Ciao a tutti!!
Eccomi qua con la seconda parte del capitolo che ovviamente spero che vi
piaccia tanto quanto la prima… Devo dirvi che non
mancano ancora molti capitoli (in tutto sono nove), così vi preparate alla fine
vicina… Ora un po’ di ringraziamenti…
aletheangel: già, povera
Ginny, è stato davvero un brutto colpo per lei… Grazie del tuo commento! Baci
ginny88: mi dispiace
averti fatto aspettare e di aver interrotto il capitolo così... Ma sono
contenta che ti sia piaciuto, molto contenta!! Anche a me è sempre piaciuta
molto la frase che dave dice a Rose, penso che riassuma bene come si sente…
Spero che anche questo capitolo ti piaccia, anche se le sorprese per Ginny non sono ancora finite… Per quanto riguarda la tua domanda, ho
letto il Principe Mezzosangue in inglese quando era uscito, quindi adesso ho
dato la precedenza a mia mamma e a mio fratello visto che io la storia la so
già… Adesso sto rileggendo il quinto, in attesa che loro abbiano finito!! Te
l’hai letto??
MiaBlack:
posso solo dirti che non sarà tutto facile per
loro due… Baci!
E ora vi lascio al capitolo, come sempre
ditemi che cosa ne pensate!!
Un bacione
Shadowlight
Capitolo Cinque: Alle volte ritorna… (Parte 2)
Ginny guardò la prima, poi, con il viso rigato dalle lacrime, guardò Dave e sussurrò
“Tu non puoi essere Draco Malfoy”
Sul
volto di Dave comparve un sorriso beffardo “In un certo senso è vero, Draco
Malfoy non esiste più, almeno per me era così fino a una
settimana fa…”
Ginny
lo interruppe “Perché non mi hai detto chi eri
veramente, perché mi hai mentito per tutto questo tempo?”
“Nemmeno
io ti avevo riconosciuto. Fino una settimana fa per me eri una ragazza normale,
poi ti ho visto ad Hyde Park con quel Potter e quella
Granger ed è stato come se tutta la mia vita mi crollasse davanti agli occhi”
spiegò Dave “Non ti ho mentito, io sono veramente Dave McCoy, sono veramente
come mi hai conosciuto, ma tu continuerai a vedermi come quell’odioso
serpeverde il cui padre ha compiuto le più terribili atrocità”
“Non
è forse così?” chiese la ragazza alzandosi in piedi
“Quando sono stato bandito dal mondo magico mi sono
finalmente sentito libero, ho ricostruito la mia vita cancellando tutto quello
che ero prima, ho cercato di diventare un’altra persona e pensavo di esserci
riuscito, ma sembra che il mio passato non sia d’accordo con me” concluse il
ragazzo. La sua voce era triste, il suo sguardo era
gelido “Non voglio avere più niente a che fare con il mio passato”
Dave
rimase ancora un attimo a guardare la ragazza, poi si voltò verso la sua camera
e vi entrò “Sai dov’è l’uscita” le disse prima di chiudere la porta della sua
camera lasciando Ginny a fissare il vuoto.
Ginevra entrò lentamente nel suo appartamento, chiuse la porta alle sue spalle e si appoggiò contro il muro. Non poteva tornare
in ufficio in quelle condizioni. Si sentiva stanca, gli occhi le bruciavano in
modo insopportabile e tutto quello che voleva in quel momento era poter
rimanere tranquilla, sola con i suoi pensieri. Non voleva vedere nessuno, tanto
meno uno dei suoi oppressivi fratelli. Si trascinò fino alla sua camera e si
sdraiò sul suo letto ancora completamente vestita, le lacrime cominciarono
nuovamente a scendere dai suoi occhi mentre ripensava
a tutto quello che Dave le aveva detto.
Aveva
ragione, Dave era l’esatto opposto del Draco che conosceva, erano due persone
completamente diverse, ma ora che sapeva che in realtà erano la stessa persona
non sarebbe più riuscita a guardarlo in faccia senza
pensare a tutto il male che lui, la sua famiglia e quelli come loro avevano fatto
a tante persone innocenti, solo per il gusto di fare del male. Draco Malfoy era
un mostro e i mostri non potevano cambiare veramente.
Nella sua testa frullavano mille domande, mille dubbi
le sconvolgevano i pensieri, ma aveva una sola certezza: doveva dimenticarlo.
Si
addormentò, ma il suo non fu un sonno tranquillo, vedeva continuamente Dave
così come l’aveva conosciuto, un ragazzo solare, dolce
che la faceva sempre ridere, poi all’improvviso si trasformava in Draco Malfoy,
così come lei lo ricordava dai tempi della scuola… Sembravano due persone così
diverse…
“Ginny”
“Lasciami”
“Ginny”
“Lasciami
ti ho detto”
“Stai
sognando!” disse Luna cercando di svegliare la ragazza “Come mai non sei al
lavoro?” le chiese quando fu sicura che Ginny fosse abbastanza
sveglia per capirla
“Oh,
non sono tornata al lavoro… Devo avvertire Percy” esclamò Ginny cercando di
alzarsi, ma un violento mal di testa la costrinse a sdraiarsi nuovamente sul letto
“Non
preoccuparti, l’avverto io. Perché non ti togli quei
vestiti di dosso e ti metti qualcosa di più comodo?” consigliò gentilmente Luna
entrando nella camera di Harry alla ricerca di Hedwig così da poter mandare un
messaggio a Percy.
Un
paio di minuti dopo Luna tornò con una tazza di the fumante. Ginny si era messa
il suo pigiamone e si era infilata sotto le coperte,
ma non stava dormendo, anzi stava fissando il vuoto davanti a sé con estrema
attenzione
“Allora
cosa c’è che non va?” chiese Luna sedendosi sul letto accanto all’amica
“Avevi
ragione tu Luna, i biondi non sono un gran che” disse Ginny trattenendo a
stento le lacrime
“Lo
so, ho sempre ragione…” iniziò Luna, ma poi vedendo l’occhiata di fuoco che Ginny
le stava mandando si fermò “Bhè non sempre l’ammetto…” aggiunse Luna
abbracciando l’amica
Luna
sapeva che Ginny non le avrebbe raccontato gran che su
quello che era successo, non raccontava mai a nessuno come finivano le sue
storie d’amore, ma sapeva anche che aveva bisogno di qualcuno che le stava
vicino.
“Ti
riprenderai”
“Come
sempre…”
Marzo. Il sole regalava sempre più lunghe, calde giornate, i fiori sbocciavano
e nell’aria c’era il profumo della sempre più vicina primavera. Il calore e
l’amore entravano nel cuore di tutte le persone che sembravano risvegliarsi dal
tepore invernale. Ma non il cuore di tutti era sensibile
alla primavera alle porte, le ferite del cuore sono difficili da guarire…
Ginny
era tornata alla sua vita di sempre, si era ripresa in fretta (forse troppo in fretta pensava Luna) ed era tornata la solare ragazza che
era sempre stata, coccolata dai suoi fratelli. Non aveva più incontrato Dave,
aveva smesso di usare la metropolitana dopo aver superato nuovamente l’esame
per poter smaterializzarsi ed evitava accuratamente tutti i luoghi babbani non
necessari alla sua sopravvivenza umana. Soprattutto evitava quei posti dove
poteva incontrare Dave. Aveva smesso di voler strafare al lavoro e aveva
conosciuto un simpatico ragazzo di nome Mark con cui ogni tanto pranzava. Un collega di lavoro, con uno strano modo di vestirsi e la capacità
di farla ridere a crepapelle…
“E’
solo un amico” sottolineava Ginny quando Harry le
chiedeva come andava, ma non poteva trattenersi dalle risate quando Harry con
un colpo di bacchetta si vestiva come Mark e lo imitava. Lo faceva soprattutto quando vedeva Ginny rabbuiarsi. Il fatto che non
avesse più incontrato Dave e che fosse tornata la ragazza di sempre non voleva dire che l’avesse dimenticato, ogni tanto i suoi pensieri
vagavano e sognava di essere ancora con lui, ma poi si ricordava di chi era in
realtà e i sogni si spezzavano. Aveva provato in tutto i modi
a dimenticarlo, o almeno a non pensare a lui centinaia di volte al giorno, ma
quando pensava di esserci riuscita si ritrovava di nuovo tra le braccia di Dave,
cullata dalle sue parole…
Anche
Dave era tornato alla sua vita di sempre, al suo lavoro, ai suoi amici, alle
sue chiacchiere con Rose. Ancora una volta si era lasciato alle spalle il suo
passato e cercava, per quanto gli fosse difficile, di
pensare il meno possibile a Ginevra. Ma non sempre ci
riusciva… Lei era sempre lì, nei suoi pensieri…
“Allora,
come va?” gli chiese Rose mentre uscivano insieme dal
lavoro e salivano sulla metropolitana
“Dipende
da cosa intendi” rispose pensieroso il ragazzo
“Lo
sai cosa intendo Dave. Sei sempre così cupo, pensieroso… Non è difficile capire
a cosa stai pensando…”
“Non
riesco a dimenticarla, mi mancano le sue risate, mi manca
quando mi raccontava delle sue litigate con il fratello mi mancano i
suoi occhi così innocenti in cui mi perdevo…”
“E
perché l’hai lasciata?” chiese Rose che ci capiva sempre
meno di tutta quella storia
“Perché era la cosa migliore per lei… E in futuro lo sarà
anche per me, devo solo dimenticarla, con il tempo ci riuscirò” rispose Dave,
ma nemmeno lui era convinto di quello che stava dicendo.
Ginevra
era la prima cosa che pensava alla mattina, l’ultima
cosa che pensava prima di addormentarsi. Lei era sempre nei suoi pensieri, non
lo abbandonava mai e sperava che un giorno sarebbe tornata…
Stavano cenando tutti e tre insieme, ma, anche se si
poteva definire una cena tranquilla, Ginny trovava quel silenzio
insopportabile. Lei stava lottando contro il ricordo di Dave che aveva
perennemente davanti agli occhi e quel silenzio di certo non l’aiutava. Si mise
a guardare Harry e Luna: c’era sempre stato qualcosa di strano nel
comportamento tra i due, ma ora che vivevano insieme lo notava più spesso. Non
rimanevano mai nella stessa stanza da soli, parlavano sempre solo lo stretto
indispensabile tra loro e anche per cose banali, uno dei due finiva sempre per
arrossire. All’improvviso qualcosa dentro di lei si fece più chiaro e non solo
riguardo i suoi due coinquilini. Aveva preso una
decisione e in un attimo tutto sembrò più semplice, non sapeva a cosa sarebbe servito, ma doveva dire quello che pensava a Dave…
Subito
Si
alzò di scatto, spaventando Harry e Luna “Vi state comportando come bambini”
disse loro prima di prendere il suo cappotto e sparire
Un
secondo dopo stava suonando il campanello della casa di Dave sperando che lui
fosse in casa. Poco dopo la porta si aprì…
“Ginevra…”
fu l’unica cosa che riuscì a dire il ragazzo vedendo davanti ai suoi occhi la
ragazza a cui stava pensando fino ad un attimo prima
“Io
devo dirti una cosa…” esordì Ginny sperando che lui non la interrompesse “Hai ragione, io non riuscirò mai a dimenticare quello che ha
fatto Draco Malfoy, ma io mi sono scontrata con Dave, l’ho conosciuto e mi sono
innamorata di lui e nemmeno adesso che conosco il suo passato riesco a
dimenticarmi di lui. Per me siete due persone diverse e io ci ho provato, ma non
posso stare senza Dave… Volevo solo che lo sapessi”
Rimase per un attimo a guardarlo, poi si voltò. Dave la vide allontanarsi da lui e la fermò prendendola per il braccio, Ginevra si voltò e lo guardò
negli occhi, solo per un attimo, prima che le loro labbra tornassero ad unirsi…