Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: NickySun    06/03/2011    5 recensioni
Edward, Jasper ed Emmet sono tre fratelli, molto viziati e con la fama di playboy. I loro genitori decidono di mandarli in un ranch per tutto l’anno scolastico, per fare in modo che perdano i loro vizi. Lo stesso fanno i genitori di Rosalie Hale, anche lei ragazza diciottenne molto viziata. Al ranch i quattro ragazzi incontrano Alice e Bella, figlie del proprietario… Che cosa accadrà? Tra passione, amore, odio, segreti e tradimenti, riusciranno i sei ragazzi ad innamorarsi?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Buongiorno a tutti! Mi scuso nuovamente per il ritardo, ma non ho proprio avuto tempo... Quindi sposto il giorno del postaggio: posterò nel week-end.  Ho preso questa decisione per non tormentarvi con i ritardi!! Comunque, ora scopriremo chi era il ragazzo che ha preso al volo la nostra Bella! Questo capitolo è di passaggio, ma spero vi piaccia lo stesso!
Ringrazio le 6 persone che hanno recensito, le 45 che mi seguono, le 5 che mi hanno messa nei preferiti e le 6 che mi hanno messa tra le ricordate! BUONA LETTURA, E LASCIATE UN COMMENTINO!

Baci, Kiky

Capitolo 2: Conoscenze

 

Pov Bella

 

«Tutto bene?» chiese il ragazzo che mi aveva salvata

«Si… Grazie. Piacere, io sono Isabella per gli amici Bella» mi presentai, una volta che fui di nuovo con i piedi a terra

«Piacere, io sono Jasper Cullen» disse il ragazzo sorridendo. Non era niente male, biondo con i capelli ricci, alto e abbastanza muscoloso.

«Devi essere uno dei ragazzi nuovi» gli dissi sorridendo

«Esatto! E tu la figlia del proprietario» disse lui

«Si, proprio così. Ora scusami, ma devo andare a dormire. Sono davvero esausta» e detto questo presi un bicchiere d’acqua e me ne andai a dormire. Presi sonno subito, dopotutto erano quasi le 3, ma per fortuna il giorno dopo era domenica, quindi potevo dormire tranquillamente fino a tardi… Anche se non potevo dire lo stesso dei ragazzi, che si sarebbero dovuti alzare alle 6:30 del mattino… Sorrisi pensando alla nuova vita che dovevano condurre, totalmente diversa a quella a cui erano abituati.

 

Pov Edward

 

Stavo sognando la ragazza che avevo incontrato in aereo, quando un rumore assordante interruppe le mie fantasie. Era Charlie che mi svegliava.

«Su dai ragazzo svegliati! Non costringermi ad usare il secchio» disse l’uomo. Io per tutta risposta mi girai dall’altra parte.

«Lo hai voluto…» sentii mormorare, e subito dopo fui investito da una secchiata d’acqua gelida, che mi svegliò all’istante. Feci un balzo giù dal letto, atterrando di sedere sul pavimento.

«Lo avevo detto che te la saresti cercata» disse Charlie sorridendo

«Non credevo lo facesse davvero» mi giustificai. Lui scoppiò a ridere e se ne andò, dicendomi di lavarmi e di scendere non appena avessi finito.

Entrai nel bagno della stanza, era piccolo ma accogliente; quindi mi tolsi i vestiti bagnati gettandoli nel cesto della lavanderia. Dopodiché aprii l’acqua della doccia, e mi guardai allo specchio: i capelli ramati, anche se fradici, avevano conservato la loro natura ribelle, e sfidando le leggi di gravità erano ancora più spettinati di prima. Entrai sotto il getto bollente e mi rilassai, consapevole che sarebbe stata una giornata faticosa. Peggio dei lavori forzati! Mi insaponai e risciacquai velocemente, dopodiché uscii e mi asciugai in fretta e furia. Tornai in camera, e mi diressi verso la valigia da dove tirai fuori un paio di jeans larghi e una maglia a maniche corte.

Scesi le scale ed entrai in quella che doveva essere la cucina. Vidi Emm e Jazz seduti al tavolo, quindi mi unii a loro.

«Dormito bene?» mi chiese Jasper addentando una fetta di torta

«Si, apparte per il risveglio brusco» dissi prendendo dei cereali.

«Già, mi scuso per i modi bruschi di mio marito» disse una donna sorridente entrando nella stanza. Aveva i capelli corti, color castano chiaro e un paio di occhi azzurro cielo.

«Scusate, non mi sono presentata. Io sono Reneè, la moglie di Charlie, e mi occupo dei pasti degli ospiti» disse continuando a sorridere.

«Piacere, noi siamo i fratelli Cullen, Emmet Jasper ed Edward» ci presentò Emm

«Si, lo so. Ora finite la colazione, dopodiché ci penserà Charlie ad assegnarvi i vostri compiti» disse Reneè, e se ne andò.

«Chissà cosa ci toccherà fare…» dissi io

«Sicuramente non cose piacevoli» disse saggiamente Emmet

«Suvvia ragazzi. Magari sarà divertente.» disse Jazz in un moto di ottimismo.

«Certo come no… Scusate, ma non era arrivata anche una ragazza bionda?» chiesi io

«In effetti è vero… Ma dove è finita?» chiese Emm

In quel momento sentimmo un rumore di tacchi, e la vedemmo scendere dalle scale vestita di tutto punto.

«Buongiorno! Cosa c’è per colazione?» chiese sorridente

«Ecco, questo è tutto» le sorrise Emmet con una faccia da pesce lesso.

«Ah, vedo che ci siete tutti. Benissimo» disse Charlie entrando in cucina

«Sono qui per dirvi tutto quello che dovrete fare. Allora, Edward e Jasper dovranno pulire le stalle dei cavalli, mentre Rosalie ed Emmet li puliranno e li prepareranno. Sono degli ottimi cavalli, quindi trattateli bene. Se nelle prime settimane vi comporterete bene potrei anche decidervi di farvi dare lezioni da mia figlia! Ah, dimenticavo: signorina il suo abbigliamento non è adatto, le consiglio di indossare un paio di jeans e una maglietta» concluse rivolgendosi a Rosalie, che abbassò gli occhi e arrossì, correndo in camera. Tornò pochi minuti dopo con un paio di jeans attillati e una maglia all’ombelico color panna. Ai piedi aveva delle scarpe da ginnastica.

«Perfetto. Allora ci vediamo tra dieci minuti davanti alle stalle, e mi raccomando puntuali» disse Charlie sorridente.

 

Pov Alice

 

La luce del giorno mi svegliò all’improvviso, come se qualcuno avesse tirato le tende. Ed infatti era così, la mia dolce sorellina mi aveva svegliato di botto, spalancando le tende e gridando un: «Buongiorno!»

«Bella stai per diventare una ragazza morta» bofonchiai da sotto le coperte.

«Si certo… Non vuoi vedere i nuovi ragazzi all’opera?» chiese lei. Sapeva bene quanto mi piacesse osservare quelli nuovi al lavoro, anche perché all’inizio tutti non avevano idea di cosa fare.

«E va bene mi alzo!» dissi tirandomi su a fatica. Bella ridacchiò e scese giù. Buttai uno sguardo alla sveglia: erano le 9:30!  Quell’ora i ragazzi stavano già lavorando da un bel pezzo!

Mi lavai e vestii in fretta e furia, e scesi per la colazione. Trovai Bella ad aspettarmi, mangiammo insieme in fretta e furia e poi uscimmo per vedere come se la cavavano i nuovi. Appena raggiungemmo le stalle scoppiai a ridere. Trovai mio padre bagnato fradicio, e un ragazzo dai capelli ramati che si scusava con lui per aver involontariamente aperto il getto. Osservai mia sorella che aveva smesso di ridere, e che ora stava osservano il nuovo ragazzo. Era imbambolata! La lasciai alle sue fantasie, ma quello che vidi mi fece ricredere dal proposito di andarmene. Un ragazzo stupendo, con gli occhi verde-azzurro che ti incantavano e con capelli ricci e biondi era appena comparso, e stava trattenendo a stento la risata per quello ch era capitato a mio padre. Mi vide e si avvicinò, sorridendo.

«Piacere, io sono Jasper Cullen. E tu sei?» mi chiese porgendomi la mano. Io la strinsi, e mi presentai.

«Alice Swan, molto piacere» aveva una stretta molto forte, e le sue mani erano così lisce… Ma no Alice! Cosa vai a pensare! Tu stai con Dylan dannazione!

Ritrassi subito la mano e gli sorrisi.

«Come va con il lavoro?» chiesi

«Direi bene, visto che non ho mai lavorato in vita mia. Anche se non credo che pulire le stalle faccia per me» osservò

«Ci farai l’abitudine, e poi ricordati che noi torneremo a scuola tra poco.» gli feci notare, lui annuì.

«Lo so. Ma me la sono sempre cavata bene nello studio» disse

«Vedremo più avanti allora» sorrisi, e mi diressi verso mia sorella che osservava il ragazzo ramato.

«Mamma mia che figo» osservò

«Terra chiama Bella! Tu sei fidanzata tesoro» le dissi

«Non posso neanche osservare se un ragazzo è bello o no scusa?» disse

«Sei irrecuperabile… Andiamo a conoscerlo và!» sorrisi. Ci avvicinammo a lui, e Bella gli sorrise.

«Tu devi essere Edward… Piacere, io sono Alice e lei è Bella» ci presentai

«Piacere. Scusate se ho innaffiato così vostro padre» disse sorridendo

«Tranquillo, ormai è abituato. Ogni ragazzo che viene qui ha annaffiato papà almeno una volta!» sorrise Bella, ed in effetti era vero. Secondo ,e tutti i ragazzi volevano riscattarsi per la secchiata gelida che li risvegliava la prima mattina… E le mattine della settimana successiva. Dopo un po’ si gestivano, ma all’inizio era sempre una tragedia.

«Mi sento tranquillo!» disse Edward

«Torneremo più tardi, ora andiamo a vedere come procede il lavoro nella stalla» dissi io e trascinai via Bella

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: NickySun