Vacanze babbane
Chap 08
Le mille insidie della metropolitana (e
vecchie conoscenze come ciliegina)
Durante il resto della mattinata visitarono numerosi negozi, e finirono per guardare di tutto
oltre ai vestiti: dai libri ai videogames, ai negozi
di cd e perfino quelli di giocattoli.
Draco si divertì molto, ed anche se
all’inizio aveva avuto un po’ di difficoltà ad ammetterlo, scoprì che molti nei
negozi babbani gli piacevano molto – soprattutto quelli che vendevano peluche,
erano adorabili… –
Alla fine decisero di restare anche
il pomeriggio, così presero un pezzo di pizza a taglio e continuarono a girare
la città.
Quando decisero di rientrare era
orma quasi sera, ed i primi lampioni avevano cominciato ad illuminare le strade
con la loro luce mentre il sole si faceva di un giallo più arancio, sfumando
via via, lento ma inesorabile, verso toni più rossi,
rendendo tutto il paesaggio più suggestivo.
– Forse è ora di andare…
Disse Harry.
Non gli andava granché di tornare a
casa, si stava divertendo molto, ma si rendeva conto che sarebbe stato un
problema rientrare troppo tardi… non aveva notizie dei Dursley
da giorni, ma sapeva per certo che sarebbero tornati (quando lo avessero
deciso) la sera, perché odiavano viaggiare con il caldo e con troppo traffico. Per cui non poteva correre il rischio che tornassero prima di lui,
senza nemmeno avere il tempo materiale per nascondere Draco.
Senza contare che, in effetti, erano
entrambi molto stanchi e un po’ di riposo gli avrebbe
fatto solo che bene.
Draco rispose
– Ok, andiamo.
Così insieme si incamminarono
verso il deposito degli autobus, per controllarne gli orari.
E, con estremo disappunto, scoprirono che l’ultima
corsa era passata appena 10 minuti prima.
“Merda! E ora che facciamo?”
si chiese irritato il moretto.
Finché un’idea non gli balenò nella mente
– La metro!
Fino ad un certo punto ci arriviamo con la metro e poi
c’è la coincidenza con la navetta… ehm, l’autobus che passa davanti casa nostra
– cercò di spiegare.
Ma Draco sembrava non capire comunque.
Alzò un sopracciglio e chiese un po’
confuso
– Quindi?
– Quindi….
Seguimi!
Il moretto lo trascinò letteralmente
via per un braccio, correndo verso la prima uscita della metropolitana nei
paraggi.
Ma fu allora che Draco vide qualcosa… qualcuno.
Staccò il braccio dalla presa di Harry, e si girò di
scatto con gli occhi sbarrati, seguendo con lo sguardo due uomini, uno biondo
ed uno moro, che camminavano lentamente e si
guardavano intorno come se cercassero qualcosa.
– Cosa c’è?
Chiese Harry un po’ preoccupato
– Io… Oh, nulla, nulla
Rispose Draco assente.
Harry non era molto convinto della
sua risposta… anzi, non lo era affatto. Ma avrebbe
cercato di tirargli fuori qualcosa una volta a casa, con più calma.
Draco sembrava tranquillo, e così
Harry si tranquillizzò a sua volta. I due scesero le scale, cercando di non
perdersi tra la folla (Harry non aveva avuto il coraggio di afferrargli
nuovamente il braccio, o peggio di prenderlo per mano). Poi il grifondoro si
fermò un attimo davanti alla piantina
– Un secondo, Draco. Controllo che
direzione dobbiamo prendere e andiamo…
Mormorò il ragazzo, senza sapere che
Draco a malapena lo ascoltava.
Infatti i due uomini che aveva visto prima erano scesi anche
loro giù in metro.
“Papà…”
Pensò tristemente il biondo,
nascondendosi dietro una colonna per non essere visto.
Una volta che i due ebbero svoltato l’angolo, stava per tornare dove era Harry
ma l’impulso di sapere s veramente erano lì per cercare lui, oppure
semplicemente… no, nemmeno ci voleva pensare… beh, l’impulso di sapere cosa ci
facevano lì era diventato troppo forte.
Così li seguì, tirandosi su il
cappuccio e nascondendosi fra la folla come meglio poteva.
Sentì Piton,
il suo professore di pozioni, rassicurare l’uomo
– Lo ritroveremo Severus,
non preoccuparti…
L’altro annuì
– Sì, hai ragione. Anche se ora mi sembra difficile crederlo…
– Sono sicuro che quando se la
sentirà, tornerà da solo.
– Di questo non ne
sarei così sicuro. E poi… mi chiedo dove si trovi ora.
Insomma, abbiamo chiesto ai genitori di tutti i suoi amici, e non ne sanno
nulla…
– Non è così
stupido, sai?
– Se non lo fosse
non se ne sarebbe andato!
Sbottò Lucius
– Era sconvolto, che cosa pretendi?
– Avremmo potuto parlarne…
Piton scosse la testa
– Sai com’è fatto… se tu glielo avessi detto ---
– E così
ora sarebbe colpa mia?
– Vuoi proprio che te lo dica?
Il biondo sostenne per un momento lo
sguardo dell’altro, fiero, ma poi guardò da un’altra parte.
– Lasciamo perdere, d’accordo? Non
mi va che litighiamo anche tra di noi…
Piton sospirò
– Ora andiamo, dai.
È tardi, continuerai le tue ricerche domani…
Draco li vide andare verso i
gabinetti, assieme.
Probabilmente si sarebbero
smaterializzati entrambi, o almeno così sperava.
Da una parte era tentato di
inseguire suo padre e di dirgli che era lì… vederlo preoccupato per lui, che lo
cercava perfino in una zona babbana… beh, doveva ammettere che gli faceva un certo effetto. Ma d’altra
parte non se la sentiva ancora di parlargli e confrontarsi con lui… forse
perché in fondo al cuore non lo aveva ancora perdonato, non del tutto almeno. E, in aggiunta, anche se non ne capiva bene il motivo, non
voleva abbandonare Harry… non ora. Il pensiero che presto, in un modo o
nell’altro, si sarebbero comunque dovuti salutare, gli
faceva male…
Così decise di tornare indietro.
Fu allora che si rese conto del
grave, gravissimo errore che aveva fatto allontanandosi da Harry… per lui
quello era un posto totalmente sconosciuto, e non aveva modo alcuno di contattare il moretto.
“Cazzo cazzo
CAZZO!!! E ora che minchia
faccio?”
Si chiese in preda al panico.
E, anche se non lo sapeva, Harry era nelle sue stesse
condizioni.
Dopo aver capito dove dovevano
andare, si era voltato per annunciarlo a Draco e non lo aveva più trovato
dietro di sé. Dopo essersi girato attorno di 360°, dapprima aveva pensato ad
uno scherzo idiota, ma poi si era reso conto che non era così. Quel cretino si
era allontanato senza dirgli nulla, ed ora si era perso. Da una parte non poté
fare a meno di pensare che era veramente, veramente un
deficiente. Ma dall’altra cominciava a sentirsi
seriamente preoccupato. Ed in colpa. Perché poco prima
gli era sembrato strano e aveva lasciato correre, perché lo aveva portato in un
posto a lui sconosciuto e decisamente affollato senza
prestare la dovuta attenzione, e perché non si era reso conto immediatamente
della sua scomparsa. Cercò di pensare a dove potesse
essere, e si recò alle uscite, immaginando che potesse essere tornato indietro,
ma non era così. Allora corse alle varie scale mobili e guardò giù – da lì
aveva una visuale migliore – ma niente.
Anche Draco lo stava cercando, ma la marea di gente gli
impediva di vedere più di tanto.
Cercò di tornare indietro, ma quel
posto era veramente un labirinto… e lui non riusciva ad orientarcisi.
Provò a chiedere a qualcuno dove fosse la piantina… gliene indicarono un paio in direzioni
opposte, ma alla fine pensò che, se Harry conosceva il posto, prima o poi lo
avrebbe trovato.
Così si fermò davanti ad una scala
mobile, sperando che Harry non fosse già passato prima di lui, e attese.
E attese ancora, e ancora, e ancora.
Si sentiva spaventato, e sempre più
nervoso.
Continuava a chiedersi perché ci
mettesse tanto, e, infine, si affacciò nella sua mente anche un’altra domanda
“Ma mi starà
veramente cercando?”
E se non se ne fosse accorto, o
avesse deciso di andarsene comunque?
“No…” si rispose “Harry non è così”
Ma un’altra vocina gli sussurrò maligna
“Ne sei proprio sicuro? In fondo tu quanto ne sai di lui?”
No… no, Harry lo stava cercando… e
lo avrebbe trovato.
Doveva trovarlo.
Passarono almeno altri dieci minuti
buoni prima che il moretto scorgesse in lontananza la
bionda capigliatura del ragazzo
– DRACO!
Urlò da sopra le scale mobili,
agitando la mano. Il serpeverde si voltò di scatto, e vedendo il moro tutte le emozioni che stava cercando di soffocare,
immediatamente scoppiarono di colpo.
La paura e l’angoscia di trovarsi
lì, da solo, i sentimenti che gli aveva scatenato
l’aver rivisto il padre, la felicità di aver ritrovato Harry.
E mentre il moretto scendeva di
corsa le scale – non quelle mobili, fin troppo affollate, ma quelle normali affianco ad esse – Draco sentì che era quella la cosa più
importante ora.
L’aver trovato Harry, in tutti i
sensi.
L’aver
trovato qualcuno che si preoccupava per lui nonostante tutto quello che era
accaduto negli anni passati, qualcuno che si stava prendendo cura di lui senza
chiedere niente in cambio.
Qualcuno
con cui realmente si sentiva a casa.
Ancora non sapeva che cosa realmente
provava per il moro, ma la sensazione di pace e tranquillità che solo lui
sapeva infondergli, anche se non lo avrebbe mai ammesso, gli davano la forza di
andare avanti.
Ed Harry si sentì il cuore scoppiare quando vide Draco,
mentre correva verso di lui, spaventato e sollevato nello stesso tempo.
Era sicuro che anche il biondo
provasse qualcosa di simile, ma non si sarebbe mai,
mai aspettato la reazione del ragazzo una volta raggiunto. Non si sarebbe mai
aspettato Draco venirgli incontro per quel breve tratto di strada che ancora li
separava, e gettargli le braccia al collo scoppiando a piangere.
Harry gli cinse la vita con un
braccio e gli sussurrò
– Ehi, ora è tutto a posto,
tranquillo!
Draco annuì, scosso dai singhiozzi
– Grazie…
– E di che? Solo
che la prossima volta devo ricordarmi un guinzaglio da metterti al collo…
Draco ridacchiò, cercando di
asciugarsi le lacrime con il dorso della mano
– Idiota…
Restarono abbracciati per una decina
di minuti, almeno, mentre Harry cercava di tranquillizzare Draco, totalmente
ignorati dalla folla che andava e veniva, tutta presa dal suo viaggio personale
e dal suo mezzo che sta per partire.
Quando finalmente decisero di andare, percorsero tutta la
strada fianco a fianco, mano nella mano.
Con la consapevolezza che anche se
si fossero persi, in un modo o nell’altro si sarebbero ritrovati.
- continua… -
NOTE DELL’AUTRICE
Ciao a tutti, come va? Passate bene
le vacanze? Ed eccomi a voi che ritorno con un altro capitolo… questo, tra l’altro,
era programmato già da tempo.
Come vi pare? Il momento della verità si avvicina! Che cosa
avrà spinto Draco ad andarsene di casa? Quando torneranno
i Dursley? E, soprattutto,
succederà qualcosa (risposta ovvia) tra Draco ed Harry? … Le risposte nelle
prossime puntate ovviamente. Non chiedetemi quando perché non lo so però.
Volevo ringraziare tutti coloro che leggono e commentano, non sapete quanto mi faccia
piacere leggere le vostre recensioni…
Ed ora passo a rispondere anche a coloro che avevano commentato il cap
6, ai quali nel precedente non avevo risposto:
mistica _ Grazie, sono
contenta che ti piaccia. Come ti pare il seguito?
lily2000 _ Grazie. Per
i Dursley ci vorrà ancora qualche chappo, ma ci sarà uno
in cui lo scopriranno (oh, se ci sarà… e mi ci divertirò molto ahahahahaha!!!) Mi fa piacere che
tu la trovi divertente, perché è questo lo scopo con cui la scrivo: svagarmi e
divertire me e gli altri ^^
Michelle Malfoy _ Ciao!!! Beh, lo
shopping lo hai visto ehehe mi spiace per il tuo
neurone, però si può sempre affittare quello dell’acqua Lete
(ti volevo prestare il mio, ma senza di lui poi sono sola e poi come scrivo?) Come
ti pare questo chap?
jessy16 _ Thanks! Lo so che i capitoli sono un po’ cortini, ma purtroppo di più non riesco proprio a fare… Sì
Draco non deve essere male in abiti babbani anche se pure con la divisa non è
proprio da buttare via…
__ROBY__ _
Ma ciao! non Ti preoccupare se non recensisci spesso,
in fondo anch’io non lo facci sempre (mea culpa…) comunque mi ha fatto piacere ultimamente
trovare i tuoi commenti sulle mie storie… Socuramente
con il mantello per Harry era un po’ scomodo, ma per fame si fa questo ed altro
(ed io lo so perché per me il cibo è uno dei maggiori piaceri della vita, ed
anche se non ho fame sopporterei un po’ di scomodità in cambio di una bella
scorpacciata…) Inoltre se Dudley dovesse essere
ancora a dieta (ma non lo so, chiederò conferma ad Harry appena lo sento per il
prossimo chap) deve essere dura per il nostro bel
moretto… Come ti sembra questo cap.? Un bacione!
Gin 92 _ Grazie
Rukachan alias reichan
_ Ciao ex Reichan! Alla fine sei riuscita ad aggiustare il forno prima
che la voglia di torta di mele svanisse? Sennò puoi provare ad esorcizzare il
demone celeste trasferendoti in un appartamento al 7° piano in una nuova città…
così magari riuscirai a trovare un Dracuccio
da aiutare a cambiare, anche se io personalmente una volta spogliato non lo
rivestirei più eheheh… Come ti pare questo chappy? Grazie
per i complimenti un bacione!
Mana _ Grazie!
Il seguito è qui… come ti sembra?