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Autore: Lizzyluna    10/03/2011    6 recensioni
Raccolta di frammenti sulle coppie del fandom di Harry Potter, dalle classiche fino alle più assurde, impossibili e vomitevoli. Ispirata dalla Master Ship List di FictionAlley Park.
57) Leather and Libraries - Draco/Hermione
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Millegusti + 1 - Coppie per tutte le stagioni'
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Oggi è il compleanno di Remus, e potevo esimermi dal tirarlo in ball... ehm, dedicargli un omaggio nella mia raccolta? Certo che no, che domande!

Moon and Stars - Remus/Sinistra

Remus aveva sempre detestato le lezioni di Astronomia: guardare il cielo, causa della sua disgrazia, gli faceva venire la nausea e la luna inquadrata nel telescopio sembrava ancora più grande e minacciosa.
“Il momento migliore per osservare la luna è la sua fase di massima pienezza” diceva quello stupido libro.
Già, peccato che io non la vedrò mai.

Nemmeno Aurora Sinistra amava guardare le stelle, cosa decisamente più strana: in fondo quella era la sua materia, la sua vita… “Appunto” rispondeva sempre lei all’interlocutore stupefatto. “Dopo anni e anni passati a vederle in un telescopio, quelle palle di fuoco perdono gran parte della loro attrattiva”. Neppure la luna, pallida ancella degli innamorati, riscuoteva la sua ammirazione: “Una sfera bucherellata dal colore incerto, interessante solo dal punto di vista scientifico”
Non c’era poesia nel cuore di Aurora Sinistra: conosceva il cielo troppo bene per provare emozioni di fronte a quella meraviglia della natura.
E a Remus andava bene così. Quei commenti realisti e disincantati servivano a riconciliarlo con il cielo notturno, con la sua odiosa nemica dal viso di luce (“Una palla… nient’altro che una palla con cui un bambino potrebbe giocare”) e con le sue complici argentate, che ammiccavano e ridacchiavano per ricordargli che lui quelle gemme non le avrebbe mai viste in compagnia di una donna (“Cosa mi importa… sono solo fuoco, giusto? Tanto vale fissare un camino acceso”).
Ora sorrideva, Remus, quando la volta del cielo si apriva sopra di lui oltre i merli della Torre di Astronomia, e intanto pensava che Aurora era un bel nome, un nome buono che portava via la sua sofferenza. Era il cielo tinto di rosa che incorniciava le corse dei Malandrini, era il velo che si stendeva sulle acque del lago per salutare la sua vittoria e ricordargli che ancora una volta l’incubo era finito.
L’Aurora era bella da vedere, sempre. E a lui toccava la fortuna di vederla ogni giorno.


Tainted Glass - James/Remus

“AAAAAAAAH!”
L’urlo disumano strappò Sirius e Peter dai loro letti, interrompendone il sonno quattro ore prima del previsto. Per un attimo Sirius temette che il calendario lunare li avesse ingannati e che il ‘problemino peloso’ di Lunastorta si fosse presentato con tre giorni di anticipo, dato che il rumore proveniva da dietro le tende del suo giaciglio; inoltre l’assenza di James gli fece supporre che il mannaro fosse intento a cibarsi del corpo esanime del suo migliore amico.
L’ipotesi si rivelò errata: sotto il baldacchino qualcosa si mosse e poco dopo James Potter rotolò fuori, scarmigliato ma ancora vivo. Stampato in faccia, oltre all’impronta di una mano, aveva l’inconfondibile sorriso prodotto da dosi massicce di Whisky Incendiario combinato con quantità industriali di Cioccorane.
Remus comparve dopo di lui, ansante, paonazzo, con il pigiama in condizioni pietose e un graffio nuovo di zecca sulla guancia sinistra. “Tu!” esclamò furibondo, puntando il dito verso Sirius.
“E io che c’entro?” replicò il ragazzo, genuinamente sorpreso.
Tu gli hai detto che io somiglio alla Evans!” sibilò Remus, scandendo bene le parole. “Tu… mentre lui era in quello stato…”
“E Ramoso ha pensato bene di attentare alla tua virtù” completò Sirius con un sorrisetto. “Intendevo dire che avete lo stesso carattere, non è colpa mia se lui ha equivocato”
James intanto si era aggrappato alla colonnina del baldacchino, tentando senza successo di reggersi in piedi. “Non sherve che fai tanto la preshiosa, Evansssh!” biascicò con una risatina decisamente alcolica. “Voglio sholo un abbrashio, un bashino e un bel masschietto… anshi tre, coshì i miei amishi li terranno a batteshimo!”
“Ma sentilo!” si intenerì Sirius, sollevando il ragazzo da terra e trasferendolo sul letto. “Lui andava in cerca d’amore e tu l’hai respinto? Bell’amico che sei, Lunastorta!”
Remus fece per replicare, ma la sua parte malandrina ebbe la meglio: Peter rabbrividì quando vide sbocciare sul suo viso la luce maligna che significava guai in vista. “Perché non lo consoli tu, Lily cara?” rispose dolcemente il mannaro, accomodandosi sul proprio letto per godersi lo spettacolo.
James, che nel frattempo era collassato tra le braccia di Sirius, si rizzò a sedere. “Lily? Dove?” esclamò guardandosi in giro.
“Proprio lì, Ramoso: è vicina a te e ti sta abbracciando!” lo informò il giovane Lupin con un ghigno ancora più diabolico.
Sirius aprì bocca per protestare, ma fu prontamente soffocato dal bacio pieno di passione di James, fuori di sé dalla gioia per la vicinanza della sua amata. Mentre il povero Felpato si dibatteva inutilmente per sottrarsi a quelle attenzioni, Remus pescò un sacchetto di dolci dal suo baule e fece cenno a Peter di seguirlo al piano di sotto.
“Luna, non dovremmo aiutarlo?” suggerì Peter preoccupato.
“Ma no, James ha solo bisogno di un po’d’amore!” minimizzò Remus facendo il verso al compagno di stanza. “Lasciamoli soli e andiamo di sotto, ho preso le caramelle all’anguria”
Il Prefetto uscì dal dormitorio, sordo ai gemiti e alle suppliche che provenivano dal letto vicino; Peter, dopo una breve esitazione, lo seguì.


La prima 'perla' mi è venuta così, di getto, giocando con la materia e il nome della professoressa. Sentivo che Remus non avrebbe mai definito Astronomia la sua materia preferita, ma chi meglio di lei potrebbe fargliela almeno tollerare?
Nello scrivere la seconda, invece, ho riso come una matta. Con vostra grande gioia, il buon Sirius c'è andato di nuovo di mezzo: beh, stavolta se l'è cercata.
Il pezzo è ambientato il primo giorno delle vacanze di Natale, dopo l'ennesimo duedipicche della Evans, che è partita alle sei del mattino pur di non vedere il suo futuro marito. James le ha comprato un regalo (un angioletto stranamente di buon gusto) e non è riuscito a darglielo né a salutarla, e questo ha originato una gita nell'emo corner con la scorta di liquori di Sirius.

   
 
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