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Autore: shine_gr    02/03/2011    2 recensioni
…ad invocare il mio perdono,
questa è la mia vendetta,
il mio piatto prelibato
e non voglio rinunciare
al sapore del tuo dolore.
Per niente potrei rinunciare
Al piacere del tuo dolore…
-La vendetta- Alessandro Bianchi
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Successivo alla saga
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Bene eccomi qui con un altro capitolo di questa ff, spero davvero che vi stia piacendo almeno un po' XD ormai la storia è al punto culminante... Allora ricapitolando: Bella rapita dai Volturi riesce a scappare e tornare dai Cullen, lì dopo aver raccontato loro ciò che le era accaduto, Alice ha la visione di Benjamin che si dirige verso i Cullen. Arrivato si scopre che i poteri di Bella e Benjamin hanno qualcosa in comune, testualmente "hanno un punto di partenza ma non hanno una fine". Per avere più informazioni Carlisle pensa di raggiungere Nahuel...

@Ledycullen_me: E sisi, ormai siamo nel vivo della storia. No, i Volturi inizialmente non sanno dove Ben si trova... più avanti lo capiranno.

Adesso vi lascio al capitolo baci =* alla prossima ^^

Abyss

Libro Secondo

24° capitolo

Gli occhi di Alice, ancora scuri e vuoti, osservavano la visione che davanti ai suoi occhi si era presentata e lo stesso valeva per Edward. Entrambi sembravano sconvolti e impauriti, come se qualcuno o qualcosa stesse commettendo un atto atroce che non avrebbero mai previsto.
Alice iniziò a singhiozzare, mentre Edward mi strinse più forte a se.
Tutti noi guardavamo la scena spaventati e confusi, aspettando trepidanti una spiegazione.
Lo sguardo di Carlisle era sempre più attento e cercava di cogliere dal viso di Edward e Alice qualcosa, Rosalie e Esme erano preoccupate lo stesso valeva per me e i nostri ospiti.
Finalmente Alice tornò tra noi, la visione l’aveva veramente stancata, tanto da farla barcollare. Jasper già accanto a lei, la abbracciò più forte che poté.
Erano una coppia fantastica, così come lo erano Rose e Emm e Carlisle e Esme. Tutti noi, per chissà quale grazia aveva scovato il vero amore. Ognuno di noi ama il suo compagno con tutto se stesso e non esiste l’amore perfetto o la persona perfetta, perché ognuno di noi ha i suoi difetti, in ogni rapporto ci sono difetti ma l’importante e accettare tutto dell’altro e tutto ciò che la vita ti offre e ti infligge.
E l’amore di cui sto parlando, può essere riferito al 100% ad Alice e Jasper.
Alice continuava a gemere, mentre Edward non proferiva parole.
“ edward… Ed… amore…” cercai di catturare la sua attenzione inutilmente. Lui mi guardò ma continuò a non parlarmi.
“ Ragazzi cosa succede? Per favore parlate. L’ansia mi sta uccidendo.” Esme se ne stava accanto al suo amato tenendosi il petto come se da un momento all’altro il cuore dovesse esploderle.
“ Amun… Amun…” Disse Alice gemendo, continuando ad abbracciare Jasper.
“ Amun cosa Alice?”
“ Amun è morto.”
Quel che disse Edward ci lasciò impietriti. Nessuno proferì parola, forse perché ancora dovevamo metabolizzare ciò che ci era stato detto.
Non potevo, non potevo crederci. Amun, Amun morto… Ma perché? Cosa aveva fatto? Come potevano i Volturi aver fatto una cosa del genere? E alla luce del sole, senza espedienti. Non poteva essere vero, Alice si era sicuramente sbagliata. Non c’era altra soluzione. Almeno che, Amun è veramente morto ma per mano di qualcuno o dei Volturi.
In quel momento sentì il ringhio furioso di Benjamin, mentre Tia dovette allontanarsi da lui. Lingue di fuoco scarlatte lo avvolsero completamente, il calore che emanava era incredibile, la mia pelle iniziava a bruciare ed a sgretolarsi già a quella distanza. Mi dispiaceva enormemente per Ben, non lo meritava, non lo meritava assolutamente, così come non meritava di morire Amun, certo non era una delle persone che più stimavo, ma sei anni fa si è schierato dalla nostra parte e anche se svogliatamente aveva difeso mia figlia.
“ Edward, Alice ditemi che non è vero!” Sussurrò cupamente Benjamin mentre il suo sguardo infuocato saettava da una parte all’altra.
“ Benjamin mi dispiace.” Disse Edward avvicinandosi, anche se molto lentamente. Chissà cosa leggeva nei suoi pensieri.
“ Bastardi, bastardi… Devono morire, devono morire… Non meritano di vivere. Li incenerirò con le mie stesse mani, non dovrà insozzare questo mondo nemmeno la loro cenere.”
“ Benjamin non sono stati loro.” Alice si alzò e iniziò a guardare ciascuno di noi.
“ Non sono stati i Volturi Alice?” Chiese Rose disorientata. 
“ No. I volturi sono andati a far visita ad Amun, ma hanno solo controllato se Benjamin fosse lì e poi se ne sono andati.”
“ Ma allora chi ha ucciso Amun?”
“ Kebi come sta?” Chiese Tia.
“ Kebi sta bene. Amun le ha detto di scappare prima del combattimento.”
“ Chi l’ha ucciso Alice?” Tuonò Benjamin.
“ Non lo so.” Disse abbassando il capo.
Io guardai Alice mentre lei mi rivolse il suo sguardo. Com’era possibile che non avesse visto l’assassino di Amun?
“ Come non l’hai visto Alice?”
“ Non lo visto… Solo una sagoma sfocata ma non conosco questo vampiro.”
 “ Non lo conosci è? Ma io devo trovarlo e ucciderlo.”
“ Calmati Benjamin. Vendicarsi non serve a niente.”
“ Non preoccuparti Benjamin.” Disse Alice, mentre il suo sguardo divenne indecifrabile.
“ Di cosa Alice?”
“ Sarà lui a scovare te e non ci vorrà molto..”
“ E' la verità? Non è pericoloso.” Mi intromisi nella discussione.
“ Hai ragione, è forte Bella. Amun è scomparso nel nulla per più di un minuto, nella visione di Alice sentivamo solo le sue urla e le sue imprecazioni, chiedeva la morte. E subito dopo, le sue ceneri apparvero davanti i nostri occhi.”  Mi spiegò Edward.
“ Ma chi è questo vampiro?” chiesi terrorizzata.
“ Non lo conosco nemmeno io, ma dopo la visione ci son apparsi due volti. Uno era quello di Benjamin, l’altro era il tuo. Bella, per caso tu conosci qualcuno così forte?”
“ Non lo so…” Ma in quel momento mi venne in mente, l’incontro col giustiziere. Quel vampiro talmente bello ma minaccioso da farmi nascere un brivido. Lui era forte, e scompariva sempre nel nulla, ma la sua vendetta era nei confronti di Caius che c’entra Amun o Benjamin o io? Be’ forse ce l’ha con me perché a causa mia non ha potuto torturare e infine uccidere Caius, ma se mi voleva morta l’avrebbe già fatto al nostro incontro, mentre lui aveva detto queste stesse parole: “Lei non posso ucciderla”. Non voleva uccidermi, è guardandolo negli occhi avevo percepito la sua sofferenza, la sua vendetta nei confronti dei Volturi. Lui era buono, ne ero più che sicura. Non poteva essere stato lui, non potevo crederci, no…no… no…
Son contento che almeno tu riuscirai a ritrovare il tuo amore.” Ecco cosa mi aveva detto prima di andarsene, ma come faceva a saperlo. Come sapeva che sarei stata liberata? Come sapeva che io ero innamorata? Chi era quel vampiro? Chi era Veive?
“ Bella?”
“ Si…” dissi tornando alla realtà.
“ ti è venuto in mente qualcuno?”
“ Be’ si. Il giustiziere di cui vi avevo parlato, quello che stava per uccidere Caius, ma lui ce l’aveva solo con i Volturi, Amun non centra niente. E non è stato lui!”
“ Come fai ad esserne così sicura?” Mi sputò con odio Benjamin.
“ Non lo so, lui è buono.”
“ In ciascuno di noi c’è il lato oscuro.”
“ Lo spero vivamente che non sia lui Ben, saremmo spacciati altrimenti. Lo stesso Caius era terrorizzato di fronte a lui.”
“ Ragazzi non perdiamoci. Dobbiamo cercare di arrivare a capo di tutti questi avvenimenti. Prima di tutto Alice, Kebi?” Parlò Carlisle.
“ Kebi è al sicuro. Come ho detto prima il vampiro vuole Benjamin e non Kebi. Lei è sconvolta, per un po’ vorrà stare da sola ma poi verrà da noi.”
“ Bene. Riesci a vedere se nel mio viaggio accadrà qualcosa?”
“ No Carlisle, tutto tranquillo.”
“ Perfetto. Dobbiamo scoprire cosa vogliono i Volturi da Bella e Benjamin e forse scopriremo anche il perché quel vampiro cerca Ben.”
“ Secondo te lui ha capito tutto?” Gli chiese Edward.
“ E’ un ipotesi da considerare.” E come prima, tra i due capì che c’era in atto una discussione.
“ Date le circostanze parto adesso. Devo trovare Nauhel al più presto.”
“ Vengo con te.” Si fece avanti Emmet.
“ No figliuolo. Dovete tutti stare qui. Alice?”
“ Viaggio tranquillo Carlisle, non preoccuparti. Poi non vedo niente. Quindi presumo che riuscirai a trovare Nauhel.”
“ Almeno una buona notizia.”
“ Son felice di ritrovare Nauhel, anche se la situazione non è delle migliori.” Disse Nessie saltellando mentre Jake si fece scuro in volto. Jake e Nauhel non sono mai andati d’accordo. Anzi Nauhel ha sempre cercato di instaurare tra di loro qualcosa, ma la competizione tra chi riusciva ad occupare il cuore di Nessie li aveva portati ad un punto limite di sopportazione. Dopotutto Nauhel e Nessie erano una coppia fantastica, molto spesso quando li vedevo insieme pensavo che tra loro due potesse nascere qualcosa, ma dopo la nostra partenza da Forks e la lontananza di Jake, Nessie capì che il suo amore era solo e soltanto il suo lupacchiotto.
“ Bene, parto immediatamente.”
“ Stai attento amore mio. Ti prego.” Disse Esme avvicinandosi a lui e abbracciandolo amorevolmente.
“ Tranquilla cara.” E con un dolce bacio scoccato nella fronte di sua moglie ed uno sguardo alla sua famiglia, Carlisle partì.
 
Rimanemmo in silenzio per molto tempo in quel salone. Ciascuno di noi perso nei proprio pensieri.
Io non riuscivo a capire tutto quello che in così poco tempo stava accadendo e la morte di Amun mi aveva letteralmente sconvolto.
Benjamin si era calmato e adesso soffriva. Se ne stava immobile guardando il vuoto, mentre Tia accarezzava dolcemente il suo braccio. Edward si avvicinò, aveva provato sempre un debole per Benjamin e vederlo così lo faceva stare male.
Pian piano la mia famiglia tornò alle loro faccende quotidiane, anche se il pensiero di ciascuno di noi, sicuramente era fisso su Carlisle e sullo sconosciuto vampiro. Che fosse veramente Veive?
Dopo un po’ di tempo Edward si avvicinò a me e prendendomi al mano mi condusse fuori.
In questo momento avevo bisogno di lui, anche solo uno sguardo o un sorriso.
E così fece. Entrammo nel nostro piccolo mondo magico e tutta la realtà divenne solo un punto lontano nell’orizzonte.
I miei occhi vedevano solo i suoi e le mie mani toccavano le sue. Non c’era niente in mezzo a noi, se non una luce e un calore che solo l’amore di Edward riusciva a darmi.
“ Voglio farti sentire una cosa.” Mi disse guardandomi dolcemente.
“ Cosa?”
“ L’avevo in mente durante la tua assenza. Mi ronzava in testa e in un certo senso grazie ad essa ti sentivo vicino.”
“ Che aspetti allora a farmela ascoltare.”
E prendendomi per mano mi portò nella nostra radura. Lì accanto all’albero in cui io gli avevo inciso il messaggio c’era un piccolo pianoforte.
Edward capì cosa stavo pensando e mi disse: “ E’ un piccolo pianoforte che ho trovato, il suono è particolare e qui e con questo pianoforte mi sentivo bene. Soprattutto perché quella tanya continuava ad assillarmi, quindi cercavo un posto tranquillo dove trascorrere le giornate.”
Ci avvicinammo e sedendosi sul sedile iniziò a suonare.
Malinconia, amore, tristezza e voglia, dolore e desiderio, angoscia e calore, con queste poche note, Edward mi fece comprendere tutti il dolore che provava per me.
Era una melodia in cui lui trasmise tutta la speranza che provava e lo sentivo e se potevo piangere in quel momento l’avrei fatto.
“ Me ne sono andata con te che suonavi e adesso ritorno con te che mi dedichi la centesima canzone scritta da te. Sono la donna più fortunata.”
“ Sai in quei giorni anche la speranza mi aveva abbandonato, anche se qui in queste quattro note la percepisco. Non vivevo più, ero solo un ombra, un’impronta ma niente di più. Mi sentivo perso. Inizialmente suonare per me era una tortura, ma poi ho compreso che suonare mi faceva sentire in qualche modo più vicino a te e alla fine non ho potuto fare a meno di suonare giorno e notte in questo piano.”
“ Ti amo Edward.” E mi avvinghiai a lui.
“ Tu sei tutto per me Bella. Non ti lascerò andare mai più. Tu devi stare con me Bella. Devi promettermelo.”
“ Si Edward, te lo prometto. Non ti lascerò mai più.”
“ Ci conto.”
“ Nella vita e nella morte insieme per sempre.”
“ Credevi che morendo ti saresti facilmente sbarazzato di me? E no Bella mia, mi dovrai sopportare anche in paradiso.”
“ E chi non vorrebbe sopportarti?” E dicendo questo lo baciai.
Finalmente le nostre bocche erano un tutt’uno. Finalmente i nostri due corpi pian piano si stavano ritrovando per non lasciarsi mai più.
Tutti i nostri gesti non erano famelici e passionali ma dolci e imbarazzati, come se stavamo facendo l’amore per la prima volta. Era tutto da riscoprire.
Il flebili raggi del sole accarezzavano ormai la mia pelle nuda, mentre l’amore che io e Edward provavamo stava arrivando al culmine.
E ritrovarci è stata come aver ritrovato me stessa.
 
Son passati quattro giorni è ancora Carlisle doveva arrivare.
I giorni trascorrevano lenti, tra una chiacchierata e delle risate tra di noi, tra combattimenti in cui ormai io vincevo continuamente, solo con Jasper e Benjamin trovavo qualche difficoltà.
“ Si, si sta arrivando. L’ho visto di sfuggita. E con lui c’è Nauhel. Perfetto.”
Sospirammo di sollievo e ci preparammo all’arrivo e alle notizie portate da Carlisle.
 
Arrivarono e ci furono un boato di urla e saluti. Nauhel felice e col solito meraviglioso sorriso.
Jake divenne subito una furia e si allontanò quando Nessie si avvicinò all’amico dandogli un bacio nella guancia. Ne prevedo delle belle.
Dopo tutti i saluti, ci ritrovammo nuovamente nella sala riunioni.
“ Carlisle mi ha accennato il motivo per il quale mi avete chiamato e vi porto delle buoni notizie. Almeno penso.”
“ Parla Nauhel qualunque sia la cosa.”
“ Bene…”

 

   
 
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