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Autore: dramy96123    25/02/2011    35 recensioni
Presero subito una piuma, ma le parole svanirono non appena la penna si posò sul foglio.
- Ok, questo non l’avevo previsto. - disse Fred sbalordito, e prese la bacchetta.
- Mm…Apriti! – esclamò, convinto.
La pergamena si animò, e una grafia marcata prese a scrivere sulla carta. Solo che fred e George non stava scrivendo!
George afferrò il foglio e non appena lesse la frase scoppiò a ridere a crepapelle.
“ Messer Ramoso afferma che questa pergamena non è una porta, e non risponde agli * Apriti Sesamo * ”
[...]
“ Messer Lunastorta crede di aver sentito la parola intenzione…”
“ Messer felpato crede che Messer Lunastorta debba starsi zitto!”
- Ah... quindi centrano le intenzioni…buone intenzioni? – azzardò George, guardando speranzoso la pergamena
“ Il signor Ramoso si chiede dov’erano quando la Natura dispensava l’intelligenza.”
- E ora che ho detto? – sbuffò il ragazzino, guardando malissimo la pergamena
“ Messer Felpato risponde a Ramoso…evidentemente a comprare Cioccorane”
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fleur, Delacour, Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley, I, Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Ciao a tutti

Ciao a tutti!

Io sono Dramy96123 e questa è la mia seconda…( Seconda??) storia su Fred e George!

Allora, mi sono sempre chiesta come esattamente abbiano fatto i gemelli a  capire la “parola d’ordine” per far comparire la leggendaria Mappa del Malandrino, e…

Beh, me lo sono immaginato!

Già dal titolo si capisce che non è stata un’impresa facile!

I gemelli sono al primo anno di Hogwarts

* Se qualcuno ha avuto l’idea prima di me, sono pronta a giurare che è scaturito tutto dalla mia fantasia, e mi scuso in anticipo! *

 

Baci!!

 

 

Fred,George e la Mappa del Malandrino : “ Hey Fred, ci stiamo lasciando prendere in giro da una PERGAMENA!!”

 

 

- Fred, ho come la vaga sensazione che Gazza ci stia inseguendo – ansimò George mentre correva a perdifiato lungo il corridoio del secondo piano.

- Da cosa l’hai capito, George? Dal fatto che ci sta urlando dietro da mezz’ora o perché abbiamo appena riempito il corridoio di Caccabombe? – rispose Fred col fiatone, sarcastico.

Non erano neanche arrivati alla terza settimana di scuola che già si erano inimicati Gazza, Mrs Purr, il Barone Sanguinario( forse non avrebbero dovuto nascondergli le catene) e un gruppo consistente di ragazze di Tassorosso del secondo anno

( si, beh, avevano dimenticato di avvertirle che un litro d’inchiostro sarebbe andato a cadere proprio sulle loro teste, ma la loro era stata una reazione esagerata)

 

 

Alla fine si stufarono di correre, in fondo chi glielo faceva fare?

E poi era un’ottima occasione per vedere finalmente l’ufficio del vecchio Gazza!

Bill aveva raccontato loro cose incredibili di quel posto!

Centinaia di fascicoli sui peggiori studenti, pieni di malefatte impossibili…

Letture rilassanti da sfogliare prima di andare a dormire, insomma.

Solo interesse didattico, ovviamente.

 

E cosi si lasciarono raggiungere.

- Eccovi !! VI HO PRESO! – urlò Gazza, afferrandoli per un braccio con un sorriso raggiante.

- Oddio. Moriamo di paura. Come faremo a scappare ora? – sbadigliò Fred, con voce monocorde.

- Già. La prego, non ci punisca. – Chiunque avrebbe notato la sfumatura ironica nella voce di George.

Chiunque, ma non Gazza.

- E ora venite con me! Oh, vi appenderò per i piedi sopra un calderone di acido! Quelle sì che erano punizioni! Oh, perché Silente mi ha sequestrato i trita pollici?  

E continuò a borbottare fra sé, informandoli su tutte quelle….

dolci e affettuose attenzioni che avrebbe rivolto loro.

I gemelli si guardarono.

Fred si picchiettò la tempia con un dito, e George soffocò una risata, girando il viso dall’altra parte. Lo zainetto ancora pieno di cacca bombe sbatacchiava di qua e di là.

Il corridoio del primo piano aveva ancora un odore disgustoso, e i fratelli ghignarono guardando i resti della Caccabomba sulle pareti e sul soffitto. Gazza ringhiò.

- Entrate! – urlò, aprendo la porta e spingendoli dentro

- E’ molto scortese, sa? – lo rimproverò George

- Già, la gatta ne sa più di lei in fatto di Bon Ton – aggiunse Fred.

- Il che è tutto dire – considerò l’altro con una smorfia, guardando la scheletrica gatta che si strusciava sulle gambe di Gazza.

 

L’ufficio somigliava di più ad uno sgabuzzino.

Era  molto scuro e freddo, e l’odore di umido si avvertì non appena Gazza aprì la porta.

L’arredamento era molto semplice. La scrivania stava al centro, completa di due sedie da un lato e una dall’altro.

Degli scaffali ai lati della stanza presentavano tutti i nomi degli studenti di Hogwarts che si erano cacciati nei guai.

O almeno, tutti quelli che si erano fatti scoprire.

 

Fred incrociò lo sguardo di George, e insieme ghignarono. Dovevano entrare nella Lista Nera di Gazza.

Senza degnare di uno sguardo l’uomo che li guardava furioso e indispettito da cotanta indifferenza verso di lui, si misero a guardare i titoli di tutti i peggiori Criminali che avevano avuto la sfortuna di finire tra le grinfie di Gazza.

Un fascicolo incredibilmente pieno presentava la scritta

“ James Potter, Sirius Black, Remus Lupin, Peter Minus”, e i gemelli riuscirono a scorgere persino qualche parola nei moduli :

 “Raddoppiamento teste…Piovra Gigante arenata…Uso Improprio di Mollicci…” a Fred e George brillarono gli occhi.

 Cercarono di leggere altro, ma Gazza chiuse di scatto il fascicolo e li guardò malissimo

- Finito, mocciosi? –

- Si, Grazie – rispose cordiale George, sorridendogli sfacciato.

- Davvero carino come ufficio, ma ora dovremmo proprio andare!- aggiunse Fred, facendo un passo indietro verso la porta. Adocchiando la scrivania vide una foto di Mrs Purr col fiocchetto Rosa. Inquietante.

- Oh scordatevelo,orribili pesti! Sedetevi immediatamente! – strillò Gazza, prendendo un modulo che attestava la lunghissima e faticosissima punizione che sarebbe loro toccata.

E fu in quel momento che George vide un cassetto all’angolo della sala, e la targa assegnata diceva

 

“ Non Toccare – Attenzione – Pericolo.

Oggetti requisiti ”

 

Praticamente un parco giochi tutto per loro!

George toccò il gomito di Fred, e gli indicò col capo il cassetto.

Il fratello sorrise raggiante, e poi gli prese lo zainetto, quello contenente le Caccabombe.

- Tu lanci, io prendo e scappo- bisbigliò Fred, mentre senza farsi vedere da gazza apriva la cerniera della borsa.

- Accordato! – disse a mezza voce il fratello, indirizzandogli un ghigno complice.

 

Con precisione millimetrica George centrò un quadro che raffigurava una ragazza in abito da sposa, proprio di fronte alla porta di Gazza, nel corridoio.

 Il botto fece alzare gli occhi del vecchio dal modulo di punizione, su cui era rimasto a borbottare per circa cinque minuti.

- SCAPPA! – urlò George, facendo lo sgambetto al custode e guadagnando l’uscita. Davanti alla porta si girò per vedere cosa stava facendo “Fred – me – la – prendo – comoda - Weasley”

Il fratello era riuscito a prendere un cospicuo bottino,(ormai aveva le braccia e le tasche strapiene di scherzi) ma rimaneva fermo ad guardare il fondo del cassetto

- PICCOLE PESTI! SE VI PRENDO… - urlò Gazza, rialzandosi a fatica da terra e imbracciando una scopa.

- Oh, tremiamo di paura – esclamò George,degnandolo della stessa attenzione di quella che avrebbe rivolto ad una lezione di Storia della magia.

- Fred, sbrigati! – urlò.

- Arrivo! – rispose  lui, e prese anche un piccolo pezzo di carta bianco, che era evidentemente rimasto da chissà quanto sul fondo.

Corsero fino alla Sala Comune di Grifondoro, senza mai fermarsi, e poi si rifugiarono nella loro camera.

Stranamente Lee Jordan non c’era, ma poco male :

si sarebbero vantati del loro bottino più tardi

Per un po’ esaminarono questo o quell’oggetto, lanciandolo magari in giro per la camera, ma poi George si ricordò che Fred era rimasto impalato troppo tempo a fissare quella scatola.

- Perché hai fatto così tardi, Fred? – gli chiese curioso, mettendo da parte Frisbee zannuti, Yoyo rotanti e i vari Filibuster, per prendere la strana pergamena.

Era completamente bianca, non c’era assolutamente scritto niente.

- E tu mi hai fatto sprecare una Caccabomba per…questa? – lo prese in giro George, ma l’altro esaminò sospettoso il foglio.

- Perché Gazza si è preso la briga di sequestrare questa pergamena strappata? Per me c’è sotto qualcosa! – esclamò convinto.

- Bene, scrivici sopra e vediamo che succede allora –

propose George.

Presero subito una piuma, ma le parole svanirono non appena la penna si posò sul foglio.

- Ok, questo non l’avevo previsto. - disse Fred sbalordito, e prese la bacchetta.

- Mm…Apriti! – esclamò, convinto.

La pergamena si animò, e una grafia marcata prese a scrivere sulla carta. Solo che fred e George non stava scrivendo!

George afferrò il foglio e non appena lesse la frase scoppiò a ridere a crepapelle.

 

Messer Ramoso afferma che questa pergamena non è una porta, e non risponde agli * Apriti Sesamo * ”

 

- Ma…E chi è Ramoso? –

chiese George al fratello, ripresosi dall’attacco di risate.

- Forse solo uno scemo senza vita sociale – considerò Fred pensieroso, guardando la frase che svaniva lentamente.

- Ok..ci voglio provare io – disse George,

Si schiarì la voce e, sicurissimo di sé, puntò la bacchetta sul foglio

- Io,George Weasley, ti ordino di  svelare a me e a mio fratello il tuo affascinante segreto! –

 

“ Il signor Felpato consiglia meno egocentrismo, o il Signor George assomiglierà più  ad un pavone spennato che ad una peste…”

 

“ Messer Codaliscia consiglia anche una tinta, l’arancione gli  fa male agli occhi ”

 

Fred si stava spanciando dalle risate, così come George, e caddero quasi dal letto dalle tante risate.

 Dopo un paio d’ore di tentativi inutili  però non erano poi così allegri e spensierati.

Volevano, dovevano sapere cos’era quel foglio, ma quel…coso non glielo permetteva!!!

- Fred e George vi chiedono implorando di farvi svelare! –

Dissero ad un certo punto, quasi con le lacrime agli occhi dalla disperazione.

 

Messer Lunastorta raccomanda ai due ragazzi di non buttarsi giù…provando magari con…”

 

“ Messer Felpato ammonisce Lunastorta, ci devono arrivare da soli…anche se ci potrebbero volere anni. ”

 

Fred prese a testate il muro.

- Fratello, una vecchia pergamena si sta prendendo gioco di noi. – disse George con voce funerea.

- Le abbiamo provate tutte! Implorato, chiesto, urlato, minacciato, cantato… in mille modi! E quello che ci compare è solo “Mister Codaliscia prega perché la povera famiglia di questi due abbia avuto solo loro così scemi!”- Fred scimmiottò le ultime parole  imitando una papera con la mano, e poi si buttò sul letto.

- Non è possibile…noi siamo i Gemelli Weasley! E ci stiamo disperando per un pezzo di pergamena! – George prese la pergamena e fece per buttarla nel cestino.

- Hey, non avrai mica intenzione di buttarla? – protestò Fred.

- Certo che si! –

Ma sul foglio già comparivano altre parole

 

“ Messer Lunastorta crede di aver sentito la parola intenzione…”

 

“ Messer felpato crede che Messer Lunastorta debba starsi zitto!”

 

- Ah... quindi centrano le intenzioni…buone intenzioni? –  azzardò George, guardando speranzoso la pergamena

 

“ Il signor Ramoso si chiede dov’erano quando la Natura dispensava l’intelligenza.”

 

- E ora che ho detto? – sbuffò il ragazzino, guardando malissimo la pergamena

 

“ Messer Felpato risponde a Ramoso…evidentemente a comprare Cioccorane”

 

- Ah! Noi preferiamo le Api Frizzole! – urlò George, facendo una linguaccia alla pergamena

 

“ Pardon…”

 

- Ok, capito, non è buone intenzioni… - si affrettò a dire Fred, trattenendo nonostante la disperazione le risate

 

“E’ possibile che Messer Lunastorta abbia sentito non?”

“ E’ possibile che i Messeri Ramoso, Felpato e Codaliscia faranno stare zitto Lunastorta a suon di incantesimi?”

 

- Non…non buone intenzioni…non avere buone intenzioni! – urlò Fred, raggiante.

 

“ Forse dopotutto un neurone funzionante ancora sopravvive”

 

I Gemelli si guardarono

- Lo prenderemo per sì. – dissero, scrollando le spalle

- Non abbiamo buone intenzioni! – esclamò Fred, toccando la pergamena con la bacchetta

 

“ Messer Felpato ne è certo. Sono due idioti.”

 

“ Messer Lunastorta fa presente che per aver accesso al segreto è necessario un giuramento…”

 

“ Lunastorta, la pianti??”

 

- Ok. Ignoriamoli. – decise Fred, e si concentrò intensamente.

- Forse…Giuriamo di non avere buone intenzioni? – disse, speranzoso George.

 

“ Messer Codaliscia consiglia una forma più solenne”

 

- GIURIAMO SOLENNEMENTE! – gridarono in coro i gemelli, e scoppiarono a ridere come matti.

 

- Ok, pronto fratello? –

- prontissimo! .

- Giuro solennemente di non avere buone intenzioni! –

 

“ Messer Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso, sono fieri di presentarti…la Mappa del Malandrino.”

 

E tutta Hogwarts prese vita in quel pezzo di carta, tutti i quadri, tutti i professori, tutti i passaggi segreti si stagliavano davanti agli occhi affascinati dei due ragazzini.

- Guarda…Ecco la Sala Grande! E la Torre di Astronomia! E questo è Gazza! Hey, c’è Percy! Sta…-

Fred sbarrò gli occhi

-  STA VENENDO QUI?  

Presero la mappa, e cercarono un qualunque modo per cancellarla, ma per quanto picchiettassero le bacchette sul foglio, quello rimaneva animato e pieno di scritte.

- Abbiamo finito, Chiuditi! – bisbigliò Fred.

 

“ Quante volte ancora Messer Ramoso dovrà ripetere che questa non è la favola dei 40 ladroni?”

 

Non riuscirono in effetti a capire chi fossero quei fantomatici 40 ladroni, ma ci avrebbero pensato più tardi.

- Su! Abbiamo fatto… vi prego cancellatevi! –

 

“ Messer Felpato consiglia una rima con “fatto”…”

 

- Ratto,gatto,letto,motto,sotto,rotto,fitto…- elencò George

 

“ Qui non finiscono più! Fatto il Misfatto!”

 

- FATTO IL MISFATTO! –

E tutta la Mappa si cancellò.

- Ma che avete da urlare? Dovreste smetterla di comportarvi in modo così infantile! - esclamò Percy spalancando la porta, tutto pomposo nella sua divisa stirata perfettamente.

- Oh, si, dovremmo comportarci come te, Percy? – chiese Fred.

- Esattamente! io sono una persona responsabile, a differenza di voi, che non fate altro che combinare guai! –

Dall’alto dei suoi tredici anni fece per andarsene tutto impettito

- Allora comportiamoci come lui, Fred! – esclamò Gorge, e si misero  a camminare col petto in fuori e tutti impettiti come pavoni nella stagione dell’amore.

- PIANTATELA! La Professoressa Mc Granitt vi cerca,dovete scontare una punizione. – a quelle parole, i due ragazzini sbarrarono gli occhi

 

- George… vero che in quella Mappa c’è un nascondiglio che ci può preservare per sette anni evitando la Mc Granitt? –

 

 

 

Allora?? Che ne pensate??

Fatemi sapere, baci!!!

Dramy96123

   
 
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