Sono
Innocente? (100 parole)
[Dolores
Jane Umbridge, dicembre 2010]
All’inizio,
quando diceva di essere innocente, teneva il conto dei giorni che passavano.
Uno,
due, tre.
Ma
quando i giorni sono diventati cento, centouno, centodue, in lei si è fatto
strada un dubbio.
E
la voce con la quale gridava indignazione verso le guardie si è affievolita.
Poi
è arrivata a mille, milleuno, milledue, e quel dubbio ha cominciato a
rincorrerla.
E
poi sono stati duemila, duemilauno, duemila due, e il dubbio si è fatto più
consistente.
Adesso
i giorni sono più di quattromila, gli anni dodici.
E
quel dubbio silenzioso diventa domanda.
“Sono
innocente?” pigola, nel buio della cella.