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Autore: Cielle    18/03/2011    1 recensioni
Era stato un anno incredibilmente difficile,quello passato. Incredibilmente duro. Vedersi scivolare via dalle mani senza poter far nulla per trattenerlo il proprio corpo,le proprie amicizie,la propria routine. Vedere con che velocità ogni cosa può cambiare quando fai un errore.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quinn Fabray
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Dai Kurt non possiamo! Sai benissimo che non sopporto Rachel ma..Come pensi che rimarrebbe il professor Shoue a vedere che lo sostituiamo come se fosse il peggiore degli insegnanti? è l'unico che ci capisce e ci apprezza davvero per ciò che siamo e appena gli viene la febbre noi corriamo a cercare un altra insegnante? Possiamo esercitarci,fare degli esercizi vocali,tu,Mercedes,Rachel e Tina potreste fare degli assoli oppure..
-Quinn non capisco quale sia il tuo problema,non essere più tu la reginetta bionda del Glee? La signorina Holiday sarà perfetta come supplente! E poi dai,non fingere che te ne importi qualcosa..Dì la verità,cosa ci guadagni da una nostra eventuale autogestione? Assentarti per andare ai tuoi stupidi allenamenti da Cheerio o cosa? Non puoi stare sempre al centro dell'attenzione,ok? 
 
Quinn rimase indietro,guardando il maglioncino giallo di Kurt allontanarsi senza però vederlo realmente,senza vedere più il ragazzo che lo indossava nè ascoltare le sue parole.
Perchè doveva vederla così? Come se lei si sentisse la giovane reginetta del mondo? Si,in passato forse aveva mirato a queste cose,e aveva fatto un sacco di stronzate,come quegli stupidi occhiali da sole indossati nei corridoi che l'avevano fatta per un istante sentire riparata da tutti gli insulti,le occhiatacce.. Era stata stupida,si,ma adesso non lo era più!
Era cambiata! Si può cambiare,e quando si hanno solo sedici anni è incredibilmente semplice! Cambiare modo di vedere,di sentire le cose,modo di essere e di porsi con la gente. e leiei era cambiata! Cambiata completamente,dal più profondo del suo essere! Non le importava più niente di essere guardata con ammirazione,non da quando aveva tenuto tra le braccia Beth,perchè quegli occhi verdissimi sembravano urlarle a gran voce che lei era ciò che era,che aveva generato una creaturina così terribilmente bella quanto fragile e che tanto bastava a non volersi più male,a non esigere sempre l'impossibile da se stessa. Aveva imparato ad essere ciò che era,e in quei lunghi mesi estivi aveva deciso che non avrebbe fatto niente per tornare alla ribalta,che non avrebbe fatto nulla perchè la folla si aprisse di nuovo al suo passaggio. Nessuno si sarebbe più girato nel momento esatto in cui lei varcava l'ingresso del McKinley ma aveva smesso di desiderarlo,adesso voleva soltanto starsene tranquilla con quei dodici amici che erano diventati la sua famiglia. In quei mesi di vacanza ci aveva pensato spesso,stesa nella penombra,a tutti loro. Perfino a quelli con cui raramente aveva avuto un contatto,come Mike,Tina o Artie. Tutti loro uno dopo l'altro erano diventati la sua famiglia e sperava solo di ritrovare l'atmosfera che aveva lasciato,quando sarebbe tornata,quell'amicizia palpabile,quell'allegria che i suoi compagni di corso erano capaci di infonderle,eppure..Tutti sembravano aver dimenticato.
Uno strattone la riportò alla realtà. Una ragazzetta del primo l'aveva urtata con una certa violenza con lo zaino ma dopo essersi voltata per verificare chi aveva accanto era semplicemente andata via,senza un cenno nè delle scuse. 
Non che Quinn se le aspettasse,dopotutto..Era solo Quinn Fabray.
 
 
 
 
-Hola Clase! Niente di da il "Bienvenido" come un bel pavimento imburrato..Iniziamo con le presentazioni! Io sono Holly Holiday,voi come vi chiamate?
Puckerman alzò le spalle,e con una strana smorfia scandì un nome,che però era tutto meno che il suo.
-Sono Finn Hudson e sono il Quoterback della squadra di football! 
Qualcuno ridacchiò,mentre il teatrino continuava con Santana che si fingeva Rachel e Brittany che si spacciava per Mike. Quinn sorrise appena,alzando gli occhi al cielo e arricciandosi i capelli con le dita,come faceva sempre quand'era nervosa,o almeno,come faceva da quando si era permessa di avere dei Tic,come anche mordicchiarsi le unghia,cosa che prima si impediva con tutte le sue forze,dovendo mantenere un immagine di se plastificata e perfetta. La discussione proseguiva,e dagli sguardi stupiti che si scambiavano gli altri Quinn capì di essersi di nuovo persa nei suoi pensieri,senza ascoltare gran parte del discorso. 
Non era possibile che la supplente gli avesse davvero sbattuto in faccia,così come se fosse niente,che alle precedenti Regionali erano arrivati ultimi,senza classificarsi. Oppure no? La sorridente Signorina Holiday aveva davvero infilato e rigirato il coltello in quella piaga? A quanto pareva,si,eppure continuava a sorridere come se fosse stata la cosa più naturale del mondo.
- Sa cosa c'è Miss Holiday? Che perderemo anche quest'anno,anzi,quest'anno perderemo anche le Regionali,e sa perchè? Perchè il professor Shouster,probabilmente sotto l'effetto di droghe pesanti o superalcolici ha deciso di far cantare Miss "Principessa-del-niente-Fabray",come se avesse la profondità emotiva necessaria,o la voce necessaria,o la presenza scenica necessaria..
Rachel Barry contava sulle dita tutte le doti necessarie e a suo parere non possedute da Quinn,mentre con quella sua vocetta che ormai,dopo mesi nessuno riusciva più a sopportare,non faceva che squittire contro la ragazza bionda che le sedeva accanto,guardandola allibbita. Parlava come se lei non fosse presente,come se fosse la sua più acerrima nemica eppure anche loro avevano avuto i loro momenti,nonostante le cattiverie da una parte o dall'altra si era creato un legame tra le due,e nonostante non volesse diventare amica della Barry Quinn pensava che quel legame le avrebbe quantomeno aiutate  a non darsi addosso continuamente per un motivo o per l'altro!
Alex dal canto suo se ne stava silenzioso nel suo angolo,guardando tutti con aria di sfida e occhi gelidi che avrebbero fermato chiunque avesse pensato di chiedergli cosa ne pensava. Tanto,il suo astio era addirittura palpabile.
-Dio Alex non ha neppure mai voluto cantare con noi,e Quinn non fa che fare cori,su cori,su cori! Come potrebbero sostenere un assolo? 
-Sarei dovuta essere io a cantare. Sto preparando un pezzo di Ke$ha che li avrebbe fatti cadere tutti tremanti e con la bava alla bocca.
-Oh per favo-o-ore! Dovevo essere io,altro che And I am telling you,ho preparato delle Ballad così profonde che nessuno avrebbe osato..
-Ma state zitti,sappiamo tutti che sono io il più talentoso qui dentro,non capisco come sia saltato in mente al professor Shoue di..
-Magari signorina "Troietta dal visino d'angelo" si è scopata anche lui,ne sarebbe più che capace..Dopotutto lo sappiamo.. Quinn Fabray è viscida almeno quanto un serpente,e farebbe qualunque cosa per sentirsi al centro dell'attenzione..

Quinn si voltò di scatto verso Santana,alzandosi in piedi mentre i fogli che aveva appena ordinato,appoggiandoseli sulle ginocchia,volarono in terra. L'aveva detto davvero? Di nuovo c'era il silenzio,mentre la signorina Holiday faceva una risatina nervosa e sgattaiolava fuori dall'aula con un pacco di Malboro in mano. Tutti si guardavano,nervosi. Quinn li guardò,uno per uno. Quei ragazzi che tanto l'avevano aiutata,a cui tanto aveva pensato in quei mesi di separazione. Nessuno la guardava negli occhi..
- è questo che pensate di me? ..è..questo che pensate quando mi vedete entrare da quella porta? Parlate con me ma nella vostra testa non risuona la mia voce,ma la parola troia,troia,troia? è questo,è così?
La voce le tremava e sentiva gli occhi bruciare,farsi sempre più lucidi. Ma non avrebbe pianto,no! Si era giurata di non piangere più,di dire addio a tutti quegli isterismi,di affrontare le situazioni con un coraggio nuovo e non poteva non mantenere questa promessa,l'unica che mai si fosse fatta.. Il silenzio si fece pesante.
Si fece colpevole.
- Allora è così? Io..Credevo..
-Dai Quinn,sei rimasta incinta a sedici anni del migliore amico del tuo fidanzato,cosa dovremmo pensare di te? 
-No,cosa dovrei pensare IO di VOI! Credevo fossimo realmente amici,credevo di avere un posto,almeno qui,che fosse ancora mio,dove ancora la gente non mi giudicasse..
-Non ti stiamo giudicando però devi ammetterlo..
-Oh dio non voglio nemmeno ascoltarvi.. Non mi ero mai sentita così..
-Ora non fare la piccola oca bionda e isterica,per favore,sei davvero insopportabile! Eppure dici peste e corna di me perchè mi sono rifatta le tette!  Credi davvero che qualcuno qui ti voglia bene? Che qualcuno si preoccupi di come stia la piccola Quinnie-Mongolfiera? Non puoi pretendere che ti facciamo da famiglia,tu una famiglia l'hai già! sei una MADRE! 

Quinn a quelle parole si voltò e cominciò a correre. Correre,correre. Correre come chi fugge,come chi ha paura. Miss Holiday rientrò nella stanza,ma non si preoccupò vedendo la ragazza correre via e passarle accanto,quasi sbattendole addosso. Non si preoccupò di sapere cosa si erano detti nè di sapere dove stesse andando. Erano problemi loro e lei non voleva immischiarsi. 
-Che ne dite di Ce-Loo ragazzi? 
Disse,sorridendo e ancheggiando,facendo cenno alla band di attaccare e cominciando a cantare,mentre tutti si riprendevano fin troppo in fretta,e la seguivano,cantando e ballando. Dopo qualche istante,la musica era partita e i ragazzi del Glee ballavano allegramente sui fogli abbandonati da Quinn. Nessuno,da Rachel a Sam,che diceva di esserne tanto innamorato,pensò per più di due istanti alla ragazza bionda che era fuggita,con le lacrime agli occhi,e che ora si trovava sola chissà dove. 
Esattamente come non si accorsero che Alexander si alzava,stringendo la sua borsa e usciva dalla stanza,abbandonando le prove senza neanche una parola.







Il retro della scuola non era il posto migliore per liberarsi di tutte le lacrime acide che Quinn Fabray sentiva affacciarsi con violenza agli occhi,eppure non era riuscita a trovare un altro posto,ad andare avanti più di tanto,perchè mentre correva tutto si era fatto appannato e aveva sentito di non potercela più fare,non poteva più tenersi dentro tutto quell'inferno che ormai da mesi e mesi la tormentava.
Si sedette in un angolino,nascosta dai pilastri e si strinse le gambe al petto,chinando il capo e piangendo,un pianto liberatorio che si giustificò solo con fatto di essere sola. Perchè era quello l'importante,smettere di essere vista come una debole dai suoi amici..
i suoi amici..
Era così che considerava i ragazzi del Glee,eppure..Quanto male le avevano fatto?
Lei e Santana erano sempre state amiche,dal primo anno,quando entrambe erano entrate nei Cheereo. Santana le si era avvicinata,sbattendo le ciglia,e le aveva detto con aria complice che erano le più fighe di quella stupida scuola,che erano entrambe dei Cheereo e che sarebbero state le ragazze più popolari dei McKinley se solo fossero state amiche.
Queste parole suonano come il miele per una ragazzina di quattordici anni che non riesce a farsi degli amici,che tutti guardano senza vedere,e allora Quinn aveva annuito e sorriso,e da quel momento non si erano mai lasciate,neanche quando era arrivata Brittany. Erano sempre loro tre,sempre insieme,le mean girls della scuola..Almeno finchè Quinn non era rimasta incinta. E allora Santana era sembrata così..Disgustata,arrabbiata,imbarazzata. 
Forse semplicemente pensava che sarebbe potuto succedere a lei,forse era questo il problema. Era lei che a quattordici anni si era sverginata con un giocatore di Football dell'ultimo anno,e da allora non aveva mai smesso di passare da un ragazzo all'altro,come un ape che si sposta di fiore in fiore.
Forse semplicemente si era resa conto che se l'amica era rimasta incinta alla sua prima volta,sarebbe perfettamente potuta essere lei. 
E forse quel pensiero l'aveva terrorizzata tanto da allontanarla.
Ma a questo Quinn non riusciva a pensare,non riusciva a fare queste ipotesi. Lei vedeva solo gli sguardi disgustati,le parole intirse di rabbia,e allora piangeva,piangeva più forte e si sentiva spaventata,e si sentiva sola.

-Dio santo biondina non puoi essere davvero così stupida..
Ah no,per favore,tutti ma non lui. 
Ma cosa cazzo voleva? Non la odiava? Non pensava che lei fosse un incapace senza talento?! Si,e allora perchè l'aveva seguita? Aveva sperato che venisse Finn,o Mercedes,o Sam,o chiunque altro,che qualcuno si alzasse dalla sua stupida sedia,scuotesse il capo guardando Santana e uscisse,aiutandola a rialzarsi,oppure sperava di essere lasciata sola,ma l'ultima cosa che avrebbe desiderato era trovarsi davanti Alexander e il suo sguardo da giudice supremo. 
-Cosa credi? Che ti verranno a cercare? Scordatelo,Fabray,tu non sei nessuno lì dentro,la maggior parte di loro si è ricordata che esisti soltanto quando Mr Shoue ti ha affidato l'assolo! Forse in passato non è stato così,ma adesso la realtà è questa e devi fartene una ragione,non puoi scappare piangendo ogni volta che ti rivolgono la parola! è da codarda,e non ho intenzione di cantare con una stupida frignona!
-Dio ma li hai sentiti?! Mi hanno dato della puttana! Cosa credi che sia semplice? Arrivare qui ogni giorno e..
-Non puoi perennemente fare la vittima!
-Alexander tu non hai idea di cos'ho passato! Non c'eri! Ho fatto un errore e l'ho pagato,pagato in tutti i modi possibili e adesso vorrei solo un pò di pace..
-Devi assumerti le responsabilità delle tue azioni!
-Ah è giusto,Santana non fa che farsi sbattere in ogni angolo per quanto scomodo o sudicio che trova da quando aveva quattordici anni e la zoccola sarei io?! 
-Senti io non c'ero e non voglio saperne niente,mi sembrava di aver già chiarito che tu per me non esisti,ma non vorrei che ti mettessi a frignare sul palco perchè non riesci a starmi dietro!
- E smettila di fare tanto il superiore! Chi ti credi di essere?
-E tu,chi ti credi di essere? Se ti danno della mignotta un motivo ci sarà!
- Ero UBRIACA,OK?

Quinn si alzò,trovandosi a pochi centimetri dal ragazzo,gli occhi pieni di lacrime e rabbia,pieni di dolore e un centinaio di sentimenti contrastanti,riflesso di quelli che le martellavano l'animo.
-Non volevo neanche andare a casa di Puckerman quel pomeriggio ma mi ha pregato di dargli ripetizioni e non avevo davvero motivo di non farlo,poi mi ha offerto un the e non so cosa ci ha infilato dentro,e ho cominciato a stare davvero male,mi veniva da vomitare e mi girava la testa,e lui mi ha dato qualcos'altro dicendomi che bere mi avrebbe fatta stare meglio e io ho bevuto come un idiota,e non so quanti cazzo di alcolici mi ha dato per farmi ridurre in quel modo ma mi sentivo così confusa,e fuori di me,e ha cominciato a insultarmi e io mi sono sentita così stupida e orribile,e poi mi ha spinta sul letto e continuava a farmi bere,e ormai io ero troppo fottutamente distaccata dalla reltà che non mi sono resa conto di quello che stava andando a fare,e quando mi sono resa conto di cosa era successo mi sono sentita ancora più male,sentivo i conati in gola ma non per l'alchool,perchè come tutte le ragazze di questo mondo avrei voluto una prima volta d'amore e invece ero stata a letto con un idiota che per me non provava niente e per cui non provavo assolutamente nulla,e lo stesso idiota era anche un grandissimo bastardo e il migliore amico del mio fidanzato,e poi mi sono anche resa conto che non aveva preso delle fottute precauzioni e mi sono ritrovata incinta a sedici anni e senza nulla,senza nessuno a sostenermi! Se quella gravidanza fosse almeno stata frutto di qualcosa di importante,non mi sarei dovuta maledire ogni giorno..sarei riuscita a provare..amore.. E invece..Nulla..Non ricordavo neanche i gesti che mi avevano portato a diventare una sedicenne incita..
Abbassò gli occhi,di nuovo colmi di lacrime,mentre il ragazzo davanti a lei la fissava,immobile,nè commosso nè turbato.
-Sei stata ferita,è vero,ma adesso basta. Devi riprendere in mano la tua vita e non piangerti addosso come una bambinetta di tre anni che si sbuccia le ginocchia..E devi concentrarti sulle provinciali. Potremmo vincerle,forse. Con tanto,taanto esercizio da parte tua. Ma potremmo. Ma devi credere in te stessa e smettere di fare la bambina spaventata. Riprenderti il tuo posto,se ne desideri uno,o rimanere nel tuo angolo. Puoi decidere qual'è il momento opportuno per te ma..Il tempo passa troppo in fretta ed è semplice abituarsi a stare nell'ombra. Prova molto,per adesso questo è il tuo obbiettivo,va bene? 

Quinn annuii,gli occhi appena sgranati,per poi stringersi nelle spalle.
Io..Grazie? Come dire? Era stato gentile,e in un modo o nell'altro l'aveva realmente fatta stare meglio.
-Io..
-E basta piagnistei,d'ora in avanti,va bene,biondina?

Il ragazzo si era già voltato e stava camminando verso la sua macchina,senza un cenno di saluto nè un sorriso,e Quinn improvvisamente sentì riaffiorare tutta l'antipatia che provava per lui.
-Che tipo..




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La prossima è Furt,che ne sarà di Alex e Quinn al matrimonio dei genitori di Kurt? :3

@Pexima non so se leggerai anche questo chap -spero di si :'D- ma volevo ringraziarti per il tempo speso a recensirmi,thank-you!!

Un grazie speciale a Saroina che NON segue Glee..Ma trova il modo di ispirarmi comunque. Thank you my love *O*

Alla prossima! 



 
   
 
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