Minerva entrò nell'ufficio, sfoggiando un sorriso scintillante. Salutò Silente e posò un pacco di fogli sulla scrivania.
"Grazie, Minerva. Come mai così felice, oggi?"
"In realtà non ci sono motivi precisi, Albus. Però mi sono svegliata di buon umore, è una splendida giornata, finalmente ho finito di fare esami...", si girò, attratta dallo splendore della dirompente natura dei primi giorni d'estate.
"Da bambina amavo svisceratamente i campi di grano. Ci passavo delle ore a correre... non trovi anche tu siano stupendi, Albus? Oro puro!"
Albus annuì, sorridendo, seguendo con lo sguardo Minerva che usciva dall'ufficio.
Poi, appena la porta si chiuse, lasciò che una lacrima sfuggisse dagli occhi.
Vecchio illuso, sciocco sentimentale.
Traumer.
(Traumer significa sognatore. E' il soprannome con cui Gellert chiamava Albus)