11/03/2011
1 recensioniE’un nome molto comune, vero?
Per me no. Per me ne esiste solo uno, di Matteo.
Esiste solo lui, è il centro del mio piccolo e disastroso mondo, lo è ancora.
Per lui io non sono lo stesso, almeno adesso, o forse non lo sono mai stata. Non lo so.
Ormai non so più niente della persona che due mesi fa, mi sembrava l’unica che conoscessi davvero.
Vorrei che questo fosse un sogno.
Vorrei svegliarmi tutta sudata, come da un incubo, vedere i raggi del mattino che mi rassicurano con il loro tepore, che mi dicono che m'ero immaginata tutto.
Ma non è così. E’la realtà, la fottuta realtà.
Ci vorrebbe un amico. No, ci vorresti tu, solo e soltanto TU.
Continui a distruggermi il cuore, con ogni tuo sguardo, un cuore che è già disintegrato, un cuore che ha bisogno di te. Una donna forte, ma fragile, che ha bisogno della sua medicina, della sua droga, per non morire. Per far finta di non essere morta.
Forse il tempo farà dimenticare, farà chiudere quelle ferite profonde. Forse. Ma intanto le lame continuano a infilarsi nelle ferite, facendole diventare più profonde, ancora di più.
Non si smette di volere bene alle persone, anche se loro ti hanno dimenticato.
Perché io? Perché.
Per quale motivo devo essere io a soffrire? Mi stanno punendo per qualcosa che non ho fatto, per un reato che non ho mai commesso.
Voglio una spiegazione! Perché sono io a dover versare tutte queste lacrime?!
Una delle tante domande che si accumulano, una delle tante domande a cui non farò mai una risposta, a cui nessuno darà mai una risposta.
Bello l’amore, eh? No, non è bello. Per niente.
E’come un susseguirsi di canzoni, dalla più allegra alla più triste, ma un giorno la musica si fermerà. Quel giorno, presto o tardi, arriva.
La fine arriva per tutti. Perché? Non lo so. Nessuno lo saprà mai, e forse è giusto così.
Mi hai rimpiazzato. Mi hai rimpiazzato con una persona migliore, con una più bella, più simpatica più carina, una decisamente migliore di me. Mentre io sono rimasta io. La solita e imperfetta, la stupida e pazza. Ed oggi a questi aggettivi se ne aggiunge un altro, il peggiore, almeno per me. Sola.
La solitudine è la cosa peggiore del mondo. Con gl’altri fai finta che non esista, ma dentro di te c’è, eccome. E’la cosa che si fa sentire di più, purtroppo.
Ti amo, amico mio. Ti amo ancora.