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Autore: Miza    14/03/2011    46 recensioni
-Oh Ronald, per l'amor del cielo!- sospirò Hermione -Ti senti bene?-
Ron battè le palpebre un paio di volte.
Poi, lentamente, si rimise in piedi.
Con sommo stupore di tutti, si passò una mano nei capelli con fare suadente, e fece un sospiro teatrale.
-Caspita, spero di non essermi tutto scompigliato!-
Lasciò vagare lo sguardo sui visi attoniti dei quattro amici.
Finchè non incontrò lo sguardo di Hermione.
La osservò per qualche istante.
Poi alzò un sopracciglio, si schiarì la voce e le lanciò un sorrisone seducente.
-Ehilà, Grangy!-
I tre ragazzi strabuzzarono gli occhi, increduli.
Hermione deglutì.
-G...Grangy???-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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hppasqua

Capitolo settimo.





La mattina di Pasqua la signora Weasley era un uragano.
Correva da una parte all'altra della cucina, con abili colpi di bacchetta faceva in modo che decine di tegami si auto mescolassero, saltellava per infilarsi le scarpe, correva allo specchio per sistemarsi i capelli.
-Per la barba di Merlino, che diavolo succede?- domandò Ron entrando in cucina sbadigliando.
La signora Weasley lo fulminò con lo sguardo e prese a guarnire un uovo di cioccolato.
-Succede che tra un'ora arrivano tutti i nostri ospiti! Un'ora, capisci?! E il pranzo non è pronto! E non c'è nessuno che mi dia una mano!-
Lanciò un'occhiata rapida alla felpa bucata di Ron.
-E FILA A CAMBIARTI, RONALD!-
Ron fece spallucce, afferrò uno Zuccotto di Zucca e tornò in camera sua.
Quando una mezz'ora dopo tutti i giovani Weasley più Harry scesero di nuovo, la situazione sembrava esser migliorata.
La grande tavola era apparecchiata a buon punto punto, con un piccolo uovo di cioccolato per ciascun commensale, utilizzato come segnaposto.
Quasi tutte le pietanze erano ben disposte sui ripiani, e qualche pentola finiva di ribollire.
La signora Weasley li accolse con un sorriso entusiasta. 
Indossava un eccentrico abito viola con stampati conigli pasquali di tutti i colori, e un grande fiocco sui capelli coronava il tutto.
-Oh santa pace!- borbottò Ginny osservando l'abito della madre.
-Allora?- domandò apprensiva Molly, facendo un giro su se stessa -Come sto?-
I figli si affrettarono ad allontanarsi con ogni tipo di scusa plausibile.
-Ehm... sta molto bene, signora Weasley!- tossicchiò Harry, a disagio -Un abito delizioso!-
Molly arrossì compiaciuta.
-Oh Harry caro, sei un tesoro! Anche tu sei splendido, la tua giacca verde è strepitosa, si intona ai tuoi occhi!-
Harry le fece un sorrisino riconoscente.
-Su, aiutatemi a piegare i tovaglioli! Lupin, Tonks e Percy saranno qui a breve!-
Fred si lasciò sfuggire un gemito.   -Viene anche Percy?!-
La signora Weasley posò le mani sui fianchi e ridusse gli occhi a due fessure.
-Fred Weasley- sibilò -Come puoi essere così villano con tuo fratello?! Non lo vediamo da mesi, è sempre a Londra a lavorare!-
-Per fortuna!- bisbigliò George, strappando a Ron una risatina.
-Ma io sono contento di vedere Perce!- protestò Fred -Il problema sono i suoi interminabili discorsi sul mondo babbano e...-
-Bè, hai qualcosa contro il mondo babbano?-
I Weasley si voltarono giusto in tempo per vedere Hermione entrare in cucina.
Lanciò a Fred uno sguardo torvo e poi scoppiò a ridere.
-Stavo scherzando, Fred! Buongiorno a tutti!-
Entrò in cucina e la signora Weasley le afferrò le mani.
-Ooooh Hermione, tesoro, sei splendida!-
Osservò con ammirazione l'abito svolazzante della ragazza, con una fantasia di minuscoli fiori, e il giacchino verde bottiglia, abbinato alle ballerine.
Hermione arrossì e le sorrise.
-Grazie signora Weasley... è un regalo di mamma e papà...-
Molly annuì con foga.
-E' splendido! Ginny, cara, ti farò un vestito come questo, che ne dici?-
Ginny sospirò e annuì.
-Sì mamma, come vuoi.-
Hermione abbassò lo sguardo, a disagio, e si affrettò ad andare a prendere le forchette.
-Buongiorno, signorina Granger.-
Con un piccolo brivido, avvertì la presenza di Ron accanto a lei.
Si voltò a guardarlo, splendido nella sua camicia grigio chiaro.
-Allora- continuò Ron sorridendo -A quanto pare questo vestito ha avuto grande successo!-
Hermione sospirò e tornò a frugare nel cassetto delle posate.
-Mi dispiace tanto!- sussurrò mortificata -Forse ho esagerato... Non volevo mettere a disagio tua madre, o Ginny, io...-
Ron ridacchiò e scosse il capo.
-Ma quale disagio. Lo sai che la mamma è sempre così... entusiasta. Soprattutto quando si tratta di te.-
Hermione spalancò i grandi occhi nocciola, fissandolo.
-Dici davvero?- domandò, imbarazzata e compiaciuta.
Ron rise di nuovo.
Annì, e le depositò un bacio minuscolo su una tempia.
-Sei bellissima.- le sussurrò in un orecchio.
Poi si allontanò per piegare i tovaglioli.
Hermione non si accorse nemmeno dell'arrivo degli ospiti.

-Ooooh benvenuti, benvenuti a tutti! Percy tesoro fatti abbracciare!-
La signora Weasley accolse i tre nuovi arrivati in mille cerimonie e convenevoli, abbracciandoli e baciandoli.
Prese i mantelli da viaggio di Lupin e Percy e li rifilò a George, spedendolo ad attaccarli in salone, e poi si dedicò a Tonks.
-Tonks, cara, cos'hanno i tuoi capelli?- domandò storcendo il naso.
Tonks si passò una mano nei capelli verde fluorescente, cortissimi e sparati verso l'alto.
-Perchè, Molly? Non ti piacciono?- domandò mortificata.
Ginny fece un sospiro di ammirazione. -Io li trovo stupendi!- esclamò.
Tonks le sorrise, ma la signora Weasley fu irremovibile.
-Oh, andiamo cara, non hai qualcosa di più consono per l'occasione?-
Tonks sospirò, poi chiuse gli occhi e si concentrò.
In pochi secondi i capelli crebbero fin sotto le spalle, e divennero biondi, boccolosi e brillanti.
La signora Weasley annuì soddisfatta. -Ora si che ci siamo!- esclamò.
Appena si voltò, Tonks chiuse di nuovo gli occhi.
Un caschetto asimmetrico, di tutte le sfumature del viola, prese il posto della cascata di boccoli d'oro.
Fece l'occhiolino a Hermione e Ginny, che scoppiarono a ridere.
Qualche minuto dopo, tutti si stavano abbuffando, chiacchierando del più e del meno.
-Il mio capo si è congratulato con me- stava dicendo Percy al signor Weasley -Ha detto che sono il collaboratore più responsabile che abbia mai avuto!-
George fece finta di vomitare.
-Psss, Hermione!- sussurrò Fred, sporgendosi verso la ragazza.
Hermione alzò il viso e gli lanciò uno sguardo interrogativo.
-Dopo mangiato dobbiamo andare ad Hogsmeade, e dobbiamo trascinarci anche Ron.-
La ragazza aggrottò le sopracciglia.
-E perchè?- domandò in un sussuro.
Fred sospirò.
-Alla faccia del tuo acume, Granger, non ti facevo così ottusa! Dobbiamo portarlo da Zonko, no? Magari lui può fare qualcosa per aiutarci!-
-Ron, tesoro, prenderesti i dolci?- trillò la signora Weasley.
Ron si alzò, ed Harry, Ginny e George si avvicinarono a Hermione e Fred.
-Fred mi stava dicendo di portare Ron da Zonko, dopo pranzo- disse piano Hermione -Per fargli dare un'occhiata.-
George si grattò il mento.
-Sì, magari ha qualche antidoto, una cosa del genere... penso proprio che sia un'ottima idea!-
Ron posò due vassoi al centro del tavolo.
-Che splendore, Molly! Quante cose buone! Che cos'è questo?-
Tonks indicò curiosa quello che sembrava un ramo glassato.
La signora Weasley sorrise.
-Si chiama Tronchetto della felicità, si dice che porti fortuna!-
Le due si misero a parlare degli ingredienti, ed Harry si sporse verso gli amici.
-Siete sicuri che sia una buona idea? Secondo me gli sta passando, sembro molto più tranquillo og...-
-Ehi, Grangy!- urlò Ron -Lo vuoi il mio Tronchetto della felicità?-
Poi scoppiò a ridere da solo per la sua splendida battuta.
Nella cucina calò un silenzio di tomba.
Hermione divenne viola.
-Per favore, uccidetemi!- sussurrò sprofondando sulla sedia.
La signora Weasley si guardava intorno, incredula, quasi più imbarazzata di Hermione.
-F-forse avete ragione... sarà meglio andare ad Hogsmeade.- sussurrò Harry -Sarà molto meglio.-


*
-Ok, statemi bene a sentire. Ho spedito Ron a prendere delle Burrobirre per poter parlare in pace, ma abbiamo poco tempo.-
George, Harry, Ginny ed Hermione guardarono Fred, in attesa.
Quel giorno i negozi ad Hogsmeade erano rimasti aperti, ma c'erano poche persone in giro.
-Molto bene- continuò lui -Faremo così: Hermione trascinerà Ron da Zonko con una scusa, e cercherà con molta discrezione di fargli capire il problema.
Ginny ed Harry andranno in biblioteca. Potrebbero trovare qualche informazione utile!
-E tu e Geroge?- domandò Ginny.
Fred si grattò il mento.
-Uhm... bè, io e George andremo a comprare qualcosa di buono per festeggiare la vittoria della missione!-
Hermione alzò gli occhi al cielo.
-Ok, ecco Ron che ritorna. Mi raccomando Hermione! Andiamo, ragazzi.-
Si allontanarono lungo la via principale, lasciandola sola.
Hermione sospirò, tirò su il cappuccio della felpa e mordicchiò il suo lecca lecca di Mielandia.
Poi si voltò ad affrontare ciò che la attendeva.
-Avevano finito le Burrobirre, Grangy! Ehi, ma dove sono andati tutti quanti?-
Ron si avvicinò, la fronte aggrottata.
Hermione cercò velocemente una risposta da dargli.
-Sono andati, uhm... in bagno. Fred e George. Entrambi.-
Ron arricciò il naso -Da quando in qua vanno al bagno insieme? E Ginny ed Harry dove sono?-
-Passeggiata!- rispose in fretta Hermione.
Ron riflettè per qualche istante.
Poi sorrise.
-Bè, poco male Grangy. Non mi dispiace affatto stare un pò con te.-
Le sfilò il lecca lecca dalle labbra e lo infilò tra le proprie.
-E' buono!- disse, facendole un sorrisetto malizioso  -A che gusto è?-
Hermione sospirò. -Uva Fragola, Ronald. Adesso saresti così gentile da restituirmelo?-
Ron ridacchiò e le mise di nuovo il lecca lecca tra le labbra.
Hermione arrossì.
-Ti va di accompagnarmi da Zonko?- domandò guardandolo -Volevo dare un'occhiata a delle cose...-
Ron spalancò gli occhi.
-Tu da Zonko? Sei sicura di sentirti bene?- domandò allarmato.
Hermione lo prese per un braccio e lo trascinò.
-Sto benissimo!- sbottò -E ora andiamo!-

Ron gironzolava tra gli scaffali, osservando con interesse le creazioni di Zonko.
Il proprietario del negozio lo osservava in silenzio, attentamente.
Hermione osservava a sua volta Zonko, mangiucchiandosi nervosamente un'unghia.
Rimasero in silenzio per parecchi minuti.
-Allora???- esplose Hermione dopo un pò, spalancando gli occhi.
Zonko si voltò a guardarla, scuotendo lentamente il capo.
-Non so davvero come aiutarla, signorina. Sono un fabbricante di scherzi, non un genio di pozioni. Avevo avvertito i due Weasley di fare attenzione.-
Hermione gemette.
-La prego signor Zonko, la prego! Non so più come fare!-
Zonko si grattò la fronte, a disagio.
-Mi dispiace davvero molto, ma non ho nulla che possa aiutarla. Dovete solo aspettare. Passerà prima o poi.-
-PRIMA O POI QUANDO?- stillò Hermione quasi in lacrime.
Zonko le diede una pacca su una spalla.
-Abbia pazienza. Passerà.-
Hermione sospirò, rigraziò, e trascinò Ron fuori dal negozio.
-Cosa avevi tanto da urlare?- domandò lui, osservandola.
Hermione non rispose.
Vide da lontano Harry e Ginny e si affrettò a raggiungerli.
-Eccola!- esclamò subito Harry, guardandola speranzoso.
Ginny si torceva le mani, agitatissima.
Lanciò all'amica uno sguardo angosciato, domandandole -Allora?! Te l'ha dato???-
Ron scoppiò a ridere e si passò una mano nei capelli.
-Eh, io avrei voluto, ma oggi la piccola Granger fa un pò la sostenuta!-
Harry camuffò una risata con un colpo di tosse.
Hermione era talmente affranta che non riuscì nemmeno a dargli una rispostaccia.
-ACQUAVIOLA PER TUTTI!!!-
Fred e George erano di ritorno, carichi di liquori.
Quando videro le espressioni di Ginny ed Hermione smisero di ridere.
-Che cosa diamine è successo?- domandò Fred allarmato, spalancando gli occhi.
Ginny sospirò.
-Niente antidoto.-
Un gemito sfuggì ai due gemelli.
-Antidoto? Di quale antidoto state parlando?- domandò Ron curioso.
Hermione si passò una mano sul viso, e sibilò, sul punto di esplodere -Un antidoto per farmi crepare in maniera rapida e indolore!-
Poi, a passo di carica, si allontanò sulla via del ritorno.
Gli altri pensarono bene di mantenere parecchi metri di distanza.
Quella sera, dal nervoso, le venne un febbrone da cavallo.




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Siete liberi di uccidermi.
Mi assento a lungo, e con cosa torno?
Con questo capitolo di merda.
Impoloro perdono, ma mi serviva un capitolo di transito.
Ne approfitto anche per ringraziarvi. Siete splendidi, e la volta scorsa siete stati carinissimi a preoccuparvi per me e per la mia dedica strappalacrime.
Mi avete quasi commossa.
Vi adoro!
P.S: Ho letto da più di qualcuno che GUARDACASO, PROPRIO ORA,il vostro soprannome è Grangy. Ve lo giuro, mi altero di brutto. Ve l'avevo detto all'inizio della storia che sono legatissima al soprannome Grangy perchè è il MIO soprannome, perciò siete pregati di non usarlo nè per le vostre storie nè per farvici chiamare. O per lo meno fatevici chiamare ma non scrivete su EFP che è il VOSTRO soprannome -___- GRAZIE. Xoxo.

Miza
   
 
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