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Autore: Spuffy93    16/03/2011    13 recensioni
Josh torna dall'Africa e fa una domanda a Kate. Lei e Castle intanto indagano su un nuovo omicidio. Il caso sembra impossibile da risolvere quando...
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'I can change your mind...'
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Ragazze, siamo arrivate alla fine....Voglio dire a tutte voi GRAZIE.
Senza di voi questa storia non avrebbe avuto ragione di esistere. Mi è piaciuto molto scriverla e spero che voi vi siate divertite a leggerla, ma adesso siamo arrivati alla fine, purtroppo o per fortuna. Dipende da come la pensate :)
Senza ulteriori indugi vi lascio all'epilogo....

Buona lettura!!!!!!!

Epilogo – La giornata della carriera



“Muovetevi, siamo in ritardo!” esclama Alexis.
“Un minimo di pietà per l'uomo con le stampelle no?” chiede Castle arrancando a fatica. Odia quei trabiccoli, non riesce proprio ad usarli, per fortuna in momenti come quello c'è Kate che lo aiuta.
“Dai, proviamo così...” mormora la donna prendendo una stampella e facendolo appoggiare a lei. “Ma non abituarti...” lo avverte sorridendo.
“Siamo arrivati, su veloci...” dice con tono più basso la ragazza indicando la porta alla sua destra. I due la raggiungono e Castle riafferra la stampella per entrare in classe. Alexis apre la porta ed entra iniziando a scusarsi per il ritardo. Rick afferra la mano di Kate prima che entri e l'attira a se per un bacio leggero sulle labbra poi la supera lasciandola fuori dalla porta con le guance arrossate. Lei scuote la testa per tornare con i piedi per terra e lo segue dentro l'ampia stanza. Una cinquantina di teste si gira al suo ingresso. Genitori e studenti la stanno osservando. Kate raggiunge velocemente Castle padre e figlia cercando di non arrossire troppo.
“Bene, visto che anche la signorina Castle ci ha raggiunto credo che possiamo iniziare...” mormora acida l'insegnante di Alexis squadrando la ragazza. Castle vorrebbe difendere la figlia ma Kate lo blocca.
“Non farlo...” sussurra lanciandogli la sua terribile occhiataccia. Lui decide di seguire il suo consiglio e richiude la bocca. Le tre ore seguenti passano in un susseguirsi di genitori che parlano dei propri lavori. Alcune volte è talmente noioso che Castle, già debilitato, rischia di addormentarsi, ma per fortuna ci sono Alexis e Beckett. Finalmente tocca a loro, quell'arpia della Signorina Roterwood gli aveva messi per ultimi visto il loro eccessivo ritardo di cinque minuti.
I tre si alzano e si mettono davanti alla cattedra. Castle vi si siede sopra per non affaticare la gamba.
“Allora, loro sono mio padre, Richard Castle e la sua partner a lavoro, Kate Beckett. Mia madre non è potuta venire perché stava facendo delle riprese così ho pensato che visto che Kate è come una sorella per me e lavora sempre con papà potevo portare lei.” li presenta Alexis.
“Come molti di voi sapranno io di lavoro faccio lo scrittore.” inizia Castle con tono lievemente vanesio. Kate rotea gli occhi pensando che per l'ego di quell'uomo, il suo uomo, non sarebbe bastato un palazzo. “Ho iniziato a collaborare con la Detective Beckett tre anni fa, quando lei è venuta ad arrestarmi per omicidio. Uno psicopatico aveva usato i miei libri per prendere spunto su come uccidere delle persone. Ritrovandomi coinvolto in prima persona ho voluto prendere parte alle indagini e da allora ho continuato a collaborare con il dodicesimo distretto perché ho deciso che Kate sarebbe stata la mia musa per il mio nuovo personaggio, la detective Nikki Heat. Adesso credo che non riuscirei a tornare alla vita di prima...” conclude Castle sorridendo.
Una mano si alza nella folla. “Scusi detective...” inizia timidamente una ragazza.
“Chiamami pure Kate...” dice dolcemente la donna.
“Ehi! Io non posso ancora chiamarti Kate e lei senza nemmeno conoscerti lo può già fare?” chiede stizzito Castle.
“Ignoralo e continua...” dice Beckett sorridendo.
“Volevo chiederle in che consiste il suo lavoro... E' come si vede nei film?”
“Beh, non proprio. La maggior parte del lavoro di un detective consiste nel raccogliere indizi. Noi dobbiamo ricostruire gli eventi prima e dopo un omicidio in modo da poter scoprire il colpevole. Non è come si vede nei film dove il buono insegue il cattivo, ci sono mille sparatorie e poi alla fine lo cattura.” spiega la detective.
“Rimanendo a fianco di Beckett in questi anni ho capito che forse, la parte più importante del suo lavoro e quella di parlare con i famigliari delle vittime. Lei è molto brava nel dare speranza alle persone, nel ridare fiducia nella giustizia. Perché una vittima non è solo un corpo, dietro c'è una storia intera, ci sono altre persone, amici, famigliari, coniugi...” Beckett è stupita da questa affermazione di Castle, aveva sempre pensato che lui ritenesse quella parte del lavoro noiosa. Ma infondo lei pensava anche che Castle non fosse in grado di essere romantico.
“Come mai sembrate usciti da una rissa?” domanda il tipico giocatore di football senza nemmeno alzare la mano.
“E' una storia lunga...” mormora Kate.
“Diciamo che è stato un incidente sul lavoro...” aggiunge Castle.
“Eh no, ora dovete raccontare!” esclama il solito ragazzo. “Per favore aggiunge...” cercando di convincerli. A Castle non serve altro per gettarsi in un entusiasmante riassunto della vicenda.
“... così siamo saltati giù dal tram e ci siamo salvati. Io però mi sono rotto un braccio nella caduta.” dice alzando il braccio in questione ancora ingessato. “Mentre la detective si è incrinata qualche costola, in queste cose è più brava del sottoscritto.” conclude sorridendo a Beckett che si sente lusingata dal complimento.
“Wow.” dicono in diversi.
“Già, ma tutto questo non sarebbe successo se QUALCUNO, non avesse voluto fare l'eroe...” aggiunge Kate guardando Castle.
“Eri disarmata, non potevo permettere che ti prendesse come ostaggio.”
“Già, infatti sono dovuta venire a salvarti...” mormora la donna sorridendo.
“Nessuno te lo ha chiesto...”
“Certo... secondo te avrei mai lasciato il mio partner a morire?” domanda retoricamente la donna.
“Papà, Kate... non credo sia esattamente il momento per litigare.” gli interrompe Alexis non potendo far a meno di sorridere. Non sarebbero mai cambiai, nemmeno tra cento anni.
“Hai ragione, scusa Alexis....” mormora la donna sorridendo. “Avete domande?” chiede poi rivolta alla classe. La migliore amica di Alexis alza la mano. La piccola Castle vedendo il suo sguardo e conoscendola profondamente la implora a gesti di stare zitta ma lei sorride maliziosa.
“Sì?”
“State insieme?” domanda schietta. Alexis si batte una mano sulla fronte.
“No.” risponde Castle.
“Sì” dice invece Beckett girandosi a guardare confusa Castle.
“Mi sono persa qualche passaggio?” domanda Kate.
“No, affatto. Volevo solo precisare che siamo fidanzati, è diverso.” dice lui prendendola per mano. Il cellulare della detective inizia a suonare.
“Beckett.” risponde lei avvicinandosi alla porta. “Dove?” domanda. “Arriviamo subito.”
“Chi è morto?” chiede Castle afferrando le stampelle e avvicinandosi alla sua musa.
“Oh... questa ti piacerà.” mormora sorridendo la donna uscendo dalla classe.
“Alexis, torniamo per cena. Arrivederci a tutti...” dice Castle prima di seguire Beckett fuori dalla classe. “Aspettami Beckett!” esclama.
Alexis sospira e torna al posto domandandosi per quale motivo aveva voluto portarli entrambi al giorno della carriera.
“Ma fanno sempre così?” domanda la sua miglior amica sorridendo.
“A casa sono peggio.” le dice Alexis. “Ma non potrei desiderare una famiglia migliore.” aggiunge pensando a quanto gli ultimi giorni, da quando Kate si è trasferita da loro, siano stati fantastici.



Fine …..
.. O fosse no?



Allora, come detto in precedenza ora svilupperò la Crossover, ma una volta finita quella tornerò a scrivere di questi Castle e Beckett sperando di emozionarvi con una nuova avventura.....
Prima di chiudere volevo ringraziare ancora Jessica, la mia amica, senza di lei non avrei mai creato Duncan e anche mio fratello che mi ha ispirato con questa frase:
CITAZIONE
Ma perchè quei due non li mettono su un treno e lo fanno deragliare... Forse dopo riusciranno a dirsi che si amano! Deficenti...

Quindi grazie mille!!!

E a tutte voi, alla prossima storia!!!!!!!!
   
 
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