinai a lui.

“ Ti ascolto Edward.” Chiese Aro, interessato.

“ Voglio entrare nella guardia reale.”Con questa frase lasciai stupita sia Bella che il resto dei Volturi. Guardandola continuai. “ Se lei non vuole venire con me, allora io resterò con lei.”

La amavo, la amavo. Sacrificherei tutto, anche la mia vita per lei. “ So che lei mi ama, ed io amo lei. Non riesco a starle lontano è più forte di me. Allora Aro, cosa mi dici?”

Aro sembrava pensieroso, ma in realtà già aveva preso la sua decisione da un bel po’ di tempo. “ La tua offerta mi alletta molto mio caro Edward. MA vedi, il tuo potere non mi serve più e poi saresti una fonte di distrazione per la mia Isabella. Mi dispiace mio caro, non accetto la tua proposta.”

Divenni furente. Un ringhio basso, uscì dalla mia gola, un ringhio terrificante.

“ Edward ti faccio una proposta adesso io. Scegli la vita, andandotene adesso o la morte restando.”

La guardai negli occhi. Se non potevo averla avrei preferito la morte. Quello fu il nostro ultimo addio. Mi sentì male, terribilmente male ma a questo punto non c’era altra soluzione.

“ In un modo o nell’altro morirò comunque.” Dissi ad Aro, dopo di che, voltandomi verso di Bella, e aspettando la morte, le dissi: “ Bella ti amo e t’amerò per sempre.”

Lo sguardo di Bella divenne terrorizzato. “ Edward, devi andartene, te ne devi andare. Non ti voglio più mi hai capita. Basta, non ti voglio più vedere. Vattene vattene.” Mi guardava in faccia quando parlava e il mio corpo diventava di ghiaccio e il mio cuore urlava, e piangeva.

Non mi aspettavo niente del genere da lei. Riesce sempre a sorprendermi. La guardai negli occhi sconvolto mentre il mio mondo piano piano si frantumava.

“ Non ti credo Bella, non ti credo. Sono loro, sono loro… Cosa ti hanno fatto?” Gli urlai disperato, mentre mi sentivo di sprofondare in un buco nero, un buco di dolore, non buco che procurava anche a lei dolore guardandomi.

“ No, non sono loro Edward. Non sono loro. TE ne devi andare.” Mi guardò negli occhi. “ Non ti amo più.” Il cuore si contorse e il mio corpo fu trafitto da mille lame.

Son morto, quelle parole mi uccisero.

“ Puoi ripetere Bella.” Sussurrai quelle ultime parole per avere la conferma.

 Non ti amo più Edward.

 “ Non ti credo.” Ero allo stremo delle forze. Ma una parte di me mi diceva che tutto questo era vero. Ma come era possibile, come poteva non amarmi più. Mi sentivo perso, senza più vita. Mi sentivo solo tremendamente solo.

Lei si avvicinò a Felix e lo baciò mentre senti la sua voce dentro la mia testa che diceva. Non ti amo più.

Guardai le loro labbra unite insieme e una rabbia mi esplose in corpo, mentre il mio cuore smetteva di battere e il gelo si impossessava di me.

Non riuscivo a pensare, non volevo pensare perché pensare poteva solo farmi più male.

Capì tutto. Non mi amava, non mi voleva accanto a lei. Per il suo bene e la sua felicità me ne sarei andato.

Mi girai e senza degnarla di un ultimo sguardo me ne andai.

Non riuscivo a reggere a quel distacco, a quella indifferenza. Non riuscivo a reggere tutto questo. MA lei non mi amava, lei amava un altro adesso

Perdonami. Mi disse. Mi fermai sentendo la sua voce ma non mi voltai. In quel momento tutto il mio dolore esplose e per sfogarlo urlai con tutto il fiato che avevo in corpo. Dopo di che in quelle mura lasciai Bella, il mio cuore e la mia vita. Io non sono più Edward Cullen.

 **********************************************************************************

Passavano i giorni ed io non ero più me stesso. Son morto, son morto da quel maledettissimo giorno.

Non ho più vita senza di lei. Come può non amarmi, come può avermi fatto questo.

 

Bella, Bella mi manchi.

Bella, Bella ti amo.

Bella, Bella perché mi hai fatto questo.

Bella, Bella perché adesso non sei qui con me.

Bella, Bella perché mi hai cacciato.

Bella, Bella perché non mi ami più.

Io ti amo, ti amo più della mia stessa vita

E sto male non avendoti qui con me.

L’aria non entra più nei miei polmoni,

il mio cuore non batte più

l’amore non circola più nelle mie vene.

Che senso ha vivere?

A questo punto è meglio morire.

Che senso ha la vita?

Voglio morire se tu non sei qui con me.

Ti amo, amore mio e mi manchi.

Mi manchi….

Mi manchi…

 

Alice e tutti gli altri non credevano alle mie parole. Credevano in un complotto ma io non avevo più la forza di niente. Non ce l’avevo e non volevo fare niente. Mi bastava crogiolarmi nel dolore, mi bastava soffrire, rivisitare i bei momenti vissuti insieme a Bella per continuare a sopravvivere.

 

Son morto, son morto senza di lei.

 Addio vita, addio amore.

Riportatemi Bella,

la rivoglio con me.

La rivoglio con me… vi prego….

 

Tutti continuano le ricerche, tutti continuano a fare qualcosa. Cercano di fare un piano per ritornare dai volturi ma tutto questo non servirà a niente.

“Edward ti vuoi alzare.”

“ Alice lasciami stare.”

“Edward devi farti forza. Tutto quello che è successo era una messa in scena.”

“ Bella non mi ama più.”

“ Ne sei sicuro.”

“S…i…”

“Io non ci credo.”

“ Ha baciato Felix…”

“ E secondo te perché l’ha fatto?”

“ Perché non mi ama…”

“ Edward tu puoi credere a quello che vuoi, puoi restare qui a soffrire ma io non ci credo. Conosco Bella, lei ti ama e se ha fatto tutto quel che ha fatto ha avuto un buon motivo. E’ il tuo orgoglio ferito a parlare.”

“ Ma quale orgoglio…” E dicendo questo me ne andai.

 

E passavano i giorni senza di lei mentre io abbandonavo le speranze e come me piano piano tutti gli altri. Soffrivano tutti, ma soprattutto soffriva Nessie. Piangeva notte e giorno, voleva la mamma.

Anche io volevo Bella con me. Ma lei non c’era.

 

“ Tanya, Kate. Che sorpresa ma che ci fate qui?” Esclamò Carlisle un giorno come tanti.

“ Era da tanto che non ci vedevamo e siamo venute a farvi una visita.” Esclamarono entrando.

Dopo di che Carlisle spiegò tutta la situazione. Tanya venne subito da me e mi abbracciò. Io accettai il suo abbraccio perché ne avevo bisogno. Rimasimo in quel modo per tanto tempo.

 

E i giorni passavano e Tanya ritornava ad affezionarmi a me. Pensava davvero che io mi sarei dimenticato di Bella, anche se ha fatto tutto quello che ha fatto? Ci sarei mai riuscita a dimenticarmi di Bella? Se era quella la sua ultima volontà sarei mai riuscito ad accontentarla?

Shine_gr

   
 
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