La cena venne consumata in silenzio, nessuno dei due coniugi osava aprir bocca. Quando ebbero terminato il pasto si alzarono, Severus si diresse in salotto sotto lo sguardo attento di Tarja.
“Allora, buona notte” disse lei iniziando a salire le scale
“’notte” rispose Severus sfogliando distrattamente un giornale e sorseggiando del vino. “Tutto qui?” chiese Tarja fermandosi al quinto scalino
“Tutto qui cosa?” chiese Severus senza alzare lo sguardo dal giornale
“ niente, lascia perdere.” Rispose lei riprendendo a salire le scale
“Bene, sciocca ragazzina” disse lui atono
“ Spero che tu possa diventare strabico leggendo quel insulso giornale e morire affogandoti con il tuo preziosissimo vino.” Urlò Tarja dalle scale.
“Come prego?” chiese Severus alzandosi dalla poltrona sulla quale era seduto per poi raggiungere velocemente le scale.
“Hai capito benissimo!” disse lei scendendo qualche gradino
“Che diamine hai ragazzina?” chiese Severus alzando il tono della voce “Sei in preda ad una crisi ormonale o cosa?!” continuò lui
“Non chiamarmi ragazzina!” disse lei a denti stretti
“E’ quello che sei” rispose lui guardandola negli occhi
“No, non più” affermò Tarja
“Credo sia meglio che tu vada a dormire, sennò potrebbe finire male” disse lui distogliendo lo sguardo
“Perché non ci vai tu a dormire eh? Io sto benissimo!” sbraitò salendo gli ultimi gradini per poi raggiungere di corsa la camera da letto e iniziare a piangere.
Si buttò sul letto mentre un mare di lacrime le bagnavano il viso.
Severus era rimasto impietrito vicino alla rampa di scale e non sapeva se salire, rassicurarla e cullarla tra le sue braccia come gli diceva il suo cuore o se tornare in salotto e far finta di niente come ordinava la mente.
Per una volta, però, decise di ascoltare il cuore, quindi iniziò a salire le scale.
Quando si trovò di fronte alla porta della camera da letto prese a bussare lentamente con le nocche attendendo il permesso per entrare.
Quando tale permesso fu accordato lentamente Severus aprì la porta e si avvicinò al bordo del letto, dove Tarja era seduta.
“M- mi d-dispiace ta-anto” disse lei singhiozzando
“Non è colpa tua, è colpa mia.” Disse Severus cingendole la vita con un braccio.
Lei calmandosi a quel contatto smise di singhiozzare e lo guardò sconvolta, non si sarebbe mai immaginata un gesto del genere da parte sua.
Poi lentamente appoggiò la testa sulla spalla dell’uomo.
“Voglio solo che tu sappia che non pensavo veramente ciò che ti ho detto prima” disse lei alzando il capo.
“ Lo so” rispose lui sorridendole
“Dimmi che non provi niente per me” ordinò lei sciogliendo il loro abbraccio e guardandolo negli occhi
“Come?” chiese a sua volta il moro
“Dimmelo ti prego, così mi metterò l’anima in pace” implorò lei
“Eh va bene.. Allora.. Io, io.. Non posso farlo” disse lui abbassando lo sguardo
“Perché?” chiese lei cercando i suoi occhi
“Perché non è la verità” disse poco dopo lui posando i suoi occhi su quelli di lei
“Cosa provi per me?” chiese lei senza distogliere lo sguardo
“Non te lo ha detto già Silente?” chiese lui facendo il vago
“Mi ha accennato qualcosa..” disse lei sorridendogli
“Ma voglio che me lo dica tu.” Continuò lei
“Perché se già lo sai?” chiese lui
“Perché sarebbe bello sentirtelo dire!” rispose lei continuando a sorridere
“Ti amo” sussurrò lui
“Credo di non aver sentito ciò che hai detto” disse lei incrociando le braccia al petto
“Ho detto che ti amo!” disse lui “Ora va bene?” continuò Severus inarcando un sopracciglio
“Va più che bene” affermò Tarja prima di fondere le sue labbra con quelle del suo amato.

FINE..forse

Spazio Autrice} Sono un essere immondo lo so.. faccio schifo sono orribile!!! SCUSATEMI ma ho avuto problemi con il pc con la connessione e con tutto il resto. Ho dovuto riscrivere il capitolo.. scusate scusate scusate!! Ad ogni modo spero vi sia piaciuto questo capitolo. Un bacio, quella s*****a di Hela XD