Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: kresbiten    28/02/2011    10 recensioni
Cos'è l'amore? E' quel brivido che ti attraversa la spina dorsale nel momento in cui incroci i suoi occhi, nel momento in cui ti sfiora? No, l'amore è sofferenza, sono lacrime versate, è dolore. L'amore è solo un'illusione che ti aiuta ad andare avanti, a crescere e a diventare la persona che sei o sarai un giorno.
La professoressa Isabella Swan decide di tornare a Forks, dopo precisamente quattordici anni. Tutto è cambiato nella sua vita, lei per prima. E' convinta di essersi lasciata tutto alle spalle, anche se gli occhi di sua figlia la riportano troppe volte indietro nel tempo. Ma cosa succederà quando, in un tranquillo giorno scolastico, non saranno gli occhi di sua figlia a farle ricordare, ma il soggetto stesso dei suoi ricordi?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ehilààà!! come va raggazzuole?? A me tutto bene.. sono ancora scossa per quanto è successo a Yara!! E' orribile :'( Ora è un angioletto... e può riposare in pace!! Ciao Yara!!
vorrei ringraziare...
Le 21 persone che mi hanno inserita tra le seguite :D
Le 2 tra le ricordata :D
Le 4 tra le preferite :D
E le 4 che hanno recensito :D
VI ADOROOO <3
In questo capitolo fooorse si inizierà a capire di più la situazione!! spero vi piaccia e premetto che tra un paio di capitoli, i capitoli diventeranno più lunghi.. tant che stavo pensando di dividerli un due parti.. non so!! ora vi lascio al capitolo... un bacio ^^



POV RENESMEE


Oggi avrei iniziato il liceo. Oggi avrei iniziato il liceo. Oggi avrei iniziato il liceo. Oggi avrei iniziato il liceo.
Non avevo dormito tutta la notte al solo pensiero che oggi avrei iniziato il liceo. Non conoscevo nessuno di quella zona perché ci eravamo trasferite, io e mia madre, da pochissimi giorni. Giusto il tempo di salutare i nonni, di sistemare la nostra nuova casetta e di comprare i libri necessari sia a me che a mia madre.
Avevo indossato un pantalone nero e stretto e una maglietta lilla a mezze maniche, nonostante non facesse un caldo esagerato. Avevo messo le ballerine abbinate alla maglietta, i miei lunghi ricci dorati sciolti sulle spalle e quando mia madre mi aveva visto aveva detto << come è possibile che tu sia identica a lei!?>> non capivo a chi si riferisse, e quando glielo avevo chiesto aveva scosso il capo sorridendo, continuando a bere il suo caffè. Mah! Certe volte diceva alcune cose di cui non riuscivo a comprendere il significato.. era proprio strana, ma era proprio per questo che l’adoravo. La mia mamma è una persona stupenda, che compie due ruoli, quello da mamma appunto e quello da papà. Sì, io non ho un padre. Mia madre mi ha sempre detto di far finta che non esistesse e quando le chiedevo il motivo lei si rattristava e quindi lasciavo perdere. Dagl’occhi di mia madre si poteva ben capire che quell’uomo l’aveva davvero fatta soffrire, ma un giorno avrebbe dovuto dirmi cosa era successo.  
Alla prima ora avevo biologia quindi decisi di posare i libri che non mi servivano. Mentre camminavo per il corridoio cercando il numero del mio armadietto, andai a sbattere contro qualcuno e caddi col sedere a terra. perfetto! Non potevo iniziare l’anno in miglior modo! Alzai il capo e trovai davanti ai miei occhi il più bel ragazzo che avessi mai visto. Aveva la carnagione leggermente scura, era alto e con un fisico... i capelli neri e corti e due occhi scuri come la notte. Mi porse la mano per aiutarmi ad alzarmi.
<< scusa non guardavo dove..>> iniziai.
<< no, scusami tu. Ti sei fatta male?>> che labbra.. Scossi il capo per distrarmi dalle mie fantasie e lui la prese come risposta. Di sicuro adesso ero rossa come un pomodoro. Eredità di mia madre!
<< sei nuova? >> mi chiese.
<> confessai senza nemmeno rendermene conto.
<< dimmi il numero. Ti aiuto >> che gentile..
<< 365 >> lessi sul foglio.
<< è a fianco al mio. Vieni, ti faccio vedere dove si trova>> propose e annuii. Iniziammo a camminare fino a quando mi indicò l’armadietto. Lo aprii con la composizione indicata sul foglio e posai alcuni libri dentro.
<< grazie >> dissi sorridendo.
<< figurati. Comunque piacere, io sono Jacob >> disse allungando una mano. L’afferrai.
<< Renesmèe, piacere >>
<< sei nuova? >> chiese.
<< si, il primo anno. Tu? >> di sicuro era più grande.
<< terzo. Comunque se ti serve qualcosa, sono a tua completa disposizione. Ora è meglio andare, non puoi fare tardi il primo giorno>> accidenti, era vero!
<< giusto. Grazie ancora >> dissi allontanandomi.
<< figurati. Ci vediamo>> iniziai a correre per cercare la classe e la trovai. Quando entrai regnava il caos più totale. Ragazzi che si abbracciavano per salutarsi, ragazze che chiacchieravano sedute su un banco, alcune che si guardavano allo specchio intende ad aggiustarsi il trucco, ragazzi che si lanciavano palline di carte. Notai una ragazza seduta al primo banco, da sola, e decisi di raggiungerla; di sicuro, come me, non conosceva nessuno. Mi sedetti e la salutai.
<< Ciao>> alzò il volto per guardarmi. Aveva i capelli neri e corti fin sopra alla spalla, gli occhi scuri  le ciglia e sopracciglia lunghissime, la pelle scura, sembrava un indiana ed era davvero molto bella.
<< ciao>> sussurrò imbarazzata. Sorrisi.
<< piacere, sono Renesmèe >> allungai la mano.
<< Leah! >> e la strinse.
Improvvisamente sentimmo tutti sedersi, segno che il professore o la professoressa stavano arrivando. Anche noi ci sistemammo meglio nel banco e attendemmo l’arrivo. Dopo pochi secondi entrò un uomo..bellissimo. non era molto vecchio, forse aveva sui trentacinque anni. Era alto e aveva un gran fisico per la sua probabile età. Aveva i capelli tutti in disordine, forse si era dimenticato di pettinarsi questa mattina, e del mio stesso colore. Wow! Finalmente qualcuno con lo stesso colore dei miei capelli! Posò la sua borsa sulla cattedra e salutandoci di mise di fronte a noi, poggiandosi con la schiena alla cattedra. Noi ricambiammo in coro il saluto e lui sorrise. Prese il registro e iniziò a fare l’appello della classe, dicendo di voler conoscere i nostri nomi. Io sarei stata una delle ultime.
<< Leah Black >> e la mia nuova compagna di banco alzò la mano. Continuò così fino a quando non mi chiamò.
<< Renesmèe Swan!? >> chiese. Alzai la mano e sorrisi. Nel momento in cui mi osservò notai i suoi occhi. Erano verdi, un verde simile al mio. Verde smeraldo. << Swan? >> richiese. Cosa c’era di strano!? Il cognome di mia madre non aveva niente di strano. Certo non era il massimo ma era un normale cognome. << sì professore!? >> chiesi confusa.
<< Oh scusami. È solo che conosco una persona con questo cognome ma di sicuro non centra niente. Comunque bel nome >> disse sorridendo con una strana luce negl’occhi.
<< grazie >> dissi arrossendo. Continuò indifferentemente l’appello fino a quando finì e chiuse il registro, posandolo sulla cattedra.
<< perfetto ragazzi! Io sono il vostro professore di musica e arte. Credete che siano materie stupide? Anche io lo pensavo al liceo e mi sbagliavo. L’arte e la musica possono aiutarvi a sfogare le vostre emozioni e a crearvi un mondo tutto vostro. Vi possono cambiare l’esistenza e io ne sono la prova. Non dico di dover studiare i paragrafi a memoria, perché non è quello che faremo. Ognuno di voi cercherà uno strumento in grado di farvi provare forti emozioni, di farvi estraniare dal mondo intero. Inoltre studieremo l’arte e la sua storia. Imparerete a leggere un dipinto e a scovarne il significato tra le forme, le ispirazioni e i colori. Può sembrare noioso ma col tempo vi prometto che vi appassionerete alla mia materia, che col tempo diventerà anche vostra>> chiuse il suo discorso con un sorriso. Wow! Quello sì che era un discorso. Detto così già mi ero appassionata.
<< Prof non ci ha detto il suo nome >> disse sfacciato un ragazzo dell’ultimo banco.
<< giusto, scusatemi. mi sono fatto prendere dall’emozione>> tutti quanti ridemmo.
<< io sono il professor Cullen. Edward Cullen >>


SPOILER CAPITOLO 3 (POV BELLA)

<< Mamma!>> mi chiamò mia figlia e io le andai incontro, trascurando il grosso sospiro di mia madre.
<< Dimmi amore >> le dissi.
<< Posso vedere le tue foto di quando andavi al liceo? >> mi chiese e io mi irrigidii all’istante. Quasi in ogni foto c’era suo padre e non volevo che lo vedesse, non doveva nemmeno sapere quali fossero le sue particolari caratteristiche, per lei doveva rimanere un’incognita. Era da egoisti, ma era per il bene di entrambe. Nonostante, non sapevo cosa risponderle. E se gliele avrei fatte vedere? Non potevo essere così sfortunata da incontrarlo e rischiare che lei lo riconoscesse..


ANGOLO PAZZIA :P

Presumo che siate tutte fan della saga (di Twilight) e mi chiedevo: stanotte l'avete passata in bianco x vedere gli Oscar?? io no.. oggi c'era scuola e ora posso solo die MENO MALEE!! sono rimasta profondamente delusa dalla "sorpresa" che dovevano fare x le fans!! voi che ne pensate?? baci ^^

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: kresbiten