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Autore: roxy_xyz    03/03/2011    4 recensioni
"C'era uno strano silenzio irreale in quella strada, come se tutte le creature notturne la stessero osservando.
Come se una preda si stesse avvicinando al predatore.
Così tutti gli altri stavano a guardare in silenzio, troppo timorosi della creatura nascosta al buio.
Un essere spietato, un essere affamato che non vedeva l'ora di soddisfare il proprio appetito."
Ecco a voi il sequel di Harry Potter e l'Alleanza della morte, preparatevi ad affrontare nuove avventure...e nuovi nemici.
Genere: Avventura, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da Epilogo alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter e nuove alleanze'
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...a Lights, che ha sprecato la sua recensione n. 1000 per me. Ti ringrazio, mio piccolo Recensore Master...


***VI***



ISOBELLE




Lo sguardo di Harry era completamente vacuo, come se fosse in preda al sonnambulismo, mentre la strana donna si avvicinava sempre di più, stringendosi al suo corpo quasi con bramosia.
Quando ebbe finito di leccargli la ferita, cominciò a saggiare le sue labbra in una carezza dolce e sensuale.
La vestaglia le si era aperta del tutto, sotto lo sguardo meravigliato e deliziato dei presenti che, seppur non conoscendo la donna, apprezzarono lo spettacolo che si presentava loro.
Inutile dire che Hermione non poteva assistere ad una scena così scandalosa in completo silenzio.
Aveva pensato a varie possibilità e in tutte avrebbe perso la faccia dimostrando un eccessivo fastidio.
Strapparle i capelli? Sarebbe sembrata gelosa e lei non aveva alcun diritto su Harry. Almeno non ufficialmente.
Paletto nel cuore? Taglio della testa? Purtroppo si erano riuniti per una maledetta alleanza e aveva le mani legate.
Strappare i capelli ad Harry? Di certo, l'avrebbe fatto in privato, anche perché non riusciva a spiegarsi quel suo sguardo assente.
Fu Neville ad interrompere il bacio puntando una lama alla gola della donna.
“Isobelle.” Un semplice richiamo che servì ad interrompere quel bacio.
“Allontanati da Harry” continuò Neville con voce forte e chiara.
Sbuffando sonoramente, la donna si allontanò di qualche metro, mentre il giovane Paciock cominciava a scuotere le spalle dell'amico con l'intento di svegliarlo dal torpore in cui era caduto. “Harry, riprenditi.”
Pian piano gli occhi del ragazzo tornarono ad essere attenti e non più spenti come prima. Scuotendo la testa, cominciò a darsi piccoli schiaffi in viso come a volersi svegliare del tutto.
“Grazie amico mio.”
“Figurati, ormai ci sono abituato” concluse mestamente.
Hermione aveva assistito alla scena e aveva messo da parte qualsiasi forma di vendetta nei confronti della donna, non poté però frenare la sua grande curiosità.
“Qualcuno ci può spiegare chi é lei?” indicando la bella sconosciuta.
“Si chiama Isobelle ed è una vampira” iniziò a dire Harry, mentre Hermione istintivamente faceva un passo indietro. Un gesto che non sfuggì all'occhio attento della donna, la quale si avvicinò lentamente ad Hermione.
Quando fu a pochi centimentri da lei, allungò la mano e cominciò ad accarezzare il viso della giovane Grifondoro, notando quanto questo desse fastidio alla ragazza.
“Hai una pelle così morbida e delicata” disse prima di abbassarsi verso di lei e baciarle la guancia.
“Smettila Isobelle, non spaventare Hermione” disse Harry strattonando la donna per allontanarla dalla migliore amica.
“Così è lei Hermione.” Gli occhi della donna si strinsero a due fessure di odio mentre squadrava con disgusto la sua rivale.
Quando vide le dita di Harry intrecciarsi a quelle della donna non riuscì più a trattenere la sua lingua avvelenata.
“È solo un'inutile umana, non capisco tutto questo tuo interessamento.”
“Basta- tuonò Harry- non siamo qui per discutere di noi due. TI ho chiamato per un motivo.”
“Chiamato? Tagliarsi il braccio in quel modo tu lo definisci chiamata ?” Hermione era incredula, non riusciva a capire perché quella donna fosse spuntata dal nulla e soprattutto il perché di quella freddezza nei suoi confronti.
Harry era stato via per sei mesi e prima di partire per quella missione le aveva aperto il cuore, rivelando quei sentimenti che aveva dovuto soffocare pur di non distruggere l'amizia che li legava da anni. Cosa era successo nel frattempo?
Strinse a pugno le mani ferendosi con le sue stesse unghie. Era arrabbiata e amareggiata, possibile che quando si trovava con Harry si sentisse sempre così?
Era così difficile da capire che non doveva ferirla in quel modo?
Abbassò il capo e lentamente aprì le mani, cercando di calmarsi per non far trapelare le sue emozioni, che in quel momento la stavano tormentando.
Fingendo un dolce sorriso e una calma che non aveva, si rivolse ad Isobelle.
“Credo tu abbia intuito il motivo della tua presenza qui, cosa sai a proposito degli omicidi?”
“Non mi interessano” fu la sua risposta laconica.
“Scusa, come sarebbe? Qualcuno sta uccidendo solo ed esclusivamente i vampiri. Non può non interessarti!” aveva esclamato con rabbia il Ministro.
“Kingsley, i vampiri sono molti diversi da noi, non hanno tutta questa lealtà nei confronti dei loro simili. L'unico sentimento che sono capaci di provare è il rispetto o il timore, per esempio nei confronti di un loro simile più anziano o più forte. Non riescono a provare altro, né paura né amore” aveva spiegato brevemente Harry.
“Non è vero, sai bene quello che provo per te!” disse Isobelle, gettandosi tra le braccia del ragazzo.
“Non credo proprio, quello che senti è attrazione non amore. Sarei soltanto un giocattolino per te, inoltre, sai benissimo a chi appartiene già il tuo cuore.”
“Quanto sei noioso, Harry.”
Neville rise di gusto dopo quella affermazione. “E l'hai scoperto solo ora, Isobelle? Pensa che io e Sam siamo stati con lui per parecchi mesi! Comunque, invece di annoiarci con le tue stupide chiacchiere perché non lo chiami? “
“Perché no! Si arrabbierebbe con me”, aveva parlato come una bambina e non come un vampiro secolare.
Aveva chiuso la vestaglia e si era seduta lontana da tutti, non volendo cedere alla loro richiesta.
“Non mi sembra di aver detto per favore, quindi se non vuoi fare una brutta fine...” Neville non aveva terminato la frase e dalle sue parole era facile intuire un sottile velo di minaccia.
I mesi trascorsi sotto copertura come Dean, uno dei tanti maghi oscuri, e quelli passati insieme ad Harry e Samuel, l'avevano cambiato profondamente.
Non era più quel giovane insicuro che chiedeva conferma ad Harry per ogni mossa, bensì un uomo forte e coraggioso, degno di portare il nome dei Paciock.
Augusta, sua nonna, sarebbe stata molto fiera di suo nipote.
“È da giorni che mi tiene rinchiusa! Per venire qui sono scappata e se scopre che sono riuscita ad eludere le sue guardie del corpo, le raddoppierà! Sai come è fatto...ti prego.”
Harry sorrise appena, non si era aspettato di meno da Marcus, anzi era stupito che non l'avesse legata a sé in modo da non perderla di vista.
Quando si parlava di Isobelle diventava alquanto protettivo, anche se l'aggettivo era solo un eufemismo.
In pratica la donna era costantemente sotto la custodia dell'uomo, non perché non si fidasse di lei, più che altro perché a causa del suo carattere ribelle e della sua incredibile bellezza non passava innosservata. Metà della comunità aveva qualche conto in sospeso con Isobelle e si frenava solo per il grande rispetto che portava a Marcus. Nonostante la donna non avesse più una ventina d'anni, sembrava ancora un'adolescente che cercava in tutti i modi di far irritare i propri genitori. E in questo caso si parlava di Marcus.
Doveva ringraziare il cielo che l'uomo essendo follemente innamorato di lei la perdonasse sempre, sorvolando su tutti i suoi capricci.
Perché l'amore perdona tutto e anche se il suo cuore aveva smesso di battere da secoli, avrebbe fatto qualsiasi cosa per la sua amata.
“E va bene, però per favore Harry cerca di coprirmi, così sarà meno infuriato con me”, disse Isobelle arrendendosi al loro volere.
Hermione non stava capendo molto, né dei discorsi di Harry né di quelli della donna, però era maledettamente curiosa di conoscere il capo dei vampiri.
Dalle parole di Isobelle e per il fatto che l'avesse tenuta in prigionia, gli era sembrato un tipo piuttosto simpatico. O forse perché era gelosa marcia.
A differenza di Harry, non si provocò alcuna ferita, le bastò chiudere gli occhi e concentrarsi per qualche secondo.
Davanti ai suoi occhi comparve un uomo imponente. Doveva essere alto quasi due metri, perché copriva del tutto la visuale ed Hermione non riuscì più a scorgere i presenti in sala.
L'unica cosa visibile erano le sue ampie spalle, così larghe da sembrarle un muro impenetrabile, come se fossero fatte appositamente per proteggere qualcuno.
Non riusciva a vedere il suo volto, ma le piaque subito e senza una ragione precisa.
“Marcus” aveva esclamato giovialmente il giovane Potter.
Anziché rispondere al Prescelto, la sua attenzione era completamente rivolta alla donna che conosceva e che in quel momento doveva essere altrove e non in quella sala.
“Che diamine ci fai qui? Possibile che tu non stia mai ferma e tranquilla?”
La donna aveva cominciato a giocherellare con una ciocca di capelli senza degnarlo di uno sguardo. “Finché non ti fiderai di me lasciandomi libera, questo è quello che ti meriti! E comunque, sono qui perché mi ha chiamato Harry e sai bene che per lui farei qualsiasi cosa”, disse in modo da far ingelosire l'uomo, che dopo quell'affermazione strinse le mani a pugno.
“Non le dia ascolto, l'abbiamo chiamata perché avevamo un estremo bisogno di lei.”
Era stata Hermione a parlare, che non era riuscita a frenare la sua lingua dopo aver sentito le parole di Isobelle.
L'uomo si girò verso la fonte della voce, rivelando finalmente il suo volto alla giovane donna.
Due occhi grigi come perle la guardarono con attenzione prima di rivolgerle un caldo sorriso.
“Finalmente conosco l'unica donna capace di zittire Harry Potter, o almeno così mi hanno detto.”
L'unica cosa che Hermione pensò fu che Marcus era il vampiro più simpatico che avesse mai conosciuto.
   
 
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