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Autore: Silver_Hex    10/03/2011    4 recensioni
Dal secondo capitolo.
«Donne, Sirius. Parliamo di donne...» disse Harry tra l'esasperato e il divertito. «Sai un piccolo Black e magari un piccolo Potter, in giro per Hogwarts non sarebbe male?»
«Ma sentitelo il poppante che vuol parlare di donne...» disse ridendo Sirius.
«Di che parlano gli scapoli d'oro della società magica.» disse James raggiungendo i due. «Ehi non c'è bisogno di guardarmi così lo siete.»
«Chiedevo a Sirius se aveva intenzione di fare un piccolo Black.»
«Ah, non è una cosa facile. Prima bisogna trovare qualcuna disposta a sopportare quel vecchio borbottone...» spiegò al figlio. «Poi dovremo aiutarlo a capire che è la sua occasione migliore... in pratica una missione impossibile.»
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Capitolo 30.

Azione.

Prima di lasciarvi alla lettura del capitolo, vorrei dire alcune cose.

Sono giunta alla fine di questa storia, perciò dedico questo capitolo a mattamatythewhitelady e chia, grazie a voi questa storia ha avuto modo di crescere e migliorare; ovviamente grazie anche a Nymphy Lupin e mela91, per i consigli e le note. Certo non mi posso dimenticare di Mae e Stregatta dalla Luna, che sono state le prime a recensire.

Grazie anche a Evanutena76James potterEmilyGraisonBlackBabolangelinamarueders_loveGgigia,Stella_OscuraMetroPolvereElEllie, per aver speso un po’ del vostro tempo per scrivere il vostro parere sulla storia.

Buona lettura.

Dovevano essere veloci e sfruttare le tenebre per non farsi vedere. Avevano scelto la notte per essere sicuri di non trovarsi troppi mangiamorte in giro. Molti di loro erano già stati identificati, e all’alba sarebbero scattati gli arresti.

Il ministero non era esattamente rimasto con le mani in mano, grazie a tutte le prove raccolte, potevano finalmente concludere il lavoro iniziato subito dopo la sconfitta di Voldemort.

La prima squadra a partire fu proprio quella di James, in modo da coprire le spalle dei quattro gruppi, che dovevano prendere posizione dentro la casa. Quando presero posizione sul tetto della casa, James mandò il segnale a tutti i capo-squadra.

Harry e Lily avevano il compito di far saltare la porta principale, Hermione e Sirius si sarebbero occupati dell’ingresso laterale, Ron e Lupin dalla serra e Neville e Dalton invece delle stalle, ora adibite a deposito.

L’aria era impregnata di fumo, denso e nero. Si sentivano alcune voci concitate, rumori di passi veloci. Impossibile che nessuno si fosse accorto del loro arrivo.

Ma quello era compito della squadra di James, se c’era qualcuno in casa era assai probabile che a quell’ora fosse a letto ed entrando dal tetto, quelle erano le camere più vicine.

Riuscirono, infatti, a trovare e immobilizzare due persone che colte nel sonno non avevano avuto tempo di capire cosa stesse accadendo. Ma era presto per dire di aver vinto.

Ai piani inferiori tutti si davano da fare per controllare le stanze.

«Dividiamoci, ci sono troppe stanze da controllare» sussurrò Hermione.

«Non ci pensare» replicò Sirius con un ringhio.

«Non è il momento di discutere, noi scendiamo, voi controllate le stanze sulla destra» propose lei imperterrita.

«Smith» disse Sirius all’auror. «Se le succede qualcosa…» e concluse puntandogli contro la bacchetta.

«Oh basta con queste sceneggiate» disse Hermione dando un lieve bacio sulla guancia di Sirius. «Ci vediamo più tardi, e tenete gli occhi aperti».

Nell’ingresso principale, madre e figlio si osservano intorno. Da là si accedeva al soggiorno e alla sala da pranzo, e davanti a loro un imponente scalinata che conduceva ai piani superiori.

Quella casa era un vero e proprio labirinto, c’erano stanze ovunque.

Sentirono un rumore di vetri infranti.

«Remus e Ron?» chiese Ginny interrompendo quello strano silenzio.

«Credo di sì» rispose Lily.

«Ci dividiamo, noi controlliamo salotto e poi andiamo verso la serra» propose Harry.

«Bene, noi andiamo in sala da pranzo, da lì poi troveremo Herm e Sirius».

«Fatte attenzione» mormorarono assieme Harry e Lily.

Harry, Ginny e un auror andarono quindi incontro a Remus e Ron, Lily e altri due auror e Dean andarono verso la cucina.

Era stata una buona idea dividersi? Questa era la domanda che occupava le loro menti. Di tutti. La cosa più preoccupante era che non avevano ancora incontrato nessuno. Era davvero strano.

Come a confermare i loro timori sentirono dei passi provenire da diverse direzioni, era come sentirsi in trappola.

Con le bacchette salde in mano, avanzavano in quei corridoi bui. A un certo punto delle urla spaventose invasero l’aria dei sotterranei.

Hermione fece appena in tempo a riprendersi quando gli incantesimi iniziarono a volare ovunque.

Nel frattempo dai piani superiori, scesa da una scala di servizio, era appena arrivata Tonks con due auror per dar man forte a Hermione e Lily che al momento erano accerchiate.

Con un paio di schiantesimi ben piazzati riuscirono a farsi largo e catturare altri tre mangiamorte.

«Meno male che dovevano essere in pochi» commentò Tonks con un ghigno. «Di sopra ne abbiamo catturati altri due, ma almeno questa volta è stato più divertente» concluse curando un taglio sul viso di Hermione.

«James?» chiese Lily intenta a curarsi una scottatura.

«Ha preso le scale principali» rispose Tonks. «Per di qua si va ai laboratori?» chiese guardando il lungo e stretto corridoio.

«Credo di sì» rispose Hermione. «Abbiamo avuto tutti la stessa idea, ci siamo divisi».

«Sirius?» chiese Tonks curiosa di sapere come mai aveva lasciato Hermione.

«Credo andrà incontro a James»

«Bene andiamo?» chiese Lily indicando la porta del laboratorio.

S’incamminarono, e quando aprirono la porta, videro un uomo intento a distruggere alcune provette e altro materiale. Appena le vide fece esplodere tutto.

«Confrigno» disse il mangiamorte puntando la bacchetta contro uno scafale pieno di pozioni.

Il liquido investì in pieno Lily, Hermione e Tonks, dato che erano in prima linea.

«Incarceramus» dissero tutte e tre in coro.

«Inutile dire che Black non ha motivo di preoccuparsi» costatò l’auror. «Qua restiamo noi a catalogare queste schifezze» concluse guardandosi attorno.

«Resto a darvi una mano per capire di che si tratta» si propose Lily.

«Bene noi andiamo a vedere come se la cavano gli altri» disse Tonks seguendo fuori Hermione e gli altri.

Harry e Ginny invece avevano incontrato quasi subito Ron e Remus, a quanto pareva, in quella parte della casa, non c’era nessuno. A un certo punto sentirono dei forti rumori provenire dai sotterranei, ma quando arrivarono in cima alle scale di servizio, era già tutto finito.

«Che scansa fatiche» disse Tonks ridacchiando. «Di sotto non c’è molto da fare».

«Credo che Neville abbia bisogno di una mano» disse Harry sentendo la moneta scottare.

«Meglio andare da lui, qua non c’è molto da fare» propose Tonks uscendo dalla porta della cucina che dava sul retro.

In quel momento, infatti, nei depositi l’ordine era decisamente in inferiorità numerica. Neville e Dalton erano nascosti dietro una porta di metallo pesantemente danneggiata, mentre gli altri tre, tra cui c’era Luna e due auror stavano lievemente più indietro e controllavano che nessuno arrivasse dall’esterno ad attaccarli.

«Tra quanto arriva Potter?» chiese Dalton imprecando poi sottovoce.

«Presto, non tema» disse Neville guardando la moneta.

«Eccoli arrivano» sussurrò Luna.

«Come vanno le cose qua?» chiese Harry allegro.

«Pensavamo di offrire i pasticcini, loro portano il té» disse Dalton sarcastico. «Vedete di darvi una mossa, saranno una quindicina» borbottò poi incavolato.

«Con piacere» rispose Harry con un ghigno. «Mando Tonks e gli altri sul retro di questa baracca, noi attacchiamo da qui» disse indicando anche Ron e Hermione che lo avevano appena raggiunto.

«Come ai vecchi tempi» disse Neville con un sorriso d’incoraggiamento che fece perdere definitivamente ogni speranza a Dalton. Ormai ne era certo, da lì non ne sarebbero mai usciti vivi, maledetti tutti i Potter.

«Potter che fai mandi avanti gli altri» disse un mangiamorte, facendo ridere tutti gli altri.

«Bastava dirlo, sarei venuto prima» disse Harry uscendo allo scoperto.

Sia Ron, che Hermione fecero spallucce, e ridacchiarono quando Dalton imprecò contro la sua idiozia. Anche loro raggiunsero Harry proprio mentre partivano i primi incantesimi.

Inutile dire che il vecchio, e caro Expelliarmus fece il suo dovere, ma senza l’intervento provvidenziale di Hermione, che bloccò con un Protego alcune fatture ostili, di Ron e di Neville, che con un paio di schiantesimi a testa ne resero inoffensivi alcuni dei mangiamorte in prima linea, Harry avrebbe avuto qualche graffio in più.

I tre furono subito seguiti da Ginny e Luna che a loro volta scagliarono delle ottime fatture orcovolanti che distrassero i restanti, in modo da consentire l’entrata in scena di Tonks e Remus e altri auror che bloccarono sul nascere ogni possibilità di attacco dei mangiamorte rimasti.

«Potter, un Expelliarmus?» esclamò Dalton esterrefatto.

«Harry, avevamo già fatto questo discorso, no?» chiese Remus tra l’esasperato e il divertito.

«Andiamo l’importante è aver vinto, anche questa volta» disse Harry in risposta alle critiche.

«Che cosa avete fatto qua?» chiese Sirius entrando nel deposito.

«Noi, a differenza tua» disse Harry divertito alla vista del padrino che sembrava pronto per andare a una festa, tanto era pulito e ordinato, «abbiamo combattuto!»

«Quante storie, di sopra non c’era nessuno» disse lui in risposta. «Hermione tutto bene?» chiese mentre si avvicinava a lei.

«Non direi, qualsiasi cosa ci abbiano fatto esplodere contro, ha un odore tremendo» disse cercando di dare una sistemata ai capelli scarmigliati.

«Hai proprio ragione, puzza terribilmente» disse Tonks tappandosi il naso.

«Lily?» chiese James.

«Dovrebbe essere ancora nello scantinato, con alcuni auror. Stanno catalogando quello che non è esploso» rispose Hermione.

«Direi che dovreste andare al San Mungo» disse Dalton abbastanza serio.

«Non credo ce ne sarà bisogno, se non ci ha ancora ucciso, allora è innocuo» disse Hermione sicura.

«Non credo ci sia molto altro da fare qui» disse Ron.

«Sì, questi li scortiamo nelle celle di sicurezza al ministero» disse Dalton dando gli ordini agli auror presenti. «Noi ci vediamo al ministero, tra un paio d’ore per scrivere il rapporto» disse poi a James.

«Certo signore» rispose quello scattando sull’attenti. «Se non le dispiace, ora vado da mia moglie» aggiunse poi.

«Bene, dica anche a lei di venire al ministero» disse prima di squadrare Harry. «E lei non la voglio vedere prima del tempo, e la stessa cosa vale per Weasley. Fino a che non finite i corsi, non fatevi vedere da me» concluse andando via.

✎ Info & Co.

Scherzavo… non è proprio la vera fine, quindi riponete le bacchette.

Ahimè è comunque il penultimo capitolo, tra qualche giorno (spero di far passare meno tempo possibile) pubblicherò l’epilogo di questa storia.

Le scene d’azione non sono il mio forte, spero di essere riuscita comunque a districare il groviglio che ho generato, anzi la colpa è di Potter Senior e Junior, che hanno insistito per prender parte!

Se ci fossero dubbi, non avete che da chiedere delucidazioni .

Detto ciò vi saluto e vado a riflettere sul possibile finale della storia che mi sta mettendo letteralmente in crisi, altro motivo del ritardo… Quasi, quasi mi verrebbe da chiedervi cosa vi piacerebbe leggere :)

Come sempre, per chi volesse mi potete trovare anche su Facebook a questa pagina: Jalilah Efp.

Aspetto numerosi commenti!
Jalilah♔ .

©Tutti i personaggi sono stati creati da J.K. Rowling.

Storia modificata nel 2014. Tutti i capitoli sono oggetto di sostanziose modifiche, tagli e correzioni.

   
 
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