Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: Whenulookmeintheeyes    14/03/2011    0 recensioni
Fight for an happy ending.
Perchè le favole esistono anche nella realtà.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
New York non è certo come Los Angeles.

I grattacieli dominano anche qui il paesaggio, ma nella Grande Mela non c'è quel caldo sole caratteristico della costa del Pacifico, non ci sono quelle immense spiagge e cosa principale non c'è lui.

Sicuramente è un bene, perchè devo dimenticarlo, ma non riesco a non alzare gli occhi e cercare in quelli degli altri i suoi.

Mi manca la mia città natale, mi manca la mia famiglia e mi manca Nick.

Ma devo andare avanti in qualche modo e in quella città dove ogni giorno rischiavo di incontrarlo, in quel posto dove tutto mi ricordava lui, non avrei mai potuto rifarmi una vita.

Così eccomi qui, ventanni e con gli ultimi sogni lontani da realizzare.

Forse qui incontrerò un ragazzo che mi amerà nel modo giusto e con cui potrò costruire un futuro; certo non sarà lo stesso, ma bisogna provare.

Cammino lungo la 3 street con il mio caffè in mano, le persone qui sono diverse, non hanno perennemente una tavola da surf sotto il braccio o anche a dicembre la pelle abbronzata.

"Hey Cait" Lucas mi stampa un bacio sulla guancia, lui è diventato l'unica persona con cui mi sfogo in questo periodo. Lui sa bene chi sono, lavorando per un piccolo giornale di gossip. E' un ragazzo davvero dolce e simpatico, non si stufa mai di sentirmi piangere o lamentare e sa sempre come tirarmi su di morale. E poi è anche un bel ragazzo: moro, occhi verdi e un fisico scolpito.

Tante mi chiederebbero perchè non prendo la palla al balzo, d'altronde lui mi ha chiesto di uscire molte volte, ma le ferite sono ancora troppo aperte e fanno ancora troppo male per pensare a qualcun altro che non sia io.

Lui capisce e aspetta il giorno in cui io gli dica di si.

"Ciao Lucas, come va?"

"Molto bene, sai mi hanno dato un articolo serio".

"Veramente?"

"Ehm no...devo intervistare Paris Hilton che è qui in città, una noia".

"Be' è comunque Paris Hilton".

"Già" e ci mettemmo a ridere, si lui mi faceva stare bene.

"Tu invece cosa fai oggi?"

"Oggi ho la mia prima giornata libera, così ho pensato di girare meglio New York".

"Bella idea, se vuoi poi ti raggiungo e andiamo a mangiare in un ristorante italiano niente male".

"Solo come..."

"Amici, lo so".

"Allora va bene" gli stampo un bacio sulla guancia e me ne vado.

Da quando sono qui non mi sono ancora goduta per bene tutta questa bella città. Diciamo che gli unici posti che conosco sono il negozio dove lavoro sulla 7 Street e il take-away sulla 8.

Ho visto la Statua della Libertà e il ponte di Brooklin, ma solo da lontano. Sono stata dalle parti di Brodway, ma molto tempo fa e solo per un concerto, il loro.

Così oggi ne approfitto. Sono solo le due di pomeriggio e ho tutta la giornata per me.

A New York non tira vento, il clima è praticamente sempre lo stesso, a luglio fa veramente molto caldo e si trova riparo solo nei centri commerciali o nei negozi.

Ma anche a Central Park si trova quell'atmosfera giusta per una sosta dopo ore di lungo cammino.

E proprio arrivata nell'immenso parco mi siedo su una panchina. Mi colpisce subito un fogliettino lì abbandonato, sopra di esso si trova una scritta: "Una seconda possibilità non si nega mai".

Sembra la frase adatta a me, anzi è la frase adatta a me. Lui,  be' forse un'altra possibilità la meritava.

Ha implorato il mio perdono, ma il mio orgoglio mi ha fatto fare solo cenni di negazione: io non lo avrei mai perdonato.

E la mia mente inevitabilmente torna a quei momenti, lui e quel bacio. Le sue labbra posate su quelle di una che non ero io.

Ma chi si illude paga doppio, avevo sentito dire una volta. Mai frase fu più vera.

Io mi ero illusa e adesso sto male, di un male che non avrei mai immaginato.

Dopotutto lui è un ragazzo, un semplice ragazzo come tanti altri. Ma sapevo comunque che queste erano solo bugie.

Bugie dette nel mio periodo più buio, dette quando il mio cuore era oppresso in una morsa di dolore.

"Cait?" alzo gli occhi di scatto. Quella voce, inconfondibile.

"Nick!" lo guardo incredula. Come ha fatto a sapere che sono qui? Come ha fatto a trovarmi?

"Cosa ci fai qui?" sputò lì con tutto il disprezzo che ho, anche se vorrei saltargli al collo e dirgli quanto in realtà lo ami.

"I-io sapevo che eri a New York. Sono venuto a cercarti, ma non pensavo di trovarti così presto".

"Nicholas nessuno ti ha chiesto di cercarmi".

"Il mio cuore si".

"Bene adesso ascolta il tuo cuore di nuovo e sparisci da qui. Io ho cambiato città per non vederti".

"Lo so. Ma ascoltami: io ti amo, ti amo più della mia stessa vita e per riaverti farei di tutto. Ma non so come farmi perdonare, perciò indicami la strada giusta da percorrere per riavere la tua fiducia".

"Non ci sono strade. Ho tagliato i ponti e chiuso le porte. Sei fuori".

"Cait ti prego, non l'ho voluto io quel bacio credimi" e io gli credevo, ma non riuscivo comunque a perdonarlo.

Scossi la testa, mi alzai e dopo averlo guardato un ultima volta lo salutai definitivamente.

"Addio Nicholas".

"Se starti accanto si rivelerà uno sbaglio, allora sbaglierò con piacere. Se amarti è un peccato, sarà l'unico di cui non mi pentirò. Le ricordi queste parole?" mi bloccai sul posto. Eccome se le ricordavo, le avevo scritte io stessa sul mio diario.

"Quelle erano le parole di un adolescente innamorata che non sapeva ancora come va il mondo".

"Allora ti supplico di far riuscire quell'adolescente innamorata, perchè io ho bisogno di lei".

Una lacrima mi riga il viso, anche io ho bisogno che quella ragazzina innamorata ritorni.

"Non ci riesco..."

"Provaci, la fiducia la ricostruiremo passo passo, te lo prometto".

"Nick..."

"Hai un altro vero? Perchè se è così e sei felice allora scusa, mi faccio da parte".

Forse avrei dovuto mentirgli dicendogli che avevo un altro, fingere di essere felice solo per farlgi vedere che sapevo andare avanti anche senza di lui. Ma non l'ho fatto.

"Non ho nessuno. Io amo solo te" un leggero sorriso si dipinge sulle sue labbra, ma sparisce poco dopo.

"Ma non vuoi che torniamo insieme. Almeno ci ho provato. Addio Caitlyn" volta le spalle e inizia a camminare.

Continuo a fissarlo incredula. Ha mollato tutto.

Un senso di paura mi invade il corpo. La stessa paura di quattro mesi fa. Finchè sapevo che lui sarebbe tornato da me a supplicarmi, sapevo di non averlo perso. Ma adesso se ne stava andando, lo avevo perso del tutto.

Inizio a correre.

Corro verso la luce.

Corro verso la fine di quel tunnel di dolore.

Corro verso la mia unica fonte di felicità.

"Nick aspetta" lui si blocca e girandosi mi fissa.

"Cait..." gli metto un dito sulle labbra. Questa volta tocca a me.

"Io credo che il bacio non è stata una tua iniziativa, ma sai quanto so essere orgogliosa. E fino adesso per me hanno parlato solo l'orgoglio e il dolore. Ma una paura mi ha attraversato il corpo, chiamala egoismo, ma io non posso stare senza te. Non riuscirei a vederti con un'altra. Morirei. Perciò scusa" sorride.

"Anche io sono stato preso da questa paura e forse sarò egoista, ma anche solo pensarti con un altro mi mette i brividi. E al limite sono io che mi devo scusare" adesso sorrido io.

Mi metto in punta di piedi e lo bacio.

Dio solo sa quanto mi siano mancate quelle labbra. E adesso che sono di nuovo mie non le lascerò andare tanto facilmente.

Dopotutto l'amore porta tanta gioia, ma anche tanto dolore. L'importante è saper cogliere il meglio sia dall'uno che dall'altro.







Scusate per il ritardo, ma non avevo idee per la fine. Poi ieri mi ha ispirato il concerto di James Blunt a Roma e ho deciso di scrivere il finale in questo modo.

Spero che vi piaccia e....nulla commentate se la trovate almeno decente.

Baci, Aly.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: Whenulookmeintheeyes