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Autore: Vahly    10/01/2006    8 recensioni
Era una mattina come tante altre, nulla di più, nulla di meno.Le vacanze estive erano iniziate da pochi giorni, ma Harry già trovava insopportabile la presenza dei suoi zii e dell’odiato cugino, e cominciava a chiedersi come avrebbe potuto sopportare tre mesi in loro compagnia. [...] Poi si ricordò di una cosa.Andò nella sua camera (se così poteva definirsi) e prese un po’ di polvere volante che tempo addietro gli aveva regalato Ron. Ringraziò mentalmente l’amico mentre, avvicinandosi al camino del salotto accese il fuoco e ve ne gettò un po’ sopra. < Diagon Alley! > Disse ad alta voce. Ma tanto per fare una cosa nuova, aveva sbagliato pronuncia. E si ritrovò da tutt’altra parte. < Oh, no… Nocturn Alley… Di nuovo! > Disse prendendosi mentalmente a calci. Sì, era proprio un idiota.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Vacanze babbane

Vacanze babbane

 

Chap 08

Le mille insidie della metropolitana (e vecchie conoscenze come ciliegina)

 

 

Durante il resto della mattinata visitarono numerosi negozi, e finirono per guardare di tutto oltre ai vestiti: dai libri ai videogames, ai negozi di cd e perfino quelli di giocattoli.

Draco si divertì molto, ed anche se all’inizio aveva avuto un po’ di difficoltà ad ammetterlo, scoprì che molti nei negozi babbani gli piacevano molto – soprattutto quelli che vendevano peluche, erano adorabili… –

Alla fine decisero di restare anche il pomeriggio, così presero un pezzo di pizza a taglio e continuarono a girare la città.

Quando decisero di rientrare era orma quasi sera, ed i primi lampioni avevano cominciato ad illuminare le strade con la loro luce mentre il sole si faceva di un giallo più arancio, sfumando via via, lento ma inesorabile, verso toni più rossi, rendendo tutto il paesaggio più suggestivo.

– Forse è ora di andare…

Disse Harry.

Non gli andava granché di tornare a casa, si stava divertendo molto, ma si rendeva conto che sarebbe stato un problema rientrare troppo tardi… non aveva notizie dei Dursley da giorni, ma sapeva per certo che sarebbero tornati (quando lo avessero deciso) la sera, perché odiavano viaggiare con il caldo e con troppo traffico. Per cui non poteva correre il rischio che tornassero prima di lui, senza nemmeno avere il tempo materiale per nascondere Draco.

Senza contare che, in effetti, erano entrambi molto stanchi e un po’ di riposo gli avrebbe fatto solo che bene.

Draco rispose

– Ok, andiamo.

Così insieme si incamminarono verso il deposito degli autobus, per controllarne gli orari.

E, con estremo disappunto, scoprirono che l’ultima corsa era passata appena 10 minuti prima.

“Merda! E ora che facciamo?” si chiese irritato il moretto.

Finché un’idea non gli balenò nella mente

La metro! Fino ad un certo punto ci arriviamo con la metro e poi c’è la coincidenza con la navetta… ehm, l’autobus che passa davanti casa nostra – cercò di spiegare.

Ma Draco sembrava non capire comunque.

Alzò un sopracciglio e chiese un po’ confuso

Quindi?

Quindi…. Seguimi!

Il moretto lo trascinò letteralmente via per un braccio, correndo verso la prima uscita della metropolitana nei paraggi.

Ma fu allora che Draco vide qualcosa… qualcuno.

Staccò  il braccio dalla presa di Harry, e si girò di scatto con gli occhi sbarrati, seguendo con lo sguardo due uomini, uno biondo ed uno moro, che camminavano lentamente e si guardavano intorno come se cercassero qualcosa.

Cosa c’è?

Chiese Harry un po’ preoccupato

– Io… Oh, nulla, nulla

Rispose Draco assente.

Harry non era molto convinto della sua risposta… anzi, non lo era affatto. Ma avrebbe cercato di tirargli fuori qualcosa una volta a casa, con più calma.

Draco sembrava tranquillo, e così Harry si tranquillizzò a sua volta. I due scesero le scale, cercando di non perdersi tra la folla (Harry non aveva avuto il coraggio di afferrargli nuovamente il braccio, o peggio di prenderlo per mano). Poi il grifondoro si fermò un attimo davanti alla piantina

– Un secondo, Draco. Controllo che direzione dobbiamo prendere e andiamo…

Mormorò il ragazzo, senza sapere che Draco a malapena lo ascoltava.

Infatti i due uomini che aveva visto prima erano scesi anche loro giù in metro.

“Papà…”

Pensò tristemente il biondo, nascondendosi dietro una colonna per non essere visto.

Una volta che i due ebbero svoltato l’angolo, stava per tornare dove era Harry ma l’impulso di sapere s veramente erano lì per cercare lui, oppure semplicemente… no, nemmeno ci voleva pensare… beh, l’impulso di sapere cosa ci facevano lì era diventato troppo forte.

Così li seguì, tirandosi su il cappuccio e nascondendosi fra la folla come meglio poteva.

Sentì Piton, il suo professore di pozioni, rassicurare l’uomo

– Lo ritroveremo Severus, non preoccuparti…

L’altro annuì

– Sì, hai ragione. Anche se ora mi sembra difficile crederlo

– Sono sicuro che quando se la sentirà, tornerà da solo.

– Di questo non ne sarei così sicuro. E poi… mi chiedo dove si trovi ora. Insomma, abbiamo chiesto ai genitori di tutti i suoi amici, e non ne sanno nulla…

– Non è così stupido, sai?

– Se non lo fosse non se ne sarebbe andato!

Sbottò Lucius

– Era sconvolto, che cosa pretendi?

– Avremmo potuto parlarne…

Piton scosse la testa

– Sai com’è fatto… se tu glielo avessi detto ---

E così ora sarebbe colpa mia?

– Vuoi proprio che te lo dica?

Il biondo sostenne per un momento lo sguardo dell’altro, fiero, ma poi guardò da un’altra parte.

– Lasciamo perdere, d’accordo? Non mi va che litighiamo anche tra di noi…

Piton sospirò

– Ora andiamo, dai. È tardi, continuerai le tue ricerche domani…

Draco li vide andare verso i gabinetti, assieme.

Probabilmente si sarebbero smaterializzati entrambi, o almeno così sperava.

Da una parte era tentato di inseguire suo padre e di dirgli che era lì… vederlo preoccupato per lui, che lo cercava perfino in una zona babbana… beh, doveva ammettere che gli faceva un certo effetto. Ma d’altra parte non se la sentiva ancora di parlargli e confrontarsi con lui… forse perché in fondo al cuore non lo aveva ancora perdonato, non del tutto almeno. E, in aggiunta, anche se non ne capiva bene il motivo, non voleva abbandonare Harry… non ora. Il pensiero che presto, in un modo o nell’altro, si sarebbero comunque dovuti salutare, gli faceva male…

Così decise di tornare indietro.

Fu allora che si rese conto del grave, gravissimo errore che aveva fatto allontanandosi da Harry… per lui quello era un posto totalmente sconosciuto, e non aveva modo alcuno di contattare il moretto.

“Cazzo cazzo CAZZO!!! E ora che minchia faccio?”

Si chiese in preda al panico.

E, anche se non lo sapeva, Harry era nelle sue stesse condizioni.

Dopo aver capito dove dovevano andare, si era voltato per annunciarlo a Draco e non lo aveva più trovato dietro di sé. Dopo essersi girato attorno di 360°, dapprima aveva pensato ad uno scherzo idiota, ma poi si era reso conto che non era così. Quel cretino si era allontanato senza dirgli nulla, ed ora si era perso. Da una parte non poté fare a meno di pensare che era veramente, veramente un deficiente. Ma dall’altra cominciava a sentirsi seriamente preoccupato. Ed in colpa. Perché poco prima gli era sembrato strano e aveva lasciato correre, perché lo aveva portato in un posto a lui sconosciuto e decisamente affollato senza prestare la dovuta attenzione, e perché non si era reso conto immediatamente della sua scomparsa. Cercò di pensare a dove potesse essere, e si recò alle uscite, immaginando che potesse essere tornato indietro, ma non era così. Allora corse alle varie scale mobili e guardò giù – da lì aveva una visuale migliore – ma niente.

Anche Draco lo stava cercando, ma la marea di gente gli impediva di vedere più di tanto.

Cercò di tornare indietro, ma quel posto era veramente un labirinto… e lui non riusciva ad orientarcisi.

Provò a chiedere a qualcuno dove fosse la piantina… gliene indicarono un paio in direzioni opposte, ma alla fine pensò che, se Harry conosceva il posto, prima o poi lo avrebbe trovato.

Così si fermò davanti ad una scala mobile, sperando che Harry non fosse già passato prima di lui, e attese.

E attese ancora, e ancora, e ancora.

Si sentiva spaventato, e sempre più nervoso.

Continuava a chiedersi perché ci mettesse tanto, e, infine, si affacciò nella sua mente anche un’altra domanda

Ma mi starà veramente cercando?”

E se non se ne fosse accorto, o avesse deciso di andarsene comunque?

“No…” si rispose “Harry non è così”

Ma un’altra vocina gli sussurrò maligna 

“Ne sei proprio sicuro? In fondo tu quanto ne sai di lui?”

No… no, Harry lo stava cercando… e lo avrebbe trovato.

Doveva trovarlo.

Passarono almeno altri dieci minuti buoni prima che il moretto scorgesse in lontananza la bionda capigliatura del ragazzo

– DRACO!

Urlò da sopra le scale mobili, agitando la mano. Il serpeverde si voltò di scatto, e vedendo il moro tutte le emozioni che stava cercando di soffocare, immediatamente scoppiarono di colpo.

La paura e l’angoscia di trovarsi lì, da solo, i sentimenti che gli aveva scatenato l’aver rivisto il padre, la felicità di aver ritrovato Harry.

E mentre il moretto scendeva di corsa le scale – non quelle mobili, fin troppo affollate, ma quelle normali affianco ad esse – Draco sentì che era quella la cosa più importante ora.

L’aver trovato Harry, in tutti i sensi.

L’aver trovato qualcuno che si preoccupava per lui nonostante tutto quello che era accaduto negli anni passati, qualcuno che si stava prendendo cura di lui senza chiedere niente in cambio.

Qualcuno con cui realmente si sentiva a casa.

Ancora non sapeva che cosa realmente provava per il moro, ma la sensazione di pace e tranquillità che solo lui sapeva infondergli, anche se non lo avrebbe mai ammesso, gli davano la forza di andare avanti.

Ed Harry si sentì il cuore scoppiare quando vide Draco, mentre correva verso di lui, spaventato e sollevato nello stesso tempo.

Era sicuro che anche il biondo provasse qualcosa di simile, ma non si sarebbe mai, mai aspettato la reazione del ragazzo una volta raggiunto. Non si sarebbe mai aspettato Draco venirgli incontro per quel breve tratto di strada che ancora li separava, e gettargli le braccia al collo scoppiando a piangere.

Harry gli cinse la vita con un braccio e gli sussurrò

– Ehi, ora è tutto a posto, tranquillo!

Draco annuì, scosso dai singhiozzi

– Grazie…

– E di che? Solo che la prossima volta devo ricordarmi un guinzaglio da metterti al collo

Draco ridacchiò, cercando di asciugarsi le lacrime con il dorso della mano

– Idiota…

Restarono abbracciati per una decina di minuti, almeno, mentre Harry cercava di tranquillizzare Draco, totalmente ignorati dalla folla che andava e veniva, tutta presa dal suo viaggio personale e dal suo mezzo che sta per partire.

Quando finalmente decisero di andare, percorsero tutta la strada fianco a fianco, mano nella mano.

Con la consapevolezza che anche se si fossero persi, in un modo o nell’altro si sarebbero ritrovati.

 

- continua… -

 

NOTE DELL’AUTRICE

 

Ciao a tutti, come va? Passate bene le vacanze? Ed eccomi a voi che ritorno con un altro capitolo… questo, tra l’altro, era programmato già da tempo.

Come vi pare? Il momento della verità si avvicina! Che cosa avrà spinto Draco ad andarsene di casa? Quando torneranno i Dursley? E, soprattutto, succederà qualcosa (risposta ovvia) tra Draco ed Harry? … Le risposte nelle prossime puntate ovviamente. Non chiedetemi quando perché non lo so però.

Volevo ringraziare tutti coloro che leggono e commentano, non sapete quanto mi faccia piacere leggere le vostre recensioni…

Ed ora passo a rispondere anche a coloro che avevano commentato il cap 6, ai quali nel precedente non avevo risposto:

 

mistica _ Grazie, sono contenta che ti piaccia. Come ti pare il seguito?

lily2000 _ Grazie. Per i Dursley ci vorrà ancora qualche chappo, ma ci sarà uno in cui lo scopriranno (oh, se ci sarà… e mi ci divertirò molto ahahahahaha!!!) Mi fa piacere che tu la trovi divertente, perché è questo lo scopo con cui la scrivo: svagarmi e divertire me e gli altri ^^

Michelle Malfoy _ Ciao!!! Beh, lo shopping lo hai visto ehehe mi spiace per il tuo neurone, però si può sempre affittare quello dell’acqua Lete (ti volevo prestare il mio, ma senza di lui poi sono sola e poi come scrivo?) Come ti pare questo chap?

jessy16 _ Thanks! Lo so che i capitoli sono un po’ cortini, ma purtroppo di più non riesco proprio a fare… Sì Draco non deve essere male in abiti babbani anche se pure con la divisa non è proprio da buttare via…

 __ROBY__ _ Ma ciao! non Ti preoccupare se non recensisci spesso, in fondo anch’io non lo facci sempre (mea culpa…) comunque mi ha fatto piacere ultimamente trovare i tuoi commenti sulle mie storie… Socuramente con il mantello per Harry era un po’ scomodo, ma per fame si fa questo ed altro (ed io lo so perché per me il cibo è uno dei maggiori piaceri della vita, ed anche se non ho fame sopporterei un po’ di scomodità in cambio di una bella scorpacciata…) Inoltre se Dudley dovesse essere ancora a dieta (ma non lo so, chiederò conferma ad Harry appena lo sento per il prossimo chap) deve essere dura per il nostro bel moretto… Come ti sembra questo cap.? Un bacione!

Gin 92 _ Grazie

Rukachan alias reichan _ Ciao ex Reichan! Alla fine sei riuscita ad aggiustare il forno prima che la voglia di torta di mele svanisse? Sennò puoi provare ad esorcizzare il demone celeste trasferendoti in un appartamento al 7° piano in una nuova città… così magari riuscirai a trovare un Dracuccio da aiutare a cambiare, anche se io personalmente una volta spogliato non lo rivestirei più eheheh… Come ti pare questo chappy? Grazie per i complimenti un bacione!

Mana _ Grazie! Il seguito è qui… come ti sembra?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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