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Autore: _Red    03/03/2011    2 recensioni
Ed ecco a voi il sequel di Almeno per questa notte. Vi consiglio caldamente di leggerlo prima, altrimenti non potrete capire bene il contesto.
Dunque, sì, la trama.
Theodore ha accettato il patto proposto da Tracey, ma ora lei si ritrova a fare i conti con sé stessa.
Non sempre ciò che crediamo di volere è ciò che ci occorre davvero.
Siamo deboli contro il silenzio, restiamo muti a guardarci negli occhi.
-Non mi è piaciuto.- sussurro infine.
-Sei stata tu a permettergli di toccarti.-
-Non mi è piaciuto. Non era sesso, non era la stessa cosa che è successa con te. Mi ha soltanto fatto male.-
-Era sesso, per lui. Perchè sarai sempre una delle tante.-
-Perchè, per te non lo sono stata?-
-Nessuna ragazza è uguale ad un'altra-
-Ma... Se con lui era sesso, con te cos'è stato?-
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Theodore Nott, Tracey Davis
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sarebbe stato amore
 
Piangi Tracey, fallo.
Non ne ho la forza.
Piangi. Ti sei rovinata con le tue stesse mani. Sfogati.
Non ne sono in grado. Ho delle fitte assurde al cuore, voglio morire. Ho ancora il fiatone, mentre mi accascio nell'angolo di quella piccola stanzetta. In un angolo, nel buio, tra la polvere: forse è questo il mio posto. Voglio vomitare.
Ha avuto ragione a chiamarmi così per tutto il tempo: bambola. Sciocca, incolore, manovrabile. Usata e poi gettata via. Io, Tracey Davis, sono una bambola. E fino a mezz'ora fa ero succube di un amore che non esiste più. Non è mai esistito, forse.
Stupida, Tracey.
Una goccia d'acqua calda mi cade dalle ciglia, e scorre su tutta la mia guancia dirigendosi verso le mie labbra. Dolore amaro come le lacrime. Chiudo le palpebre, ma le riapro appena sento un dito sfiorarmi la gote arrossata e togliermela.
E' Theodore.
Non mi parla da due settimane, da quando mi ha scacciata dopo aver passato la notte insieme. Non ho ancora capito perchè.
Tuttavia, anche se è qui, non sarà lui a salvarmi. Il mio principe azzurro dev'essere morto prima che lo incontrassi.
Apri gli occhi, Tracey. Non sei più una bambina.
Theo mi da un piccolo bacio sulla fronte, e io lo abbraccio. Perchè sto così bene, sentendo il calore del suo corpo ora.
Siamo deboli contro il silenzio, restiamo muti a guardarci negli occhi.
-Non mi è piaciuto.- sussurro infine.
-Sei stata tu a permettergli di toccarti.-
-Non mi è piaciuto. Non era sesso, non era la stessa cosa che è successa con te. Mi ha soltanto fatto male.-
-Era sesso, per lui. Perchè sarai sempre una delle tante.-
-Perchè, per te non lo sono stata?-
-Nessuna ragazza è uguale ad un'altra-
-Ma... Se con lui era sesso, con te cos'è stato?-
-Tu cosa credi che fosse?- domanda a sua volta.
-Nott, smettila di rispondere con altre domande, quando ti chiedo qualcosa. Mi infastidisce.-
-Scusa.-
Silenzio.
-Allora? Cos'era?-
Lui alza le spalle: -Un piacere che ti ho fatto.-
-E per cui non ti ho nemmeno ringraziato.-
Lo vedo imporporarsi un poco quando mi avvicino a lui.
-Grazie, Theodore.- gli sussurro baciandolo sulla guancia.
Lui mi fissa un po' spiazzato per qualche istante.
-Gli vuoi ancora bene, vero?-
-Non lo so.- rispondo incerta, di nuovo con le lacrime agli occhi.
-Ti prego, dimenticalo. Mi distrugge vederti così.-
-Perchè?- lo interrogo. Voglio la verità, ma chissà se capirà la mia domanda?
Perchè Blaise mi ha trattata così? Perchè lui mi ha trattata così? Perchè il mio stomaco si sta restringendo?
-Ti voglio bene, Davis.-
Perchè?
Perchè ho come l'impressione che abbia risposto alla mia seconda domanda, e allo stesso tempo alla prima, ma non mi abbia detto tutto?
Perchè mi vuole bene? Non c'è nulla da apprezzare, in me. Perchè, per un attimo, mi sono ritrovata a sperare che lui dicesse qualcosa in più?
-Soltanto questo?-
-Soltanto questo. Che cosa avrei dovuto dirti?-
-Non lo so.- sospiro.
Lui mi guarda un po' perplesso, e poi prende ad accarezzarmi i capelli. Porto la mano sulla sua.
-Che cosa c'è?-
-Perchè mi hai cacciata così bruscamente, l'altra volta?-
E' il momento della verità. Ti prego, Theodore, ho bisogno di saperlo.
-Cosa avrei dovuto fare?-
Alzo le spalle.
-Non saprei, però non sembrava ti desse fastidio stare ancora qualche ora con me, all'inizio.- ghigno maliziosa, ma per poi subito tornare seria. Non sarei in grado di fare delle avances in questo stato, coi capelli arruffati, gli occhi rossi e la spallina del reggiseno che -merda!- si è staccata.
-Non farei niente contro la tua volontà, non farei niente che ti possa far arrabbiare, o soffrire.-
Perchè mi vuole bene. Questa cosa mi sa da già sentita troppo a lungo, per crederci fino in fondo.
-Quindi, se anche volessi con tutto il cuore... Che ne so, baciarmi... Non lo faresti senza il mio permesso?-
-Esatto.-
-E allora ti do il permesso.-
-Per che cosa?- domanda confuso.
Dai, Nott! Non è così difficile!
-Per baciarmi. Quando avrai voglia, potrai farlo.-
Mi fissa imbambolato, ancora più confuso di cinque secondi addietro.
-Tu sei pazza, Davis.-
-Perchè?- chiedo facendogli un sorrisone. La sua espressione è buffissima!
Mi accarezza una guancia, sfiorando il labbro inferiore con le dita.
-Sei sicura di quello che dici?-
-Sì, dimmi perchè non dovrei darti questo permesso!-
-Oh, al diavolo.- lo sento mormorare. -Perchè potrei non aver mai voglia di smettere.- sussurra prima di congiungere le nostre labbra appassionatamente.
 
-Nott, potrei morire se non riprendo a respirare.- mugugno deliziata quando sto davvero per morire asfissiata, posandogli le mani sul petto e allontanandolo giusto una decina di centimetri. Cavolo, Theodore bacia da dio, è un dato di fatto, ma ho bisogno d'aria.
Ci guardiamo per qualche minuto negli occhi e io finalmente, comprendo.
-Immagino che tu abbia già deciso di ritirare la concessione che mi hai fatto, giusto?-
-Hai già voglia di baciarmi? Di nuovo?- esclamo sbalordita.
-Sì.- risponde sorridendo lui.
-Facciamo che prima parliamo, e poi, se sarai sincero, vedremo.-
-D'accordo.- ghigna.
-Allora... Tu prima hai detto di volermi bene. Perchè mi hai mentito?-
E' completamente disorientato.
-Sì che ti voglio bene, Tracey!-
-No, i tuoi occhi dicono qualcos'altro.-
-Cos'hanno i miei occhi che non vada?-
-Nulla, sono perfetti. Ma al contrario della tua voce, non sanno mentire.-
-Perchè dovrei mentirti, Davis?-
-Non lo so, eppure lo stai facendo.-
-Ti giuro che non è così, vuoi farmi bere del Veritaserum per assicurartelo?-
-No, niente Veritaserum. Ho bisogno di farti tre domande, tre soltanto. Però voglio la massima sincerità.-
-D'accordo.-
-Bene. Allora, prima cosa... Vuoi la mia felicità?-
-Più di ogni altra cosa al mondo.-
-Secondo... Ritieni Blaise un tuo amico?-
-No, nessuno ha davvero degli amici, qui a Serpeverde. Dovresti saperlo, Tracey. Io, sinceramente, odio Blaise con tutto il cuore.-
Annuisco.
-Bene, e ora l'ultima... Cosa provi per me, Theodore Nott?- domando imporporandomi lievemente.
-Mi astengo.- replica lui con fermezza, ma con lo sguardo abbassato. Non ha nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi.
-Non puoi farlo.-
-Perchè non credi che ti voglia bene?- chiede retoricamente.
-Esattamente. Cioè, anzi... Non è che proprio io non ci creda, ma non è la risposta che mi aspetto di ricevere a questa domanda.-
-Vabbé, ma se hai già deciso quale debba essere la mia risposta, che senso ha farmi questa domanda? Non potrei esprimermi!- ridacchia.
-Tu sii sincero, Nott, e andrà bene.-
Smette immediatamente di ridere, e di nuovo abbassa lo sguardo, come se il suo sentimento fosse una cosa sbagliata.
-Ti amo, Davis.-
-No, Nott, è sempre no. Tu non mi vuoi bene...- realizzo in quel momento che la sua risposta è cambiata, e mi si ferma il cuore.
-E tu? Se non ci fosse stato Blaise, credi che il tuo cuore sarebbe potuto appartenermi?-
-Non rompere con Zabini, Nott.-
Lui mi guarda, inarcando un sopracciglio, com'è solito fare in caso di disappunto.
-Anzi, smetti di farti tutte queste seghe mentali e di rompere.- mi correggo.
Lui inarca il secondo sopracciglio, ancora più confuso.
-Oh, sei tonto, Nott. Caspiterina, baciami.- gli dico per poi prendere da me l'iniziativa.
Lo bacio come non avrei mai creduto di poter fare, e lui ricambia con entusiasmo.
Non credevo che con Zabini fosse stato sesso, però non sapevo nemmeno cosa fosse, precisamente. Ma era importante? Probabilmente no.
Tutto quello che sapevo in quel momento era che volevo Theo, e con lui non avrei mai potuto fare sesso. Sarebbe stato amore, e in quel momento ne avevo tremendamente bisogno.

  Red's Corner¬
D'accordo, uccidetemi.
Tremendamente sdolcinato, non trovate? Ho paura di essere un po' caduta nell'OOC, e questa cosa non va assolutamente bene. Come non va bene il mio ritardo, avevo promesso di aggiornare entro quella data che in realtà si trattava di ieri sera. Ma la puntualità non è mai stata il mio forte.
Bah, comunque spero che voi apprezziate questo terzo, e ultimo, capitolo di più di quanto l'abbia fatto io.
PS: Sto scrivendo una long un po' particolare su Tracey (e Theodore) per un contest. Non so cosa c'entri, ma la trama che ho stilato mi piace troppo! ^^
Ok, meglio che mi ritiri, no?
Kiss kiss,

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