Silente entrò nella Sala Grande. Anzi, si Materializzò lì dentro. Camminare era qualcosa di troppo normale per lui. Noioso.
“ Buon giorno, studenti! Oggi è lunedì! Allora… mi sono svegliato stamattina e non avendo un cazzo da fare ho deciso che Mione Granger e Draco Malfoy” un urlo si levò da tutte le sue ammiratrici. “ Dormiranno in una camera insieme per ben tutta la fine dell’anno! Sta posizionata al settimo piano e si chiama la Stanza della Trasgressività o Stanza Una-Botta-E-Via” Mione aprì la bocca sorpresa e scandalizzata. Malfoy si accese una sigaretta, tanto per cambiare. Ron si alzò in piedi.
“ Ma non se ne parla!” esclamò. Malfoy, vedendo che Mione era desiderata da qualcuno, si alzò in piedi anche lui.
“ E invece sì! Lo ha detto il Preside!” esclamò soddisfatto. Silente annuì.
“ Se quel ciccione lì obietta qualcosa, lo espello da Hogwarts! Muamuamuamuamua!” rise a crepapelle.
“ Ma io veramente…” riprovò Ron. Ginnina fu più veloce:
“ Mangia queste, ciccione!” esclamò mettendogli in bocca delle patate fritte ( ovviamente anche qui la Dramione continua a influire sulla relazione spazio- tempo, visto che Silente ha detto “ Buongiorno” e quindi si presume che stiano a colazione, quindi che le patatine fritte non possano essere servite).
“ Ottanta punti a Grifondoro, signorina Ginnina!” disse Silente.
 Harry si alzò. Abbracciò Ginnina.
“ Io non ho niente da obbiettare, basta che la mia Ginnina resti a Grifondoro al sicuro con me!” disse. Ginnina cercò di reprimere la sua espressione disgustata dal contatto con il giovane maghetto occhialuto.
“ Oh, quasi dimenticavo, quel deficiente di Harry Potter, dovrà spostarsi nella Camera dei Cornuti, poiché ha un paio di corna che potrebbero far concorrenza a quelle del padre, e cedere il suo posto a Blaise Zabini, poiché migliore amico” ( ma quando mai?????) “ di Draco Malfoy. Ovviamente anche lui avrà accesso al Dormitorio Femminile.
“ SIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!” esclamò Ginnina. Poi, vedendo che molti la guardavano male, aggiunse.
“ Cioè… wow… la notizia non mi fa né caldo né freddo!
“ E dove starebbe questa Camera?
“ Si entra dal cesso di Mirtilla Malcontenta, e si dorme coprendosi con la pelle che il Basilisco ha lasciato lì! È molto calda, ti troverai bene! E poi avrai compagnia” aggiunse.
“ SIIIIIIIIIIIIII!” un urlo risuonò nella Sala. Forse anche Mirtilla aveva sentito la notizia. Silente poi disse.
“ Questo è tutto. Fate come vi ho detto. Signorina Mione, Malferret, seguitemi!” disse il Preside ( se si può definire tale). Li portò in una stanza sotto la Torre di Astronomia. La porta era rossa fuoco, con tutti brillantini. Apparve tra i brillantini Lady Gaga.
“ Parola d’ordine?
“ Mione+Furetto= coppia più bella del mondo!” disse Silente convintissimo. Entrarono. La stanza assomigliava a un nigth club. Tutto rosso e rosa, a terra tutti morbidi cuscini. Un palo emergeva dalla moquette rossa. Un letto a baldacchino dominava la stanza. Rosso e fucsia. Una musica: You can leave your hat on. Che per chi non lo sapesse, è la canzone dello spogliarello. Mione era mezza scandalizzata, mentre Malfoy cominciava a togliersi la camicia visibilmente contento. Silente poi aprì con la magia una tenda,dietro la quale ci stava un quadro di un uomo e una donna che… em… approfondivano meglio la loro conoscenza. Per non dire altro. Immagino che abbiate capito. Dracuccio apprezzò tantissimo il quadro, tanto da fumarsi una sigaretta ( tanto per cambiare). Silente sorrideva.
“ Bene… vi lascio soli a scop…. SCOPRIRE tutte le meravigliosa funzioni di questa Stanza… e a… tro… TROVARE un posto dove appoggiare i bauli… ora siete qui DA SOLI, senza nessuno a controllarvi, con una scorta di Whisky Incendiario che potrebbe durarvi per una vita. Bene. Mi raccomando, ragazzi, STUDIATE!!! AHAHAHAHA!!!” e si Smaterializzò. Drachetto esaminò la stanza.
“ Accogliente, no? Chissà perché ci ha messo qui dentro…
“ Già… chissà perché…” disse Malfoy malizioso“ Allora… em… che facciamo? Siamo qui da soli…” riprese il biondo. Mione si guardò intorno.
“ Io un’idea ce l’avrei…” disse Mione accattivante. Malfoy si stese sul letto.
“ Dai, cosa proponi?” domandò sottovoce. Lei si sdraiò su di lui.
“ Perché non… una bella partita a scacchi? Sai, stavo pensando prima che la piattola è più bravo di me a giocare a scacchi! E mi chiedevo se tu potevi darmi lezioni!” disse lei entusiasta.
“ Mione! Ma secondo te perché siamo qui? Dai, la Stanza della Botta-E-Via…”
“ Oh santo cielo, qualcuno si è fatto male?” chiese lei spaventata. Dracuccio era sull’orlo di una crisi di nervi.
“ No, Mione, stanno tutti bene, ma quello che ti volevo dire era se volevi scop…
“ SCOPpiare un fuoco d’artificio? Ma Dracuccio, ancora non è Capodanno!” rispose lei.
“ MANNAGGIA  A TE CHE TI CHIAMI HERMIONE GRANGER E CHE SONO COSTRETTO A FARTI PERCHé IL TUO NOME COMINCIA CON LA LETTERA H!” urlò lui. Il tempo si fermò. Il mondo smise di girare. L’universo crollò. Un nuovo Big Bang distrusse il cosmo. Queste sono solo le cause minori di ciò che Malfoy aveva osato dire.
“ Come mi chiamo io?” domandò Mione con le lacrime agli occhi. Ma Draco non si fece intimorire.
“ HERMIONE GRANGER!” esclamò. Mione scoppiò a piangere. Pianse, pianse, pianse. E in un batter d’occhio la Stanza fu allagata. E Malferret dovette ricorrere a molti incantesimi per disfarsi dell’acqua. Passò la mattina ( o la sera, o il pomeriggio, ho detto, il tempo è solo un piccolo dettaglio in questa storia) a consolare Mione, che piangeva, piangeva, piangeva. Il Lago Nero straripò. E il Parco di Hogwarts si trasformò in una palude. Il Big Bang era nulla rispetto all’infelicità di Mione…