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Autore: LuluXI    14/03/2011    1 recensioni
Emily è una ragazza come tante, che vorrebbe essere diversa.
Alicanto è un ragazzo strano e tenebroso, che si diverte a rubare e a infrangere la legge.
Sara è la sorella di Emily, fisicamente una sua copia, caratterialmente completamente diversa.
Gabriel e Emma sono due gemelli, i fratelli maggiori di Alicanto, e nei loro occhi e nei loro gesti c'è sempre qualcosa di sinistro.
I tre fratelli abitano accanto alla nonna delle due sorelle, ed è così che i cinque si conoscono. Conducono tutti una vita abbastanza normale, fino a quando non verranno risucchiati dall'oscurità, finendo in una città al centro dell'inferno, dove dovranno affrontare le loro paure, con la morte come inseparabile compagna.
DISCLAIMER: I personaggi sono di Masami Kurumada, ad eccezione dei cinque protagonisti.
[FIC SOSPESA]
Genere: Drammatico, Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Lyra Orphée, Nuovo Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Emma continuava ad avanzare, giocherellando con le ciocche di capelli rossi che le ricadevano sulle spalle,e nulla di ciò che accadeva attorno a lei la infastidiva.
Nonostante stesse camminando per un viale buio, negli inferi, non sembrava preoccupata o turbata; anzi, l’assenza di persone in quella zona della città la rendeva particolarmente tranquilla.
Con un balzo, superò un cumulo di macerie, sorridendo: tutti quei palazzi diroccati, la facevano sentire a casa.
 
All’improvviso, però, un nugulo di uccelli, volò sopra la sua testa, dirigendosi a tutta velocità verso un’altra parte della città: le loro urla strazianti, simili a grida umane, la costrinsero a tapparsi le orecchie.
“Le grida delle arpie, fanno spesso quest’effetto…”
Una voce, proveniente dall’ombra, aveva parlato: Emma si voltò nella direzione da cui sentiva venire quella voce quasi infantile, ma non riuscì a scorgere nessuno, tra le ombre.
 
“Generalmente i mortali che sono stati scelti dal sommo, non passano di qui… perché sei venuta, ragazzina?”
Chi stava parlando, si muoveva ad una velocità sorprendente, tra le ombre: la voce, ora veniva da dietro le spalle della ragazza.
“Mi manda Orfeo: sto cercando Isonade.”
 
Appena finì di parlare la ragazza cercò di voltarsi verso la misteriosa figura, e questa si piazzò alle sue spalle,avvicinando le labbra alle sue orecchie,iniziando a parlare.
“E così ti manda Orfeo…Emma?”
“Se pensi di farmi paura solo perché sai il mio nome,ti sbagli ciccino” rispose la ragazza voltandosi,ma non trovò nessuno alle sue spalle.
“E’ ancora presto per guardarmi in faccia ragazzina…Non sei ancora arrivata a destinazione, e anche se il sommo Hades ti ha scelto tu devi comunque attenerti alle regole… Andiamo”
 
Spinta più dalla curiosità che dalla paura, Emma seguì lo strano individuo tra gli edifici in disuso per diversi minuti,fino a quando non si trovò davanti ad un grande palazzo diroccato,quello che le era stato indicato da Orfeo.
Stava per entrare, quando vide passare nuovamente sopra le sue teste le Arpie che, strillando,si allontanavano. Le loro grida erano così forti che un palazzo vicino, già in pessime condizioni, crollò.
Diversi calcinacci rischiarono di colpire Emma,che si buttò a terra,con le mani sulla testa.
“Ma porca p…”
“Devi abituarti a tutto questo,se vuoi sopravvivere nel quartiere in disuso. Stupidi piagnistei e lamentele non saranno tollerati ragazzina…Sono stato chiaro?”
 
Lo strano individuo era fermo sulla porta del palazzo,ancora invisibile tra le ombre,anche se gli occhi di Emma si erano abituati al buio.
Senza dire una parola, Emma si alzò in piedi, e lo seguì all’interno del palazzo.
 
“Bene,ora puoi farti vedere no? O hai paura e vuoi continuare a giocare a nascondino?Sei un guardiano fifone eh?Ascoltami bene…”
Emma non fece neanche in tempo a finire la frase,che venne sbattuta a terra.
Subito,qualcosa le si avvolse attorno alla vita,sollevandola da terra.
In pochi attimi la ragazza si trovò faccia a faccia con lo sconosciuto che l’aveva accompagnata fino a lì: un uomo alto e robusto,ma con un viso che ricordava tanto quello di un bambino di nove anni; ed era la sua coda, a tenerla sollevata da terra.
“Ascoltami bene tu, ragazzina: io sono Isonade, la tua guida qui negli inferi:portami rispetto e attieniti alle mie regole,che sono le regole del sommo Hades,e andrà tutto bene. Altrimenti…”
 
La coda lasciò la presa e la fece cadere a terra.
“…il tuo destino potrebbe non piacerti”
Con una forza sovraumana la coda di Isonade la colpì al volto: prima di svenire Emma riuscì solo a vedere tre strane pinne che gli fuoriuscivano dalla spina dorsale,e le tre code da pesce che tagliavano l’aria con i loro sinistri movimenti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La parola a me,che scrivo:
 
Mi scuso con tutti coloro che hanno inserito la storia tra le “seguite”,per il ritardo,ma è un periodaccio,e ho poco tempo per scrivere,e spero di essere riuscita comunque a colpirvi con questo capitolo. (inoltre,l’ispirazione,con tutto quello che ho da fare, è poca…Purtroppo ç_ç)
Meiou_Hades: Sara è stata ideata proprio così apposta: passiva e anche un po’ fifona,oltre che insicura,per “contrapporsi”,diciamo così, agli altri protagonisti,che sono invece molto forti. Spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento.

   
 
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