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Autore: deba    28/02/2011    5 recensioni
Lina è bella, è giovane, è stronza e si rivela dolce. Alec è bello, è immortale, è stronzo e si rivela dolce. Tra segreti mai svelati, verità nascoste, bugie che fanno male e sorprese inaspettate, nascerà un grande amore?
Storia ambientata circa un anno e mezzo dopo breaking dawn.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Volturi | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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mostro

CAPITOLO 12

 

Mostro

 

 

(POV Alec)

 

Avevo appena parlato con Lina al telefono.

Si era bevuta la storia di me che aiutavo una persona in un vicolo. Mi faccio schifo. Chissà cosa direbbe se sapesse che quella persona soffriva per causa mia? Che quella persona era la mia cena? Non volevo pensarci. Però almeno la storia che dovevo vedere Jane era vera. Cercavo di mentirle sempre il meno possibile. Ma si sa, le bugie sfociano sempre in altre bugie.

 

Questa mattina prima di recarmi a prendere Lina per andare a scuola avevo incontrato mia sorella.

“Alec, fratello, ho urgente bisogno di parlarti”

Sembrava parlasse di qualcosa di importante.

“sorella, farò tardi a scuola è qualcosa che può aspettare ad oggi pomeriggio?”

Non volevo fare tardi. Volevo fare una sorpresa a Lina.

Uno sguardo furioso le passò per il volto ma durò poco.

“D’accordo. Ti aspetto nella tua stanza alle 16:00”

Detto questo se ne andò senza aggiungere altro.

Cavoli. Solo ora mi accorsi di quanto il rapporto tra me e la mia gemella fosse cambiato. Senza volerlo dopo tutti quei strani atteggiamenti e l’ingresso nella mia non-vita della mia piccola, ci eravamo a dir poco allontanati. Non so perché, ma sentivo che quel legame che ci aveva da sempre unito si stava spezzando. Avrei dovuto cercare di riappacificarmi con lei.

 

A questo pensavo mentre mi avviavo verso Palazzo dei Priori.

Ero un po’ in ritardo. Il mio spuntino mi avevo preso troppo tempo, sarei arrivato di sicuro tardi anche all’appuntamento con Lina, oltre che con Jane.

Arrivato nel corridoio che portava alla mia stanza, sentii l’odore fresco della scia di mia sorella. Forse era dentro che mi aspettava. Entrai ma non la trovai. Strano. Credevo fosse li.

Vidi però che la finestra era aperta. Perché mai?

Mi avvicinai con l’intenzione di affacciarmi, ma lo sguardo si perse alla mia destra dove svoltava la stanza. La porta che conduceva alla cabina armadio era… a pezzi era un eufemismo. I vestiti erano mezzi strappati e ammucchiati. Ma che diavolo era successo?

Era stata opera di Jane, di sicuro. C’era il suo odore ovunque.

Entrai nella cabina e vidi che al muro era attaccato qualcosa.

Brividi.

Un sbarra di ferro era stata piantata al muro, a mo’ di freccia. La cosa che mi fece però tremare di paura era che la sbarra trapassava qualcosa prima di essere stata conficcata nel muro…

… la maschera di Lina…

 

Non ci pensai due volte.

Mi scaraventai fuori dalla finestra e ad una velocità inimmaginabile, così da non poter essere visto da occhio umano, e sfrecciai per le strade di Volterra pregando ad un Dio qualsiasi che la mia Lina fosse in salvo.

Non passai neanche per casa sua, di sicuro stava andando al nostro appuntamento. Speravo non fosse in anticipo.

 

Nei pressi delle rovine, incrocia la scia di Jane.

-ti prego, ti prego… fa che lei stia bene…- continuavo a ripetermi.

 

“aaaaaaaaaaaaahhhhhhhh”

 

Quell’urlo mi gelò il sangue non mio che navigava sotto la mia pelle.

Avevo riconosciuto quella voce, anche se quel tono doloroso non l’avevo mai sentito, e mai avrei voluto sentirlo.

Quando arrivai nel luogo da dove proveniva quel suono terrificante, mi scaraventai su Jane per toglierla dalla sua concentrazione e dal suo contatto visivo su Lina. Avrei potuto usare i miei poteri, ma ci avrei messo troppo. Non avrei però esitato ad usarli, anche se in 334 di vita, io e lei , non ci eravamo mai colpiti a vicenda con i nostri poteri.

 

Jane presa alla sprovvista non poté difendersi, così la scaraventai lontano per avere il tempo di avvicinarmi e soccorrere Lina.

Era accovacciata in posizione fetale e si teneva la testa piangendo.

“Lina piccola mia stai bene?”

“Alec…”

Singhiozzava

“cosa… faceva male… faceva male…”

Continuava a ripetere aggrappandosi a me.

“oooh che quadretto rivoltante”

La voce gelida di Jane, che era davanti a noi. Il suo sguardo così terrificante e perfido non lo avevo visto mai, così pieno di.. odio.

“Jane che diavolo ti prende? cos’hai fatto?”

“cosa prende a me? Cosa prende a te? Un’umana Alec? che cos’è lei per te? Cos’è tutta questa confidenza?”

Non potei non urlarle in faccia la verità

“io la amo Jane”

la mia gemella restò pietrificata con gli occhi fuori dalle orbite.

Poi un sussurro arrivò dalle mie braccia

“Jane? Tua sorella?”

“lina io…” non sapevo che dirle.

“…mostro..”

Quelle parole mi si trafissero dentro procurandomi un dolore inimmaginabile. Quelle parole dette con un tono spaventato che non avrei mai voluto udire. E adesso? Sapevo che non sarebbe potuta durare tutta questa bellissima favola. Avrei dovuta allontanarla fin dall’inizio, quando mi ero accorto di amarla. Ma perché fasciarsi la testa prima di averla rotta, mi ero detto. E adesso che si è rotta? Cos’avrei fatto?

 

“hihihi”

La risata perfida di Jane. La solita risata che aveva quando era riuscita in qualche marachella delle sue. La guardai con odio. Uno sguardo che mai avrei pensato di volgere a lei.

“ho avuto la mia conferma”

La sua smorfia però non durò. Per un secondo rividi la sorella tanto amata e con tono triste sussurrò “mi dispiace”

Detto questo se ne andò.

 

Cosa voleva dire tutto questo? Perché non era rimasta per ucciderci. Perché non ci ha scortato al cospetto dei tre signori?

Anche se avessi voluto scappare, e sarei stato stupido a farlo, non sarei andato lontano. A Volterra c’erano occhi ovunque. Bisognava essere astuti, ma ora come ora, di sicuro quegli occhi erano su di me e Lina… ora lei era in pericolo.

Lina.

La guardai e me ne pentii. Lei mi guardò e parve rianimarsi. La sua debole forza da umana cercò di allontanarmi e la lasciai fare.

“c-cosa…c-come… tua sorella è un…. Mostro.. lo sei an-anche tu?”

Non volevo vedere quella paura sul suo viso, che io stesso poi contribuivo a far crescere.

Perché i volturi non erano ancora intervenuti? Perché non ci avevano ancora circondato? Mille pensieri nella mia testa.

“si”

Non so da dove mi uscì quella parola.

Lei si allontanò ancora da me

“cosa..”

Non la lasciai terminare.

“sono un vampiro.”

Ecco lo avevo detto.

“era questo il mio segreto”

Ora avevo infranto la legge con i fiocchi.

Provai ad avvicinare una mano al suo volto per cancellare quelle lacrime dal suo volto.

“non toccarmi..”

Parole che ferivano ancora.

I miei occhi pungevano. Mai come adesso volevo sfogarmi in un pianto da umano.

Lei si alzò e scappò via di corsa. Avrei voluto rincorrerla ma a quale scopo? Per sentirmi dire quanto ancora le facessi ribrezzo? Eppure sapevo che non sarebbe andata lontano. Di sicuro l’avevano già presa.

Prima di allora non avevo mai odiato così tanto quello che ero. Anzi non mi ero mai odiato. Perché io amavo essere un vampiro. Essere superiore al genere umano. Ma per lei, sarei stato il più debole del mondo. Un insignificante umano.

 

Avevo abbassato la testa nello sconforto , ma l’odore di quello che di sicuro era il mio aguzzino me la fece rialzare.

Era di fronte a me. Lo guardai negli occhi. Rossi con rossi. Le lenti a contatto si era appena disintegrate.

“cosa aspetti ad uccidermi?”

Gli chiesi sorridendo.

“Aro vuole vederti.”

Perché mai? Voleva beffeggiarmi prima di farmi uccidere?

Il viso della mia amata però mi si parò davanti. Stavo per chiederle di lei, ma mi anticipò.

“se vuoi sapere di lei, al momento sta correndo verso casa sua. Aro ha detto di non toccarla, per ora, intanto sarà solo sotto il nostro attentissimo controllo. Prima ti vuole parlare.”

E questa? Impossibile. Non ci volevo credere.

“Muoviti. Meglio non farlo aspettare. Questa volta l’hai combinata grossa.”

Senza più dire nulla, seguii Felix verso l’ignoto.

 

 

 

Allora…

Cosa sta succedendo?? Come mai Aro sembra così magnanimo???

Qualche idea a riguardo????

Hihihihi

Ditemi cosa vi sembra della piega che sta prendendo la storia!!

Un bacio

Deba

  
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