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Autore: saundersery    04/03/2011    4 recensioni
Anche quella sera Harry le avrebbe prese… era inutile, per quanto si sforzasse di fare il bravo proprio non riusciva ad evitare di essere punito da zio Vernon...
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Severus Piton, Sirius Black
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Il ritorno a Hogwarts fù un pò più problematico del previsto, nessuno aveva seguito le direttive di Molly preparando i bauli due giorni prima e come al solito la mattina del primo settembre alla tana regnava il caos più totale. Ron non faceva che tornare in camera per prendere qualcosa che aveva dimenticato, i gemelli invece litigavano per chi avrebbe dovuto portare giù i bauli in base ad una presunta scommessa persa da uno dei due la sera prima, Harry era affascinato da tutto questo, non era proprio usuale per lui vedere tutto quel trambusto e tutti quella gente così eccitata senza che nessun adulto picchiasse o minacciasse di morte.

La piccola Ginny Weasley andava a Hogwarts per la prima volta anche lei quell'anno, era timida e nervosa e ogni volta che incrociava lo sguardo di Harry arrossiva furiosamente.

Finalmente riuscirono a partire, mentre per Harry era perfettamente normale viaggiare in automobile, per tutti gli altri era una cosa davvero stramba oltrechè strettamente babbana. Anche Hermione si unì a loro nel grande atrio di King's Cross, abbracciò Harry e Ron con calore, era abbronzata e i suoi capelli sembravano meno crespi e gonfi del solito.

"Allora ragazzi come sono andate queste due settimane insieme?" Chiese contenta la strega

"Benone direi vero Harry? Ci siamo divertiti un sacco.... e tu invece Hermione?"

"Beh io sono stata in barca con i miei genitori e ho avuto un sacco di tempo anche per studiare... insomma stiamo iniziando il secondo anno e ci saranno nuove materie tra cui aritmanzia e voi pensate di studiarla? Mi auguro di si è una materia importante e ..." Ron non la ascoltava già più, sbuffando sonoramente propose sottovoce ad Harry una partita a sparasciocco una volta sul treno, Hermione continuava a farneticare su quanto fosse eccitata per le lezioni imminenti.

La mente di Harry era fissa a quell'incontro imminente, nonostante cercasse di non pensarci non poteva fare a meno di chiedersi cosa sarebbe successo con Severus, se la lettera era stata recapitata correttamente forse allora quella mancanza di risposta non era affatto un buon segno.

"Forza ragazzi è tardi!" Esclamò Arthur Weasley "io e Ginny andiamo per primi poi sarà il turno dei gemelli" Strillò Molly agitata, in effetti mancavano pochi minuti alle undici, dovevano sbrigarsi o avrebbero perso l'espresso per Hogwarts che riuscì però a partire contenendo tutti gli studenti.

 

"Buonasera Albus" La voce di Piton tradiva un certo nervosismo,

"buonasera a te Severus gli studenti saranno qui tra qualche ora ormai... speriamo che questo sarà un anno tranquillo" Replicò il preside calmo.

Scrutò il viso del pozionista che tradiva un certo disagio "mi chiedevo se... hai pensato di parlare con Harry" Sussussò Silente fingendo di cercare una caramella la limone nelle centinaia contenute in una ciotola d'argento sulla sua scrivania.

Severus guardava quasi ipnotizzato quella mano che rovistava tra gli involucri di carta, sapeva che era inutile far finta di non capire, avrebbe scommesso la sua testa sul fatto che Molly Weasley da madre premurosa, avesse già messo al corrente Silente della loro discussione la sera dell'ultima riunione.

Si alzò di scatto andando alla finestra "la verità Albus è che io non so cosa fare... insomma non posso far finta che non succederà nulla, lui tornerà... ogni volta che vedo il ragazzo io...." Si bloccò non riuscendo a continuare.

"Ragazzo mio io credo che per il momento tu possa trovare un compromesso, Harry ha bisogno di te e non solo della tua protezione... se e quando il signore oscuro farà ritorno allora ce ne preoccuperemo" Ma il professore perse la calma: "e cosa dovrei fare poi? Cancellare la mente del ragazzo? Che senso avrebbe? Tu lo sai come lo so io che tornerà e che la mia posizione non mi permetterà più certe libertà perchè sarebbe troppo pericoloso" Concluse voltandosi a fissare il viso vecchio del mago di fronte a lui.

"Severus... so che è una situazione delicata troverai un giusto equilibrio, mi spiace per il tuo rapporto con Harry ma questo non significa che tu debba farti odiare da lui... pensaci... io sarò sempre qui se vorrai un consiglio".

I primi due giorni trascorsero allegri e spensierati, poi arrivò quella prima lezione di pozioni e la pancia di Harry iniziò a fare le capriole ore prima, non era mai riuscito a vedere Piton, ai pasti era stranamente assente. Si mise in fila con gli altri in attesa di entrare nell'aula di pozioni.

"Tutti dentro... subito" Quella voce lo fece trasalire, sembrava ancora dura e arcigna, non era certo un buon inizio, Piton restò sull'uscio vedendo scorrere davanti a sè tutti i Grifondoro e i Tassorosso, Harry era l'ultimo della fila e quando fù il suo turno non osò alzare i suoi occhi verso il suo insegnante, entrò quasi di corsa e appena fù dentro l'aula inciampò cadendo rovinosamente tra la cattedra e la prima fila di banchi.

Uno scroscio di risate lo fece arrossire inesorabilmente, si rimise in piedi ignorando il fortissimo bruciore alla spalla che era andata a cozzare contro lo spigolo di un banco, Hermione fulminò tutti con lo sguardo mentre Piton non sembrò notare nulla.

"Bene allora" Iniziò attendendo che anche Harry fosse seduto accanto a Ron "spero che siate tornati con più voglia di studiare dell'anno scorso, mi aspetto molto da voi, quest'anno il livello delle pozioni che studieremo sarà di gran lunga superiore e non tollererò errori grossolani o negligenza" Concluse fissando Ron le cui orecchie divennero scarlatte.

 

"Seguite le istruzioni... avete un'ora da adesso cominciate" Disse sedendosi alla cattedra. Il cervello di Harry era come bloccato, ora aveva l'assoluta certezza di aver fatto un grosso errore spedendo quel biglietto di scuse. Avvertiva un dolore crescente che dalla spalla si stava diffondendo a tutto il braccio.

Piton non lo aveva degnato di uno sguardo, si sentiva stupido, istintivamentesi portò la mano alla fonte del dolore arricciando un pò le labbra, doveva resistere non poteva permettersi un'altra figuraccia.

Quel gesto non sfuggì al professore, forse il ragazzo aveva dolore, forse doveva spedirlo in infermeria, forse doveva parlarci, era così confuso da sentirsi arrabbiato, il non saper gestire quella situazione era un tormento per lui.

Poi accadde, gli occhi di Lily incrociarono lo sguardo glaciale di Severus e tutto il suo studiato, accurato, autocontrollo cedette un pò. Si avvicinò a quel banco ignorarando la stretta allo stomaco.

 

"Va tutto bene?" Sussurrò Ron, lui annuì in risposta, la sua pozione era un disastro competo in più Harry non riusciva ad usare bene le forbici, le sue dita cercavano di muoversi nonostante il dolore che era pulsante, si asciugò la fronte stava sudando.

"Qualcosa non và Potter?" La voce del suo professore lo fece sobbalzare "No signore... va tutto bene" Rispose senza osare guardarlo,

"Bene allora fai attenzione stai tagliando le radici di elleboro troppo rapidamente" Molti studenti restarono di stucco, non tanto perchè era strano vedere Piton dare dritte a qualcuno, quanto per il tono che aveva usato, quasi delicato, quasi apprensivo.

Lo sgomento della classe fece riprendere il controllo a Severus e gli fece fare il solito crudele sbaglio " Potter mi hai sentito? Sei sordo per caso? Farai esplodere tutto, oh vedo che abbiamo già il primo asino del corso quest'anno... complimenti per il tuo record" Sibilò mellifluo.

Qualche risata fece male ad Harry molto più della sua spalla, fissò l'uomo prima con sorpresa e poi con delusione "Vai in infermeria a farti controllare quella spalla immediatamente" Concluse cattivo ripulendo il calderone del bambino. Ron ed Hermione lo fissarono dispiaciuti, Harry si alzò e lasciò l'aula correndo, corse veloce ignorando il suono dei suoi passi e il dolore per quella caduta, il sogno di poter riavere un rapporto speciale con Severus era naufragato palesemente.

Piton si convinse di poter ignorare il suo senso di colpa, svuotò la mente fino alla fine della lezione, non poteva continuare a non avere mezze misure, forse era sempre stato il suo difetto più grande ma, l'effetto che aveva sul bambino quello beh finse che non gli competesse; doveva proteggerlo e non farsi amare da lui, forse quel primo giorno sarebbe stato sufficiente perchè il ragazzo si allontanasse per sempre smettendo di chiedergli di più. Una tremenda sensazione però si insinuò nel suo cuore.

Harry saltò il pranzo e anche tutte le altre lezioni, non era andato affatto in infermeria, l'ultima cosa che voleva era pubblicità per quella stupida caduta, si rinchiuse in camera fino al tardo pomeriggio quando Ron preoccupato andò a cercarlo.

"Ehi pensavo che Madama Chips ti avesse trattenuto... va.. tutto bene?" Chiese spostando le tende del letto di Harry che era raggomitolato su un fianco..

"non ci sono andato dalla Chips" Ron lo guardò serio "Ti fà molto male?" Chiese incerto notando l'espressione sofferente di Harry,

"Un pò ma passerà è solo una botta... voleva stare un pò solo"

"Capisco beh...è ora di cena dai andiamo ad ingozzarci e dimentichiamoci di quel pipistrello untuoso ti và?" Lo esortò Ron sorridendo.

Harry non riusciva neanche a tenere in sù la forchetta, il dolore era tornato prepotente e fece l'unica cosa che poteva, tentò di usare la mano sinistra.

"Harry santo cielo ti fà ancora male? Cosa ha detto Madama Chips?" Chiese Hermione preoccupata, Ron notò il disagio del suo amico e qualcosa gli disse che Harry non voleva far sapere nulla "è tutto ok Hermione" Rispose il rosso fissando la strega che ora guardava Harry confusa.

"Ma a me non sembra ok insomma Harry tu ci sei andato vero?" Quasi tutti si voltarono verso di loro
"Adesso dacci un taglio va bene?" sibilò Ron, lei si voltò offesa notando stavolta il disagio di Harry, tacque decisa ad attendere che fossero in sala comune.

Intanto al tavolo degli insegnanti nulla era sfuggito nè a Silente nè a Piton che finì il suo stufato riluttante prima di uscire ignorando tutti.

Harry mandò avanti Ron ed Hermione poichè finì per ultimo di mangiare, con la mano sinistra era stato un vero incubo ma, il dolore sembrava sparito, una notte di riposo e sarebbe tornato come nuovo. Appena uscì dalla sala grande il suo professore di pozioni lo aspettava ai piedi della scalinata.

"Potter come mai stai usando la mano sinistra?" Harry ricomnciò a sudare un pò e non rispose, "esigo che tu mi risponda quando ti faccio una domanda" Si sentiva un mostro, voleva sapere se il ragazzo stesse bene ma allo stesso tempo la sua voce era in mezzo al fuoco incrociato dei suoi sentimenti, le sue paure e il senso di colpa.

Harry avrebbe voluto urlare in faccia al mago tutte le sue domande e la sua delusione, avrebbe voluto ma non ci riusciva, era incatenato davanti a quell'uomo incomprensibile facendo la figura dell'idiota ancora una volta. Piton perse la pazienza ancora "Ho detto rispondimi... Potter" Sibilò minaccioso "Stò bene signore posso andare?" Ma non fece in tempo a correre via perchè Severus fece l'unica cosa che avrebbe fatto con qualsiasi altro studente, controllare se fosse vero, prese il braccio di Harry sollevandolo con forza portandolo all'altezza della spalla, un urlò straziante coprì l'atrio del castello e Harry si accasciò.

 

 

 

 

  
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