Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: theangelsee69    11/03/2011    3 recensioni
L'inizio di questa storia è uguale a quello dell'originale Twilight, ma le cose cambiano del tutto dal momento in cui Edward salva Bella a Port Angeles. Qui Edward si rende conto che, nonostante i suoi superpoteri, non riesce a tenere al sicuro la donna che ama, e da quel vampiro paranoico che è decide che il modo migliore di custodire il suo amore è trattarlo come un vero tesoro, cioè strapparla ai suoi affetti e trasportarla sull'Isola Esme dove vivranno in perfetta solitudine per il resto della loro vita. Qui in una isola bellissima ed isolata dal resto del mondo, in un'isola sognante ed assolata Edward spera di tenere Bella al sicuro e spera anche che col tempo la ragazza lo possa accettare ed imparare ad amarlo come lui già la ama disperatamente. Bella riuscirà a tornare a casa? Edward riuscirà a farsi accettare e Bella riuscirà a perdonarlo per tutti gli sbagli che Edward ha fatto seppur col solo fine di tenerla al sicuro?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
IO E TE, PERFETTI SCONOSCIUTI
CAPITOLO 8
TRIGONOMETRIA

Care ragazze, eccomi di nuovo! Ringrazio tutti coloro che leggono e dedico il capitolo ad Animor7, una scrittrice molto brava.

BELLA POV.

Sono passate tre settimane dal mio arrivo su questa stramaledetta isola ma mi sembrano tre secoli per dirla tutta.
La vita qui è di una noia mortale, non c'è niente di costruttivo da fare per passare il tempo, eccezion fatta per lo studio.
Edward mi ha procurato tutti i libri che servono per il quarto anno di liceo e da quando li ho mi impegno duramente per non rimanere indietro sul programma.
E' dura studiare da sola, specie materie come Matematica o Trigonometria. Non mi sono mai state particolarmente simpatiche le materie scientifiche, ho sempre preferito quelle umanistiche e senza le spiegazioni di un professore esperto la comprensione è ancora più ostica ed i progressi lenti.

Progressi? Ma a chi voglio prendere in giro?
Progresso è un parolone veramente se applicato alla Trigonometria, praticamente per me è come leggere un libro in una lingua morta sconosciuta...!

Non ci capisco nulla con questa stramaledetta Trigonometria, a che serve poi la Trigonometria nella vita reale? A nulla! Non ti serve se studi Legge, Medicina o Giornalismo, serve solo per la Facoltà di Matematica...e chi vuole frequentare Matematica? Io no di sicuro!

Riprendo testardamente da capo a leggere la pagina per la centesima volta quando la vista mi si colora di rosso dalla rabbia, allora prendo lo stramaledetto libro e lo scaglio con forza contro la parete di fronte, imprecando!

Odio Trigonometria, odio la Matematica ed odio dover stare qui a studiarla da sola senza l'aiuto del professore...lui sicuramente saprebbe come fugare i miei dubbi e farmi capire al meglio quello stupidissimo problema che mi ha dato tanti guai!

Mi passo rabbiosamente la mano tra i capelli e poi mi alzo per raccattare il libro là dove l'ho scagliato.

Il libro è rimbalzato contro la parete bianca senza far danni, peccato, avrei voluto far un po' di danno a questa bella parete, anzi vorrei far danno a tutto qua dentro, la rabbia fa strani scherzi alle persone, accende gli istinti vandalici.

Vorrei far qualcosa per potermi sfogare, qualcosa di molto forte per poter dar la stura a questa rabbia che quasi mi soffoca...ma non so cosa!

Il libro lo sto riprendendo in mano ma una mano bianca mi precede e lo raccoglie a posto mio.
Edward me lo porge mesto.

"Ecco il libro Bella. Non è impolverato, prendilo e vai..."

Lo guardo di traverso e lo vedo nella luce riflessa del tardo pomeriggio.

Sembra mesto, spento.
Non sono la sola a star male su quest'isola.
Mi sembra strano ma questo pensiero non mi è di grande conforto.
Non mi è mai piaciuto veder soffrire le persone, anche se quelle persone mi hanno fatto qualche cosa che mi ha ferita, non sono mai stata un tipo vendicativo.

Edward sembra proprio sofferente, ben diverso dalla faccia di bronzo sicura di sè che mi ha trascinata qui con chissà quali idee di amore e felicità.

I suoi sogni di gloria stanno morendo? Spero di sì, forse se si accorge che tutta la felicità a cui aspira è tutto un folle sogno, forse se capisce che la felicità vagheggiata è  una illusione, forse...e dico forse rinsavirà e mi condurrà a casa mia.

"Bella...Bella, come vanno gli studi? Hai difficoltà con qualche materia? Ti posso aiutare in qualche modo? Ne sarei felice...cioè di essere di qualche aiuto, ecco io..."

E mi guarda triste, di una tristezza da spezzare il cuore. Perchè è così triste?

La sua voce poi fuoriesce come strozzata, come se da lungo tempo non avesse più avuto modo di fiatare, ebbene è così.
Io non gli parlo di mia iniziativa, anzi non gli parlo proprio se posso evitarlo.

Tendo ad escluderlo dalle mie attività quotidiane, non lo voglio attorno a me e lui in questo è stato rispettoso dei miei voleri, lasciandomi sempre in pace.
Mi ha rispettata lasciandomi sola ma deve essere stata dura per lui.
L' ho capito che tiene veramente a me e stare solo lo ha fatto soffrire profondamente.

Maledetto il mio cuore tenero! E maledetto Edward Cullen che sa fare tanto bene il cucciolo smarrito.
Quegli occhi sono intrisi di sofferenza vera, tangibile ed io non sono mai stata brava a respingere le richieste d'aiuto, anzi è tutto il contrario per dirla tutta. Non sopporto avere intorno a me una persona che
 sprizza tristezza in modo così palese, devo far qualcosa per alleviare quella sofferenza devastante e forse so come fare.

"Senti Edward, mi servirebbe un aiuto in Trigonometria. Io con quella materia non ci capisco nulla e mi fa arrabbiare come una biscia...oltre a tutto il resto!
Mi sembra che ti eri offerto di darmi delle lezioni se fosse servito..."

Il volto di Edward si illumina alla mia proposta.

"Vuoi dire che...vuoi dire che ti devo aiutare in Trigo? Ma certo Bella! Quello che vuoi!"

Una semplice domanda d'aiuto per i compiti lo ha illuminato come un albero di Natale.
Stranamente avergli fatto del bene mi fa stare un po' meglio.

"Beh, l'idea sarebbe quella, sempre che la tua offerta d'aiuto sia sempre valida!"

Edward annuisce vigorosamente e mi aiuta ad alzarmi quindi mi guida verso il tavolo dove si accomoda e dove per la successiva ora e mezza mi chiarisce tutti i dubbi che ho sulla materia.
Forse oggi ho siglato una fragile tregua con Edward Cullen.

Edward a fine lezione mi scruta intensamente e poi mi parla, quasi titubante.

"Bella scusa ma...non dovrei parlartene io che ti ho portato qui...ma ti ho vista prima scagliare il libro contro la parete...rabbia pura.
Non lasciarla crescere, sfogala, altrimenti ti avvelena il sangue, credimi io ci sono passato tanto tempo fa!
Sfogala contro di me, prendimi a male parole, picchiami se vuoi, ma non mi escludere e non ti isolare! Non ti tagliare via dal mondo volontariamente, ti fa male.
Sfogati su di me ma non mi escludere ti prego! Non mi mandare via, non escludermi dalla tua comprensione, usa quel cuore pietoso che hai per compatirmi! Non farti del male...ti prego!"

Mi prende delicatamente la mano e me la stringe appena.
Non avrei mai pensato di sentirglielo dire, non a lui sempre così sicuro di sè. Mi fa quasi pena.

"Ed, ti prego! Non fare questo...non a me. Io sono la vittima...non elemosinare un po' di comprensione. Ma hai ragione, non ti escluderò più da ora in poi, devo sfogarmi o altrimenti soffocherò in questa rabbia! Devo!"

Edward si illumina un po' di più come se gli avessi fatto chissà quale complimento e non un discorso duro.

"Grazie Bella, per me è importante! Non isolarti più va bene? Ti prego, non pensare che sarò invadente, rispetterò i tuoi spazi, non mi imporrò mai, stai serena, ma parlami, parlami, solo questo ti chiedo!"

Tolgo la mano dalla sua leggera stretta ed annuisco alzandomi e dirigendomi verso la cucina.

--------------------------------------------------------

EDWARD POV

Dal tentativo di fuga di Bella sono trascorsi parecchi giorni ormai ma i rapporti tra di noi non sono migliorati per nulla, anzi.
Bella si immerge nello studio dei libri che le ho procurato come promesso in Biblioteca e la lascia solo per scendere in cucina per i pasti.
Comunico con lei praticamente solo a monosillabi ai pasti, per il resto ha deciso di ignorarmi totalmente.

Da che l'ho conosciuta mi sono convinto che con lei non avrei più sofferto quella solitudine che mi ha corroso l'anima per un secolo.
Le mie speranze però sembrano destinate a rimanere tali ed a non tradursi mai in realtà perchè io sono più solo di prima.
Solo coi miei pensieri come una persona normale...è una bella sensazione dopo il caos che ho sentito in testa per un secolo intero.
Avevo pensato di riempire le mie giornate colle dolci risate cristalline della mia Piccolina...questo silenzio assoluto è assordante.
Bella è silenziosa come un topolino, sento solo il suo forte cuore, l'unico suono che conta per me oramai.

Bella non va mai a fare una passeggiata sulla spiaggia o nel bosco che circonda la villa.
Avevo sperato che il sole le dorasse un po' quella carnagione d'alabastro ma è più pallida di prima, anzi quasi pallida come me!
La mia piccola mi impensierisce, è sempre più pallida e smunta, mi sembra pure che non si nutra a sufficienza...ha sempre mangiato così poco? Come un uccellino...forse io sono paranoico.
Si sta deprimendo? La sua salute ne risentirà?
La mia presenza non la gradisce intorno e così la sorveglio discretamente dall'albero di fronte la sua stanza.
Non se ne accorge ma io la veglio giorno e notte, specialmente la notte quando il mio corpo freddo la rinfresca in queste calde notti tropicali.
Mi stendo accanto a lei nel grande letto e Bella mi si avvicina d'istinto nel tentativo inconscio di sentire meno caldo e finisce per accoccolarmisi sul petto.
Vivo per queste notti ora, quando la mia piccola dorme fiduciosa su me, accettandomi.
Quanto parla poi nel sonno! E parla spesso di me, discorsi pieni di rabbia ma non mi odia, anzi ha quasi compassione di me.
E' un gran conforto quel suo borbottare, mi fa sperare che prima o poi potrò instaurare con lei qualche tipo di rapporto.
Oggi mi preoccupa particolarmente perchè sono ore che si scervella su un testo di Trigonometria molto difficile.
Borbotta sconsolata perchè non lo capisce per niente.
La vedo a un tratto che si alza esasperata e lo lancia contro una parete, imprecando.
"Maledetto! Maledetto!" urla forte.
Tira pugni sul tavolo ma son sicuro che non è per il problema di Trigonometria che sta sfogando tutto questo nervoso, è per lo tress di tutta la situazione.
E' stata troppo calma tutto questo tempo, lo stress provato doveva sfogare prima o poi ed il momento di rottura è arrivato.
Entro da lei senza essere visto e le raccolgo il libro là dove è caduto.
Glielo restituisco e con l'occasione le offro il mio aiuto per qualsiasi cosa.
Com'è bella colla luce del pomeriggio che le incendia i capelli d'oro puro, un vero angelo, il mio angelo, la mia felicità vicina che non posso toccare...
Bella pondera seria la mia proposta e poi accetta il mio aiuto per Trigonometria.
Il suo accettarmi anche solo per fare i compiti mi riempe di una felicità senza pari e per la successiva ora e mezza le mostro con parole semplici tutti i concetti che le erano sembrati così difficili.
Alla fine ci alziamo dal tavolo ed io titubante le chiedo quello che mi preme tanto. Le chiedo di non escludermi, le chiedo col cuore in mano di sfogare tutta quella rabbia che ha dentro di se e che rischia di soffocarla.
Anche io ho provato una rabbia furiosa in passato, una rabbia mortifera che mi ha avvelenato l'anima e che mi ha fatto fare cose mostruose. Non voglio che Bella debba soffrire così anche lei, è troppo buona, troppo pura il mio angelo benedetto.
Voglio che sfoghi la rabbia e il dolore che prova su di me, io sono il solo colpevole di tutto. Le dico di prendermi a parolacce, a botte pure, tutto purchè lei si sfoghi.
Si sfoghi e non mi escluda dal suo mondo perchè l'isolamento uccide l'umanità. Tienimi con te Bella,ti prego. Io ti ho portato qui, io ti ho fatto del male...per salvarti. Bella tienimi con te, non mi perdonare se vuoi, ma non mandarmi via, ho bisogno di te.
Non sarò importuno, non mi imporrò mai, ma parlami ti prego, solo questo ti chiedo, di parlarti e di poter guardare i tuoi bellissimi occhi da vicino.
Sono un mostro, è vero, ma ho bisogno della tua compagnia, ho bisogno di te amore mio.
Perdonami con quel tuo cuore pietoso...non ti faccio compassione? Sono ridotto uno straccio senza poterti parlare, ti prego non mi escludere più!
Forse ho siglato con lei una fragile tregua...





  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: theangelsee69