“The scenes of our crimes

But for you this never ends

Can you stay strong?

Can you go on?

Kate, are you doing okay? “

(Kristy, are you doing okay?-The Offspring)

È trascorsa una settimana da quel giorno maledetto.

E sono passati quattro giorni dal tuo funerale.

Sei morto tra le mie braccia. E non ho potuto fare niente.

Mi hai lasciato.

Ma il rimpianto più grande è stato quello di non averti detto che ti amo. O meglio, che ti amavo.

Continuavo a rimandare, mi ripetevo che sarebbe arrivato il momento giusto.

Ma ho perso la mia occasione.

Quando ti sei accasciato a terra mi sono inginocchiata immediatamente su di te.

Non sapevo cosa fare.

Ti ho afferrato la mano e ho pregato che tu rimanessi con me.

La stringevo sempre più forte, come se volessi creare un nuovo legame tra noi... Come se volessi trasferirti la mia energia, in modo che potessi resistere.

Poi hai riaperto gli occhi per alcuni istanti.

E mi hai spiazzato, come al solito. Con quelle parole hai oltrepassato definitivamente la mia corazza. Sei entrato e ho richiuso la porta.

E ora ti porto con me.

Incredibile, al distretto lo sapevano tutti: Esposito, Ryan, Lanie... Persino il Capitano sapeva che c'era qualcosa di speciale tra noi.

Tutti, tranne noi. Lo ignoravamo? Non credo.

Temevamo i nostri sentimenti? Sì, avevo paura. Avevamo paura.

Paura di amarci, paura di scoprirci.

Ma adesso sono ancora più spaventata. Sono sola. Non ci sei più. Non mi sono mai sentita così indifesa.

Esposito mi ha chiesto se riuscirò ad andare avanti.

Montgomery mi ha dato tutto il tempo per riprendermi.

Ce la farò? Non ne ho idea. Forse sì. Sono sempre stata forte.

Oppure è proprio il momento di non fingere e di esternare i miei sentimenti.

Continuo a fissare la tua sedia vuota. Sperando che sia solo un sogno. Un incubo.

Da cui potrei svegliarmi. Magari trovandoti al mio fianco.

Avvicinarmi lentamente a te e baciarti veramente. Non come quella volta davanti al magazzino.

È inutile. È difficile. Non ci sei più. Sei morto per proteggermi. E io non ho potuto fare niente.

La mia missione è rimasta incompiuta.

Ma sappi una cosa Rick... Anche io ti amavo. Persino quando avevo Tom e Josh.

Take me with you. I will never let you down. I will love you. Now and forever.

Note dell'”autrice”: Vi starete chiedendo perché sono stata così veloce nell'aggiornare... La verità? Questa storia l'ho scritta quasi interamente durante le ore di scuola come fisica e diritto, quindi mi è solo bastato ricopiarla sul Pc.

Veniamo alla canzone... Appena l'ho sentita ho pensato che fosse perfetta! Leggemente modificata, ma eccola lì!

E adesso vi starete chiedendo da dove venga la frase finale che è la stessa del primo capitolo, ma in inglese.

Viene dalla mia testolina? No.

È l'ultima strofa di “Take me with you” dei Secondhand Serenade...

Il titolo della storia invece? “No, it isn't” dei Plus 44...

E da adesso rientro ufficialmente in modalità “dolcezza” quindi non vi preoccupate, per un po' basta con queste storie!

Solo One-shot romantiche e naturalmente “Whenever you call I will be there” anche se non so quando scriverò perché a fine mese arriva il pagellino e sono sommersa dalle verifiche!

Basta! Il commento si sta allungando troppo!

Recensio? Parola d'ordine!

4everBasketball