08/03/2011
1 recensioniOrdinò una pinta di birra e poi si avvicinò a lui.
- Lenny, cosa ci fai qui?
- Io niente, mangio qualcosa che oggi ho saltato il pranzo e tu?
- Devo far passare una lite. Niente di che, non so nemmeno se posso chiamarla lite ma mi ha veramente distrutto.
Nel frattempo Jamie si sedette di fronte a lui prendendogli delle patatine.
-Ah, capisco. Emily?
Annuì e mangiò un'altra patatina. Poi disse con voce triste:
-Non so come fare…è strano perché si arrabbia per tutto. Oggi mi ha sgridato per niente. Ho solamente detto che stasera ero impegnato per una sfilate e lei ha fatto polemiche.
-Oh merda, io credo che sia abbastanza gelosa…tutti quei servizi fotografici e sfilati. Io davvero penso che sia la gelosia a manovrarla. Tutte quelle modelle. Sì, potrebbe pensare che ti piacciono le tue colleghe!
-Sì? Allora se è questo uno dei problemi chiarirò subito. Grazie Lenny, sei un amico… scusami se ti lascio ma devo andare immediatamente da Emily così stasera non ho più questi pensieri che mi frullano nella testa. Ci vedremo domani al corso, ok?
-Ahahah, va bene Jamie, a domani e fammi sapere.
Leonard gli strizzò l’occhio che venne ricambiato. Finì velocemente la birra e andò con la macchina verso la casa della sua ragazza. Citofonò più volte e poi ecco che la voce di Emily, un po’ accaldata, rispose. Jamie salì velocemente e, mettendosi un po’ a posto, entrò nel monolocale. Il luogo era piccolo ma molto accogliente: le pareti erano di un colore pesca e il pavimento era rivestito da un parquet di legno chiaro.
-Emily… allora ti dovrei parlare ma se non ti fai nemmeno vedere in faccia come preten…
-Sono qui, devo solo mettermi un maglietta decente. Ho fatto la doccia, sai com’è.
Jamie non aveva voglia di ribattere, non di nuovo.-Bene, cosa volevi dirmi? - Disse Emily uscendo dal bagno con i capelli ancora umidicci. Lui si iniziò a stropicciare le mani e schiacciarsi i polpastrelli delle dita.
-io ,i-i-io volevo dirti che…è difficile da raccontare ma…
-Jamie sbrigati…o farai tardi alla tua sfilata di moda- disse lei con tono acido.
-Emy, è proprio di questo che vorrei parlare ma come faccio se tu…
- Se io cosa? E’ colpa mia? Sempre così non è vero?
- Senti Emily, io ero venuto qui per parlare, non per litigare e se ci comportiamo così sembriamo dei bambini incapaci di…
- Litigo con te perché sei un irresponsabile. Non riesci mai a portare la tua ragazza fuori e quando è lei che ti porta non riesci a lasciarle un maledetto minuto. Fanculo Jamie…mi hai rotto. Vai pure a quella sfilata e partecipa alla festa che c’è dopo..a no scusami, tu sei solo un modello. Com’è che funziona? – riprese lei con tono brusco – comunque sia vatti a scopare le tue colleghe che saranno centomila volte più belle di me.
-Emily ascoltami cazzo. E’ proprio di questo che ti voglio parlare. Non c’è motivo di essere gelosi tu lo sai che io sono tuo e…
-Non dire minchiate! Ti ho visto benissimo oggi al set fotografico, durante le foto capisco che è il giornale che le vuole così ma dopo…i risolini di lei, e tu che le tocchi la spalla. Jamie perché mi fai questo?
-Sei tu che sei paranoica. Una toccata di spalle, tu non lo fai mai ai tuoi amici? E non farmi sentire in colpa che proprio non lo sono! Emily dai, non hai nessun motivo di pensare male di me, io ti amo. E lo sai.
-No, non lo so. Come faccio a fidarmi di te?