Storie originali > Comico
Segui la storia  |       
Autore: Madapple94    04/03/2011    7 recensioni
Dal quinto capitolo:
Bastardo.
Villano.
Traditore.
Impostore.
Gli rivolgo il mio miglior ghigno della serie Made-in-Stronzo, poi continuo amabile:
"Settanta bimbetti?"
"Esatto"annuisce come se tutto fosse perfettamente normale "Settanta dolci pargoli".
Come se fossero dolci.
Quelli sono dei pazzi alieni.
Prima si buttano giù dallo scivolo nelle posizioni più strane del tipo: gambe dietro la testa,posizione guru, imitando spider-man e cioé facendo finta di possedere il potere della forza antigravitazionale,finendo ovviamente con il deretano all'aria con tanto di bernoccolo optional,poi beh...Poi ci sono le Winx.
Quelle sono le più pericolose.
Fino a pochi attimi prima ti trovi davanti delle tenere e graziose ragazzine tutte intente a divertirsi,poi le vedi salire sullo scivolo ed è proprio lì che devi avere paura.
Una tremenda fottuta paura.
Ovviamente.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

* Shit *

 

 

 

La vedo.

E' proprio lì davanti a me.

Sembra quasi prendermi in giro con il suo insistente baluginio rossastro.

Basterebbe scaraventarla giù.

Distruggerla in mille pezzettini,ma lei è ostica...Per non dire bastarda.

Lei è lì ogni santa mattina,a ricordarmi quanto odi questo mondo,quanto detesti il suo maledettisimo trillo che mi desta dalle mie perverse elucubrazioni mentali notturne,ergo sogni per dirla in parole povere.

Digrigno i denti e mi trattengo dal mio istinto omicida,oppure sarà mia madre a uccidere me,visto che questa sarebbe la quarta sveglia che rompo,naturalmente involontariamente,che ci volete fare...

...Sono un tipo dolce al mattino.

Mi dirigo stancamente in cucina per versarmi una tazza di latte con i nuovi biscotti del supermercato.

Dietetici.

Perfetto.

Un ottimo inizio,direi.

Mi vesto svogliatamente e mi dirigo a scuola.

Strascico un passo dopo l'altro neanche fossi uno zombie.Peggio,stamattina guardandomi allo specchio ho notato due gigantesce occhiaie.

Fantastico.

Immersa nel mio mondo interiore,comincio a pensare a Platone,all'interrogazione d'inglese su Chaucer e ai brividi che mi verrano quando la Dama dei Ghiacci,alias la nostra carissima professoressa d'inglese, entrerà in classe e con il suo solito sorrisetto malefico estrarrà il mio bigliettino.

Come faccio a sapere che estrarrà il mio bigliettino?

Semplice,domanda quasi retorica.

Non sono preparata.

Perché è normale.

Quando non si è preparati è proprio il giorno della nostra condanna a morte.

Potrebbe essere una legge di Murphy...

E si che d'inglese vado bene,non fraintendetemi non voglio sembrare la tipica secchiona,mi piace.

Ma non è colpa mia se Platone ha dovuto farsi tutti quei filmini mentali e di conseguenza,non se bene per quale assurda legge,li ho dovuti studiare anch'io.

Pertanto,non c'era più spazio per inglese,proprio no.

Entrando in classe mi accorgo di non essere l'unica.

Francesco,con la testa fra le mani,si dondola come una dannato in preda al delirio mormorando sottovoce nomi e date.

Purtroppo per lui le sbaglia tutte.

Quando mi vede si direziona prontamente di fronte a me assilandomi freneticamente.

"Ti prego"mi supplica "Offriti tu".Cerca di farmi gli occhi dolci.

Come se ci cascassi.

Sarebbe come decidere la propria fine.

Sarebbe come finire direttamente nell'inferno,tra le fauci di Cerbero per la precisione.

"Te l'ho già detto"sbuffo irritata,togliendomi una ciocca dal viso "Non mi offro.Non sono preparata"rispondo piuttosto acida.

"Ma ti prego!!!!Farò qualsiasi cosa!"strilla esagitato il mio rappresentante.

Si,perché Francesco è uno dei due rappresentanti.

Per le mutande di Silente,come sia riuscito a farsi eleggere,proprio non lo so.

Comincia a subissarmi di domande su come possa evitare l'interrogazione,ma è inutile, dalla strega di Narnia non si sfugge.

Intanto ci raggiunge Alberto.Il tipico scazzato presente in ogni classe.

Avete chiaro in mente il tipo di ragazzo di cui sto parlando?

Bello,con quell'aria perennemente annoiata e due occhi da far paura che ogni tanto possono mandarvi in brodo di giuggiole?

Ecco,Alberto è decisamente il contrario.

Il problema della questione di fondo è che lui non è quel tipo di uomo.Bensì si atteggia,il che è molto differente.

"Hai studiato?"gli domanda trepidante l'altro compare.

Alberto alza le spalle con finta noncuranza...

...Come se non gliene importasse nulla,mentre in realtà è dal giorno precedente che studia come un folle,pur di non venire evirato dal padre, che ormai sull'orlo di una crisi isterica a causa dell'ennesimo quattro,minaccia di farlo seriamente.

Verso le otto meno dieci arrivano gli altri.

Uno dopo l'altro con il terrore puro dipinto sul volto.

Perché sanno cosa sta per accadere,sanno che non avranno alcuna speranza.

E lei sarà qui tra cinque minuti.

Ci sediamo,restiamo incatenati a quei trabiccoli di legno finché non sentiamo eccheggiare quel fastidioso ticchettio.

Un vago senso di panico s'impossessa delle menti più fragili,che cominciano a sfogliare freneticamente le pagine del libro,mentre il cardine della porta si abbassa.

Posso percepire chiaramente il battito dei nostri cuori.

Tum.Tu-Tum.Tum.Tu-Tum.

Come un uccellino in trappola che scalpita per uscire dal petto.

E la gelida sovrana entra.

Non un sorriso.

Non uno sguardo.

Non un saluto.

Merda.E' il mio primo pensiero.

Sbircio cosa porti sotto il cappotto lungo fino ai piedi.

Pantaloni neri.Merdissima merda.

Ora voi vi chiederete il perché di queste affermazioni.

Vedete,questo Lucifero al femminile,è piuttosto lunatico.

Diciamo che si può facilmente intuire il suo stato d'animo da certi piccoli accorgimenti.

Da poco tempo ha stretto un rapporto intimo con un uomo,povero diavolo,compassione all'anima sua,e abbiamo compreso che cambia abbigliamento a seconda della serata precedente,vi riassumo con uno schemino:

No gonna = No party.

Lascio intendere a voi cosa significhi Party...

Quindi possiamo dedurre facilmente se sia gentile o merdosa.

E oggi è merdosa.

Eccome se lo é.

Sbatte con molta non chalance la borsa in pelle sulla cattedra infischiandosene altamente della nostra presenza.

Poi apre il registro.

Il registro Rosso Sangue,ribattezzato da noi studenti.

Vedo deglutire Francesco molto rumorosamente.So cosa sta per fare.

Sta per compiere il gesto più insensato e stupido che solo un essere ameboso come lui può portare a termine.

Alza leggermente la mano.

L'algida regina dei ghiacci intanto non lo degna di un'occhiata.

Francesco si gira verso di noi,cerchiamo di sorridergli incoraggianti.

Bastardi,siamo tutti dei gran bastardi.Ripeto dentro di me,ma non posso fare a meno di sogghignare,pregustandomi la scena che verrà.

Si schiarisce la gola,mentre Lorenzo comincia a ridacchiare divertito.

Niente,nessuna reazione.

"Ehm ehm"continua l'essere ameboso senza capire che si sta cacciando nei guai.

Grossi guai.

A quel punto la sovrana del terrore alza la testa,infastidita da quel suono.

I suoi occhi ci trafiggono uno per uno,finché non trova la sua vittima.

E sorride di un sorriso malefico,come la matrigna quando offre la mela avvelenata a Biancaneve.

Non gli intima di parlare,per non sprecare fiato inutile,fa solamente un cenno della testa.

"Ehm,ecco...Ci chiedevamo se lei...Molto gentilmente..."balbetta il nostro povero rappresentante,mentre lei piega la testa di lato,sembra quasi un gatto che gioca col topo.

"Si?"domanda altezzosa.

"Ecco,se potesse non interrogare".

Ah,l'ha detto.La frase impronunciabile.

Ha proferito le parole che non devono mai e poi mai essere menzionate.

Le parole intoccabili.

Lei apre il registro,scruta attentamente i giudizi,poi con amabilità si rivolge a Francesco:

"Perché mai dovrei farlo?"chiede con ingenuità.

Lui tenta di trovare una scappatoia.Una qualunque.

"Beh,oggi c'era anche filosofia.Potrebbe aiutarci,la prego,abbia un po' di pietà"implora.

Non sa quanto si sbaglia.

Perché lei è diversa e infatti:

"Ma vede"continua la regina dell'inferno "Mio caro Francesco,io non ho pietà"mormora con fare cospiratorio.

Francesco la guarda spiazzato,ed infine si lascia cadere sulla sedia.

Ha fatto tutto ciò che era in suo potere.

La moglie di Satana nel frattempo prende la scatola contenente i bigliettini,e con uno scatto repentino ne afferra uno.

Francesco appare più rilassato.

Probabilmente sta pensando che non potrà di certo uscire lui,proprio lui su venticinque.

Ma anche qui si sbaglia.

Perché se c'é una cosa che non cambierà mai è proprio questa,la vendetta della sovrana del gelo sarà sempre imperturbabile.

Perché se lei vuole che accada qualcosa,quel qualcosa accade.

"Numero nove"scandisce con una punta di compiacimento.

Francesco comincia ad impallidire,poi lo sento aggiungere:

"Merda".

 

 

 

 

 

 

 

Salve,questa è la mia prima ff diciamo comica,non sapevo dove altro metterla...*O*

Allora,scusate il breve sclero,ma dovevo sfogarmi,dovevo spiegare al mondo intero quanto sia perfida la nostra prof,ovviamente non faccio nomi,chiedo anche scusa per il linguaggio colorito,ma rendeva meglio...^_^

Allora ditemi che ne pensate per favore,vorrei continuare,ma prima mi piacerebbe sapere alcuni vostri commenti,se continuerò naturalmente descriverò ogni mio professore...^__^

Goduria!!!

Scherzi a parte,se siete riusciti a giungere fino a qui,vi ringrazio immensamente!

Se volete commentate!!

Grazie

Bacio

Ave atque vale

Madapple XD

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: Madapple94