2. Strategie di
accoppiamento, Capelli blu e occhio nero
<<
Oh, sole che ti affacci tra queste nubi minacciose,
risplendi su noi giovani fanciulle e… >>
<<
Vicky se non chiudi immediatamente quella boccaccia
ti do in pasto ad un’Acromantula! >>
<<
Senza contare che il cielo è stranamente limpido e
il sole sta per calare>>
Sbuffo una
risatina continuando a restarmene stesa sul prato
del parco di Hogwarts, mani dietro la testa e gambe accavallate. Yvonne
poco
distante è stesa a pancia in giù, maniche della
camicia arrotolate lungo le
braccia e occhi puntati sul lago. Il leggero vento di settembre sfoglia le pagine del
libro di pozioni che
segue Marie ovunque vada, mentre i raggi di un sole morente illuminano
i nostri
volti.
<<
Yvy se
continui a fissarlo lo sciuperai prima o poi! >>
La mia migliore
amica trasale, compiaciuta la osservo mentre
si volta e mi rivolge un’occhiataccia risentita. Posso notare
il leggero
rossore apparso sul suo volto mentre si rimette seduta scompostamente.
<<
Non posso evitarlo, Shacklebolt
è un piacere per i miei occhi >>
<<
I tuoi e quelli di mezza Hogwarts! >>
Yvonne sbuffa,
agitando la mano come se stesse scacciando un
insetto.
<<
Mi sono già liberata di buona parte della
concorrenza, il mio piano procede brillantemente! >>
<<
Premettendo che non voglio sapere in che modo lo
hai fatto e soprattutto quante regole
hai dovuto infrangere nel tentativo, quale sarebbe la
prossima mossa?
>>
Yvy si avvicina
alla piccola Summers, poggiandole le mani
sulle spalle e scuotendola piano.
<<
Oh, Marie Marie… abbandona per un attimo la tua
devozione alla disciplina e ripeti con me: Sono amica di Victoire
Weasley e Yvonne
MacDonald ragion per cui non posso
essere così rompipluffe! >>
<<
Oh, piantala! >>
Ridiamo alla
replica di Marie e alle sue guanciotte buffe
che si sono appena colorate di un tenue rosa. Yvonne si stende accanto
a me,
sospirando. Per quanto i suoi tentativi di approcciarsi ad Alastor
siano
decisamente fuori dal comune, non posso negare che le piaccia sul
serio. Il punto
è che lei è un tipo più comico che
seducente, l’impresa è ardua soprattutto se
l’interessato è un sociopatico ai livelli di
Lupin. Merlino li fa e poi li
accoppia, no?
Quando noto il
ragazzo in questione passarci accanto,
strattono Yvonne che insonnolita mi rivolge un’occhiata
furibonda, pizzicandomi
il braccio.
<<
Che cazzo hai da sgomitare? >>
Al mio sgranare
gli occhi e alzare il mento in direzione di
Shacklebolt, Yvy si
volta di scatto alla
sua destra, tossicchiando per schiarirsi la voce. Alza un braccio,
sventolando
allegra una mano in segno di saluto prima di urlare come
un’invasata.
<<
Ehi Al, come butta? >>
Alastor arresta
il passo, voltandosi lentamente verso di
noi. Quello lì mi inquieta non poco e nonostante quello che
Yvy ripete
continuamente, trovo che quegli occhi cangianti siano davvero
angoscianti.
<<
E’ quasi il
coprifuoco, è il caso che rientriate anche voi al castello
>>
Telegrafico come
sempre. Sposta lo sguardo prima su di me e
poi su Marie, quasi ad accertarsi che il messaggio sia giunto anche
alle nostre
orecchie. Sono mica sorda? Yvonne scatta in piedi mimando un saluto
militare.
<<
Agli ordini Caposcuola Shacklebolt! >>
Nemmeno le
risponde, gira i tacchi e si incammina vero
l’imponente portone d’ingresso. Io e Marie ci
rialziamo insieme, avvicinandoci
a Yvy e osservandola nel tentativo di scorgerne un qualsiasi segno di
turbamento
sul suo volto. Ma come avevo previsto, continua a sorridere raggiante,
come
imbambolata. Probabilmente perché ci è abituata,
probabilmente perché niente
può scoraggiarla.
***
Molti dicono che
per riuscire in una materia come ‘Pozioni’
bisogna avere un talento naturale, bisogna esserci portati.
Bhè, io non lo
sono. Aborro gli intrugli melmosi che si mischiano nel mio calderone e
sebbene
trovi affascinanti i vapori e i colori che ne derivano, questi non
durano
abbastanza perché io possa ammirarli.
Nessuno osa
sedermi accanto durante la lezione di Lumacorno,
persino il vecchio professore si tiene ben lontano dal mio banco.
L’ultima
volta ho reso l’aula inagibile per giorni, come dargli torto.
Quest’anno ai
G.U.F.O dovrò inventarmi qualcosa.
<<
Vicky non credo che quell’ingrediente sia …
>>
La povera Marie
non termina la sua frase, che l’intruglio la
colpisce in pieno viso, esplodendo con tanta violenza da farla finire
col
sederino a terra. Mi chino su di lei, cercando di aiutarla a rialzarsi
e
soprattutto a liberarsi della melma dal volto.
Yvonne dietro di
noi ride talmente tanto che, sbattendo le
mani sul banco, riesce a far traballare il suo calderone, fino a che
questo non
si riversa sulla testa della sfortunata Summers, riportandola a sedere
sul
freddo pavimento. A quel punto non mi trattengo e mi unisco
all’ilarità di Yvy,
accasciandomi a terra e asciugando con una manica della divisa le
lacrime agli
angoli degli occhi.
Marie guarda me
ed Yvonne prima di scoppiare a ridere
anch’ella, sotto lo sguardo sbigottito dell’intera
classe che ci fissa come se
ci stessimo tatuando il marchio nero su ogni lembo visibile di pelle.
Lumacorno
ci intima di abbandonare l’aula e condurre la poverina in
infermeria.
Quando lasciamo
una Madame Pomfrey decisamente
seccata da una delle nostre
abituali visite, osserviamo i capelli di Marie completamente blu.
Yvonne morde
le unghia, le dita e addirittura le mani per non deriderla mentre io la
scruto
con sguardo concentrato.
<<
Mi ricordi qualcuno, ma in questo momento non
riesco proprio a indovinare chi sia >>
Marie sgrana gli
occhi, Yvy mi da un buffetto dietro la nuca
non troppo leggero.
<<
Qualcuno tipo Lupin? >>
<<
Ecco chi era! Ce l’avevo sulla punta della lingua,
miseriaccia!
>>
<<
Ehm, ragazze… >>
<<
Merlino Vicky, ma quanto sai essere cretina?
>>
<<
Vuoi che ti affoghi nel water Yvonne? >>
<<
Ragazze… >>
<<
Su, vediamo se ne hai il coraggio! >>
<<
Sono una Grifondoro Yvy, l’hai forse dimenticato?
>>
<<
RAGAZZE! >>
Sussultiamo,
voltandoci verso una Marie sull’orlo di una crisi
isterica. Ci fondiamo su di lei mentre borbotta qualcosa sul fatto che
non
vuole essere un Teddy Bear. Oh, la capisco!
<<
Non piangere Marie, hai sentito Poppy no? Basterà
attendere qualche giorno, il tempo che l’antidoto sia pronto
e i tuoi capelli
torneranno al noioso castano >>
<<
E intanto come posso farmi vedere in giro così?
>>
Ecco, questa
è una bella domanda! Le proporrei di rasarli,
ma non credo che la mia idea abbia dei riscontri positivi. Sono troppo
radicale
a volte. Rialzo lo sguardo su Yvonne che si mordicchia il labbro
pensierosa e
intanto osserva un gruppetto di ragazze passarci accanto e ridacchiare,
prima
di tirare fuori la bacchetta e appellare qualcosa.
In un attimo ha
tra le mani un cappello di un bellissimo
verde acceso, che sicuramente metterà in risalto i
meravigliosi occhi di Marie.
Quest’ultima lo afferra con aria sollevata, spalmandoselo in
testa. E’ così
felice che eviterò di dirle che la cara Yvy lo ha appena
sgraffignato ad un
gruppetto di Tassorosso.
***
Sono una persona
magnanima, lo sono davvero. Per questa
ragione ho costretto, ehm convinto Marie ad assistere ai mie
allenamenti di
Quidditch. Se si fosse rintanata in Sala Comune o in Biblioteca,
avrebbe
sicuramente rimuginato sui suoi capelli alla Teddy Bear. Le ho dato
l’occasione
per distrarsi e idolatrarmi.
Yvonne ha
naturalmente boicottato la mia idea, fuggendo da
qualche parte a spiare Alastor. Prima o poi quella ragazza
verrà denunciata per
stalking. Si
finisce ad Azkaban per una
cosa simile o è una prerogativa solo dei babbani?
Sventolo la mano
in direzione delle gradinate, dove la
piccola Summers mi sorride e tiene ben fermo il cappello sulla sua
testa. E’
adorabile.
<<
Weasley posso sapere cosa cazzo ci fai lì impalata?
Gli altri stanno già facendo il loro giro del campo!
>>
Sussulto alla
voce di Wood, chiedendomi come diavolo faccia
a comparire sempre alle mie spalle senza che io me ne accorga. Saranno
doti da
capitano!
<<
Salutavo Marie! >>
Dylan rialza il
capo osservando gli spalti, notando solo ora
la presenza della mia migliore amica. Lo vedo guardare con insistenza
verso
quella direzione, senza accennare a distogliere lo sguardo. Lei intanto
non
presta più attenzione a me, piuttosto è
concentrata su quel maledetto libro di
pozioni da cui mai si separa.
Non ho il tempo
di chiedermi la ragione per cui il mio
capitano si sia imbambolato in quel modo che passi pesanti e un vociare
decisamente fastidioso mi distraggono. Mi volto, notando la squadra dei
Serpeverde avanzare verso di noi e fermarsi a pochi metri da me e Wood.
<<
Pucey che diavolo ci fate qui? Ho prenotato il
campo per i Grfondoro lo sai bene >>
<<
Ho pensato comunque di fare un salto, del resto
vedo che battete la fiacca! >>
Con la coda
dell’occhio scorgo in Dylan i primi segni di
irritabilità,
stringe i pugni, serrando la mascella e assottigliando le palpebre.
Quel
viscido di Pucey farebbe perdere il controllo persino a qualcuno come
Lupin.
Intervengo anch’io, solidarietà coi miei compagni.
<<
Evidentemente non abbiamo bisogno di particolari
strategie per farvi il culo! >>
Wood mi sorride
soddisfatto, insieme ad Yvonne è l’unico ad
apprezzare la mia indole mascolina e il mio linguaggio decisamente
colorito,
fatto di imprecazioni e insulti per niente velati. Sono un tipo diretto
io!
Intanto Pucey
storce il naso, e il suo viso già deforme si
contorce in una smorfia orripilante. La battitrice Higgs fa un passo in
avanti,
guardandomi dall’alto in basso, cercando di ghignare. Nemmeno
quello le riesce.
<<
Weasley è il caso che tu chiuda quella boccuccia
graziosa, o potresti farti un’altra bella vacanza in
compagnia della Pomfrey
>>
<<
E’ una minaccia Higgs? >>
<<
A te l’interpretazione, bel faccino! >>
<<
Questo bel faccino ora ti riempie la faccia di
pugni! >>
Dylan posa una
mano sul mio braccio, probabilmente per
trattenermi. Anche lui conosce il mio temperamento un tantino violento.
<<
E’ una minaccia Weasley? >>
<<
No, una promessa! >>
E poi nemmeno io
mi rendo pienamente conto di quello che
accade nei momenti successivi in cui salto addosso alla Serpe, cercando
di
mantenere la parola data. Con la coda dell’occhio posso
vedere una vera e
propria baruffa prendere forma, Wood atterra Pucey mentre i nostri
compagni di
squadra ci raggiungono, tirando calci e pugni. Adoro le risse! Adoro il
Quidditch!
***
Attraverso il
ritratto della Signora Grassa con Marie che mi
segue come un cagnolino preoccupato per il proprio padrone. Mi guardo
intorno,
cercando con lo sguardo Yvonne: è spaparanzata sul divano in
contemplazione di
Alastor, seduto ad un tavolo poco distante, naturalmente in compagnia
dell’altro sociopatico.
Mi fermo davanti
a lei con un saltello, indicando con
orgoglio il mio occhio pesto. Lei balza in piedi, portando le mani alla
bocca e
sgranando gli occhi.
<<
Wow! >>
<<
Non è meraviglioso? Rissa al campo di Quidditch, ho
dato una bella lezione a quella serpe della Higgs, le saranno rimasti
davvero
pochi capelli su quella testa vuota! >>
<<
Non è giusto, dannazione! Perché sono sempre
altrove quando scateni una baruffa? >>
<<
Perché perdi il tuo tempo a spiare
Shacklebolt >>
Mi porta
immediatamente una mano alla bocca, tappandomela. E
voltandomi lentamente alla mia destra capisco perché: il
ragazzo in questione è
in piedi davanti a noi, in mano una pergamena. Avrà
ascoltato l’intera nostra
conversazione?
<<
Sei delusa perché non eri con la Weasley mentre si
azzuffava con una Serpeverde? >>
Si,
l’ha ascoltata! Riporto lo sguardo su Yvonne, i cui
occhi sembrano brillarle solo perché lui le ha rivolto la
parola per primo
probabilmente per la prima volta. Annuisce, muovendo la testolina con
vigore,
lasciando che alcune ciocche tinte di rosa le ricadano sul viso.
<<
Naturalmente! >>
Gli sorride e ho
la certezza che Alastor sia un vero idiota:
Yvonne ha il sorriso più bello che abbia mai visto. Non sono
semplicemente gli
angoli della bocca a piegarsi verso l’alto, il sorriso di Yvy
arriva agli occhi
nocciola rendendoli ancora più belli e profondi. Sulle sue
guancie compaiono
delle fossette che definire adorabili è riduttivo, e il solo
guardarla induce a
sorridere di riflesso.
Evidentemente
Shacklebolt è immune da questo tipo di magia.
Non replica, porgendole il foglio di pergamena che tiene tra le mani.
Yvy lo
afferra e mi avvicino per sbirciare anch’io.
<<
Sono le date dei vari incontri del Club dei
Duellanti >>
<<
Cos’è lo scontro incrociato? >>
<<
Quest’anno non duellerete solamente coi ragazzi del
vostro stesso anno, al contrario affronterete anche quelli
più grandi >>
Marie si
avvicina per dare anch’ella un’occhiata al foglio,
io e Yvy sgraniamo gli occhi, guardandoci un istante, certe che stiamo
pensando
alla medesima cosa. Difatti prendiamo a saltellare e strapazzare la
piccola
Summers, in qualche modo dobbiamo sfogare il nostro entusiasmo.
<<
Meraviglioso! >>
<<
Stupendo! >>
<<
Quindi potremmo duellare anche con quelli del
settimo anno, che forza! >>
Alastor ci
guarda stranito, lanciando un’occhiata
preoccupata a Marie che si limita a scuotere il capo e allargare le
braccia. Il
caposcuola si intrattiene per un altro secondo, prima di guardarci
un’ultima
volta e voltarci le spalle.
<<
Siete strane >>
Bhè,
l’ha capitolo solo ora? Sorrido raggiante, continuando
a saltellare allegra, quando Lupin si rialza per seguire
l’amico al dormitorio.
Mi passa accanto, fermandosi per osservare il mio occhio pesto.
<<
Un’ altra ferita di guerra Victoire? >>
Annuisco
soddisfatta, sfoggiando la sfumatura nera apparsa
intorno al mio occhio con un orgoglio degno solo di una Grifondoro.
Sorride
distrattamente prima di andare via. Teddy Lupin è
l’unico che ancora pronuncia
il mio nome per intero, bhè lui e mia madre è
chiaro.
Mi accascio
sulla poltrona, Yvy e Marie sul divano. Gongolo
ancora per la recente scoperta, certa che quest’anno
sarà interessante. Affrontare
studenti di un livello più alto sarà oltremodo
stimolante. Sono certa che le
mie visite a Poppy aumenteranno, ma ehi qualche graffio non
è niente paragonato
all’adrenalina che provo in un duello.
Mi volto quando
il ritratto della Signora grassa si apre,
lasciando entrare un Dylan decisamente scosso. Prende anche lui posto
sul
divano accanto a Marie e mi lancia un’occhiata tra il
risentito e l’orgoglioso.
<<
Entrambe le squadre sono state penalizzate di
alcuni punti, ma affermo senza rimorso che ne è valsa la
pena! >>
Gli sorrido,
concordando pienamente con lui. Il Quidditch è
importante, ma la soddisfazione di aver pestato quelle serpi
è troppa per
rimproverarci di quello che abbiamo fatto. Lo vedo sospirare e
contorcere il viso
in una smorfia di dolore, anche lui non è messo meglio di
me. Ha lividi sparsi
ovunque e anche lui fa sfoggio di un meraviglioso occhio nero.
<<
Nemmeno tu sei stato da Madame Pomfrey per quelle?
>>
Marie indica le
ferite ben visibili sul corpo di Dylan, sul
viso la solita espressione preoccupata. Wood si volta verso di lei,
distogliendo rapidamente lo sguardo e scuotendo il capo.
<<
Questa volta sono d’accordo con Vicky, sono
affezionato a queste ferite e voglio tenermele un altro po’!
>>
Allungo la mano,
battendo il cinque col mio capitano. Ha
ripetuto le stesse parole che ho detto alla Summers fino alla nausea,
dopo che
la rissa era finita. Yvy annuisce complice mentre Marie sospira,
scuotendo il
capo rassegnata e alcune ciocche blu fanno capolinea dal suo cappellino
verde.
Wood la scruta sospettoso, allungando una mano a sfiorarne una.
<<
Sono… >>
<<
Blu >>
Marie sfila il
cappello, mostrando la fulgida chioma alla
Teddy B. Tiene gli occhi bassi, probabilmente in attesa che Dylan
scoppi in una
fragorosa risata o la derida bellamente. Stranamente lui non lo fa, non
è
Yvonne, non è me. Continua a fissarla con una strana
espressione, anche quando
lei rialza lo sguardo e si fissano imbambolati per diversi secondi.
Credo che
Marie stia per piangere.
<<
Sono così per una pozione che… sono orribile lo
so
>>
<<
Affatto, trovo che tu sia bellissima come sempre
>>
Probabilmente
quello più colpito dalle sue stesse parole è
proprio Dylan. Morde il labbro con violenza, forse a voler rimangiarsi
tutto.
Io e Yvy ci scambiamo un’occhiata sorpresa e maliziosa al
tempo stesso mentre
Marie continua a fissarlo boccheggiante fin quando lui non si rialza
dandoci la
buonanotte e incamminandosi verso le scale dei dormitori maschili.
Oh, Merlino!
Quindi anche il burbero capitano prova dei
sentimenti !
Vicky
e Yvonne sono il prototipo delle grifondoro avventate e coraggiose! E
non è
strano che Victoire scateni una rissa, in effetti ! xD
Commenti,
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