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Autore: Pallina    05/03/2011    8 recensioni
Perché non bisogna mai ubriacarsi con un Malfoy vicino.
"Ma Lily osservava con attenzione l’arto del giovane, senza sembrare avere nessuna intenzione a stringerlo.
-Aspetta…- mormorò con aria esitante. –Che ne so io che manterrai la tua parola?-
Il mago la guardò offeso, ma dopo qualche minuto le sorrise nuovamente.
-Facciamo il Voto Infrangibile!-
-Siiii!- rispose Lily, tirando successivamente fuori la bacchetta per suggellare quello che sarebbe stato il più grande errore della sua vita."
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO TERZO – La Gioielleria e il Gioielliere

 

Lily aveva lo sguardo perso nel vuoto e la testa piena di pensieri allegri, mentre sua cugina le stava facendo una ramanzina degna di nonna Molly.

Infatti, quel giorno, era stata costretta e pranzare con Rose e, chiacchierando allegramente del più e del meno, si era accidentalmente –managgia a lei!- lasciata scappare la storia del Voto Infrangibile. Da quel momento la ragazza castana era partita in quarta, iniziando a insultarla ripetutamente e lei aveva saggiamente deciso di estraniarsi dalla conversazione per non far precipitare la propria autostima.

-Siete due idioti, non ho parole! Ma come vi è saltato in mente?- strillò sua cugina, gesticolando furiosamente. –Eh?-

A quell’ultima domanda minacciosa, Lily si ridestò, sbattendo alcune volte le palpebre, prima di riportare la sua attenzione su Rose, che la guardava con espressione severa.

-Lily Potter, hai sentito una sola parola di quello che ti ho detto?-

La giovane ramata non poté impedirsi di rabbrividire, mentre notava la somiglianza tra sua cugina e sua madre.

-Si si, ho ascoltato tutto.- si affrettò a rispondere, leggermente infastidita. –Siamo due idioti, come ci è venuto in mente, bla bla bla…-

-Non c’è niente da scherzare! Lo sai che rischi di morire?- la riprese nuovamente Rose, incrociando le braccia al petto.

Lily alzò le iridi nocciola al cielo, non capendo perché tutti dovessero ricordarglielo; pensavano forse che facendoglielo presente tutti i giorni la situazione sarebbe cambiata? Già si era dovuta sentire la ramanzina di Albus e quella di James, e la telefonata divertita di Hugo, ci mancava solo questa!

Come promemoria per il futuro doveva ricordarsi di non accettare più pranzi con Rose per i prossimi mesi –forse anni- a venire.

-Lo so…- borbottò, abbassando le sue iridi nocciola sul piano del tavolo, sperando di intenerire la cugina e, per sua fortuna, così accadde.

Infatti la giovane Weasley la osservò qualche minuto con sguardo severo, prima di addolcirlo e sorriderle con fare rassicurante.

-Dai, non ti preoccupare Lils… Sono sicura che riuscirete a risolvere la situazione, in fondo Malfoy è un bel ragazzo.- affermò, con tono molto più dolce e Lily sorrise vittoriosa dentro di sé.

Ripensando all’ultima frase che aveva appena detto, però, alzò il volto di scatto, fissando la sua interlocutrice con aria sorpresa.

-Malfoy un bel ragazzo? Sei uscita di senno?-

Rose allargò i suoi grandi occhi nocciola, in un’espressione scettica.

-Smettila, non farmi credere che non te ne sei mai accorta!- replicò, con tono divertito.

-Bah, guarda, posso anche ammettere che forse, molto in profondità, il ragazzo può anche avere del potenziale, ma quella sua aria boriosa con cui guarda tutti dall’alto in basso, quel suo eterno cipiglio di superiorità e mille altre cose, rovinano quello che madre natura gli può aver concesso.- dichiarò lei, ostentando una serietà non consona alla sua personalità.

Rose fece per ribattere, ma, proprio in quel momento, Lily si ricordò di aver un appuntamento proprio con il ragazzo in questione, per il quale -molto probabilmente- era parecchio in ritardo.

Con un’agilità che non pensava di avere si alzò velocemente, raccogliendo le sue cose e salutando sua cugina con delle scuse.

Pochi minuti dopo stava già correndo.

 

*

 

Scorpius odiava aspettare, per questo aveva deciso di arrivare sul luogo dell’appuntamento con un buon quarto d’ora di ritardo. Peccato che, appena giunto davanti alla gioielleria, si era accorto che la Potter non era lì ad aspettarlo, come immaginava. Irritato si appoggiò al muro del negozio, incrociando le braccia al petto e preparandosi ad aspettare.

Lily Potter arrivò solo dieci minuti dopo e, appena la vide correre verso di lui, l’aria trafelata di chi era appena scampato alla morte, la fulminò con lo sguardo.

-Ti sembra l’ora di arrivare?- le chiese, il tono di voce indispettito.

La ragazza ramata lo raggiunse, appoggiando successivamente la mani sulle ginocchia per riprendere fiato, stremata dalla corsa indiavolata che aveva appena fatto.

-Non potevi Smaterializzarti?- continuò Scorpius seccato, mentre osservava la giovane con aria critica. –Ora sei tutta sudata, non ho nessuna intenzione di entrare con te conciata in questo stato in una gioielleria di lusso.-

Lily alzò finalmente lo sguardo, andando ad incontrare il volto del suo interlocutore.

-Per favore, Malfoy, non fare il bambino.- rispose, scostandosi una ciocca ramata da davanti agli occhi, prima di prendere la bacchetta nella sua borsa. –Non mi sono Smaterializzata perché ci avrei messo più tempo a trovare un luogo isolato dove farlo che venire a piedi.-

Poi, senza aspettare una risposta, mosse velocemente la bacchetta e, immediatamente, ritornò ad avere un aspetto ordinato. I capelli, che prima erano una massa informe sulle sua testa, le cadevano ora elegantemente sulle spalle formando delle piccole onde; la maglietta, prima completamente storta, tornò ad avere una piega normale sul suo corpo; le scarpe si allacciarono e la sciarpa si sistemò intorno al collo, compostamente.

-Soddisfatto?- replicò, mentre un sorriso ironico le si disegnava sulle labbra.

-Si, così sembri quasi decente.- rispose lui, ghignando divertito.

La ragazza alzò le iridi al cielo, esasperatamente divertita.

-Sei impossibile.- lo apostrofò, prima di dirigersi verso l’entrata del locale e sospingere la porta a vetri.

 

*

 

Appena Lily era scappata via correndo, Rose aveva deciso di andare a trovare suo cugino per parlare di quella situazione con lui. Per questo si era Materializzata a casa di Albus, decisa a lamentarsi della stupidità di sua sorella.

-Al, sei a casa?- chiese, dirigendosi verso la cucina, dove lo trovò intento a prepararsi qualcosa da mangiare.

-Rosie!- esclamò lui, sorpreso, prima di avvicinarsi per abbracciarla.

Rose rispose a quel gesto d’affetto, sorridendogli. Erano secoli che lei e Albus non si vedevano, entrambi presi dalle loro carriere; infatti la ragazza aveva iniziato uno stage per la Gazzetta del Profeta, mentre il cugino studiava per diventare Auror.

-Quanto tempo! Come stai?- le domandò, andando a sedersi al tavolo davanti a delle uova appena preparate.

-Bene, io sto bene. È tua sorella che mi preoccupa.- rispose, accomodandosi di fronte a lui e guardandolo con aria grave.

Albus ridacchiò divertito, prima di attentare un pezzo di uova e Rose lo fulminò con lo sguardo.

-Quindi hai saputo…-

-Certo che ho saputo! Non ti preoccupa la situazione? Lo sai che potrebbero morire entrambi?- continuò lei, gesticolando nervosa.

Il giovane bruno si lasciò sfuggire un sospiro, poggiando la forchetta a fianco al piatto.

-Lo so…- mormorò, con tono grave, fissando le sue iridi smeraldo in quelle della cugina. –Ma non penso che la situazione sia irrecuperabile. Emily è una ragazza volubile, vedrai che in poco tempo cederà alla corte di Scorpius.-

Rose annuì, per niente convinta, portandosi una ricciolo castano dietro l’orecchio.

-Oh Al, sono così preoccupata.- sospirò, scoraggiata. –Promettimi che cercherai di aiutarli.-

Albus le sorrise, incoraggiante, tornado a mangiare il suo pasto.

-Non preoccuparti, ci penso io. Ma raccontami qualcosa, sono secoli che non ci vediamo! Come va con Alex?- le chiese, cambiando argomento e lanciandole un’occhiata maliziosa.

 

*

 

L’interno della gioielleria era il locale più affascinante che Lily avesse mai visto. Ogni angolo era ricco di vetrine dove i gioielli più eleganti erano disposti in bella mostra; la ragazza era rimasta particolarmente affascinata da un braccialetto, il cinturino era di semplice oro bianco e al centro era posizionata una palla piena, che brillava di luce propria.

-Posso aiutarla?- le chiese una voce.

Lily alzò le iridi andando ad incontrare la figura di un giovane commesso dagli occhi penetranti e i capelli scuri, che le sorrideva gentilmente.

-Io…- mormorò, leggermente a disagio.

Lui le sorrise incoraggiante, voltandosi poi verso la vetrina che la giovane stava osservando.

-Questo bracciale è veramente un bel oggetto, ha un ottimo gusto.- affermò, prendendo le chiavi per aprire lo scomparto.

-No!- si affrettò a fermalo la ragazza e lui si arrestò, la mano a mezz’aria. –Io… cercavo un anello.-

In quel momento, Malfoy le si avvicinò, portando le sue iridi argentee dal commesso a Lily, con aria perplessa.

-Ah.- rispose il giovane, quasi con stizza, osservando il ragazzo appena giunto. –Il suo fidanzato le vuole fare un regalo?-

Lily, a quelle parole, sussultò leggermente, non capendo bene a cosa il commesso si stesse riferendo.

-Si, proprio così.- replicò al suo fianco Malfoy, scoccandogli un’occhiata gelida. –Pensavo ad un anello con un diamante, diciamo cinque carati, ha qualcosa da farmi vedere?-

Il negoziante si affrettò a dirigersi verso la vetrina degli anelli, seguito dal ragazzo biondo, mentre Lily rimaneva impalata, non avendo ancora ben capito cosa fosse successo.

 

*

 

-Malfoy, si può sapere perché ti sei spacciato per il mio ragazzo?- affermò Lily, il tono di voce irritato, mentre seguiva il ragazzo lungo la strada.

Dopo circa un’ora era riusciti a comprare quel benedetto anello e la ragazza era riuscita finalmente a capire cosa fosse successo nella gioielleria; e la cosa l’aveva stranamente irritata.

Malfoy, per tutta risposta, sbuffò, infastidito.

-Quel tizio ci stava provando.- replicò soltanto, pensando –probabilmente- che quelle poche parole le sarebbero bastate.

Lily affrettò il passo per raggiungerlo, prima di rispondergli.

-E questo ti da il diritto di farti passare per il mio ragazzo? E poi che male c’era se ci stava provando?-

Il ragazzo alzò le sue iridi al cielo, esasperato, arrestando la sua camminata.

-Un commesso dovrebbe aiutare i propri clienti, non provarci con le ragazze carine; non è professionale.- rispose, ricominciando subito dopo a camminare.

E Lily rimase lì, immobile, sorpresa dalla frase del giovane: Malfoy le aveva veramente appena detto che era carina?

-Che fai, ti sei imbambolata?- le chiese qualche secondo dopo, voltandosi verso di lei, con aria ironicamente divertita.

La ragazza ramata, scuotendo il capo, riprese a camminare: probabilmente aveva sentito male.

 

 

 ***

 

 

 Ho appena smesso (per poco purtroppo) di studiare e mi sono detta "perchè non aggiornare?", così per vostra felicità (spero), come premio al mio studio matto e disperato, ecco qua il nuovo capitolo!

Non succede molto in questo capitolo, ma fa la sua comparsa Rose, e -naturalmente- è giustamente proeccupate per quello che sta succedendo; infatti Lily e Scorpius non sembrano rendersi conto della gravità della situazione! 

Comunque, che ne pensate? Vi è piaciuto?

Ora passo velocemente ai ringraziamenti e ai saluti, così potrò tornare a studiare (nooooo! T_T)!

Ringrazio tutti quelli che hanno inserito la storia nelle seguite/ricordate/preferite e, naturalmente, a chi l'ha commentata!

Un bacione e a presto

Pallina

 



   
 
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