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Autore: MiaStonk    17/03/2011    11 recensioni
Dimenticate una Victoire Weasley semplicemente perfetta, altezzosa e superba. Dimenticate la ragazza che ammalia col suo sguardo e il suo portamento elegante. Dimenticate la ragazza con un ottavo di sangue Veela. Fate spazio ad una giovane Grifondoro esuberante e chiassosa. Ad un giocatrice di Quidditch in gamba e stravagante. Ad un'amica leale e impicciona, ad una Victoire imperfetta, semplicemente Weasley.
Dal prologo: Ho sangue Veela nelle vene.
Lunghi capelli biondi, chiari come i raggi di una spenta luna.
Occhi di un azzurro pallido, ghiaccio direbbe qualcuno.
Ma i geni Delacour si fermano qui[...]
Non ho un portamento aggraziato, sono goffa e rumorosa.
Non ammalio con il mio sguardo, tutt’al più faccio ridere.
Sono l’orgoglio di mio zio George e la disgrazia di mia madre.
Sono una Weasley, e fiera di esserlo[...]
In ultimo, ma non meno importante, Teddy Lupin mi è completamente indifferente.
No, non sono innamorata di lui come in molti sperano.
Nemmeno lo odio come si vocifera.
A stento so che esiste, a stento ci rivolgiamo la parola.
Io vivo nel mio mondo fatto di caos e allegria.
Lui vive nel suo, fatto di ordine e noia.
Io e lui, opposti che non si attraggono.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You&Me'
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                                                                                                               2



2.  Strategie di accoppiamento, Capelli blu e occhio nero

 

<< Oh, sole che ti affacci tra queste nubi minacciose, risplendi su noi giovani fanciulle e… >>

<< Vicky se non chiudi immediatamente quella boccaccia ti do in pasto ad un’Acromantula! >>

<< Senza contare che il cielo è stranamente limpido e il sole sta per calare>>

 

Sbuffo una risatina continuando a restarmene stesa sul prato del parco di Hogwarts, mani dietro la testa e gambe accavallate. Yvonne poco distante è stesa a pancia in giù, maniche della camicia arrotolate lungo le braccia e occhi puntati sul lago. Il leggero vento di settembre  sfoglia le pagine del libro di pozioni che segue Marie ovunque vada, mentre i raggi di un sole morente illuminano i nostri volti.

 

<< Yvy  se continui a fissarlo lo sciuperai prima o poi! >>

 

La mia migliore amica trasale, compiaciuta la osservo mentre si volta e mi rivolge un’occhiataccia risentita. Posso notare il leggero rossore apparso sul suo volto mentre si rimette seduta scompostamente.

 

<< Non posso evitarlo,  Shacklebolt è un piacere per i miei occhi >>

<< I tuoi e quelli di mezza Hogwarts! >>

 

Yvonne sbuffa, agitando la mano come se stesse scacciando un insetto.

 

<< Mi sono già liberata di buona parte della concorrenza, il mio piano procede brillantemente! >>

<< Premettendo che non voglio sapere in che modo lo hai fatto e soprattutto quante regole  hai dovuto infrangere nel tentativo, quale sarebbe la prossima mossa? >>

 

Yvy si avvicina alla piccola Summers, poggiandole le mani sulle spalle e scuotendola piano.

 

<< Oh, Marie Marie… abbandona per un attimo la tua devozione alla disciplina e ripeti con me: Sono amica di Victoire Weasley e Yvonne MacDonald ragion per cui non posso essere così rompipluffe! >>

<< Oh, piantala! >>

 

Ridiamo alla replica di Marie e alle sue guanciotte buffe che si sono appena colorate di un tenue rosa. Yvonne si stende accanto a me, sospirando. Per quanto i suoi tentativi di approcciarsi ad Alastor siano decisamente fuori dal comune, non posso negare che le piaccia sul serio. Il punto è che lei è un tipo più comico che seducente, l’impresa è ardua soprattutto se l’interessato è un sociopatico ai livelli di Lupin. Merlino li fa e poi li accoppia, no?

 

Quando noto il ragazzo in questione passarci accanto, strattono Yvonne che insonnolita mi rivolge un’occhiata furibonda, pizzicandomi il braccio.

 

<< Che cazzo hai da sgomitare? >>

 

Al mio sgranare gli occhi e alzare il mento in direzione di Shacklebolt,  Yvy si volta di scatto alla sua destra, tossicchiando per schiarirsi la voce. Alza un braccio, sventolando allegra una mano in segno di saluto prima di urlare come un’invasata.

 

<< Ehi Al, come butta? >>

 

Alastor arresta il passo, voltandosi lentamente verso di noi. Quello lì mi inquieta non poco e nonostante quello che Yvy ripete continuamente, trovo che quegli occhi cangianti siano davvero angoscianti.

 

<< E’ quasi  il coprifuoco, è il caso che rientriate anche voi al castello >>

 

Telegrafico come sempre. Sposta lo sguardo prima su di me e poi su Marie, quasi ad accertarsi che il messaggio sia giunto anche alle nostre orecchie. Sono mica sorda? Yvonne scatta in piedi mimando un saluto militare.

 

<< Agli ordini Caposcuola Shacklebolt! >>

 

Nemmeno le risponde, gira i tacchi e si incammina vero l’imponente portone d’ingresso. Io e Marie ci rialziamo insieme, avvicinandoci a Yvy e osservandola nel tentativo di scorgerne un qualsiasi segno di turbamento sul suo volto. Ma come avevo previsto, continua a sorridere raggiante, come imbambolata. Probabilmente perché ci è abituata, probabilmente perché niente può scoraggiarla.

 

                                                                    ***

 

Molti dicono che per riuscire in una materia come ‘Pozioni’ bisogna avere un talento naturale, bisogna esserci portati. Bhè, io non lo sono. Aborro gli intrugli melmosi che si mischiano nel mio calderone e sebbene trovi affascinanti i vapori e i colori che ne derivano, questi non durano abbastanza perché io possa ammirarli.

 

Nessuno osa sedermi accanto durante la lezione di Lumacorno, persino il vecchio professore si tiene ben lontano dal mio banco. L’ultima volta ho reso l’aula inagibile per giorni, come dargli torto. Quest’anno ai G.U.F.O dovrò inventarmi qualcosa.

 

<< Vicky non credo che quell’ingrediente sia … >>

 

La povera Marie non termina la sua frase, che l’intruglio la colpisce in pieno viso, esplodendo con tanta violenza da farla finire col sederino a terra. Mi chino su di lei, cercando di aiutarla a rialzarsi e soprattutto a liberarsi della melma dal volto.

 

Yvonne dietro di noi ride talmente tanto che, sbattendo le mani sul banco, riesce a far traballare il suo calderone, fino a che questo non si riversa sulla testa della sfortunata Summers, riportandola a sedere sul freddo pavimento. A quel punto non mi trattengo e mi unisco all’ilarità di Yvy, accasciandomi a terra e asciugando con una manica della divisa le lacrime agli angoli degli occhi.

 

Marie guarda me ed Yvonne prima di scoppiare a ridere anch’ella, sotto lo sguardo sbigottito dell’intera classe che ci fissa come se ci stessimo tatuando il marchio nero su ogni lembo visibile di pelle. Lumacorno ci intima di abbandonare l’aula e condurre la poverina in infermeria.

 

Quando lasciamo una Madame Pomfrey  decisamente seccata da una delle nostre abituali visite, osserviamo i capelli di Marie completamente blu. Yvonne morde le unghia, le dita e addirittura le mani per non deriderla mentre io la scruto con sguardo concentrato.

 

<< Mi ricordi qualcuno, ma in questo momento non riesco proprio a indovinare chi sia >>

 

Marie sgrana gli occhi, Yvy mi da un buffetto dietro la nuca non troppo leggero.

 

<< Qualcuno tipo Lupin? >>

<< Ecco chi era! Ce l’avevo sulla punta della lingua, miseriaccia! >>

<< Ehm, ragazze… >>

<< Merlino Vicky, ma quanto sai essere cretina? >>

<< Vuoi che ti affoghi nel water Yvonne? >>

<< Ragazze… >>

<< Su, vediamo se ne hai il coraggio! >>

<< Sono una Grifondoro Yvy, l’hai forse dimenticato? >>

<< RAGAZZE! >>

 

Sussultiamo, voltandoci verso una Marie sull’orlo di una crisi isterica. Ci fondiamo su di lei mentre borbotta qualcosa sul fatto che non vuole essere un Teddy Bear. Oh, la capisco!

 

<< Non piangere Marie, hai sentito Poppy no? Basterà attendere qualche giorno, il tempo che l’antidoto sia pronto e i tuoi capelli torneranno al noioso castano >>

<< E intanto come posso farmi vedere in giro così? >>

 

Ecco, questa è una bella domanda! Le proporrei di rasarli, ma non credo che la mia idea abbia dei riscontri positivi. Sono troppo radicale a volte. Rialzo lo sguardo su Yvonne che si mordicchia il labbro pensierosa e intanto osserva un gruppetto di ragazze passarci accanto e ridacchiare, prima di tirare fuori la bacchetta e appellare qualcosa.

 

In un attimo ha tra le mani un cappello di un bellissimo verde acceso, che sicuramente metterà in risalto i meravigliosi occhi di Marie. Quest’ultima lo afferra con aria sollevata, spalmandoselo in testa. E’ così felice che eviterò di dirle che la cara Yvy lo ha appena sgraffignato ad un gruppetto di Tassorosso.

 

                                                                       ***

 

Sono una persona magnanima, lo sono davvero. Per questa ragione ho costretto, ehm convinto Marie ad assistere ai mie allenamenti di Quidditch. Se si fosse rintanata in Sala Comune o in Biblioteca, avrebbe sicuramente rimuginato sui suoi capelli alla Teddy Bear. Le ho dato l’occasione per distrarsi e idolatrarmi.

 

Yvonne ha naturalmente boicottato la mia idea, fuggendo da qualche parte a spiare Alastor. Prima o poi quella ragazza verrà denunciata per stalking.  Si finisce ad Azkaban per una cosa simile o è una prerogativa solo dei babbani?

 

Sventolo la mano in direzione delle gradinate, dove la piccola Summers mi sorride e tiene ben fermo il cappello sulla sua testa. E’ adorabile.

 

<< Weasley posso sapere cosa cazzo ci fai lì impalata? Gli altri stanno già facendo il loro giro del campo! >>

 

Sussulto alla voce di Wood, chiedendomi come diavolo faccia a comparire sempre alle mie spalle senza che io me ne accorga. Saranno doti da capitano!

 

<< Salutavo Marie! >>

 

Dylan rialza il capo osservando gli spalti, notando solo ora la presenza della mia migliore amica. Lo vedo guardare con insistenza verso quella direzione, senza accennare a distogliere lo sguardo. Lei intanto non presta più attenzione a me, piuttosto è concentrata su quel maledetto libro di pozioni da cui mai si separa.

 

Non ho il tempo di chiedermi la ragione per cui il mio capitano si sia imbambolato in quel modo che passi pesanti e un vociare decisamente fastidioso mi distraggono. Mi volto, notando la squadra dei Serpeverde avanzare verso di noi e fermarsi a pochi metri da me e Wood.

 

<< Pucey che diavolo ci fate qui? Ho prenotato il campo per i Grfondoro lo sai bene >>

 

<< Ho pensato comunque di fare un salto, del resto vedo che battete la fiacca! >>

 

Con la coda dell’occhio scorgo in Dylan i primi segni di irritabilità, stringe i pugni, serrando la mascella e assottigliando le palpebre. Quel viscido di Pucey farebbe perdere il controllo persino a qualcuno come Lupin. Intervengo anch’io, solidarietà coi miei compagni.

 

<< Evidentemente non abbiamo bisogno di particolari strategie per farvi il culo! >>

 

Wood mi sorride soddisfatto, insieme ad Yvonne è l’unico ad apprezzare la mia indole mascolina e il mio linguaggio decisamente colorito, fatto di imprecazioni e insulti per niente velati. Sono un tipo diretto io!

 

Intanto Pucey storce il naso, e il suo viso già deforme si contorce in una smorfia orripilante. La battitrice Higgs fa un passo in avanti, guardandomi dall’alto in basso, cercando di ghignare. Nemmeno quello le riesce.

 

<< Weasley è il caso che tu chiuda quella boccuccia graziosa, o potresti farti un’altra bella vacanza in compagnia della Pomfrey >>

 

<< E’ una minaccia Higgs? >>

 

<< A te l’interpretazione, bel faccino! >>

 

<< Questo bel faccino ora ti riempie la faccia di pugni! >>

 

Dylan posa una mano sul mio braccio, probabilmente per trattenermi. Anche lui conosce il mio temperamento un tantino violento.

 

<< E’ una minaccia Weasley? >>

 

<< No, una promessa! >>

 

E poi nemmeno io mi rendo pienamente conto di quello che accade nei momenti successivi in cui salto addosso alla Serpe, cercando di mantenere la parola data. Con la coda dell’occhio posso vedere una vera e propria baruffa prendere forma, Wood atterra Pucey mentre i nostri compagni di squadra ci raggiungono, tirando calci e pugni. Adoro le risse! Adoro il Quidditch!

 

                                                                        ***

 

Attraverso il ritratto della Signora Grassa con Marie che mi segue come un cagnolino preoccupato per il proprio padrone. Mi guardo intorno, cercando con lo sguardo Yvonne: è spaparanzata sul divano in contemplazione di Alastor, seduto ad un tavolo poco distante, naturalmente in compagnia dell’altro sociopatico.

 

Mi fermo davanti a lei con un saltello, indicando con orgoglio il mio occhio pesto. Lei balza in piedi, portando le mani alla bocca e sgranando gli occhi.

 

<< Wow! >>

 

<< Non è meraviglioso? Rissa al campo di Quidditch, ho dato una bella lezione a quella serpe della Higgs, le saranno rimasti davvero pochi capelli su quella testa vuota! >>

 

<< Non è giusto, dannazione! Perché sono sempre altrove quando scateni una baruffa? >>

 

<< Perché perdi il tuo tempo a spiare  Shacklebolt >>

 

Mi porta immediatamente una mano alla bocca, tappandomela. E voltandomi lentamente alla mia destra capisco perché: il ragazzo in questione è in piedi davanti a noi, in mano una pergamena. Avrà ascoltato l’intera nostra conversazione?

 

<< Sei delusa perché non eri con la Weasley mentre si azzuffava con una Serpeverde? >>

 

Si, l’ha ascoltata! Riporto lo sguardo su Yvonne, i cui occhi sembrano brillarle solo perché lui le ha rivolto la parola per primo probabilmente per la prima volta. Annuisce, muovendo la testolina con vigore, lasciando che alcune ciocche tinte di rosa le ricadano sul viso.

 

<< Naturalmente! >>

 

Gli sorride e ho la certezza che Alastor sia un vero idiota: Yvonne ha il sorriso più bello che abbia mai visto. Non sono semplicemente gli angoli della bocca a piegarsi verso l’alto, il sorriso di Yvy arriva agli occhi nocciola rendendoli ancora più belli e profondi. Sulle sue guancie compaiono delle fossette che definire adorabili è riduttivo, e il solo guardarla induce a sorridere di riflesso.

 

Evidentemente Shacklebolt è immune da questo tipo di magia. Non replica, porgendole il foglio di pergamena che tiene tra le mani. Yvy lo afferra e mi avvicino per sbirciare anch’io.

 

<< Sono le date dei vari incontri del Club dei Duellanti >>

 

<< Cos’è lo scontro incrociato? >>

 

<< Quest’anno non duellerete solamente coi ragazzi del vostro stesso anno, al contrario affronterete anche quelli più grandi >>

 

Marie si avvicina per dare anch’ella un’occhiata al foglio, io e Yvy sgraniamo gli occhi, guardandoci un istante, certe che stiamo pensando alla medesima cosa. Difatti prendiamo a saltellare e strapazzare la piccola Summers, in qualche modo dobbiamo sfogare il nostro entusiasmo.

 

<< Meraviglioso! >>

 

<< Stupendo! >>

 

<< Quindi potremmo duellare anche con quelli del settimo anno, che forza! >>

 

Alastor ci guarda stranito, lanciando un’occhiata preoccupata a Marie che si limita a scuotere il capo e allargare le braccia. Il caposcuola si intrattiene per un altro secondo, prima di guardarci un’ultima volta e voltarci le spalle.

 

<< Siete strane >>

 

Bhè, l’ha capitolo solo ora? Sorrido raggiante, continuando a saltellare allegra, quando Lupin si rialza per seguire l’amico al dormitorio. Mi passa accanto, fermandosi per osservare il mio occhio pesto.

 

<< Un’ altra ferita di guerra Victoire? >>

 

Annuisco soddisfatta, sfoggiando la sfumatura nera apparsa intorno al mio occhio con un orgoglio degno solo di una Grifondoro. Sorride distrattamente prima di andare via. Teddy Lupin è l’unico che ancora pronuncia il mio nome per intero, bhè lui e mia madre è chiaro.

 

Mi accascio sulla poltrona, Yvy e Marie sul divano. Gongolo ancora per la recente scoperta, certa che quest’anno sarà interessante. Affrontare studenti di un livello più alto sarà oltremodo stimolante. Sono certa che le mie visite a Poppy aumenteranno, ma ehi qualche graffio non è niente paragonato all’adrenalina che provo in un duello.

 

Mi volto quando il ritratto della Signora grassa si apre, lasciando entrare un Dylan decisamente scosso. Prende anche lui posto sul divano accanto a Marie e mi lancia un’occhiata tra il risentito e l’orgoglioso.

 

<< Entrambe le squadre sono state penalizzate di alcuni punti, ma affermo senza rimorso che ne è valsa la pena! >>

 

Gli sorrido, concordando pienamente con lui. Il Quidditch è importante, ma la soddisfazione di aver pestato quelle serpi è troppa per rimproverarci di quello che abbiamo fatto. Lo vedo sospirare e contorcere il viso in una smorfia di dolore, anche lui non è messo meglio di me. Ha lividi sparsi ovunque e anche lui fa sfoggio di un meraviglioso occhio nero.

 

<< Nemmeno tu sei stato da Madame Pomfrey per quelle? >>

 

Marie indica le ferite ben visibili sul corpo di Dylan, sul viso la solita espressione preoccupata. Wood si volta verso di lei, distogliendo rapidamente lo sguardo e scuotendo il capo.

 

<< Questa volta sono d’accordo con Vicky, sono affezionato a queste ferite e voglio tenermele un altro po’! >>

 

Allungo la mano, battendo il cinque col mio capitano. Ha ripetuto le stesse parole che ho detto alla Summers fino alla nausea, dopo che la rissa era finita. Yvy annuisce complice mentre Marie sospira, scuotendo il capo rassegnata e alcune ciocche blu fanno capolinea dal suo cappellino verde. Wood la scruta sospettoso, allungando una mano a sfiorarne una.

 

<< Sono… >>

 

<< Blu >>

 

Marie sfila il cappello, mostrando la fulgida chioma alla Teddy B. Tiene gli occhi bassi, probabilmente in attesa che Dylan scoppi in una fragorosa risata o la derida bellamente. Stranamente lui non lo fa, non è Yvonne, non è me. Continua a fissarla con una strana espressione, anche quando lei rialza lo sguardo e si fissano imbambolati per diversi secondi. Credo che Marie stia per piangere.

 

<< Sono così per una pozione che… sono orribile lo so >>

 

<< Affatto, trovo che tu sia bellissima come sempre >>

 

Probabilmente quello più colpito dalle sue stesse parole è proprio Dylan. Morde il labbro con violenza, forse a voler rimangiarsi tutto. Io e Yvy ci scambiamo un’occhiata sorpresa e maliziosa al tempo stesso mentre Marie continua a fissarlo boccheggiante fin quando lui non si rialza dandoci la buonanotte e incamminandosi verso le scale dei dormitori maschili.

 

Oh, Merlino! Quindi anche il burbero capitano prova dei sentimenti !

 

 

 

 

 

Vicky e Yvonne sono il prototipo delle grifondoro avventate e coraggiose! E non è strano che Victoire scateni una rissa, in effetti ! xD

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