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Autore: Oz_    23/02/2011    2 recensioni
Primo capitolo delle avventure di Alfred ed Arthur, in questo capitolo Alfred si ritrova a gestire un amante furibondo, anche se non sa bene il perchè. Con l'aiuto di Francis riuscirà a riconquistare l'inglese?
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mi scuso per il ritardo di quest'ultimo capitolo, ma proprio non si decideva a voler nascere.

Vorrei scusarmi e invocare perdono anche a Neko no Yume, che è rimasta senza risposta per troppi mesi. Perdonamiiii, ero convintissima di averti risposto. Spero che quest'ultimo capitolo vi piaccia, nonostante sia il più sofferto di tutti.





Era un caldo torrido di quelli insopportabili, non un filo di vento soffiava per salvarli da quell'afa. Francis era stato dato per morto circa tre ore prima, accasciato com'era contro il cavallo, che chiudeva la fila. Arthur, fregandosene delle sue buone maniere all'inglese, cavalcava in mutande con la canottiera arrotolata attorno alla testa a mo' di turbante. Era un caldo da deserto, di quelli a cui è impossibile resistere... stavano tutti in silenzio, troppo provati dal caldo per poter sprecare energia parlando.

<< Sweet home Alabamaaaaaaa...where the skies are so blue...Sweet Home Alabamaaaaa...Lord, I'm coming home to you... >> cantava a squarciagola Alfred, ancora tutto vestito,spronando il cavallo a ritmo di musica << su, Arthur, canta con me... >>

<< Fuck you...baka America... >> disse l'inglese prima di cedere anche lui a quel caldo insopportabile.


L'acqua fredda lo riportò alla vita,come una debole pianticella troppo a lungo ustionata dal sole.

<< Adesso va decisamente meglio... >> disse Inghilterra dopo essere uscito dalla doccia ed essersi ricomposto da perfetto lord inglese. Osservò America, il cappello calato sugli occhi, a cavalcioni della staccionata che si trovava fuori dalla sua finestra. Era bello, innegabilmente bello. Ma non era ancora pronto a ricordarglielo sbavandogli davanti. Meglio andarci cauti.

Uscì sulla veranda e vide lo sguardo dell'americano posarsi nel suo.

<< Bentornato tra noi Arthur... >>

Arthur...da quando quell'idiota lo chiamava senza assurdi e orridi nomignoli? Che fosse cresciuto? Forse la scoperta che gli hamburger erano fatti di tante cugine di Clarisse lo aveva sconvolto. Ma non era il momento di pensare a simili dettagli.

<< America...dov'è che siamo adesso? >> chiese l'inglese

<< Texas... >>

Avevano raggiunto la meta. Nonostante fosse stato coinvolto controvoglia, adesso si sentiva svuotato. Si appoggiò alla staccionata, in modo da poter guardare l'americano negli occhi. Vide l'americano calcarsi il cappello, sorridendo.

<< perché sorridi? >>

<< perché sei tornato il solito Arthur di sempre... non so se sia stato il caldo, o se è l'aria del Texas, ma sembri più rilassato. Non mi sembri più arrabbiato... >>

<< Sorvolando sul fatto che qui c'è solo un gran puzzo di bestiame... >>

America rise, provocando la stessa reazione all'inglese.

Da quanto tempo non ridevano così? Probabilmente troppo.

<< Ero geloso... >>

<< Cosa? >>

<< La sera che sei rimasto a dormire da me...hai sognato Francia e... per un attimo ho creduto che lo preferissi a me... >>

L'americano gli sorrise ancora, avvicinandosi a lui

<< Oh, andiamo, guardalo Inghilterra, è bello, affascinate, alto, biondo con quei meravigliosi occhi azzurri a letto è una bomba.... >> vide che l'inglese si era irrigidito, e gli sfiorò delicato una guancia

<< Però... >>

<< Pero? >>
<< Però non sono innamorato di lui. Mi sono innamorato di un uomo minuto, esile, con due sopricciglioni antiestetici che riesce a vedere strane creature e che cucina davvero male... >>

Inghilterra non sapeva se prenderla come un complimento o come una velata offesa

<< Io sono innamorato di te, nonostante tutti i tuoi difetti, io ti amo e questo non potrà mai cambiare. Mai... >>

<< è la peggiore dichiarazione che mi sia stata mai fatta... >> disse sorridendo l'inglese

<< come non è l'unica? >> ribatté scoppiando a ridere l'americano, avvicinando le sue labbra a quelle dell'inglese, esitando per un attimo, non ancora convinto di essere stato perdonato dall'inglese

<< sta zitto... >> disse quest'ultimo, completando quel bacio tanto atteso. Fu un bacio casto, privo di eccessiva passione. Un bacio di bentornato e non di addio. Un bacio il loro che ormai significava tanto. Rimasero per qualche istante a guardarsi, infine l'americano scoppiò a ridere nuovamente

<< Certo che... Arthur... >>

<< Si? >>

<< Francia è più focoso... >> rise, vedendo la faccia dell'inglese diventare paonazza dalla furia.

<< Ah si eh... allora vai da Francia... >> ribatté l'inglese facendo il finto offeso. America si avvicinò ad Inghilterra, sedendosi accanto a lui.

<< Sei di nuovo arrabbiato? >> chiese l'americano osservandosi la punta delle scarpe, sbirciando di sottecchi l'inglese

<< Davvero non sei innamorato di Francia? >>

<< Vuoi scherzare? Odio il patè... >> sorrise, baciandolo di nuovo.


Aspettarono l'arrivo del tramonto in silenzio,godendo solo della loro compagnia.

<< Dovremo andare... >> disse America, alzandosi in piedi per sgranchirsi le gambe. L'inglese gli prese la mano, rimanendo fermo al suo posto << perché invece non restiamo ancora un po' ? >>

Sorrise, canticchiando il motivetto di una pubblicità sentita chissà dove << Una volta che provi America non lo lasci più... >>

<< idiota... >> rispose l'inglese con aria austera.




Il vento scompigliava loro i capelli e il sole aveva ormai lasciato il suo posto alla luna.

America ed Inghilterra si abbracciavano, a prua osservando il mare piatto e scuro il rumore del mare cullava i loro sentimenti ritrovati.

L'americano guardò l'inglese << Inghilterra... >>

<< America... >>

l'inglese guardò l'americano

<< America... non ci siamo dimenticati di qualcosa? >>

<< No, non mi pare... >>


Intanto in Texas...


Una mucca brucava felice l'erba verde di un esteso pascolo, un biondo si guardava sperduto attorno

<< INGHILTERRA? AMERICA? DOVE SIETEEEE??? >>

in effetti di qualcosa,o meglio, di qualcuno, si erano dimenticati...



FINE



Grazie, grazie di avermi seguita fino a qui. Grazie ai recensitori, grazie a coloro che mi hanno manifestato il loro affetto in altri modi...

No, aspettate... non capite male per favore...

Grazie, perché questo capitolo è stato particolarmente duro...

La smettete di capire male? Ok...grazie... xD

E si conclude così la mia prima fanfiction, tra scleri di addio e capitoli finali arrivati in ritardo...

Beh, diciamocelo... non sono mai stata brava negli addi... quindi vi ringrazierò ancora una volta... prima di sparire nel buio...

Oz: << Che finale poetico >>

   
 
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