Ciao a tutti!
Io sono Dramy96123 e questa è la mia seconda…(
Seconda??) storia su Fred e George!
Allora, mi sono sempre chiesta come esattamente
abbiano fatto i gemelli a capire la “parola
d’ordine” per far comparire la leggendaria Mappa del Malandrino, e…
Beh, me lo sono immaginato!
Già dal titolo si capisce che non è stata un’impresa
facile!
I gemelli sono al primo anno di Hogwarts
* Se qualcuno ha avuto l’idea prima di me, sono pronta
a giurare che è scaturito tutto dalla mia fantasia, e mi scuso in anticipo! *
Baci!!
Fred,George e la Mappa del Malandrino : “ Hey Fred, ci
stiamo lasciando prendere in giro da una PERGAMENA!!”
- Fred, ho come la vaga
sensazione che Gazza ci stia inseguendo – ansimò George mentre correva a
perdifiato lungo il corridoio del secondo piano.
- Da cosa l’hai capito,
George? Dal fatto che ci sta urlando dietro da mezz’ora o perché abbiamo appena
riempito il corridoio di Caccabombe? – rispose Fred col fiatone, sarcastico.
Non erano neanche arrivati
alla terza settimana di scuola che già si erano inimicati Gazza, Mrs Purr, il
Barone Sanguinario( forse non avrebbero dovuto nascondergli le catene) e un
gruppo consistente di ragazze di Tassorosso del secondo anno
( si, beh, avevano
dimenticato di avvertirle che un litro d’inchiostro sarebbe andato a cadere proprio sulle loro teste, ma la loro era
stata una reazione esagerata)
Alla fine si stufarono di
correre, in fondo chi glielo faceva fare?
E poi era un’ottima occasione
per vedere finalmente l’ufficio del vecchio Gazza!
Bill aveva raccontato loro
cose incredibili di quel posto!
Centinaia di fascicoli sui
peggiori studenti, pieni di malefatte impossibili…
Letture rilassanti da
sfogliare prima di andare a dormire, insomma.
Solo interesse didattico,
ovviamente.
E cosi si lasciarono
raggiungere.
- Eccovi !! VI HO PRESO! –
urlò Gazza, afferrandoli per un braccio con un sorriso raggiante.
- Oddio. Moriamo di paura. Come
faremo a scappare ora? – sbadigliò Fred, con voce monocorde.
- Già. La prego, non ci
punisca. – Chiunque avrebbe notato la sfumatura ironica nella voce di George.
Chiunque, ma non Gazza.
- E ora venite con me! Oh, vi
appenderò per i piedi sopra un calderone di acido! Quelle sì che erano
punizioni! Oh, perché Silente mi ha sequestrato i trita pollici? –
E continuò a borbottare fra
sé, informandoli su tutte quelle….
dolci e affettuose attenzioni che avrebbe rivolto loro.
I gemelli si guardarono.
Fred si picchiettò la tempia
con un dito, e George soffocò una risata, girando il viso dall’altra parte. Lo
zainetto ancora pieno di cacca bombe sbatacchiava di qua e di là.
Il corridoio del primo piano
aveva ancora un odore disgustoso, e i fratelli ghignarono guardando i resti
della Caccabomba sulle pareti e sul soffitto. Gazza ringhiò.
- Entrate! – urlò, aprendo la
porta e spingendoli dentro
- E’ molto scortese, sa? – lo
rimproverò George
- Già, la gatta ne sa più di
lei in fatto di Bon Ton – aggiunse Fred.
- Il che è tutto dire –
considerò l’altro con una smorfia, guardando la scheletrica gatta che si
strusciava sulle gambe di Gazza.
L’ufficio somigliava di più
ad uno sgabuzzino.
Era molto scuro e freddo, e l’odore di umido si
avvertì non appena Gazza aprì la porta.
L’arredamento era molto
semplice. La scrivania stava al centro, completa di due sedie da un lato e una
dall’altro.
Degli scaffali ai lati della
stanza presentavano tutti i nomi degli studenti di Hogwarts che si erano
cacciati nei guai.
O almeno, tutti quelli che si
erano fatti scoprire.
Fred incrociò lo sguardo di
George, e insieme ghignarono. Dovevano
entrare nella Lista Nera di Gazza.
Senza degnare di uno sguardo
l’uomo che li guardava furioso e indispettito da cotanta indifferenza verso di
lui, si misero a guardare i titoli di tutti i peggiori Criminali che avevano
avuto la sfortuna di finire tra le grinfie di Gazza.
Un fascicolo incredibilmente
pieno presentava la scritta
“ James Potter, Sirius Black, Remus Lupin, Peter
Minus”, e i gemelli riuscirono a
scorgere persino qualche parola nei moduli :
“Raddoppiamento
teste…Piovra Gigante arenata…Uso Improprio di Mollicci…” a Fred e George brillarono gli occhi.
Cercarono di leggere altro, ma Gazza chiuse di
scatto il fascicolo e li guardò malissimo
- Finito, mocciosi? –
- Si, Grazie – rispose
cordiale George, sorridendogli sfacciato.
- Davvero carino come ufficio,
ma ora dovremmo proprio andare!- aggiunse Fred, facendo un passo indietro verso
la porta. Adocchiando la scrivania vide una foto di Mrs Purr col fiocchetto
Rosa. Inquietante.
- Oh scordatevelo,orribili
pesti! Sedetevi immediatamente! – strillò Gazza, prendendo un modulo che
attestava la lunghissima e faticosissima punizione che sarebbe loro toccata.
E fu in quel momento che
George vide un cassetto all’angolo della sala, e la targa assegnata diceva
“
Non Toccare – Attenzione – Pericolo.
Oggetti
requisiti ”
Praticamente un parco giochi
tutto per loro!
George toccò il gomito di
Fred, e gli indicò col capo il cassetto.
Il fratello sorrise
raggiante, e poi gli prese lo zainetto, quello contenente le Caccabombe.
- Tu lanci, io prendo e
scappo- bisbigliò Fred, mentre senza farsi vedere da gazza apriva la cerniera
della borsa.
- Accordato! – disse a mezza
voce il fratello, indirizzandogli un ghigno complice.
Con precisione millimetrica
George centrò un quadro che raffigurava una ragazza in abito da sposa, proprio
di fronte alla porta di Gazza, nel corridoio.
Il botto fece alzare gli occhi del vecchio dal
modulo di punizione, su cui era rimasto a borbottare per circa cinque minuti.
- SCAPPA! – urlò George,
facendo lo sgambetto al custode e guadagnando l’uscita. Davanti alla porta si
girò per vedere cosa stava facendo “Fred – me – la – prendo – comoda - Weasley”
Il fratello era riuscito a
prendere un cospicuo bottino,(ormai aveva le braccia e le tasche strapiene di
scherzi) ma rimaneva fermo ad guardare il fondo del cassetto
- PICCOLE PESTI! SE VI
PRENDO… - urlò Gazza, rialzandosi a fatica da terra e imbracciando una scopa.
- Oh, tremiamo di paura – esclamò
George,degnandolo della stessa attenzione di quella che avrebbe rivolto ad una
lezione di Storia della magia.
- Fred, sbrigati! – urlò.
- Arrivo! – rispose lui, e prese anche un piccolo pezzo di carta
bianco, che era evidentemente rimasto da chissà quanto sul fondo.
Corsero fino alla Sala Comune
di Grifondoro, senza mai fermarsi, e poi si rifugiarono nella loro camera.
Stranamente Lee Jordan non
c’era, ma poco male :
si sarebbero vantati del loro
bottino più tardi
Per un po’ esaminarono questo
o quell’oggetto, lanciandolo magari in giro per la camera, ma poi George si
ricordò che Fred era rimasto impalato troppo
tempo a fissare quella scatola.
- Perché hai fatto così
tardi, Fred? – gli chiese curioso, mettendo da parte Frisbee zannuti, Yoyo
rotanti e i vari Filibuster, per prendere la strana pergamena.
Era completamente bianca, non
c’era assolutamente scritto niente.
- E tu mi hai fatto sprecare
una Caccabomba per…questa? – lo prese in giro George, ma l’altro esaminò
sospettoso il foglio.
- Perché Gazza si è preso la
briga di sequestrare questa pergamena strappata? Per me c’è sotto qualcosa! –
esclamò convinto.
- Bene, scrivici sopra e
vediamo che succede allora –
propose George.
Presero subito una piuma, ma
le parole svanirono non appena la penna si posò sul foglio.
- Ok, questo non l’avevo
previsto. - disse Fred sbalordito, e prese la bacchetta.
- Mm…Apriti! – esclamò,
convinto.
La pergamena si animò, e una
grafia marcata prese a scrivere sulla carta. Solo che fred e George non stava
scrivendo!
George afferrò il foglio e non
appena lesse la frase scoppiò a ridere a crepapelle.
“ Messer Ramoso afferma che questa pergamena non è una porta, e non
risponde agli * Apriti Sesamo * ”
- Ma…E chi è Ramoso? –
chiese George al fratello,
ripresosi dall’attacco di risate.
- Forse solo uno scemo senza
vita sociale – considerò Fred pensieroso, guardando la frase che svaniva
lentamente.
- Ok..ci voglio provare io –
disse George,
Si schiarì la voce e,
sicurissimo di sé, puntò la bacchetta sul foglio
- Io,George Weasley, ti
ordino di svelare a me e a mio fratello il
tuo affascinante segreto! –
“ Il signor Felpato consiglia meno egocentrismo, o il
Signor George assomiglierà più ad un
pavone spennato che ad una peste…”
“ Messer Codaliscia consiglia anche una tinta,
l’arancione gli fa male agli occhi ”
Fred si stava spanciando dalle
risate, così come George, e caddero quasi dal letto dalle tante risate.
Dopo un paio d’ore di tentativi inutili però non erano poi così allegri e
spensierati.
Volevano, dovevano sapere
cos’era quel foglio, ma quel…coso non glielo permetteva!!!
- Fred e George vi chiedono
implorando di farvi svelare! –
Dissero ad un certo punto,
quasi con le lacrime agli occhi dalla disperazione.
“ Messer Lunastorta raccomanda
ai due ragazzi di non buttarsi giù…provando magari con…”
“ Messer Felpato ammonisce Lunastorta, ci devono
arrivare da soli…anche se ci potrebbero volere anni. ”
Fred prese a testate il muro.
- Fratello, una vecchia
pergamena si sta prendendo gioco di noi. – disse George con voce funerea.
- Le abbiamo provate tutte!
Implorato, chiesto, urlato, minacciato, cantato… in mille modi! E quello che ci
compare è solo “Mister Codaliscia prega
perché la povera famiglia di questi due abbia avuto solo loro così scemi!”- Fred scimmiottò le ultime parole imitando una papera con la mano, e poi si
buttò sul letto.
- Non è possibile…noi siamo i
Gemelli Weasley! E ci stiamo disperando per un pezzo di pergamena! – George
prese la pergamena e fece per buttarla nel cestino.
- Hey, non avrai mica
intenzione di buttarla? – protestò Fred.
- Certo che si! –
Ma sul foglio già comparivano
altre parole
“ Messer Lunastorta crede di aver sentito la parola intenzione…”
“ Messer felpato crede che Messer Lunastorta debba
starsi zitto!”
- Ah... quindi centrano le
intenzioni…buone intenzioni? – azzardò
George, guardando speranzoso la pergamena
“ Il signor Ramoso si chiede dov’erano quando la
Natura dispensava l’intelligenza.”
- E ora che ho detto? –
sbuffò il ragazzino, guardando malissimo la pergamena
“ Messer Felpato risponde a Ramoso…evidentemente a
comprare Cioccorane”
- Ah! Noi
preferiamo le Api Frizzole! – urlò George, facendo una linguaccia alla
pergamena
“ Pardon…”
- Ok, capito, non è buone
intenzioni… - si affrettò a dire Fred, trattenendo nonostante la disperazione
le risate
“E’ possibile che Messer Lunastorta abbia sentito non?”
“ E’ possibile che i Messeri Ramoso, Felpato e
Codaliscia faranno stare zitto Lunastorta a suon di incantesimi?”
- Non…non buone
intenzioni…non avere buone intenzioni! – urlò Fred, raggiante.
“ Forse dopotutto un neurone funzionante ancora
sopravvive”
I Gemelli si guardarono
- Lo prenderemo per sì. –
dissero, scrollando le spalle
- Non abbiamo buone
intenzioni! – esclamò Fred, toccando la pergamena con la bacchetta
“ Messer Felpato ne è certo. Sono due idioti.”
“ Messer Lunastorta fa presente che per aver accesso
al segreto è necessario un giuramento…”
“ Lunastorta, la pianti??”
- Ok. Ignoriamoli. – decise
Fred, e si concentrò intensamente.
- Forse…Giuriamo di non avere
buone intenzioni? – disse, speranzoso George.
“ Messer Codaliscia consiglia una forma più solenne”
- GIURIAMO SOLENNEMENTE! –
gridarono in coro i gemelli, e scoppiarono a ridere come matti.
- Ok, pronto fratello? –
- prontissimo! .
- Giuro solennemente di non avere buone intenzioni! –
“ Messer Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso,
sono fieri di presentarti…la Mappa del Malandrino.”
E tutta Hogwarts prese vita
in quel pezzo di carta, tutti i quadri, tutti i professori, tutti i passaggi
segreti si stagliavano davanti agli occhi affascinati dei due ragazzini.
- Guarda…Ecco la Sala Grande!
E la Torre di Astronomia! E questo è Gazza! Hey, c’è Percy! Sta…-
Fred sbarrò gli occhi
- STA VENENDO QUI? –
Presero la mappa, e cercarono
un qualunque modo per cancellarla, ma per quanto picchiettassero le bacchette
sul foglio, quello rimaneva animato e pieno di scritte.
- Abbiamo finito, Chiuditi! –
bisbigliò Fred.
“ Quante volte ancora Messer Ramoso dovrà ripetere che
questa non è la favola dei 40 ladroni?”
Non riuscirono in effetti a
capire chi fossero quei fantomatici 40 ladroni, ma ci avrebbero pensato più
tardi.
- Su! Abbiamo fatto… vi prego
cancellatevi! –
“ Messer Felpato consiglia una rima con “fatto”…”
-
Ratto,gatto,letto,motto,sotto,rotto,fitto…- elencò George
“ Qui non finiscono più! Fatto il Misfatto!”
- FATTO IL MISFATTO! –
E tutta la Mappa si cancellò.
- Ma che avete da urlare?
Dovreste smetterla di comportarvi in modo così infantile! - esclamò Percy
spalancando la porta, tutto pomposo nella sua divisa stirata perfettamente.
- Oh, si, dovremmo
comportarci come te, Percy? – chiese Fred.
- Esattamente! io sono una
persona responsabile, a differenza di voi, che non fate altro che combinare
guai! –
Dall’alto dei suoi tredici
anni fece per andarsene tutto impettito
- Allora comportiamoci come
lui, Fred! – esclamò Gorge, e si misero
a camminare col petto in fuori e tutti impettiti come pavoni nella
stagione dell’amore.
- PIANTATELA! La
Professoressa Mc Granitt vi cerca,dovete scontare una punizione. – a quelle
parole, i due ragazzini sbarrarono gli occhi
- George… vero che in quella
Mappa c’è un nascondiglio che ci può preservare per sette anni evitando la Mc
Granitt? –
Allora?? Che ne pensate??
Fatemi sapere, baci!!!
Dramy96123