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Autore: essie    08/03/2011    11 recensioni
Edward Cullen e Isabella Swan.
Due nomi, infiniti problemi, poichè i due non riescono a stare nella stessa stanza per più di pochi minuti; resistere all'impulso di litigare è impossibile.
Cosa succederà quando saranno costretti a trascorrere qualche giorno nello chalet dei Cullen insieme ad Alice, Jasper, Emmett e Rosalie? Cosa succederà quando si ritroveranno bloccati in casa a causa di una tempesta di neve, soli soletti? L'unica alternativa è cercare di andare d'accordo e cooperare, certo. Ma ce la faranno?
Questa storia è nata da una collaborazione con Love Today.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Mentre scrivevo, su questo capitolo ero molto indecisa. L'ho scritto in poco tempo, in realtà, mi sembra martedì o mercoledì scorso... ma purtroppo mi lascia piuttosto insicura. Eppure, non mi sembra brutto o noioso... ma ho esitato un po' ;) alla fine, comunque, dovevo aggiornare, quindi eccomi qui.

Per favore, diteci cosa ne pensate. Non sono capace di scrivere storie divertenti -.-"

Ringraziamo le 10 persone che hanno recensito il primo capitolo e tutte quelle che preferiscono/seguono questa storia ^^

Chissà perchè il testo non è venuto tutto "compatto"... cosa ci posso fare, io di 'ste cose non ci capisco nulla -.-"

Buona lettura, ho parlato fin troppo... forse perchè ho voglia di parlare, oggi è una giornata di m... cioè, non è stata una buona giornata xD E purtroppo lo è ancora.

Capitolo betato da yara89

Amore sotto zero

CAPITOLO 2

 

I've been cheated by you
since I don't know when
so I made up my mind
it must come to an end

 

Apro di scatto gli occhi con un vistoso sussulto. Per qualche secondo osservo intontita ciò che mi circonda, non riconoscendo nulla, poi ricordo di essere nella mia stanza dello chalet dei Cullen, al calduccio sotto il piumone pesante.

 

look at me now
will I ever learn
I don't know how
but I suddenly lose control
there's a fire within my soul

 

La rabbia e la frustrazione si fanno con prevedibile facilità strada in me… quell’orribile babbuino zannuto! E’ un record: non mi sono mai arrabbiata con lui a quest’ora.

 

just one look and I can hear a bell ring
one more look
and I forget everything ooh,ooh

 

Scosto con decisione le coperte, farfugliando senza sosta. Me la pagherà… oh, sì che me la pagherà!

Rabbrividisco quando sento il pavimento freddo sotto i piedi nudi, ma non me ne preoccupo e, un po’ barcollante, marcio verso la camera di quell’idiota.

 

Mamma mia, here I go again
my, my, how can I resist you

 

-Cullen!- grido con voce roca a causa del sonno, bussando forte alla porta. –Deficiente! Apri subito questa porta!-

 

mamma mia, does it show again
my, my, just how much I've missed you

 

Spalanco la porta entrando come una furia nella stanza. Nella camera di Cullen regna il caos più totale: non si capisce niente! Lui non c’è.

Oddio, non è che si è nascosto, vero?

Mi ritorna in mente l’unica volta che Cullen mi ha fatto spaventare veramente, a Halloween, sbucando all’improvviso da dietro il divano del soggiorno. Mi guardo intorno freneticamente fino a che non mi accerto che non potrebbe nascondersi neanche se volesse.

Scatto verso lo stereo da cui proviene quella musica assordante e, finalmente, lo spengo.

Oh Dio grazie!

-Swan, che ci fai qui? Se vuoi soddisfazione devi venire la sera, piccola-

Mi volto di scatto, pronta ad urlargli contro, ma mi blocco con la bocca spalancata. Cullen è appoggiato allo stipite della porta in una posa da calendario, coperto solo da un paio di boxer neri che risaltano il pallore della sua pelle, un sorriso leggero e strafottente disegnato sulle labbra.

-Perché, la tua arma funziona solo di sera, Cullen?- lo provoco, cercando di non guardare le sue spalle ampie, le braccia forti, il petto muscoloso… non guardare giù, Bella!... il ventre piatto e lievemente scolpito… Bella, fermati!

I miei occhi si fissano su di “lui”. Beh, ieri sera ero troppo sconvolta, ma da ciò che ricordo è davvero notevole!

Il suo sorriso si amplia ed io avvampo, imbarazzata. Fa qualche passo verso di me, inchiodandomi al pavimento con i suoi occhi di quel verde stupefacente. –No, anzi… vuoi provare, Bella?- chiede malizioso.

Sbuffo. –Ti ringrazio, Edward, ma devo declinare l’offerta- Quando pronuncio il suo nome centinaia di brividi corrono sulla mia pelle. Non lo chiamo quasi mai “Edward”. Per me lui è Cullen, l’essere più fastidioso ed irritante del mondo.

-Allora che ci fai qui?- insiste, osservando i miei capelli arruffati e la mia ridotta camicia da notte. Colpa di Alice, non ne voglio parlare. Non lasciatela mai libera di preparare la vostra valigia, ve ne pentirete amaramente.

All’improvviso mi torna in mente il motivo per il quale sono lì.

-MI HAI SVEGLIATA! Ma ti sembra il modo?!- ricomincio a sbraitare –che non succeda mai più, Cullen! MAI PIU’!-

Attende con pazienza che io mi calmi, poi sorride con sufficienza. –Finito?-

-Sì!-

-Bene. La prossima volta ti sveglierò in modo diverso-

-Facciamo una bella cosa: non mi svegliare, ok? Ed ora scusa, vado a fare colazione-

Gli volto le spalle e, impettita, vado in camera mia a prepararmi per la giornata senza più guardarlo. Pessimo inizio!

 

Giuro che non chiederò mai più ad Emmett di insegnarmi a sciare. Sono caduta ventidue volte in mezz’ora, accompagnata dalle sue risate tonanti. Ora sono qui, tremante a causa del freddo, seduta sulla neve.

Da lontano riesco a vedere Alice e Jasper che si sbaciucchiano sotto un grande albero. E’ una vita che stanno insieme, sono una coppia perfetta: Alice è sempre allegra, estroversa, in continuo movimento, Jasper invece è più riservato, infinitamente calmo e paziente, ma è un amico prezioso.

Mi guardo in giro, curiosa, notando l’idiota poco lontano. Sta sorridendo mentre chiacchiera con una ragazza bionda, ma tutto suggerisce che presto passeranno ad altro.

Oh cavolo. Non riesco a resistere!

-Edward, tesoro!- esclamo civettuola quando li raggiungo. –Tesoro, ti avevo detto di non uscire dopo ciò che è successo stanotte!- mi rivolgo alla ragazza cercando di ignorare gli occhi di Cullen che mi lanciano saette –scusalo, cara. Questa notte per lui è stata un inferno, ha avuto dei terribili attacchi di diarrea…-

Lei spalanca gli occhi e diventa rossa come un peperone, si scusa balbettando e corre via. Ridacchio, divertita.

-Grazie, Swan. Stronza come sempre- commenta acido.

-Oh, smettila con i complimenti! Mi fai arrossire!-

-Lo ammetto, sei stata brava- sorride –ma non mi superi, cara-

Alzo gli occhi al cielo e lancio un grido quando qualcosa di molle, bagnato e freddo mi arriva dritto in faccia.

-Cullen!- strillo, pulendomi irritata il viso. Lui ride ed inizia a scappare, inseguito da me nell’immediato. Le nostre urla, mentre ci tiriamo palle di neve, attirano numerosi sguardi sulle nostre figure, ma noi, troppo presi ad appallottolare quella roba bianca e gelata, li ignoriamo totalmente.

-Me la paghi!- grida quando lo colpisco sulla nuca.

-Oh, povero. Ti ho rovinato i capelli?- Scoppio a ridere correndo dietro di lui… e finisco a terra. Ma che…?

-Ti sei fatta male?- chiede una voce sconosciuta sopra di me.

-Mmh… no, sto bene- bofonchio tentando di alzarmi, lo sconosciuto mi afferra un braccio aiutandomi.

Ho davanti un ragazzo carino, dai capelli biondi e gli occhi scuri. -Tutto bene?- ripete preoccupato.

Gli sorrido. –Sì, tranquillo. Grazie per l’aiuto-

-Di niente- ricambia il sorriso –sono Ryan- aggiunge porgendomi la mano.

Mentre gliela stringo e mi presento, mi accorgo di Cullen poco lontano. Ha lo sguardo fisso su di noi.

-Che ne dici se…-

-Bella!- sentiamo la voce di Rosalie alle nostre spalle e Ryan si interrompe.

Mi giro. –Sì, Rose?-

-Stiamo andando a pranzare, vieni?-

Annuisco nella sua direzione e mi rivolgo a Ryan. –Allora ci vediamo in giro!-

Sembra deluso. –Certo, ci vediamo…-

-Andiamo?- fa Cullen accanto a me. Neanche mi sono accorta che si è avvicinato.

-Sì, andiamo- rispondo fredda. Se mi ammalo è colpa sua!

Saluto Ryan con un cenno ed un ultimo sorriso, e con l’idiota mi avvio verso lo chalet.

 

Uno starnuto. Due. Tre.

Ed un mal di testa assurdo.

-Bella, sei sicura di stare bene?- mi domanda Alice preoccupata. Ogni volta che uno di noi si ammala lei si comporta come se fosse sul letto di morte, e questa volta tocca a me.

-Sto ben…- vengo interrotta da un altro starnuto. –Ok, non sto bene- ammetto rabbrividendo.

-Secondo me hai la febbre- interviene lui.

Lo fulmino con lo sguardo. –E di chi è la colpa?-

-Non mia. Sei tu che sei caduta-

-Sei tu ad avere iniziato-

-Sei tu che mi hai provocato-

-Sei tu che…-

-Basta!- interviene Alice mentre gli altri ridono. –Bella, fai un bagno caldo e mettiti a letto. Edward, finiscila-

Sorrido vittoriosa quando lui prova a protestare e lei lo zittisce severa. Mi alzo per andare in camera, ma sono costretta a risiedermi a causa di un capogiro.

-Bella?- dicono tutti insieme.

-Tutto a posto- sussurro senza voce, gli occhi chiusi –datemi un minuto-

-Ed, accompagnala in camera sua-

Lo sento sbuffare, ma d’un tratto mi manca la terra sotto i piedi.

-Calma, ti tengo!- bisbiglia salendo le scale, in risposta al mio flebile urlo.

-Vuoi dormire o devo aiutarti a fare il bagno? Non mi dispiacerebbe…-

Socchiudo le palpebre e lo vedo sorridere. Inspiegabilmente, ricambio.

-Cretino. Portami a letto, per favore- E’ la prima volta che sono così gentile con lui. Wow.

-D’accordo- risponde in tono sommesso. Poco prima di raggiungere la mia stanza, crollo in un sonno profondo.

 

Colgo l'occasione per fare gli auguri a tutte voi, oggi è l'8 marzo =)  Programmi per la serata?

 

Alla prossima!

scricciolo89 e Love Today

   
 
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