CAPITOLO
QUARTO – La
Seconda Ubriacatura
Lily se ne stava
affacciata dietro ad un muro, strizzando gli occhi per cercare di
vedere meglio la figura di Malfoy ferma sotto a un portone. Il ragazzo
avrebbe dovuto consegnare l’anello a Emily e lei non voleva
assolutamente perdersi il momento, preoccupata che qualcosa potesse
andare storto. Per evitare di venir scoperta, indossava dei pantaloni e
una felpa neri e suoi capelli –il cui colore era notabile
anche a distanza- erano nascosti dentro a un capello della medesima
tonalità.
Peccato che
Malfoy continuava a lanciare occhiate fulminanti nella sua direzione,
come se avesse voluto ammonirla, segno che le sue precauzioni non erano
servite a molto; a meno che il giovane non avesse qualche strano tic,
cosa che per lei non era del tutto impossibile.
Si stava ancora
maledicendo per non essersi portata dietro un binocolo, così
da poter osservare meglio la scena, quando una voce la sorprese,
facendola sobbalzare.
-Ehilà.-
Lily, appena
sentì quel saluto, si voltò di scatto verso il
suono, il cuore che le era appena saltato in gola; quando,
però, riconobbe la figura di suo fratello che la salutava
con una mano, tirò un sospiro di sollievo.
-Al! Vuoi farmi
morire?- gli chiese, prima di girarsi nuovamente verso il portone, dal
quale era appena scesa una ragazza agghindata di tutto punto, che
probabilmente doveva essere la famosa Emily.
Nel momento in
cui vide la giovane bionda provò una lieve fitta di invidia,
notando la sua bellezza visibile anche alla distanza in cui si trovava.
-Che cosa fai?-
le domandò Albus, affacciandosi anche lui da dietro il
palazzo e guardando così la scena che sua sorella stava
scrutando con aria corrucciata.
-E
così quella è Emily?- mormorò, in un
sussurro rivolto più a se stessa che a
qualcun’altro.
-Ah ah.-
replicò il fratello, continuando a osservare Scorpius che
chiacchierava amabilmente con la sua ex ragazza.
-È
molto bella…- aggiunse Lily, poi, risvegliandosi, si
voltò verso il suo interlocutore con aria ammonitrice.
–Ma tu si può sapere cosa fai qua?-
Albus
ridacchiò divertito, passando una mano a scompigliarsi i
capelli, come era solito fare per mascherare l’imbarazzo; non
gli passava nemmeno per l’anticamera del cervello di
raccontare a Lily che Rose l’aveva obbligato a seguirla per
evitare che combinasse qualche altro casino.
-Potrei farti la
stessa domanda, sai?- rispose infine, mentre un sorriso ironico gli si
dipingeva sulle labbra.
La ragazza
ramata poggiò le mani sui fianchi, per niente intenzionata a
farsi prendere in giro in quel modo.
-Io sono qua per
impedire a quel cretino di Malfoy di combinare qualche altro guaio che
mi porti a morte certa, tu quale scusa hai?-
Il giovane moro
aprì la bocca, pronto a ribattere, ma le parole gli morirono
in gola, mentre il suo sguardo si portava alle spalle della sorella.
-Mi sa che quel
cretino di Malfoy ha combinato qualche guaio...- affermò
dopo qualche minuto, mentre osservava il suo amico raggiungerli con
aria abbattuta.
Lily si
voltò nuovamente verso il portone, accorgendosi solo in quel
momento che Emily era scomparsa e che Scorpius era ormai a qualche
metro da loro.
-Che hai
combinato?- lo rimproverò, lanciandogli
un’occhiataccia. –Non dirmi che non ha funzionato,
ti prego!-
Scorpius si
appoggiò al muro del vicolo in cui erano nascosti,
passandosi una mano sul volto, sconfitto.
-Mi spiace dover
distruggere le tue speranze, Potter, ma quella stupida si è
presa il regalo senza ringraziare e se ne è andata.-
mormorò con tono scoraggiato, prima di portare le sue iridi
argentee sul suo coinquilino. –E tu che ci fai qui?-
Albus rispose
con una scrollata di spalle, come a voler cancellare la domanda
dell’amico.
-Sei un
cretino!- replicò Lily in risposta, puntandogli un dito
contro il petto. –Si può sapere che cosa le hai
detto? Sicuro ne hai fatta una delle solite!-
Malfoy
alzò lo sguardo, incenerendola con le sue iridi argentee.
-Io?-
affermò lui, con tono leggermente minaccioso. –Se
non erro eri te quella che avuto la brillante idea
dell’anello. Prenditi le tue responsabilità!-
La giovane
Potter aprì la bocca, pronta a ribattere a tono a quel
bell’imbusto, ma la voce di suo fratello che
si intrometteva prontamente nella loro conversazione, la
bloccò.
-Che ne dite di
andarci a bere sopra qualcosa?- chiese Albus, mentre un sorriso
incoraggiante gli si dipingeva sulle labbra.
*
Erano entrati in
quel pub da circa un’ora e Lily poteva definirsi
già ubriaca. Il suo promemoria di non bere mai
più in presenza di un Malfoy, le doveva essere passato di
mente, visto che non smetteva di trangugiare un bicchiere dietro
l’altro. In fondo il giorno dopo non doveva lavorare e aveva
assoluto bisogno di annegare i propri problemi nell’alcool.
-Ti ricordi
quella volta che James ha portato il suo ragazzo a casa? La faccia di
mamma e papà era spettacolare!- dichiarò Albus,
la voce leggermente incrinata.
Lily
ridacchiò, prima di battersi le mani davanti al petto,
allegra.
-Sii,
è stato uno spasso! Non mi sono mai divertita tanto in vita
mia!- replicò, prima di prendere un altro sorso dal proprio
bicchiere.
Mentre i due
fratelli sghignazzavano raccontando aneddoti di famiglia, Malfoy era
rimasto pensieroso tutto il tempo, non partecipando per
niente alla conversazione. Non capiva come la Potter potesse essere
così spensierata, quando davanti a loro si preannunciava una
morte certa.
-Scorp, si
può sapere perché sei così
silenzioso?- lo richiamò il ragazzo bruno, mentre volgeva la
sua attenzione –leggermente annebbiata- verso di lui.
Scorpius
scrollò le spalle, per nulla intenzionato a rispondere alla
domanda.
-Si, infatti,
Scorp…- aggiunse la giovane ramata, ridacchiando divertita
dopo aver pronunciato il soprannome del Serpeverde. -Smettila di avere
sempre quella tua aria imbronciata, forse è per questo che
Emily ti ha lasciato: come si fa a stare con uno che non parla mai?-
Il ragazzo
biondo la fulminò con lo sguardo, prima di replicare.
-Forse ho
quest’aria imbronciata perché sono
l’unico che si preoccupa per le nostre vite?-
affermò con tono duro, prima di alzarsi e dirigersi verso il
bancone del pub.
Lily lo
osservò allontanarsi irritato, prima di scoppiare in una
risata argentina.
-Mi sa che si
è arrabbiato…- mormorò briosa.
-Già
già, è sempre stato un tipo permaloso.-
replicò suo fratello, seguendola nella sua allegria.
*
Scorpius
sbuffò, mentre scaricava la ragazza sul letto con ben poca
dolcezza.
I due fratelli
avevano, infatti, continuato a bere fino a quando Lily non si era
addormentata sul tavolo; al che Albus si era diretto verso casa,
ondeggiando in modo pericolo, e gli aveva chiesto –per
favore- di riaccompagnarla e lui non aveva potuto rifiutarsi.
Non che si
sarebbe preoccupato più di tanto ad abbandonare la Potter su
un marciapiede, ma era sicuro che il suo coinquilino non avrebbe
apprezzato la sua dimenticanza; quindi, per quieto vivere di tutti, si
era deciso, con la ragazza appoggiata su una spalla come un sacco di
patate, a Smaterializzarsi nel suo appartamento.
Aveva appena
appoggiato la giovane sul letto e si stava dirigendo verso la porta
della stanza, quando lei lo richiamò, rigirandosi sul
materasso.
-Scorpius…-
biascicò, con voce impastata.
Il mago biondo
sbuffando esasperato, si avvicinò a lei, aspettando che
parlasse. Peccato che la Potter, dopo aver pronunciato il suo nome, si
era nuovamente addormentata, iniziando anche a russare.
-Potter?- la
chiamò, scuotendola leggermente con una mano, ma Lily si
limitò a voltarsi verso di lui, continuando a dormire,
mentre farfugliava parole senza senso.
Un ghigno
divertito gli si disegnò sulle labbra, mentre il pensiero
che la Potter quando dormiva si poteva quasi definire carina, si
formava nella sua testa.
La sua mano,
guidata da una volontà propria, si mosse a scostarle una
ciocca ramata da davanti al volto, riportandola dietro
l’orecchio; a quel suo gesto, Lily mormorò
qualcosa nel sonno.
Qualche secondo
dopo il giovane si alzò di scatto, come scottato e
uscì velocemente dalla stanza.
Quella vicinanza
con la Potter gli stava facendo veramente male!