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Autore: S_h_a_e_L    03/03/2011    6 recensioni
Draco... trovava cose.
Draco trova cose lontane, molto lontane.
No. Draco Malfoy era il migliore. Draco trovava cose, cose nascoste in posti difficili. Malfoy trovava cose nascoste nel posto in cui era più difficile trovarle e dato che lui, invece, le trovava... Era il Migliore.
E Harry.. Harry Potter aveva perso qualcosa. No, ad Harry avevano nascosto qualcosa, una cosa molto importante in quel posto, che era il posto più difficile in cui poter trovare qualcosa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Com'è felice il destino dell'incolpevole vestale!
Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata.
Infinita letizia della mente candida!
Accettata ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio

How happy is the blameless vestal's lot!
The world forgetting, by the world forgot.
Eternal sunshine of the spotless mind!
Each pray'r accepted, and each wish resign'd.

 


Draco ascolta, lo fa da un po’. Non riesce subito a capire tutto, ma non importa... l’importante, ora, è che ascolti.

 

Alla fine comprende che c'è un ragazzo, ora uomo, che è innamorato, perdutamente, che aspetta da sempre Draco e solo lui.

 

Comprende che c’è qualcuno che lo ha dimenticato, ma non è riuscito a cancellare il suo ricordo, il ricordo delle sensazioni che gli dava e questo l'ha costretto a pentirsi di una scelta inutile quando era troppo tardi.

Capisce che questo ragazzo aveva sperato di poter proteggere dimenticando, ma cosi non è riuscito a salvarsi.

 

E Harry voleva salvarsi, voleva salvare se stesso e voleva salvare entrambi sperando poi di poter salvare un "loro".

Continua a raccontargli di un enorme dolore, ma che sembra cosi dolce a Draco.

Ha un retrogusto dolce questo dolore, questo enorme dolore.

Enormemente dolce, straordinariamente giusto.

 

C'è qualcosa di stupido nel voler morire per amore, lo capisce, stupido e incredibilmente bello. Incredibilmente bello e giusto.

 

Poi quel ragazzo lo abbraccia, lo stringe e lo chiama, chiama in un sussurro il suo nome troppe volte e Draco lo ricorda, non può fare a meno di ricordarlo.

 

No. Draco scopre chi era e chi è ora. E quel che sente, quello che prova dicendo il suo nome che è vecchio, ma nuovo: gli piace. Per la prima volta.

 

Draco Malfoy.

 

E’ diverso ora, è suo.

Solo perché l’ha pronunciato quel ragazzo?

Solo perché quegli occhi verdi, così familiari, sembrano chiedergli qualcosa mentre lo dicono?

 

Sta cosi bene e lo sa, lo ha sempre saputo e improvvisamente lo ricorda, che non c'è mai stato altro modo per loro d'essere felici.

 

 

Però deve svegliarsi, deve uscire da quel labirinto per ritrovarsi tra le sue lenzuola, quelle da cui non si è allontanato. Deve alzarsi dal groviglio di lenzuola che lo ha sentito viaggiare senza muoversi.  Perché quella bolla sta crollando e lui deve salvare quel racconto.

 

Deve  ricordare se stesso e lui, deve ricordarsi di quando aveva dimenticato il suo nome e deve ricordare il suo nome e quello del moro al suo fianco.

E dovrà avere una memoria per due, la sua e quella del ragazzo che ha dimenticato per salvarlo.

 

E una voce gli arriva, il Sig. Destino sta sussurrando in quel bozzolo di lenzuola e incoscienza, gli sta indicando la strada.

 

 

“ Fallo innamorare di nuovo di te.. e innamorati di lui.

Amalo perchè lo merita, amalo perchè lo vuoi e lo vuole anche lui, amalo perchè te lo meriti. Ti meriti lui e il suo amore, un amore dimenticato, ma non cancellato e tu sai che c'è tanta, tanta differenza tra il dimenticare e il cancellare. Lo sai perchè anche tu l'avevi dimenticato, ma come lui non sei riuscito a cancellarlo. Ed è questa l'ora ... è questo il momento, apri gli occhi... apri il cuore apriti e lascialo entrare... è quello giusto, è quello vero. ”

 

 

E… si sveglia, con le lacrime agli occhi perché ha corso, ma sa che è tardi. Si volta a fissare quegli occhi verdi da cui scende una lacrima silenziosa e inconscia.

Vede l’ultimo bagliore prima del nulla, del vuoto in quel verde. Malfoy aspetta, perché la notte è sempre più buia un attimo prima dell’alba.

 

Aspetta mentre Harry Potter chiude gli occhi e li osserva agitarsi sotto le palpebre.

Draco Malfoy lo vede lottare ancora, disperatamente, per non affogare in quel mare che, però, l’ha già sommerso. Se si sforzasse, Malfoy, potrebbe sentire il rumore dei ricordi che abbandonano quella mente.

 

Passano ore, ma Draco rimane li e non chiude gli occhi.

 

Non pensa nemmeno di uscire da quella stanza, semplicemente non ha preso in considerazione nemmeno l'idea di farlo.

 

Il suo posto, è quello.

 

Nel raggio del suo sguardo...

A portata del suo profumo...

 

Potrebbe usare milioni di parole per giustificare quel pensiero. Potrebbe usare poche di queste per inventarsi motivi su motivi, tutti validi.

 

Ma non lo fa. Non parla perchè...

 

Il suo posto è a 10 cm da Harry Potter. Nel raggio del suo sguardo. A portata del suo profumo.

 

E quando Harry aprirà gli occhi vuole essere davanti a quello sguardo. Immerso in quel profumo.

 

Poi li vede, tremare e aprirsi.

 

Due magnifici occhi verdi, stanchi e appannati, ma vivi anche se privi di quella scintilla che lo contraddistingueva.

 

Incontra gli occhi grigi di Draco e sorride leggermente restando nella stessa posizione.

 

C’è una nota di panico, ma anche un retrogusto di pace nella voce calda di Harry..

 

Ciao.. 

 

Ciao 

Risponde Draco Malfoy, prima alle parole e poi al tenue sorriso.

 

I due occhi verdi lo fissano, scavano e poi si assottigliano leggermente, preda della curiosità.

 

Chi Sei?... 

 

Draco Malfoy.. 

 

Un nome che non gli dice niente, ma quegli occhi li ha visti già, in un sogno forse.

 

Cosa fai? “

 

Ti aspettavo, Harry. ”

 

 

Blaise Zabini osservava e guardando i due ragazzi stesi a pochi centimetri l'uno dall'altro, aveva voglia di spiegare loro perchè era sempre stato cosi difficile stare vicini e, contemporaneamente, tanto doloroso stare lontani.

 

Era certo che Harry stesse aspettando Draco, no anzi... era certo che avesse sempre e solo aspettato Lui, cosi come Draco avesse sempre e solo voluto Harry.

Era anche certo che prima o poi si sarebbero incontrati, a metà strada. Lì dove avevano sempre saputo dove cercare l'altro.

 

 Ed era stato così.

 

Così fu che Harry Potter dimenticò il suo nome e quello di tutto ciò che lo circondava. Per un momento, per un desiderio…

 

Perché a volte un desiderio può essere una condanna autoimposta.

 

Tutti compiansero la sorte del salvatore del mondo magico e per un po’ tentarono di tenere fede a quel decantato “Faremo tutto il possibile” che i giornali ripetevano senza sosta.

Prima di arrendersi.

 

Draco Malfoy rimase con il moro e smise di cercare.

 

Malfoy vide la prima volta di Harry con la propria bacchetta e riuscì a capire quello che il mondo non riusciva a vedere.

 

Le cose non hanno bisogno di un nome per essere ciò che sono. Harry Potter non avrebbe avuto bisogno di ricordare il suo nome per essere quello che era sempre stato.

E una emozione senza nome, non è meno reale.

 

Draco Malfoy vide, con il tempo, la bacchetta diventare una prolunga del braccio del moro. Perché Harry Potter era un grande mago, non perché lo scrivevano su targhe e onorificenze, ma perché la magia gli scorreva nel sangue. Ed il corpo non dimentica.

 

Draco Malfoy vide gli occhi verdi di Harry innamorarsi  di nuovo di lui e solo per quello avrebbe ringraziato sempre il fato.

 

Osservò, ancora, la nascita di tutte quelle espressioni che aveva rimpianto in quella camera d’ospedale.

Quando poi vide la prima volta l’espressione di Harry su una scopa, riuscì ad innamorarsi di lui.

 

Alla fine, quando, appena catturato il boccino durante la sua prima partita come cercatore professionista, Harry volo sugli spalti, saltando giù dalla scopa, solo per regalarglielo con un sorriso … alla fine Draco Malfoy riuscì a farsi amare.

 

“Sono diventato Bravo…”

 

Quella voce, la sua voce. Da quelle labbra, che sarebbero rimaste sempre le sue labbra.

 

- Amore.. -

 

“ Lo sei sempre stato.”

 

 

 

 

La verità che il Sig. Destino aveva compreso è che il loro, forse, era sempre stato un mondo al contrario oppure avevano sempre vissuto al contrario nel mondo.

 

A quel punto bastava girarsi, fare una capriola e confidare che il terreno non fosse troppo duro per loro che avevano passato una vita con i piedi annegati nelle nuvole.

 

Era così strano che non poteva dirsi nient'altro se non Perfetto.

Nessuno si era odiato quanto loro, nessuno era riuscito ad amarsi quanto loro si erano amati.

 

- Blaise Zabini sapeva quello che voleva da quando era nato. Era infatti uno dei pochi, pochissimi esseri al mondo a cui una madre snaturata o troppo amorevole aveva fatto non un dono qualsiasi, ma IL dono. 

Blaise Zabini era Solo, e quindi libero di quella libertà che vive di se stessa e che si nutre del benessere della solitudine, non di quella tragica di Potter ne di quella dolorosa di Malfoy. Zabini era amato, a distanza.

Ed era la distanza che rendeva Zabini uno di quegli esseri, mitologici, soddisfatto di se ed in pace con il mondo, fiero della propria libertà e conscio consapevolmente che questa venisse e vivesse della sua positiva solitudine. -

 

Blaise Zabini era felice, soddisfatto di se ed in pace con il mondo ed ... era innamorato degli occhi verdi di Harry quando, durante tutti gli anni di scuola, si fermavano ad osservare il suo migliore amico.

Era innamorato delle mani che vedeva tremare quando si incrociavano per i corridoi e Blaise sapeva che quel moro avrebbe dato tutto per sfiorare il biondo che gli sfrecciava al fianco.

Era innamorato dei sorrisi del bambino sopravvissuto e si domandava come facesse a vivere comunque e sempre, malgrado tutto. 

Blaise Zabini era innamorato e aveva deciso di fare un regalo al proprio amore, l'unico vero regalo. L'avrebbe amato sempre, a distanza. 

 

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Fine... 

Allora... che cosa ne pensate?... alla fine della mia prima FF conclusa XD 

Aspetto commenti e consigli e perchè no anche critiche.. ringrazio come sempre le mie fedelissime recensitrici. Vi adoro e se l'ho conclusa è stato soprattutto per merito vostro. La voglia di leggere le vostre parole mi spronava a rendere gradevole la scrittura e la trama.

Le fini mi mettono sempre un po' di tristezza, spero d'averla alleggerita e perchè no... magari tra un po' potrei scrivere uno spin off o un continuo. Sta a voi la scelta!

 

Un bacio e alla prossima FF (già in progettazione).

 


  
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