Storie originali > Drammatico
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Autore: Semicolon    01/03/2011    0 recensioni
In questa storia si potrà vedere com'è forte l'amore d'una madre, che madre non voleva essere, quanto l'amore sia fottutamente doloroso e ciò che comporta.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sento vuota, ora più che mai. Stavolta non sarà Jack, il suo amore, il sesso, che potrà riempire 'sto vuoto. E' così terribilmente frustrante, così deprimente. "Mi sento vuota, e sai perchè? Perchè tu, amore mio piccolo, mi sei stato strappato dalle mani come si ruba un lecca-lecca ad un bambino; perchè 'sta vita è stata ingiusta con te, perchè non t'ha dato la possibilità di godertela. Mi manchi, e sai che c'è? C'è che adesso io vorrei solo mettere la testa sotto il cuscino e soffocare tutte le grida che provengono da dentro me, che sbattono violentemente sulle parte di st'anima oramai troppo fragile per reggere. C'è che mi manchi, perchè sei mio figlio e non t'ho più vicino; non sento più le tue braccia che mi stringono forti il collo; non sento più quelle tue labbra da bambino che mi schioccavano dolci un bacio sulla guancia, sul naso e a volte anche sulle labbra, bambino mio. C'è che t'ho amato più di qualsiasi altra cosa o persona a questo mondo, anche più di tuo padre. E sai perchè? Perchè sapevo che tu non saresti stato come lui, perchè sapevo che avresti amato, imparando piano piano a conoscere a fondo questo sentimento, perchè tu eri, sei, anche figlio mio; figlio d'una donna che non t'ha amato abbastanza, che non ti ha dato una vita degna d'esser chiamata tale, per quel poco che è stata vissuta. E poi c'è solo che sei figlio d'un amore raro, che più lo vivevo e meno lo assaporavo; c'è che tu, però, nonostante tutto, sei nato dal mio di amore, per quanto può valere. C'è che sei mio figlio e che avrei voluto dirti tutte queste cose quand'eri ancora affianco a me, forse proprio mentre eri su quel letto d'ospedale avrei dovuto bisbigliarti tutto il bene che ti voglio. Anzi no, avrei dovuto urlarlo, farlo sapere a tutto l'ospedale, all'intera città, al mondo, che tu eri, sei e sarai sempre il figlio che ogni madre avrebbe voluto, anche se non era pronta. C'è che adesso io metterò questa lettera in una bottiglia di vetro, del latte, quello che tu bevevi ogni mattina, e l'abbandonerò alle onde del mare. Sì, andrò alla spiaggia per sperare inutilmente che questo mio piccolo messaggio, questa mia insignificante dimostrazione d'affetto, ti arrivi. Con inimisurabile, immenso, profondo, sincero affetto, Kathleen, tua madre." Spinsi il piede sull'acceratore e mandai a fanculo tutto e tutti, a partire dal codice stradale. Durò una frazione di secondo, quel dolore immenso. Passai col rosso come decisi e un tir mi venne dentro, non potevo desiderare di meglio. Puff; finì così quel ciclo chiamato vita Puff; iniziai così, il mio cammino verso Tom, che mi aspettava tendendomi la mano. Puff; fu così che mi accorsi di quanto fosse scemo e banale l'amore, ma anche di quanto forse fosse, fino al punto d'unire due persone. Puff; che bellezza d'incantesimo, questa dolce morte.
  
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