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Autore: malfoy _    14/03/2011    3 recensioni
Chanel e Sophie, due gemelle provenienti da una famiglia purosangue, molto diverse ma da sempre unite, vengono ammesse al terzo anno della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Ma cosa succederà quando saranno costrette a separarsi? Cosa succederà quando la loro diversità diventerà tanto intensa da portarle a lottare tra di loro? E ancora cosa succederà quando saranno coinvolte insieme ai loro nuovi amici negli eventi che hanno coinvolto Hogwarts durante il terzo anno?
Tra amori, Dissennatori, sfide, rivelazioni e pericoli, bisogna sempre ricordare che ad Hogwarts niente è mai come sembra.

FanFiction sospesa fino a tempo indeterminato
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Alla fine della lezione di Piton tutti gli studenti –tra i quali molti imbronciati e sudati- uscirono dall’aula per dirigersi verso le altre lezioni.

Sophie e Chanel avevano Incantesimi, e si avviarono con i rispettivi amici nell’apposita aula.

Quel giorno il basso e simpatico professor Vitious insegnò alla classe l’incantesimo Tarantallegra, che provoca alle gambe dell’avversario un movimento irrefrenabile.

La lezione fu molto divertente, poiché i pochi che eseguirono correttamente l’incantesimo poi non riuscirono più a frenarlo, a quel punto ci pensava Vitious a fermare i “balli” di tutti gli studenti. Bè, fermò tutti i balli tranne quello di Hermione, che destreggiava perfettamente la bacchetta.

All’ora di pranzo gli studenti si riunirono nella Sala Grande. I Serpeverde, più allegri che mai, raccontavano a tutti di come Pansy Parkinson era riuscita a stregare le gambe di Neville -studente di Grifondoro. Ma il fatto che faceva veramente orgoglio alla Casa era accaduto durante l’ora di Pozioni grazie a Chanel.

Le altre Case erano molto giù, poiché i Serpeverde era da un giorno che non facevano altro che snobbarli.

Dopo il movimentato pranzo fu la volta di Cura delle Creatura Magiche. Gli studenti del terzo anno si avviarono fuori dal castello, verso la capanna del guardiacaccia Rubeus Hagrid, il nuovo insegnante di Cura delle Creature Magiche.

«Buon pomeriggio, ragazzi» disse Hagrid piuttosto allegro quando la classe si fu raccolta attorno a lui. «Per la nostra prima lezione ho una sorpresa, seguitemi!»

Hagrid si fece spazio tra i suoi alunni e si incamminò verso il bosco, costeggiando la Foresta Proibita.

«Aprite il libro a pagina dieci» disse poi fermandosi.

Tutti gli studenti presero il loro libro ed eseguirono, o meglio provarono ad eseguire: il libro aveva il titolo “Mostro dei Mostri”, ed era veramente un mostro! I denti chiudevano le pagine come un lucchetto e tre occhietti tondi stavano a fianco del titolo.

«E come facciamo ad aprirlo?» chiese Draco disgustato.

«Accarezzandogli il dorso, naturalmente!» rispose Hagrid come se fosse davvero la cosa più naturale del mondo, e si insinuò nuovamente nel bosco.

Tutta la classe accarezzò il dorso del libro, che si aprì meccanicamente, ma non tutti riscontrarono il successo desiderato: Neville Paciock riuscì solamente a farsi aggredire dal volume, che gli rovinò completamente la divisa scolastica.

«Dovevi accarezzarlo!» gli disse Ron ridendo insieme agli altri.

Quando tutti, compreso Neville, riuscirono ad aprire il “mostro dei mostri” per vedere Hagrid ricomparire da dietro gli alberi, ma non era più solo. Trasportava con una corda un animale molto strano; sembrava un’unione tra un cavallo e un grifone.

«Vi presento Fierobecco!» disse Hagrid allegro accarezzando la testa di Fierobecco. «Chi sa dirmi che creatura è?»

Ovviamente l’unica mano alzata fu quella di Hermione, Hagrid le fece cenno di rispondere.

«Questo è un Ippogrifo, una creatura mezza cavallo e mezzo grifone, con testa e ali d’aquila, zampe anteriori e petto da leone, e il resto del corpo da cavallo» rispose preparata.

«Brava, Hermione» si complimentò Hagrid lanciando a Fierobecco un furetto morto che l’Ippogrifo divorò ingordo. «Cinque punti a Grifondoro. Sono creature molto orgogliose, gli Ippogrifi, per avere la loro fiducia dovete prima inchinarvi in segno di rispetto, e poi potete toccarlo, ma state attenti a non torcergli una piuma, non vi conviene. Ora, chi vuole venire ad accarezzarlo?»

Tutti fecero meccanicamente tre passi indietro, e Hagrid ne sembrò deluso.

«Mmmh…» disse il professore guardando tutti gli studenti. «Ehm…Sophie vieni tu?»

Sophie si guardò intorno cercando con lo sguardo un aiuto da Hermione, che però le rispose alzando le spalle.

«Allora, Sophie» disse Hagrid facendole cenno di bloccarsi a qualche metro di distanza da Fierobecco. «Ora fai un inchino profondo, se lui lo fa puoi avvicinarti, se non lo fa…bè…ne riparliamo dopo…» 

Sophie obbedì e fece il suo inchino. Le sembrò che passassero secoli, ma dopo un minuto circa anche l’Ippogrifo fece un maestoso inchino, e gli applausi della classe risuonarono nel bosco.

«Brava, Sophie! Ora avvicinati e prova ad accarezzarlo» anche questa volta la Grifondoro eseguì. «Lentamente, Sophie…più lentamente…»

Fierobecco fece due passi avanti ed emise un suono agghiacciante, Sophie si paralizzò per la paura e invece di avanzare lentamente come le aveva detto Hagrid, fece dei veloci passi indietro, inciampò in un sasso e cadde a terra. Questo non sembrò fare tanto piacere all’Ippogrifo che aprì il becco minaccioso e dimenò le ali.

Hermione era ancora più paralizzata di Sophie, stringeva il braccio di Ron, che dal canto suo stava arrossendo vistosamente.

La zona dei Serpeverde invece era molto eccitata. Chanel si era fatta avanti tra i suoi compagni e si era seduta su un grosso masso a godersi la scena.

«Calma, Sophie» disse Hagrid, ma non stava proprio dando un buon esempio poiché non era per niente calmo. «Rialzati lentamente e inchinati di nuovo»

Sophie aveva il fiatone, ma per la terza volta obbedì. Fierobecco si stava scaldando ed era irrequieto, ma vedendo l’inchino di Sophie, che fu ancora più profondo degli altri, si tranquillizzò e si inchinò a sua volta.

Non ci fu bisogno di un invito di Hagrid, Sophie avanzò lentamente di sua spontanea volontà e quando fu a pochi centimetri di distanza allungò il braccio e finalmente accarezzò teneramente la testa piumata di Fierobecco.

Altri applausi, uniti a sospiri di sollievo, si levarono dalla classe.

«Bravissima, Sophie!» disse Hagrid battendo fragorosamente le mani. «Davvero brava! Bè…ora puoi cavalcarlo!»

«Cosa?!?» esclamò Sophie, che apriva la bocca per la prima volta durante la lezione. Ma era troppo tardi, Hagrid l’aveva già sollevata per i fianchi e messa su Fierobecco.

«Aggrappati bene, ma non tirargli nemmeno una piuma, non ti ringrazierà!» detto questo Hagrid diede un lieve colpo all’Ippogrifo che aprì le sue enormi ali e si levò in volo, accompagnato dall’urlo di Sophie.

 

Angolo dell'autrice

Devo dire che è passato un bel po' dall'ultim aggiornamento, ma vabbè, come si dice meglio tardi che mai! ; )

Dunque, inizio come sempre con i ringraziamenti:  Lottie de la Valliere, comesnaturally e _lele_, grazie perchè mi seguite!

Non c'è molto da dire su questo capitoletto... diciamo che vi mostro le vicende scolastiche prima di entrare proprio nel vivo della storia in cui, a proposito, penso vi entreremo dal prossimo capitolo.

Come sempre vi lascio gli spoiler del cap 10,

enjoy *-*

 

«Non sai quanto sono triste…» Chanel si alzò dal masso su cui si era goduta la scena dell’Ippogrifo e, facendosi spazio, andò verso Sophie.

«Triste per cosa, Chanel?» le chiese Sophie voltandosi verso la sorella. Basta, non avrebbe più subito nulla da lei, ora voleva affrontarla

 

Chanel si tolse le mani sporche dalla bocca; aveva le labbra gonfie e insanguinate, l’impatto con il masso era stato troppo forte, ed era un bene se non aveva anche un occhio nero.

 

Harry annuì, ma si vedeva che aveva la testa tra le nuvole, stava pensando a qualcosa che probabilmente lo turbava molto.

  
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