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Autore: kiaisnotonfire    14/03/2011    3 recensioni
Fanfic a 4 mani di kiamilachan ed Elesunny30. Bella viene tradita dal marito Jacob e decide di divorziare. L'amica Angela le presenta Alice Hale, il cui marito è il famoso avvocato Jasper Cullen. Bella si scontrerà con Edward Cullen, altrettanto famoso avvocato fratello di Jasper, e a causa di un inconveniente dovranno passare molto tempo a contatto e chissà che non nasca l'amore....
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, speriamo che stiate bene e che ci perdoniate del letargo in cui siamo entrate, ma per il vostro dispiacere sembra che ci siamo svegliate!XD L'ultima volta abbiamo lasciato Bella ed Edward in un momento fondamentale, sarà il caso di tornare a disturbarli, è da qualche mese che sono lì!xD Quindi senza altri indugi vi lasciamo a...

Equilibrio Instabile

Il bacio si fece più profondo. Edward mi strinse a se mettendo una mano dietro alla mia nuca per avvicinarci. Io di riflesso gli strinsi le braccia al collo e in pochi secondi ritrovai le mie mani tra i suoi morbidi capelli, erano fantastici! La sua lingua stava esplorando ogni parte della mia bocca e io ero persa in quel bacio che da passionale si stava mutando in tenero. Fu proprio in quel momento che mi resi conto di quello che stavo facendo. Stavo baciando Edward! Edward il mio avvocato insopportabile e il mio coinquilino irreparabilmente sexy! Cosa diavolo mi era venuto in mente?
Immediatamente mi scostai da lui che senza accorgermene mi si era già sdraiato sopra. Edward cercò di riavvicinarmi ma io non glielo permisi, alzandomi dal divano.
- Scusami Edward...Io non...non capisco cosa mi sia preso...scusa- balbettai io ancora sotto shock.
-Bella..io credevo che tu...e io...- iniziò lui imbarazzato, probabilmente non gli capitava spesso di essere rifiutato, sicuramente era per questo che aveva cercato di trattenermi, non c'erano dubbi.
-Edward, mi dispiace...è stato un mio errore, la giornata è stata lunga e io non sono del tutto in me. Perdonami se puoi, spero che questo non abbia compromesso il caso.- dissi io più fredda che mai allontanandomi da Edward per rifugiarmi in camera. Dovevo mostrarmi distaccata. Mi ero ripromessa di non avere altre relazioni, almeno per il momento. Dovevo concentrarmi soltanto su me stessa, Edward era il mio avvocato e per un caso della sorte ci eravamo ritrovati sotto lo stesso tetto. Ma tra di noi l'unico rapporto che ci sarebbe dovuto essere era di lavoro. Stop. Nulla di più. Non dovevo permettere che semplice attrazione fisica, perchè non era altro, rovinasse il mio nuovo equilibrio. Era stato Edward a distruggerlo. Si era permesso di entrare nella mia vita senza neanche chiederlo.
Cavolo, perchè tutto doveva girare attorno agli uomini? Ero una donna adulta e non dovevo dipendere da nessuno se non da me stessa e dalla mia forza di volontà. Prima mio padre, poi Mike, poi Jake e ora Edward, per ogni uomo era stato un disastro e la mia vita era andata in pezzi troppe volte. Mi sembrava di essere tenuta insieme dallo scotch, era come se fossi un soprammobile caduto troppe volte ma con il presentimento che se fosse caduto ancora non si sarebbe potuto più aggiustare. A questo punto, poichè sugli uomini non potevo più contare, dovevo pensare da sola a rimanere intatta su quella mensola. Al diavolo Edward e quel suo viso d'angelo tentatore, potevano andare a farsi fottere insieme a tutto il genere maschile! Edward mi stava mettendo per l'ennesima volta in procinto di cadere, fortunatamente me n'ero accorta in tempo ed ero riuscita a fermarimi prima di crollare a terra. Questa volta ero salva ma il mio equilibrio era ancora instabile e mi trovavo sull'orlo del precipizio, un piccolo colpo e sarei definitivamente caduta.
Con questi pensieri per la testa andai a letto addormentandomi ancora vestita.

***
Il mattino seguente mi alzai intorpidita. Mi accorsi di non essermi neanche messa il pigiama. Ero completamente sudata e nervosa, probabilmente avevo avuto incubi tutta la notte. Decisi di andare a farmi una doccia e di distendere i muscoli sperando di riuscire a rilassarmi. Quando uscii dal bagno avevo le idee più chiare e decisi di fingere che l'avvenimento della sera precedente non fosse mai accaduto. In questo modo tutto sarebbe stato più semplice, e poi ero certa che anche Edward avrebbe preferito dimenticarlo.
Dopo essermi vestita andai in soggiorno pronta ad affrontare Edward da adulta. Quando ci arrivai, però, rimasi sorpresa: Edward non c'era. Al suo posto trovai un biglietto sul tavolo.
Bella. Mi sono svegliato presto e sono andato al lavoro. A più tardi.
Avrei dovuto essere sollevata dalla sua assenza perchè ci avrebbe risparmiato da una situazione imbarazzante. Allora perchè provavo una fitta allo stomaco nel non trovarlo lì? Perchè appena credevo di avere la idee chiare Edward me le scombinava di nuovo? Accantonai questi pensieri. Non avevo voglia di deprimermi ancora di più su questa storia, mi bastava sapere di avere una vita complicata, che oggi non me la sentivo di affrontare. Stasera sarei uscita con Mike senza pensare ai miei problemi almeno per qualche ora. Dopo essermi rincuorata mi avviai in libreria, dove Angela mi stava aspettando.

***
-Te l'avevo detto, Bella, che sarebbe stato difficile tenere le distanze da Edward- commentò Angela dopo aver ascoltato il discorso durante la pausa pranzo.
-Avevi ragione, credevo di avere maggiore autocontrollo. Comunque è stato un momento di debolezza, ho già deciso che farò come se non fosse accaduto nulla.- risposi io senza guardarla negli occhi.
-Che c'è Bella? Non mi sembri molto convinta... sei sicura sia la scelta giusta?- mi domandò la mia amica che sembrava aver intuito più di quanto non avessi fatto io.
-Ma che dici Angela, ovvio che è la scelta giusta. Non posso permettermi di avere una relazione con Edward, è il mio avvocato, siamo troppo diversi e poi non voglio più essere usata dagli uomini, voglio condurlo io il gioco. Cosa avrei dovuto fare secondo te, saltargli addosso?!- feci io ironicamente.
-Beh, magari...- sorrise maliziosa lei. Stava parlando sul serio?
-Stai scherzando spero. Scommetto comunque che a Edward non interessi una storia seria, a lui basta il sesso occasionale e questo complicherebbe le cose tra di noi.- dissi io con tono amaro. Forse non stavo dicendo tutta la verità nemmeno a me stessa.
-Ma che c'è di male in questo? Sono io la prima a dire che non ti serve un fidanzato adesso ma non puoi continuare con questo voto di castità. Nell'ultimo periodo non andavi a letto neanche con Jacob. Forse ti farebbe bene ricominciare a divertirti e prendere la vita come viene.- Angela parlò sinceramente dicendo ciò che mi ostinavo a sostenere ma che non facevo veramente.
-Guarda che non siamo più adolescenti Angela, adesso ciò che facciamo ha delle conseguenze. Non posso permettermi di lasciarmi andare così, devo pensare a quello che faccio e fare sesso con Edward non mi sembra proprio la cosa migliore.- esposi logicamente io, anche se suonavano perfino alle mie orecchie come scuse.
-Sarà, Bella, ma secondo me continuare a prendere le cose così seriamente non ti fa bene.- stavo per risponderle quando mi vibrò il cellulare nella tasca dei pantaloni.
Ciao Bella, spero di non disturbarti. Ho parlato con l'idraulico e il mio appartamento sarà pronto domani quindi stasera è l'ultima volta che dormo da te. Grazie ancora per l'ospitalità.
-
Angela, comunque sia il problema non c'è più, domani Edward tornerà nel suo appartamento e da allora il nostro rapporto sarà puramente professionale e non saremo più che vicini di casa- la misi a conoscenza del sms di Edward.
-Io continuo a pensare che dovresti smettere di importi sempre come comportarti e dovresti lasciarti andare di più, ma la vita è la tua tesoro!- mi sorrise Angela e così tornammo in libreria.
***
Il pomeriggio passò velocemente nonostante la mia mente fosse da tutt'altra parte.  Tra un cliente e l'altro dissi ad Angela della mia cena con Mike quella sera. Inizialmente sembrò un po' scettica, mi fece intendere che non aveva senso uscire con Mike e non dare corda a Edward. Io replicai però dicendo che l'appuntamento con Mike era tra amici e che nessuno dei due aveva secondi fini. Lei come Edward la sera prima mi guardò dubbiosa, ma alla fine lasciò perdere il discorso. Dunque alle sette mi diressi a casa per prepararmi. Non avevo intenzione di mettermi in tiro per Mike, ma avevo voglia di godermi la serata, e di conseguenza scelsi un vestito carino sui toni dell'azzurro accompagnato da accessori semplici.
Durante quell'ora di Edward non vidi neanche l'ombra, ma mi dispiaceva uscire senza dirgli niente, visto che non ci parlavamo dalla sera prima. Quindi gli lasciai un biglietto sul tavolo nel quale gli dicevo di avergli lasciato la cena nel forno a microonde. Quando me ne resi conto pensai che mi stavo comportando come se il mio avvocato fosse mio marito e non un semplice conoscente. Non ero mai stata così premurosa con nessuno, nemmeno con Jacob. Ma quell'espressione disorientata di Edward alle prese con la macchinetta per il caffè qualche giorno prima mi faceva pensare che non sarebbe riuscito a cucinarsi neanche una cena. In più, anche se non l'avrei mai ammesso, mi faceva piacere immaginare il suo dolce sorriso alla vista delle lasagne che avevo cucinato.
Aprii la porta sperando di trovarvi dall'altra parte Edward di ritorno dal lavoro. Rimasi delusa quando mi resi conto che il mio desiderio era risultato vano. Probabilmente non avrei incrociato Edward se non l'indomani in procinto di tornare nel suo appartamento per sempre. Per un attimo, ma solo per un attimo, pensai di disdire la cena con Mike per passare l'ultima serata con il mio ancora per poco coinquilino. Ma subito mi diedi della stupida e accantonai il pensiero. Quella sera non dovevo intristirmi inutilmente, la serata che mi attendeva si preannunciava divertente e senza avvocati sexy intorno, semplicemente una rimpatriata tra amici.
Senza neanche accorgermene mi ritrovai davanti al ristorante dove Mike mi aspettava sorridente.
-Ciao Bella. Stai benissimo stasera.- mi salutò lui baciandomi la guancia con fare amichevole.
-Grazie Mike, ti trovo bene anch'io. A quanto pare il tuo gusto nel vestire è migliorato. Ricordo quegli orribili maglioni al liceo.- lo provocai io scherzosamente.
-Non è vero. Erano carini, me li faceva mia nonna con tanto amore- disse fintamente offeso spingendomi delicatamente dentro al ristorante.
Ci sedemmo a un tavolino con una splendida vista sul ponte di Brooklyn. Era un tranquillo ristorante italiano di cui Mike conosceva i proprietari. Mangiammo una splendida fiorentina al sangue accompagnata da una bottiglia di vino rosso.
Parlammo tutta le sera del più e del meno, rievocando episodi passati e raccontandoci ciò che non sapevamo delle nostre vite dopo il diploma.
Scoprii così che Mike era stato lasciato da circa due settimane dalla sua storica fidanzata del college Jessica alla quale aveva intenzione di chiedere di sposarlo. Secondo lui aveva una storia con il suo datore di lavoro dato che nell'ultimo periodo aveva fatto molti straordinari. Io a mia volta gli riferii del mio matrimonio finito male. Senza  rendermene conto mi aprii completamente con lui raccontandogli tutto ciò che era successo dopo aver trovato Jacob e Cassiopea fino al bacio con Edward. Lui mi ascoltò senza giudicarmi e facendomi sfogare come non avevo ancora fatto. Fu una serata piacevole come non ne passavo da tempo, sembrava che gli anni non fossero mai trascorsi. Ritornammo con la mente alle chiacchierate intorno al tavolo della mensa e alle serate spensierate della nostra adolescenza ridendo e scherzando tra amici.
Dopo la cena uscimmo dal ristorante e facemmo due passi.
-Sai Bella, mi ha fatto davvero piacere passare questa serata con te. Siamo entrambi cresciuti eppure ci troviamo sempre molto bene insieme. Mi dispiace che la nostra relazione di allora abbia compromesso la nostra grande amicizia, a volta mi piacerebbe tornare ai tempi in cui eravamo migliori amici e basta.- mi confessò Mike passeggiando per le strade rumorose di New York. A quelle parole non potei che provare anch'io una grande nostalgia. Anche a me sarebbe piaciuto che nulla fosse successo, ma come mi ero già resa conto la vita era sempre pronta a giocare brutti scherzi, e così aveva fatto con noi. Forse adesso sarebbe potuto essere il momento giusto per tornare amici.
Arrivammo al City Hall Park e lì mi sembrò che l'espressione di Mike si incupisse.
-Che succede Mike? Tutto a posto?- gli domandai preoccupata.
-Sì tranquilla. Semplicemente io e Jessica frequentavamo spesso questo parco.- sussurrò con voce triste. Non sapendo con che parole consolarlo lo abbracciai cercando di trasmettergli il mio sostegno. Lo sentii inizialmente sorpreso ma poi ricambiò la stretta come a volersi aggrappare a qualcosa per superare il dolore del ricordo. Non so cosa accadde, probabilmente quell'abbraccio risvegliò in entrambi ricordi felici di quelle ferite non ancora rimarginate, ma nel tempo di un istante ci ritrovammo in un bacio che non ci apparteneva, ma che portava il sapore di un passato non ancora dimenticato.
Dopo pochi secondi ci staccammo confusi. Bastò uno sguardo per realizzare quello che era appena successo e per farci allontanare imbarazzati. Non servivano scuse per giustificare ciò che era appena accaduto se non il fatto che nessuno dei due aveva superato il dolore di una storia finita. Eppure non avevamo la forza di affrontare le vere motivazioni del nostro gesto e tantomeno considerarle un capitolo chiuso come facevamo prima. Così disorientati ci salutammo appena per scappare ancora una volta dalle nostre vite.
Questo bacio era stato molto diverso da quello scambiato con Edward la sera precedente. Quello infatti era stato guidato dalla passione e da un nuovo sentimento che stava nascendo irrazionalmente, ma dal quale, come dal triste passato che aveva spinto il bacio con Mike, volevo inesorabilmente fuggire.

Chiacchiere delle autrici:
E: Salve ragazzuole!! Perdonateci ancora per il troppo tempo passato, cercheremo di impegnarci a trovare più tempo per scrivere! In qualunque caso..piaciuto il capitoletto?
C: Come avete visto è riapparso Mike, che personalmente in questo caso adoro. Non abbiamo voluto dipingerlo come il solito stronzo e antipatico, ma anzi come un ragazzo che ha sofferto e soffre tutt'ora.
E: Esatto, infatti il bacio tra lui e Bella non è stato guidato dal desiderio ma semplicemente dal ricordo soprattutto di Jessica e Jacob.
C: Non ci fa molto piacere unire delle sensazioni "positive" al ricordo di Jacob, ma è sempre vero che Bella si è appena lasciata con lui e in parte lo ama ancora.
E: Eh sì, l'amore gioca brutti scherzi e Bella ne è vittima continuamente. Comunque vogliamo sapere la vostra opinione!
C: Speriamo che il tempo non vi abbia allontanate da questa storia e vi promettiamo che nel prossimo capitolo Edward sarà MOLTO più presente ;)

  
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