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Autore: Aisha Argentea    05/03/2011    1 recensioni
Eva e Carlo, lei vent’anni , lui venticinque, insieme formavano una coppia fantastica. Poi, un giorno, il dramma, lui la stava aspettando ma lei non è mai arrivata …
Un dramma tutto italiano, la scomparsa improvvisa di donne innocenti che non hanno fatto mai del male a nessuno.
Questa storia, non avrà tanti capitoli ma nasce con lo scopo di lanciare un urlo contro tutte queste mostruosità.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Image and video hosting by TinyPic Qualcuno bussò alla porta, Carlo non aveva voglia di vedere nessuno, ma si alzò dal letto ed andò ad aprire:
- Si? -
- Ciao Carlo! - lo salutò il piccolo Marco
- Buongiorno - lo salutò la nonna di Eva
- Ciao Marcolino.Salve signora - rispose Carlo, poi chiese:
 - A cosa devo questa visita? -
- Marco aveva voglia di venire qui - spiegò l’anziana donna
- Posso entrare? - chiese il bambino
- Ma certo! Signora, prego, entri -
- No, io no, lo posso lasciare qui per un po’? - chiese la donna
- Certo - rispose Carlo
Poi la donna andò via e il ragazzo rimase con il piccolo Marco che stava guardando le foto con Eva,appese al muro.
- Perché è andata via? - chiese il bambino
- Non lo so … ma tornerà presto - rispose Carlo scompigliandogli i capelli
- Non mi ha salutato, è stata cattiva -
- No non è vero, non è stata cattiva, non lo sapeva neanche lei che se ne sarebbe andata - spiegò il ragazzo
- Tu dici che torna? - chiese il bambino accarezzando una foto
- Si, vedrai, e quando torna facciamo una bella festa, con la musica, i coriandoli, i regali … perché non le fai un disegno? -
- Ma io gliel’ho già fatto … ora te lo faccio vedere - disse il bambino, aprì lo zainetto che aveva sulle spalle, estrasse un foglietto piegato e lo diede a Carlo che lo aprì:
 - Ma è un angelo - disse il ragazzo guardando l’immagine
- Si, e gli ho fatto le ali grandi grandi -
- E chi è quest’angelo? -
- Eva. A scuola mi hanno detto che quando una persona non la vedi più significa che è andata in cielo e si è trasformata in angelo -
- Tesoro si, ma questo accade quando una persona muore, che va in quel paese dove siamo andati con Eva a trovare mia nonna,
ricordi? -
- Si, dove ci sono tante pietre con le foto e tanti fior colorati? -
- Proprio così Marcolino, però Eva non è lì, Eva è andata a farsi una lunga passeggiata e un giorno tornerà -
- Quindi Eva non è lì, ma allora chi va in quel posto non torna
 più? - chiese il bambino
- No, però è diventato un angelo come quello che hai disegnato tu -
- Quindi tua nonna ora è un angelo? -
- Si e adesso ci sta guardando --
-Perché non le chiedi di portarti da Eva? -
- Loro non possono, piccolino … ora ti va un bel gelato? -
- Si si! -
I due passarono il mattino insieme poi all’ora di pranzo Carlo portò il piccolo in un fast food  e dopo lo riaccompagnò dalla nonna. Certo, che quel bambino assomigliava tanto ad Eva ed era così piccolo che Carlo non riusciva a pensare come avrebbe potuto sopportare l’eventuale notizia della morte della sorella. Poi pensò al disegno che gli aveva mostrato, e se fosse vero? E se Eva fosse davvero morta? Carlo non ce la faceva più, accese la freccia ed accostò nella piazzola di sosta a destra, si appoggiò allo sterzo ed incominciò a piangere. - Basta! - urlò sapendo che nessuno lo poteva sentire, poi ad un tratto alcune gocce bagnarono il vetro del parabrezza ed incominciò a piovere. Ormai erano venti giorni che Eva era scomparsa e più di qualcuno incominciava a perdere le speranze di ritrovarla.

- La cosa più brutta è proprio questa, quando una persona scompare e non sai dove sia finita - disse Paolo che era andato a casa di Carlo per vedere come stava. Carlo annuì e non disse nulla, il dolore lo stava consumando piano piano, da quel giorno in cui Eva era scomparsa la sua vita era cambiata, il mondo gli era crollato addosso e lui si sentiva morire sempre più.
- Si ma tu ti devi dare coraggio - disse ancora Paolo
- Paolo, coraggio? Non dire cazzate … nessuno mi da speranze di ritrovarla, nessuno! Ormai per tutti, anche per i suoi genitori, è morta -
- Per me no … Eva non è morta per me, secondo me è viva … e poi io sono molto religioso, credo molto in Dio e tutte le sere prego per lei, sai? -
Carlo lo guardò: - Grazie Paolo - rispose con tono cordiale.
   
 
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