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Autore: Thilwen    14/01/2006    26 recensioni
Immaginate che la donna che amate da una vita dopo un brutto litigio faccia i bagagli e vi lasci soli in casa, senza dare notizie di sé per molti lunghi giorni…
… immaginate che non vi resti altro che piangere addosso al vostro migliore amico tendenzialmente stupido e sessualmente frustrato…
…immaginate che vostra sorella… ah, no! Adesso sto davvero dicendo troppo!
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Sorpresa | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Settimo- Maschi di casa

 

Occorrerebbe riscrivere la genesi.

O la teoria dell’evoluzione. Sinceramente non so di preciso dove si racconti meglio questa storia della “nascita dell’uomo”.

In effetti, non so bene se la verità sta nel fatto che c’erano due mangiatori di mele in un giardino fatato, o che uomo nel corso dei secoli ha perso i peli (che poi si trova anche qualcuno che i peli non li ha persi affatto, mah…) ed ha iniziato a stare eretto, ma mi sono fatto la mia personale teoria.

In realtà noi uomini siamo scimmie bipedi un po’ meno pelose, un po’ meno brutte, un po’ più muscolose e, teoricamente, un po’ più intelligenti. Sì, in effetti dovremmo avere il cervello più sviluppato, ma non è che questo conta tanto, considerando il fatto che nove volte su dieci ragioniamo con qualcosa di molto sensibile posta fra le gambe…

Le donne invece, -oh no!-, loro sono un incrocio fra un serpente, un gatto ed un alieno d’intelligenza raffinata ed evoluta, con un fascino inspiegabile che sfruttano sapientemente contro di noi. Perché, per quanto possiamo metterci a ringhiare ed atteggiarci virilmente, finiamo sempre stesi con un’erezione a decidere al posto nostro.

Ma non solo le donne hanno questa sorta di poteri da maliarde, per giunta sono variabili come il cielo di una giornata di marzo.

Un minuto pensano una cosa, tre minuti dopo un’altra, si contraddicono e sono perennemente confuse anche di fronte a ciò che vogliono realmente dalla vita.

Io, per esempio, dieci minuti fa sapevo perfettamente cosa volevo.

Un panino con burro e marmellata.

Sono andato in cucina, l’ho preparato, l’ho divorato e, dato che la voglia non m’era passata, ne ho fatto un altro.

Adesso, secondo voi, le donne fanno ragionamenti così semplici?

Anche quando vogliono qualcosa, un semplice panino con il burro e la marmellata, mica se lo preparano e lo mangiano come  nulla fosse!

No. Poi ingrassano. Poi si rovinano la cena. Poi, poi, poi…

E fra i poi, i forse, i se, i ma, ci tengono tutti a guinzaglio…

*

-Mamma…-

Mi madre ha deglutito a vuoto un paio di volte. Poi ha preso due o tre respiri  profondi, come se temesse di restare soffocata.

-Mamma….-

Non accennava a piangere. Non accennava a rispondere.

Annaspava.

-Vado a prenderti un bicchiere d’acqua?-

Mi ha bloccato con la mano. L’ha stretta al mio polso, nervosamente, con forza eccessiva.

-Stai… stai dicendo che la mia Ginny è tornata?-

-Sì.-

La sua voce era più ferma di quanto avessi mai pensato.

-E che lo scorso anno si è sposata con Draco Malfoy?-

-Sì.-

Ha sospirato pesantemente. Mi ha mollato il polso per prendersi la testa fra le mani.

-Mi stai dicendo che la mia bambina è incinta da sette mesi  e voleva che io non ne sapessi nulla?-

Ho avvertito per la prima volta una nota tremula nella sua voce.

-No, in realtà voleva dirtelo. È per questo che ha mandato me…-

Mia madre ha rumorosamente tirato su con il naso.

-Beh, ha bisogno di te…- ho detto in preda ad una momentanea ispirazione.

-Tu, tu credi davvero?-

-Certo.-

Ho accompagnato l’affermazione con un deciso cenno del capo.

-La mia Ginny avrà un bambino…-

Pallido, con i capelli di fiamma. Sembrerà uno scherzo della natura.

Siamo rimasti in silenzio, per alcuni lunghi secondi.

Poi, con un’espressione terrificata, si è voltata a guardarmi.

Sul momento ho pensato che doveva aver avuto anche lei la visone di un piccolo essere bianchiccio dalla capigliatura fulva, ma poi dalla bocca ha articolato un unico nome:

-Harry…?-

Ecco. La mia ragazza. Mia madre. Mia sorella. Tutte le donne che mi sono vicine pensano sempre e solo a lui. Il povero demente prescelto che è sopravvissuto. Dobbiamo proteggerlo da tutto il male che lo circonda, metterlo sotto una campana di vetro e lasciarlo libero di farsela unicamente da solo tutto il giorno…

-Non l’ha presa bene. Ma sopravvivrà.-

Beh, forse. Fra due o tre giorni il suo fegato si sfracellerà ed il suo apparato digerente andrà in fiamme.

Ma potrebbe anche sopravvivere.

Gli occhi di mia madre, come da copione, si sono riempiti di lacrime.

-Oh, povero Harry….-

Un cane, anche solo un cane, che una volta tanto dicesse: Oh, povero Ron!

Si è asciugata gli occhi con il dorso della mano.

Siamo rimasti un pezzo, un lungo pezzo, in silenzio, io a trafficare con il tè, lei a riflettere e metabolizzare gli ultimi avvenimenti.

Poi, appena le ho posato di fronte la tazza fumante, mi ha guardato sconcertata due o tre minuti.

-Tu sai dove abita adesso Ginny?-

-Beh…-

Ti prego non me lo chiedere!

-Mi accompagneresti da lei, Ron?-

Merda.

-Certo, mamma.-

*

Vi risparmierò la descrizione dell’incontro madre-figlia e di quello che ne è seguito.

Vi basti sapere che, dopo essere stato afferrato e sbaciucchiato da una Molly Weasley in lacrime, Draco Malfoy, pur di allontanarsi dalla scena, mi ha messo un braccio attorno alle spalle, masticando qualcosa che poteva suonare come: “Andiamo a fare quattro passi”.

Ed io sono stato ben contento di andar via da lì, seppur con lui.

-Allora, hai fatto pace con la mezzobabbana?-

-No.-

La sua voce era strascicata ed irritante, come sempre.

-Beh, la farete comunque.-

-E tu che ne sai?-

L’ho guardato sospettoso.

-Le femmine, anche quando confabulano, lo fanno a voce fastidiosamente alta. Soprattutto in quella che ritengono casa propria.-

-E tu che hai sentito?-

Ha alzato le spalle.

-Prima qualche piagnisteo. Poi qualche risata. Infine qualcosa che poteva benissimo essere compresa come “…alla fine lo perdonerò, ma deve soffrire ancora un po’…-

Ho sospirato ed ho sorriso fra me e me, sinceramente sollevato. Lui si è passato una mano fra i capelli.

- Weasley, lo sai, tu sei uno che troppo spesso parla a vanvera.-

-E tu sei uno che troppo spesso parla solo per insultare.-

È scoppiato a ridere. Come si fa davanti agli scemi.

-Non era un insulto, era un consiglio. Perché, invece, la Granger a vanvera non parla mai. Stai attento a quello che le dici la prossima volta.-

Un consiglio. Da parte di quest’uomo, bianco e biondo, dagli occhi di ghiaccio che si è sbattuto mia sorella tante di quelle volte che, infine, ha beccato anche lo 0,3% di possibilità che ha il preservativo di fallire.

-Brutto colpo questo figlio, vero, Malfoy?- ho ghignato.

Lui mi ha sorriso. Sì, sorriso.

Ho visto per la prima volta in vita mia Draco Malfoy sorridere.

-Solo un colpo Weasley. Non un brutto colpo.-

-Mi stai dicendo che sei felice di avere un figlio?-

Non ha risposto. Mi ha guardato intensamente per qualche secondo, senza cancellare il sorriso dalla faccia.

-Sarebbe un brutto colpo per te avere un figlio dalla Granger?-

Non ho neanche pensato prima di rispondere.

-No, sarebbe un po’ scioccante all’inizio, ma poi…, beh, ma io amo Hermione!-

Ha scosso la testa, stancamente, come chi vuol dire “Con questo non c’è speranza”.

Forse che anche Draco Malfoy ama mia sorella.

Ma resta uno schifoso Malfoy comunque.

*

Secondo me il vero maschio di casa era Grattastinchi.

Non ha venduto gli attributi a nessuno, lui.

Nessuno l’ha mai tenuto al guinzaglio.

Era liberissimo di fare ciò che voleva.

Faceva pipì per casa senza essere rimproverato.

Io, la mattina, dovevo cercare disperatamente una bottiglia di plastica per non farmela addosso.

Se mi fossi messo a farla ai piedi del tavolo in sala da pranzo, dopo sarei dovuto andare a vivere con Harry per il resto dei miei giorni!

E lui aveva il mangiare tutto per sé, niente zucchine e cavolfiore.

Lui si poteva accovacciare addosso ad Hermione quando voleva.

Quante volte, invece, diceva a me, non appena le strusciavo contro: “Ho il mal di testa, Ron!”

Sì, comandava lui. A lui era concesso tutto.

Poco ci mancava che lo trovavo nel mio letto con il giornale, impegnato ha fumarsi una sigaretta e spargere cenere sulle lenzuola (ed io non ho mai fumato, l’ho sempre trovato un qualcosa di schifoso… a parte che Hermione mi avrebbe fatto fumare da un’altra parte…).

Non mi sono mai saputo imporre neanche su di un gatto peloso e grasso!

Devo chiedere ad Harry se per caso ha mai avuto la mia stessa impressione.

Sì, perché Harry è tornato sobrio.

O almeno così sembrava per telefono poco fa.

Mi ha appena detto: -Devo parlarti. Ho preso un decisione importante.-, con quella voce seria che non usa mai, se non quando parla di gente morta.

Ecco, suonano alla porta. Sarà lui, è meglio se vado ad aprire.

Harry, in effetti, ha un aspetto umano. Non capita spesso.

Ha addosso vestiti completamente puliti. Ha un’espressione serena in volto. OK, vagamente stupida, ma tranquilla.

Mi sorride. Lo faccio entrare, guardandolo sospettoso.

Si siede sul mio divano compostamente. Tiene fra le mani qualcosa che somiglia ad un libro.

Harry con un libro in mano. È come vedere Hermione con un sigaro cubano accesso.

-Devo dirti una cosa, amico.-

La sua voce è seria e non lascia trasparire emozione.

Decido di sedermi, prima che venga raggiunto da qualche colpo apoplettico.

-Dimmi pure, fratello.-

Harry alza il libro che tiene in mano. Lo riconosco, è quello che gli ho portato tre giorni fa. Quello sulla karma, la natura e tutte quelle cose lì.

A quanto pare non l’ha usato per raccogliere il vomito.

-Ho letto questo libro.-

Harry ha letto un libro.

Questo significa che si può ancora vedere Hermione fumare un sigaro cubano.

-Mi ha cambiato la vita.-

Un libro che cambia la vita? OK, adesso le ho proprio sentite tutte.

L’alcol non gli ha distrutto l’apparato digerente. Ha letteralmente ucciso quella manciata di neuroni sopravvissuti al genocidio infantile.

-Parto, Ron. Mi lascio tutto alle spalle. Questa vita, questo mondo. Vado in Tibet, in un monastero buddista per un paio di mesi. Potrei anche restarci per tutta la vita, in effetti. Ma devo ricominciare daccapo. Devo riscoprire me stesso, trovare il mio equilibrio.-

Resto in silenzio. In effetti non so ancora se è uno scherzo o se Harry è diventato completamente pazzo.

-Ron, so che non riesci a capirlo. Ma è una scelta mia. È una scelta che ho fatto io. Non intendo tornare indietro.-

È serio. È davvero serio.

-Posso andare a prendermi qualcosa da bere?- esalo.

Mi annuisce solamente, avvolto nella sua aria da estasi mistica.

*

Harry va in Tibet. No, ci va davvero.

Gli raseranno i capelli, si metterà una di quelle tuniche arancioni e mediterà per tutto il giorno.

Troverà se stesso ed il suo equilibrio.

Ma uno che l’equilibrio non l’ha mai avuto, lo può trovare?

Me lo chiedo, mentre il campanello della mia porta di casa suona un paio di volte.

Quando apro e mi ritrovo davanti Hermione non sono stupito.

Il cuore mi sale in gola, perchè sempre quando la vedo produce in me un certo effetto. Ma lo sapevo che sarebbe arrivata adesso, che finalmente si è sistemato tutto. Alla fine si è stancata pure lei, no?

-Harry va in Tibet.-

-Lo so.-

-È colpa mia.-

-Lo so.-

-Ma il libro era il tuo.-

Sorride. La mia piccola maledetta streghetta.

Ha un’espressione dolce in volto. La faccia che ha una donna innamorata quando è orgogliosa del suo uomo. Il volto colorito da una gioia che non sa decifrare. Che non può esprimere, perché è troppo intima.

-Adesso è suo. Glielo ho regalato.-

-Ah…-

Restiamo in silenzio, lei fuori, io sulla porta, a guardarci negli occhi senza parlare, leggendoci verità indiscrete e semplici emozioni.

-Gli raseranno i capelli.- continuo.

-Non saranno più in disordine.-

Gli occhi di Hermione sono bruni come l’autunno, profondi come la notte.

-Ti odio.- le scappa con un sorriso al miele.

-Mi odi solo perché mi ami- affermo, trattenendomi a stento dallo stringerla fra le braccia.

-Sì, suppongo abbia ragione tu.- china il capo, i capelli le danzano sulle spalle.

I suoi occhi irradiano mille emozioni, mille parole impronunciabili.

E che fare allora?

Mi scosto per farla passare e chiudo la porta alle mie spalle

***************************

 

Teoricamente la fanfiction potrebbe anche finire qui. Ma, in realtà, c’è un altro capitoletto, perché vi lascerei troppo insoddisfatti e perché volevo togliermi un piacere.

Allora, avete visto che si è sistemato tutto? Visto che vi siete preoccupati inutilmente di Potter? Anche a lui è andata bene no? Ha trovato la sua via, ve l’avevo detto…

 

OK, adesso passo alle risposte alle recensioni…

 

Suzako: Beh, io Harry lo tratto così perché… ne traggo un immenso e sadico piacere! Comunque mi sembra che in questo capitolo sono stata buona con lui, no? No?....mmmmh! Grazie per la recensione!

 

Lollo: Ah, Hermione ha solo aspettato il momento migliore per agire, e poi Ron se l’è meritato! Così, la prossima volta, ci pensa due volte prima di parlare! Adesso Ginny è contenta ed appagata, credo si sia decisa a lasciarlo in pace! Grazie mille!

 

Helen Lance: Sì, Draco è l’uomo della situazione, sempre! Grazie!

 

Iago: ammettilo, non sono stata fin troppo generosa con Harry? Insomma, potevo farlo finire in un centro di disintossicazione per alcolisti, invece, no, l’ho mandato in Tibet dai monaci buddisti. Si troverà bene lì, ne sono sicura. Credo che Ron adesso non abbia più bisogno di essere consolato. Mille in bocca al lupo per gli esami! Grazie infinite!

 

MandyJJ: Beh, Draco è un ragazzo intelligente, quindi sa dove affondare il pugnale… e si diverte pure! Grazie!

 

Ellie: Sì, il povero grasso, puzzolente e peloso Ron se l’è cercata, sono d’accordo con te! Harry ha trovato la luce, non una donna, credo che fosse proprio quello di cui aveva bisogno (quanto, ma quanto sono cattiva).  Con gli altri famigliari se la caveranno e con la madre non mi pare ne sia uscito male. D’altronde, la gioia di avere un nipote e di riabbracciare la figlia è stata più forte di qualunque shock! Grazie mille!

 

Princenton: grazie! Sì, in effetti Harry che canta gli Areosmith fa un po’ senso… Ron è troppo accecato da Hermione (e troppo buono e stupidino, in fondo) per non lasciarsi abbindolare così facilmente. No, non me la sono sentita di farlo confrontare con tutta la famiglia Weasley…. Poverino, ne ha già patite troppe! Grazie.

 

 Judeau: sì, Hermione a modo suo voleva fare le cose per bene… e dare finalmente una lezione seria a Ron, visto che è consapevole di averlo schiavo al suo cuore! Io odio Ginny dopo il sesto libro, all’inizio mi stava anche simpatica, ah! Spero che il tuo compito di matematica sia andato bene, il mio…nsomma… ! Grazie mille!

 

Gigia990: grazie mille, troppo gentile, credo che sia lungi dall’esser perfetta, ma sono stra-felice che a te sia piaciuta!

 

Dark Yuna: beh, un po’ stronza ci sono… al meno in campo letterario. I miei personaggi dovrebbero citarmi in giudizio per tutto quello che faccio passare loro. No, nella vita non credo in effetti di esserlo, ma dovrebbero dirlo gli altri! Ron è troppo accecato da Hermione e da se stesso… e ne ha pagato le conseguenze. Ma alla fine ha avuto anche il suo premio! Grazie!

 

Sylvy: Sono troppo Ron/Hermione-fiino-al-midollo per far finire questa ff in un modo diverso. Loro devono stare assieme. Litigare sì, ma stare assieme. Con Harry sono stata cattiva, ma almeno alla fine l’ho fatto staccare dalla bottiglia! Grazie per la recensione!

 

Mise_keith: Facciamo così, tu scegli la marmellata ed io la vodka, così siamo pari, OK? Ehi, la più bastarda qui sono io, perchè Lui mi ha dato lezioni private di bastardaggine ed io sono un’alunna modello! Scherzi a parte, come sempre hai ragione tu (e come potresti avere torto, tesoro mio?). Sì, soprattutto per la storia delle “Persone che per me valgono tanto”. Dovremmo davvero presentargli Draco, lo shock potrebbe essergli utile.  Sono una stupida, Chiara. Immensamente stupida. Grazie di tutto, ti voglio bene.

 

Ile Grint: Io direi che Hermione è la cosa più bella che sia capitata nella vita di Ron e deve imparare ad apprezzarla di più. Deve soffrire e capire. A quanto pare ha sofferto ed ha capito. Harry e le sue due consorti (OK, una è la consorte, l’altra la concubina) hanno finalmente trovato un posto tutto per loro. Nella speranza che il loro rapporto continui nella comprensione e nella serenità! Grazie!

 

Saphira89: OK, adesso la situazione si è risolta, quindi visto che Hermione ha perdonato Ron, noi possiamo perdonare Hermione, giusto? Grazie!

 

Nunki: OK, da atea non potevo scrivere qualcosa di diverso, ed in questo capitolo abbiamo visto che il povero Ron a proposito di religione ha le idee un po’ confuse…! Lasciamo perdere le macchie sulla canotta di Harry, libera…ehm… interpretazione. Oggi stava meglio, a quanto pare. Beh, sì, continuerò a scrivere, e probabilmente anche su Ron ed Hermione, forse non subito però…! Grazie mille.

 

Ciara: Sì, in effetti ritaglio appena il mio tempo fra un compito e l’altro, vedere così tanta gente che mi segue mi fa venire tanta voglia di scrivere e pubblicare, anche se sono piena fino al collo… e la prospettiva degli esami di maturità mi atterrisce! Comunque io sono una ragazza, nella recensione hai usato gli aggettivi al maschile, forse ti sei confusa. Grazie mille per la recensione.

 

Melchan: Perdonata! D’altronde fa un po’ effetto anche a me vedere il mio nome e poi a fianco Commedia. Ma dovevo scrivere anche questo, no?  Sono orgogliosa di essere riuscita a farti stare simpatico Ron, so che è difficile continuare a leggere una fanfiction  quando il protagonista non piace…! Potevo non mettere in mezzo la Draco/Ginny? Potevo non ritagliare anche un piccolissimo angolino per il bellissimo Draco? No, assolutamente no! Sì, Draco in jeans e camicia azzurra, magari leggermente sbottonata… OK, sto sbavando sulla tastiera! Grazie mille!

 

CharlotteDoyle: No, nessuno può ridursi allo stato vegetativo di Harry, e poi, insomma, Ron è di Hermione, non poteva finire così, no? E poi io tengo troppo a Ron/Hermione perché non ci fosse il lieto fine. Ed anche Harry ha avuto il suo lieto fine, giusto? (…?) Comunque ti assicuro che adesso sta bene. Oh, non è davvero difficile odiare Molly Weasley, ti capisco, infatti il discorso non l’ho tirato per le lunghe, non sarei riuscita a sopportarla! In effetti c’era qualche errore che ho ricorretto (perchè mi accorgo degli errori solo dopo aver postato i capitoli?). Grazie per la recensione!

 

Gioia: Sì, 250 grammi di burro. Io, dolci a parte, li consumo in dieci anni! A Ron mancava solo la scritta Welcome sulla pancia, in effetti (magari un bel “Welcome Hermione…”). Però se l’è cercata lui, ripeto. Ah, questi uomini autolesionisti! Ginny incinta, completamente fuori! Io dopo il sesto non la sopporto! Ed era un bel personaggio! Beh, il parentado ha reagito alla Weasley, a quanto pare. Missione compiuta, cento punti! Grazie, mille baci, ti voglio bene!

 

Marty92: Grazie, Harry è un idiota, questo è un dato di fatto, Hermione bastarda l’ho adattata alla situazione. Io adoro Ron/Hermione! D’accordo, leggerò la tua fanfic. appena  avrò due minuti e ti faccio sapere, grazie!

 

 

 

 

 

  
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