Cap.2
Io, lui e
l’altra
Aeroporto di Londra, ore
8,30.
Un ragazza
castana con una coda di cavallo
piuttosto mal riuscita per la fretta, e
con indosso una gonna di jeans a pieghe e una felpa rossa corre per
l’aeroporto alla ricerca del volo Londra-Roma, in
partenza alle nove e quindici. Nulla, non lo trova.
Bè, se
volete proprio saperlo quella ragazza sono io, già, e
non trovo il mio volo. Se non
riesco a trovarlo entro una decina di minuti
sono fritta, perché rischio di rimanere qui a Londra per molto tempo, visto che
per aspettare che ci sia un posto libero su un’aereo
bisogna aspettare mesi e mesi.
Oltretutto
improvvisamente inciampo su un piede sbucato dal nulla. Magnifico. Mi rialzo e vedo in faccia quest ’impostore o impostora che
rischia di farmi perdere l’aereo.
Stupendo è una donna. E anche giovane direi.
-Mi scusi, è che vado molto di
fretta…-
Lei mi risponde in una lingua
strana.
Dai tratti direi che è asiatica
o orientale.
Penso sia giapponese. Ci
guardiamo interrogative una verso l’altra,
lei che crede probabilmente che io sia una pazza suicida che vuole
uccidere le giovani donne in carriera giapponesi e io che penso che sono in una
situazione del cavolo, stò per perdere il mio volo per
Roma, sono imbarazzatissima e il mio ragazzo
probabilmente mi sta aspettando già da un ora e passa
davnti all’imbarco del volo Londra –Roma, mentre io
tento di comunicare con una giapponesina idiota che mi
fa dei versi strani. Non sarà mica una
travestita?
Ma cosa vado
a pensare?
Senza badare a quella idiota di una giapponese che mi guarda strana mentre
mi allontano senza darle alcun tipo di scuse (penso sempre più che creda che sia
pazza e che lei sia una travestita…), o solo con un cenno del capo, unendo i
palmi delle mani come ho visto in certi film, prendo al volo la mia valigia e
cerco un addetto che mi sia dare l’indicazione esatta per trovare sto’ cavolo d’aereo! Porca Paletta! Saranno 5 minuti che
giro e non trovo nemmeno un’addetto idiota che possa
darmi una mano. Finalmente intravedo un’uomo sulla cinquantina, grasso, che stava mangiando
una ciambella e che sembra proprio un lumacone grasso e viscido dove posso
trovare il mio volo.
-Vedi il negozio di scarpe?-
Mi dice con voce strascicata,
mentre è ancora impegnato a ciancicare la sua ciambella. Qui io faccio
stralunata un cenno di assenso verso il negozio “ Crazy shoes”, pieno stracolmo di
gente.
-Giri là a destra, e poi segui
quel corridoio andando sempre dritta. Più in là troverai prima un bar, e dopo
una libreria, quando la passi giri a destra di nuovo. Dopo c’è una macchinetta e
un bazar, lì trovi il cartello che ti indica la strada.
Si trova sulla sinistra- - Grazie
tante…-
Strana la gente d’oggi. Chiedi
a un addetto di un aeroporto come trovare un volo e lui
sta tre ore a parlarti e a
descriverti tutti i negozi possibili ed immaginabili di questo posto. Favoloso.
Oltretutto intanto, ti parla ciancicando una ciambella disgustosa… Bleha!
Seguendo alla meglio le indicazioni dell’uomo lumaca, arrivo
a destinazione, suppongo almeno, amenochè non abbiano messo il cartello del volo Londra- Roma su quello del volo Londra-Tunisi solo per il fusto di rompermi e di farmi
venire una vera e propria crisi di nervi.
Il mio dubbio viene dissolto quando vedo Dan
seduto sulle poltroncine d’attesa, di quelle brutte, nere, scomode e rigide che
legge una rivista. I sui occhi turchesi sono molto
concentrati sul foglio di carta, così tanto che a momenti sembrano color blu
marino. Oggi indossa dei pantaloni verdi militare e una
immancabile felpa verde sempre militare, rocchettara, con delle borchie sopra che gli ho regalato
a Natale.
E’ l’unico ancora là, tranne un
vecchietto senza denti con una giacca orribile che puzza di
anice che siede due file dietro di lui e una ragazza giovane, castana,
con dei capelli simili ai miei ma
più corti e più tendenti al biondo, di spalle, e indossa una maglietta rosa e
dei jeans a vita bassissima.
Vedo che ogni tanto parla con
Daniel. Stano. Mai vista in vita mia prima. E
oltretutto lui non me l’ha mai presentata. E’ di spalle così
non posso vederle il volto, e nemmeno il profilo. Stanno parlando un po’
troppo intimante quei due. La cosa non mi piace.
Ma chi
è?
Decido di rimanere in disparte
e di osservarli. All’improvviso rimango agghiacciata.
Il mio cervello non capisce più
niente.
Sento solo il mio respiro, il
cuore che pulsa velocissimo e delle lacrime che mi vengono agli
occhi.
Ho un tremolio alle ginocchia e
non mi sento più me stessa.
Alla fine sento le calde
lacrime che mi scorrono sul viso, veloci, salate,
orribili.
Comincio a
singhiozzare.
La scena che mi si presenta
davanti è orribile: Lei avvinghiata a lui così tanto che mi sembrano una persona sola, i suoi capelli le coprono il viso
e fanno in modo che non possa vedere in faccia chi è.
Le bacia lui, che comunque si
lascia andare con trasporto. Le loro lingue si
incrociano è orribile. Piango disperata, e incavolata nera e distrutta
prendo quel piccolo briciolo di dignità che m i rimane
e corro verso i due traditori. Lo chiamo, e lui sorpreso nemmeno guradandomi in faccia mi dice:
-Lizzie, ti
posso spiegar…-
Ciaf! Un mio
schiaffo gli arriva dritto sulla guancia sinistra, dove il segno del nostro
anello di fidanzamento gli lascia un segno bello
nitido, poi prendo quest’oggetto che era il segno
della nostra unione e lo lancio addosso a quella …quella..non so come definirla.
Solo in quel preciso istante
riconosco chi è.
Stento a crederci. Non posso,
non voglio, non mi va di crederci.
E’
impossibile.
Senza nemmeno
dir una sola parola verso l’entrata del tubo che conduce
all’aereo.
Sento due voci che dicono
contemporaneamente due cose diverse.
Una è
sua:
-E’ un equivoco ascoltami…-
Non voglio
ascoltarla.
La seconda è di un’ altoparlante sopra di me che dice:
-Ultima chiamata per il volo
Londra- Roma, ripeto ultima chiamata per il volo Londra- Roma-
Questa si, voglio ascoltarla.
Voglio andare il più lontano
possibile e riflettere, piangere in silenzio.
Prendo le ultime forze e
stremata corro nel tubo che conduce all’aereo. Nell’aria c’è uno strano odore
di anice.
Fine secondo cap. vi è
piaciuto? Lasciate una recensioncina se sapete chi è
per voi la ragazza mistretiosa, anche se è
ovvio.
Ciao e al prox. Cap.
By Niki