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Autore: MaryElizabethVictoria    06/03/2011    2 recensioni
Una vecchia fotografia viene ritrovata a Grimmauld Place. Contiene i ricordi dell'ultimo anno a Hogwarts dei Malandrini, dei loro primi amori,della dubbia frequentazione di tre ragazze Serpeverde, come è cominciata la guerra magica e chi vi ha preso parte. Se 'i ricordi sono l'unico paradiso dal quale non si può essere cacciati' per qualcuno è semplicemente è sprofondare all'Inferno.
(Assolutamente un esperimento, vorrei sapere se è degna di essere continuata^^ Buona lettura!MEV)
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Amalya avrebbe ricordato lo spavento di quella notte per tutta la vita...solo un attimo prima si trovava nel gazebo con Remus e stavano facendo progetti per il loro futuro insieme...

-Io potrei continuare a lavorare preparando pozioni- stava dicendo, esaltata dallo spumante e dall'atmosfera natalizia- potremmo trovarci una casa, una piccola e modesta alle periferia di Londra...

-Una casa con una grande cantina...- le ricordò lui sorridendo appena- .. e tu dovrai andare a dormire fuori una volta al mese.

-Ma io voglio restare con te!- protestò Amalya.

Dannato Remus, anche in una serata così perfetta doveva fare il guastafeste con la sua irriducibile razionalità.

-Amy, lo sai che sarebbe troppo pericoloso...

-I tuoi amici li fai restare però!Credi che io non saprei difendermi da uno stupido lupo mannaro?!

-Lo stupido lupo mannaro non attacca chi è in forma animale, ne abbiamo già parlato.

-Allora facciamo così...- Amalya si sporse in avanti verso di lui e si mise a cavalcioni sulla sue gambe, tirando con questo movimento appena di più la scollatura del vestito- ...quando viene la luna mi trasfiguri in un qualche animale e mi ritrasfiguri la mattina dopo... è perfetto non trovi, amore?!Che animale pensi che andrebbe bene per me?- sussurrò lasciva direttamente nel suo orecchio.

-Un cobra- rispose lui senza la minima esitazione.

Amalya gli morse il lobo dell'orecchio per rappresaglia. Allora Remus la sollevò per la vita ribaltando le posizioni, erano entrambi sdraiati sull'erba bagnata a ridere come pazzi. La conversazione che stava degenerando a un livello sempre più fisico fu interrotta da urla lontane, anche gli altri accorsero.

Subito dopo scoppiò il finimondo.

Tra gli incantesimi che volavano a destra e a manca Amalya riuscì a distinguere James e Sirius scattare in avanti, Lily e Darcy dietro di loro pronte a combattere. Gli avversari erano meno numerosi di loro ma di gran lunga più esperti e conoscevano maledizioni che nessuno di loro aveva mai incontrato sui libri di scuola.

Lavinia che strillava come impazzita sul corpo esanime della sorella, incapace di formulare un incantesimo decente, a un certo punto Darcy le afferrò entrambe per tirarle da parte fuori dalla linea di tiro, Sirius si spostò in avanti per coprirle ma fu a sua volta raggiunto da un paio di maledizioni ...e c'era Remus poco più in là che lanciava un sortilegio scudo per riparare i genitori di Lavinia, immobili in mezzo al caos.

Uno degli incappucciati lo stava puntando con la bacchetta, Amy istintivamente fece un passo avanti in quella direzione ma così facendo consentì al suo avversario di approfittare della distrazione per disarmarla. Fu scaraventata indietro sul prato a un paio di metri dal centro dell'azione, la sua bacchetta disegnò un mezzo arco per aria finendo chissà dove.

Prima che potesse rialzarsi avvertì un'ondata di gelo scendere su di loro. Poco dopo una serie di figure nere planò in mezzo al gruppo, strisciarono tra la folla dei duellanti disperdendoli. L'arrivo dei dissennatori poteva significare una cosa sola: anche gli auror del ministero stavano arrivando a sedare il combattimento, e poco gli importava se al loro arrivo un paio di loro fosse stata già baciata da quei mostri.

Alcuni tra loro evocarono prontamente un patronus argenteo, ma Amalya era senza bacchetta e spaventata a morte. Riuscì solo a rimanere immobile, china sull'erba sperando solo di scomparire, mentre uno dei dissennatori si faceva sempre più vicino a lei, la mano putrefatta alzata per ghermirla.

Riuscì appena a scorgere qualcosa di sottile e argenteo, quasi la forme di un serpente, balenare davanti a lei prima di perdere i sensi. Poi solo l'oscurità.

Quando si risvegliò era adagiata in un comodo letto che aveva qualcosa di famigliare. Si trovava ... no, non poteva essere l'infermeria di Hogwarts, giusto?! Eppure i fatti parvero smentirla quando con grande sforzo sollevò completamente le palpebre, pesanti come macigni. Accanto a lei stentò a riconoscere Darcy...era pallida come un fantasma, con un braccio fasciato appeso al collo e gli abiti coperti di sangue raggrumato.

-Amy!Sei sveglia!!Oh, questo non è mio...- si affrettò a precisare intercettando il suo sguardo allarmato- ...è di Sirius ... ce l'hanno messa tutta per ucciderlo... ma sta bene adesso, o almeno Madama Chips ha detto che starà bene...- si mordicchiava il labbro inferiore, fissando preoccupata il letto accanto a quello di Amy dove il ragazzo stava riposando.

Amalya notò che aveva una pessima cera, come tutti gli altri del resto, uno ad uno li cercò con lo sguardo nella stanza per assicurarsi che stessero bene.

-Gli altri?- domandò debolmente.

-Vivi- rispose Darcy concisa, e per il momento quello bastava.

-Ehi- il volto che aveva cercato prima di tutti le si fece vicino, Remus le accarezzò la fonte delicatamente, provando un evidente sollievo nel vederla sveglia, anche lui era pallido e molto provato ma stava bene - La famiglia di Lavinia è ancora sotto shock ma sono tutti vivi, li hanno ricoverati al San Mungo, lei e Codaliscia sono andati con loro. Ramoso si è beccato una bella maledizione e Lily è stata colpita solo di striscio,nulla di grave...- accennò ai due ragazzi all'angolo opposto della stanza, che ricambiarono il suo sguardo provati, ma incolumi.

-Sei proprio un folle idiota!!Non avresti dovuto...- stava dicendo Lily in tono basso e minaccioso- Se penso che avresti potuto...io...James Potter, non provare mai più a farmi prendere uno spavento del genere!!

- Tranquilla, adesso che ti ho trovata non ti sbarazzerai di me tanto facilmente...- assicurò James, che per una starna coincidenza si era fatto molto più rosso in viso, poi aggiunse- Felpato era quello messo peggio comunque quando è arrivato il professor Silente...-

-Il professor Silente?!- esclamò Amalya sorpresa.

-Si è lui che li ha mandati via... e poi ci ha portati qui- spiegò Lily- ...tu eri svenuta e all'inizio abbiamo pensato... non ci eravamo accorti che un dissennatore ti stava attaccando...ma come hai fatto a scacciarlo senza bacchetta?

-Il patronus!- ricordò lei ad un tratto- Qualcuno ha mandato un patronus a proteggermi, era a forme di serpente credo...chi di voi...

-Non essere sciocca, non ti avevamo nemmeno vista a terra no?!- dichiarò Darcy afferrandole una mano e stringendo un po' troppo forte- Nessuno di noi evoca un patronus simile, te lo sei immaginato.

-Se Silente fosse arrivato anche solo pochi istanti dopo non so se...- stava dicendo Remus, ma non terminò la frase perchè la porta della stanza sbattè violentemente facendoli sussultare tutti.

-Loro dove sono?!- stava sbraitando un mago del ministero- Lo so che Silente li ha nascosti qui , so che dà asilo a quei giovani delinquenti!!Ah!!- Bartemius Crouch, il capo dell'Ufficio Auror varcò la soglia dell'infermeria puntando loro contro la bacchetta- Lo sapevo, sono qui, prendeteli!!

Si era portato dietro una manciata di auror che subito li circondarono come se si trattasse di pericolosi terroristi e non di un gruppo di innocui ragazzi, per di più tutti feriti e malconci.

-Voglio che siano portati tutti ad Azkaban in attesa del processo- aggiunse il signor Crouch.

-Di cosa saremmo accusati esattamente?- domandò Amalya, sbattendo le palpebre esterrefatta.

-Mi sembra chiaro, questi idioti del ministero non sono riusciti a prendere i veri colpevoli tanto per cambiare...gli serve qualcuno da incolpare per far vedere alla gente che stanno facendo qualcosa- commentò Darcy con la consueta freddezza.

-Attenta a come parli ragazzina!

-Non osare toccarla...- ringhiò Sirius che stava cercando di alzarsi e impugnare la bacchetta nonostante le varie fasciature.

-Ma che razza di modi... che cosa pensa di fare nella mia infermeria?!- entrò sbraitando a sua volta Madama Chips- Questi ragazzi sono feriti, hanno bisogno di riposo!!Quando il preside ne verrà a conoscenza sarà ...

-...estremamente contrariato, si- completò con la massima tranquillità Albus Silente, comparso in tutta la sua altezza in mezzo a loro - Posso sapere che cosa desideri dai miei studenti Bartemius?

-Io li devo arrestare!Sono i responsabili dell'aggressione alla casa dei babbani...- balbettava quello fuori di sè, fissandoli tutti come se si trattasse di pericolosi criminali.

-Non siamo stati noi!!- esclamarono in coro i ragazzi.

-Su questo non c'è alcun dubbio- soggiunse Silente con gentilezza, liquidando con un cenno gli auror che lo fissavano confusi - mi domando però chi...

-Dove sono adesso?!DOV'E' MIA FIGLIA?!?!- li raggiunse una voce piuttosto agitata, tendente all'isterico.

Nella piccola infermeria già strapiena fece il suo ingresso Ludmilla Earnshaw. Era una donna bruna come la figlia, una donna sottile come un giunco, esile e dall'aria solitamente trasognata, ma in quel momento avanzava con la ferocia di una tigre. Al suo seguito un esercito di genitori preoccupati invase il piccolo locale.

-Se volete avere la cortesia di seguirmi nel mio ufficio...- intervenne Silente rivolto agli auror e in particolare al loro sconvolto capo- ...sono certo che i signori desiderano accertarsi delle condizioni dei loro figli.E abbiamo già abusato a sufficienza dell'ospitalità di Madama Chips...- rivolse un cenno educato alla donna, esasperata da quanto stava avvenendo nella sua infermeria.

Remus si fece da parte imbarazzato, non aveva ancora avuto occasione di capire cosa ne pensasse la madre di Amalya della loro storia.

-Tesoro, come stai?!?!- Ludmilla si era avventata su sua figlia più rapida di un dissennatore - Dove ti fa male?!Cosa è successo?!Mia povera piccola...cosa ti hanno fatto?!- Amalya cercò di scrollarsela di dosso imbarazzata. Nessuno degli altri genitori si stava abbandonando a scenate simili, ma sua madre aveva una naturale predilezione per il dramma e quell'occasione di mettere in imbarazzo sua figlia non se la sarebbe lasciata scappare per nulla al mondo.

-Niente che non si sia meritata- intervenne gelida Agnes Hardgraves- Così imparano tutti quanti a impicciarsi in affari che non li riguardano.

-Mamma- esclamò Darcy- hanno tentato di ucciderci!!

-Taci, tu sei già abbastanza nei guai- Agnes si rivolse alla figlia- adesso prendi le tue cose e vieni a casa con me, da questo momento sei ritirata da Hogwarts.

-Scusi, ma non le sembra un po' drastico?- intervennero i signori Potter-... in fondo l'importante è che i ragazzi ora stiano bene...

- Terminerai gli studi da casa, così che forse ti passerà la voglia di mischiarti a certa gente- proseguì lei inflessibile.

-Scusami Agnes, ma mi auguro che con 'certa gente' tu non voglia riferirti a mia figlia?!- intervenne la signora Earnshaw con voce tremula, come risvegliandosi da un sogno- Mia cara, credevo che avessimo superato il piccolo incidente del matrimonio...

-Quella sciocca di tua figlia ha preferito uno sporco mezzosangue a mio figlio, non era comunque degna di far parte della nostra famiglia- dichiarò l'austera signora- andiamo Darcy, non perdiamo altro tempo...

-Come ti permetti vecchia vipera?!Mia figlia è perfettamente libera di stare con chi vuole!!!-stava urlando Ludmilla agitando la lunga chioma già scarmigliata - Pensa piuttosto al tuo di marito, sono anni ormai che è in viaggio all'estero, non è vero?!Probabilmente perchè non ti sopporta più come il resto di noi è costretto a fare!!- scoppiò in singhiozzi subito dopo e corse ad abbracciare sua figlia tirando dentro nell'abbraccio anche un Remus piuttosto imbarazzato, che non aveva mai visto fino a pochi istanti prima.

-Non farci caso...- gli bisbigliò Amy-...la mamma ha sempre avuto una spiccata predilezione per fare l'attrice tragica, quando le parleremo della tua condizione vedrai che ti adorerà ancor più di quanto non faccia ora...

-Io non vengo- quelle poche parole pronunciate da Darcy Hardgraves con lo sguardo fisso a terra e nel trambusto generale risuonarono come macigni che rotolano da una montagna.

-Che cosa...che cosa hai detto cara?- Agnes Hardgraves la fissò confusa coi suoi occhi di ghiaccio, per lei essere contraddetta da sua figlia era chiaro sintomo che il mondo stava andando a scatafascio.

- Mi dispiace mamma...io non mi muovo da qui- ripetè lei appena più forte, serrando la presa sulla sponda del letto di Amalya, come se questo potesse darle coraggio.

-Cosa?!

-Ha detto che non viene via con lei, ma ci sente?!- intervenne Sirius spazientito, Darcy represse un sorriso solo perchè non era davvero il caso.

-Tale e quale a tuo padre,avrei dovuto aspettarmelo,ma tu non oserai mettere in imbarazzo tutta la nostra famiglia come ha fatto lui...

La sola menzione del padre servì a far risollevare lo sguardo alla ragazza.

-Non preoccuparti per me...Preoccupati di Elios piuttosto, come mai non è qui a schierarsi incondizionatamente dalla tua parte?Un contrattempo immagino...E' ancora fuori a divertirsi con i suoi nuovi amici?- le domandò Darcy sprezzante.

-Non sono affari tuoi cosa fa tuo fratello, lui almeno sa qual'è il suo posto a differenza di te, piccola ingrata!

-Il mio posto è con i miei amici- la sfidò Darcy ostentando un tono fermo simile a quello della madre, i suoi occhi verdi sfavillavano in maniera inquietante.

-Io...oh, non sono mai stata insultata così in tutta la mia vita!- strillò la signora Hardgraves,priva di qualsiasi appoggio, ma non riuscì a proseguire quelle lamentele perchè poco dopo i genitori furono invitati a lasciare che i ragazzi riposassero. Ci vollero tutte le energie e i buoni propositi di Madama Chips per scollare la signora Earnshaw dal capezzale della figlia, neanche fosse in punto di morte.

-E non affaticarti troppo cara...- le gridò agitando la mano in una posa teatrale-...oh, cielo, i miei nervi...- seguì un finto mancamento tanto per concludere degnamente quella scena e il signor Potter riuscì a prenderla giusto in tempo.

A quel punto Amalya valutò seriamente l'opzione di fingersi orfana.

Rimasero tutti lì quella notte e gli auror del ministero non tornarono più a disturbarli, evidentemente Silente li aveva convinti della loro innocenza almeno per il momento. Riuscirono quindi a riposare almeno un poco, tutti tranne Darcy che continuava ad agitarsi nel sonno e alla fine rinunciò del tutto a dormire, si sporse verso il letto accanto.

-Ehi Black...dormi?

-Dormirei volentieri se tu non continuassi a rigirarti come un'anima in pena...- le arrivò la solita risposta ironica, poteva quasi immaginarselo il suo sorrisetto divertito celato dal buio della stanza- ...dai, scherzavo, cosa c'è?

Udì solo il cigolio del letto e il fruscio delle coperte spostate, poi un altro peso andò a posarsi sulla sponda del suo proprio accanto a lui .

-Non riesco a dormire- disse la ragazza come se fosse colpa sua- senti è da un po' che volevo chiedertelo...come si sta...ehm, a vivere da soli, senza la famiglia?

-Una favola!- rispose lui d'istinto, poi però si fermò un momento a rifletterci su, forse per le prima volta da quando se n'era andato, quindi aggiunse -... è una scelta, è questo il bello secondo me: avere una scelta per una volta.

-Credo che sia per questo che tu non mi piaci- dichiarò lei- lo fai sembrare facile, svegliarsi una mattina e dire 'Ehi gente, ho chiuso con voi e i vostri casini, voglio stare da sola'.

-Non è facile- la corresse lui- non lo è all'inizio e nemmeno col passare del tempo lo diventa...ti lasci sempre dietro una parte di quello che sei stato. Però non è vero che devi farlo da sola, hai le tue amiche...

-Oh, e questo che c'entra ?!- domandò Darcy un po' scocciata.

-Credo che sia per questo che tu non mi piaci- ribattè Sirius, altrettanto spazientito- fingi di essere una stupida egoista quando non lo sei. Ma io lo so chi sei, l'ho sempre saputo nei sette anni in cui hai giocato a fare la reginetta delle serpi: sei ancora la bambina che a sei anni distribuiva calzini agli elfi domestici di casa sua perchè voleva vederli liberi. Non negarlo, ti abbiamo sentita tutti prima ribattere a tono alla vecchia megera...sei stata forte.

-Ehm...grazie- mormorò lei, lieta che non la potesse vedere arrossire- A proposito, ormai da un bel pezzo è passata la mezzanotte...buon Natale.

Sirius non sprecò nemmeno un secondo a chiedersi come mai d'improvviso lei sembrasse così bella e fragile allo stesso tempo, non si chiese neppure chi avesse messo in infermeria quel ramoscello striminzito di vischio proprio sopra il suo letto, agì solo d'istinto e la baciò.

Quando si separarono si aspettava come minimo di ricevere qualche insulto, una battuta tagliente o uno schiaffo già che c'era, ma non successe nulla. Darcy non diceva nulla, quindi pensò lui di dover dire qualcosa, qualsiasi cosa...

-A proposito, dopo tutto quel casino mi ero scordato di ridarti questa- lottando con la fasciatura al braccio estrasse dalla tasca dei jeans la collana con lo smeraldo, che sfavillò nella semioscurità.

Darcy prese in mano il gioiello fissandolo come se lo vedesse per la prima volta e continuò a non dire niente. Sirius non seppe come valutare quella reazione fin quando non le si avvicinò e con la punta della bacchetta non le illuminò parzialmente il viso. Allora si accorse che la ragazza stava piangendo in silenzio.

-Hard...Darcy, scusa...insomma se non volevi bastava dirlo, ma credevo...

-Non è per questo...- riuscì a sussurrare lei tra le lacrime con una voce che pareva venire dall'oltretomba- ...il patronus che ha salvato Amalya... l'ha mandato uno di loro, io l'ho visto...era il patronus di mio fratello- le sue dita si serrarono sulla collana fino a far sbiancare le nocche- Mio fratello è un Mangiamorte!

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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