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Autore: bloodingeyes    09/03/2011    2 recensioni
C’era una volta in un regno molto lontano un giovane principe di nome Caleb per cui era arrivato il tempo di trovarsi una moglie ma che finì per cadere in disgrazia dopo pochissimo tempo. In suo aiuto però arrivò Volpe, un'uomo maledetto da un orrido sortilegio. Il principe desidera davvero ricompensare l'uomo per averlo aiutato ma non è l'oro che l'altro vuole...
Storia partecipante al concorso "Piccola Fiaba Slash" di Lal_Rouche
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Finalmente il giovane principe giunse alla sua meta: il castello fra le fredde montagne del nord e rimase stupito da come tutto in quel regno fosse dipinto delle varie tonalità del blu. Tutte le case avevano i tetti e gli infissi di colore blu scuro e i muri erano tinti di un azzurro tenue. Le strade erano composte da tanti ciottoli di diverse gradazioni di blu e riflettevano la luce in maniera davvero singolare, così che sembrava di camminare su dei fiumi di acqua solida. Anche le persone erano tutte vestite di blu: casacche, braghe, vestiti, cappelli, scarpe, gioielli e forse avevano anche mutante di varie tonalità di blu. Avevano tutti i capelli biondi molto chiari, gli occhi di tutti erano blu, azzurri oppure neri e la pelle era quasi diafana. Era un regno davvero molto strano. Il principe comunque si presentò a corte dopo essersi rifocillato una notte e aver comparto splendidi abiti blu scuro con i soldi che Volpe gli aveva lasciato. Si presentò al re e gli chiese la mano della figlia, l’uomo si dimostrò entusiasta e gliela presentò volentieri. La ragazza era bellissima, con lunghissimi capelli biondi così chiari da sembrare bianchi, sottile come un giunco, la pelle bianca e liscia come fosse di porcellana, occhi azzurri e luminosi, incredibilmente aggraziata e regale. Caleb se ne innamorò all’istante ma per sua sfortuna fu l’unico, infatti la principessa, quando gli fece la proposta di matrimonio, lo squadrò da capo a piedi e, indignata, gli rispose

-Non siete adatto-

-Come?- chiese il principe sorpreso

-Non siete cromaticamente adatto a diventare mio marito-

-Non capisco-

-I vostri capelli e la vostra pelle sono troppo scuri e i vostri occhi hanno un colore sbagliato! Non mi sposerò mai con un principe così inadatto a me!- fece per andarsene stizzita ma il principe le si parò davanti, sbarrandole il passo

-Vi prego, non andatevene, io vi amo- le disse sincero fin nel profondo del cuore ma la ragazza non diede peso a quelle parole e gli rispose duramente

-Io non amo nulla che non sia di colore diverso dal blu o al massimo dal bianco, tutto il castello e tutto il mio regno è di questo colore, capite? Se vi sposassi tutto il mio castello diventerebbe più brutto, non voglio sposarmi con un principe che mi farebbe sfigurare davanti ai miei ospiti e soprattutto non voglio figli cromaticamente brutti! Immaginate che orrore sarebbe avere dei bambini con pelle, capelli e occhi del colore sbagliato! Tutti li prenderebbero in giro a vita e io me ne vergognerei fino a morirne! No signore! Io non vi sposerò mai e se ci pensate bene capirete anche voi che è giusto così- la principessa sorrise e gli si inchinò -vi auguro una buona giornata mio signore- e detto questo se ne andò senza lasciargli tempo di ribattere e spezzandogli il cuore. Il re sospirò e accompagnò il ragazzo fuori dal castello

-Sembrate un bravo ragazzo e un buon partito ma se mia figlia non vi desidera non posso farvela sposare, la amo troppo per andare contro ai suoi desideri- gli disse il re per poi porgergli una sacchetta piena d’oro -questo è per il vostro viaggio di ritorno e per scusarmi del comportamento della mia adorata bambina-

-Grazie mille- gli rispose atono e triste il ragazzo

-Se volete, mentre tornate a casa, potreste fermarvi da un mio cugino che ha anche lui una figlia in età da matrimonio, non è bella come la mia bimba ma è una ragazza graziosa- Caleb ci pensò su un attimo e poi decise di farsi spiegare la strada per andare a trovare questa nuova principessa. Infondo, se fosse tornato a casa senza una fidanzata i suoi genitori l’avrebbero comunque costretto ad andarsene a cercare un’altra. Con il cuore pesante e triste ma con la speranza di trovare la donna della sua vita si rimise quindi in viaggio.

La seconda principessa era splendida, molto più bella della ragazza fissata con il colore blu da cui Caleb era stato rifiutato. Questa era alta e con un corpo e un viso molto più maturi per la sua età ma con ancora negli occhi l’incanto della giovinezza, aveva capelli morbidi e lisci come seta ed era dolce e gentile anche con i servi. Il principe Caleb si innamorò di lei appena sentì la sua voce angelica e la sua risata cristallina. Chiese subito al re la mano della ragazza ma questo si infuriò e fece per cacciarlo via, il principe chiese per lo meno che gli venisse data una spiegazione e allora il re rispose

-Voi siete solo un poveretto, io possiedo terre dalle montagne fino al mare, da est fino al grande fiume ad ovest tutto ciò su cui camminate mi appartiene! E voi invece? Avete solo un piccolo regno di la dal fiume, indossate abiti così semplici che farebbero ridere anche il più umile dei miei paggi e avete un solo cavallo per viaggiare, mentre io quando mi sposto sulle mie terre uso una carrozza tutta d’oro trainata da dieci cavalli bianchi e ho vestiti così belli che neppure ve li potreste immaginare! No, un poveraccio come voi non può assolutamente sposare mia figlia!- indignato e stupito il principe si voltò verso la ragazza e le chiese

-Ma voi cosa ne pensate di me? Non mi vorreste sposare?-

-Se mio padre pensa che voi non siate un buon partito allora io non vi sposerò- rispose la ragazza tornando a passeggiare nel giardino. Il re diede ordine alle guardie di portare Caleb fuori dal suo castello ma prima che il ragazzo se ne fosse andato gli disse

-Un poveretto come voi potrebbe essere un buon partito solo per la figlia di mio fratello, andate giù al mare e troverete il minuscolo regno di quel poveraccio, anche lui ha una figlia e non è ancora riuscito a maritarla, immagino che per uno straccione come voi quella sia il massimo a cui potete aspirare- Caleb si rimise in viaggio, stizzito e di nuovo con il cuore infranto e, senza neppure pensarci troppo si diresse verso il piccolo regno sul mare governato dal fratello del re avaro.

Arrivato al castello sulla scogliera dove il re avaro gli aveva consigliato di cercar moglie si ritrovò nel bel mezzo di una grande festa e, chiedendo ai passanti cosa si stesse festeggiando, si sentì rispondere che si stava celebrando il matrimonio dell’unica principessa del re. Sconsolato Caleb se ne andò anche da quel regno e si rimise sulla strada di casa, visto che i soldi stavano finendo e lui era stanco di viaggiare. Dopo alcuni giorni, mentre stava cavalcando in un bosco, incrociò un viaggiatore e riconobbe subito in lui Volpe, si fermò allora a salutarlo

-Volpe! Siete voi? Come state?- gli chiese sorridendo. L’uomo, che aveva ancora il viso coperto dalla stessa maschera dell’ultima volta, lo guardò perplesso

-Chi siete?- gli chiese

-Sono il principe Caleb, quello che avete aiutato al lago a ovest, non vi ricordate di me?- Volpe lo guardò ancora, poi il suo sguardo si fermò sul cavallo e sembrò riconoscere l’animale più che il cavaliere

-Oh, si! Ora mi ricordo di voi- disse carezzando il muso del cavallo che docilmente strusciò il muso contro il viso del vecchio padrone -Non pensavo che vi avrei rincontrato-

-Io invece sono felice che sia successo, sto tornando a casa e se volete seguirmi ripagherò il mio debito con voi-

-Debito?- ripeté perplesso e sorpreso l’uomo

-Ma si! Vi avevo promesso che quando fossi ritornato a casa vi avrei ripagato per avermi salvato dalla morte e per aver ritrovato la mia spada e il mio anello!-

-Oh- disse Volpe sorpreso e per un attimo rimase interdetto, senza riuscire a dire nulla -ma io non vi ho aiutato perché volevo una ricompensa-

-Però io voglio sdebitarmi con voi, vi debbo così tanto… - gli rispose sorridendo Caleb. Volpe lo guardò intensamente da dietro la maschera e annuì lentamente

-Se mi darete un passaggio fino al di là dal Fiume Ghiacciato allora saremo pari-

-Ma… - cercò di dire il principe a cui lo scambio non sembrava per nulla equo, sentiva di dovere a quell’uomo ben più di un passaggio ma Volpe scosse la testa e non lo lasciò ribattere

-A me basta questo, se volete sdebitarvi allora accompagnatemi- Caleb accettò e lo aiutò a montare a cavallo. Insieme si rimisero in viaggio.

*°*°*°*°*°*°**°*°*°*°

Angolo dell'autrice:

  • Fra le fiabe dei fratelli Grimm ce ne sono alcune con delle principesse che vivono in castelli fatti d'oro, circondate da oro, che sembrano fatte d'oro, ecc. a me l'oro se è troppo e usato male non piace e poi in un castello sulle montagne in mezzo ai ghiacci il bianco e l'azzurro erano colori migliori
  • Principesse viziate e rompiballe, papà che le viziano anche quando non sono più bambine... strano come le favole diventino un incubo nella realtà...
  • Ci doveva essere anche una quarta principessa in questa storia, la più bella dell'universo, che Caleb avrebbe però solo visto da lontano perchè per incontarla bisognava fare la fila, l'uomo subito prima di lui sarebbe stato un vecchio di 90 anni che gli avrebbe detto di starte aspettando da quando era giovane di vedere questa bellezza e quindi Caleb avrebbe deciso di andarsene. Non ricordo perchè ho tagliato questo pezzo...
  • Mi hanno chiesto perchè Vope non riconosce subito Caleb... semplicemente è poco fisionomico con gli esseri umani
Continua....
   
 
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