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Autore: Heles90    18/03/2011    9 recensioni
Ciao a tutti, premetto che è la prima volta che pubblico la mia fanfic in questo sito, quello che chiedo è: NON FATEVI PROBLEMI A DARMO GUDIZI!!! Solo attraverso le vostre opinioni potrò migliorare.
Sfortunatamente dopo un anno di pace e tranquillità le nostre Sailor Uranus e Sailor Neptune tornano a combattere contro demoni e stregoni.
Buona lettura a tutti!!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima serie
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Tic-Toc-Tic-Toc. Mercoledì notte, ore: 00.36

 

Il rumore delle lancette dell'orologio si mischiava con quello della pioggia che batteva sulle finestre dell'appartamento delle due Outer Senshi.

La camera da letto era illuminata da un via e vai di luci gialle e rosse, provenienti dalla strada principale; a Tokio sia di giorno che di notte c'è sempre un intenso traffico.

Milena si alzò di scatto tutta sudata. Cercò di alzarsi senza fare rumore per andare a bere qualcosa di fresco, ma venne fermata dalla voce sensuale di Heles. La guerriera conosceva bene le reazioni della sua amata, e quasi le leggeva come un libro; Con voce suadente le disse:

 

Heles: “Di nuovo un brutto sogno piccola?”

La guerriera di Nettuno si fermò, era stata “letta” all'interno, d'altronde si parlava della sua bellissima compagna.

 

Milena: “Già... Sempre quella figura malefica che mi rincorre. Mi trasformo in sailor per combatterla e questa sparisce nel nulla” disse spaventata.

La ragazza dai capelli dorati si avvicinò alla sua compagna stringendola forte a se per rassicurarla.

 

Heles: “Adesso tranquillizzati e cerca di dormire un po'. E' solo un altro brutto sogno, forse perché hai mangiato troppo.” disse ridacchiando, sperando di aver coinvolto in quella risata anche la sua bella ragazza, ma non fu così.

 

Milena: “Sei la solita, non cambierai mai Heles” disse irritata la guerriera di Nettuno voltandosi dall'altra parte del letto mettendosi su di un fianco.

 

Heles: “Dai, ma ti sei offesa sul serio piccola? Stavo scherzando!”

 

Milena: “Io ti dico che sono preoccupata per questi costanti incubi, mi sveglio tutta spaventata e tu cosa fai...???? Mi dici che HO MANGIATO TROPPO?!?!?!?”

Heles: “SCUSAMI!!!!! Volevo solo distrarti un po', farti ridere, come sei irrtabile eh!”

Milena non le diede risposta, si spostò più in là, come se non volesse essere minimamente sfiorata dalla bionda, ma non era così, anzi sperava fosse tutto il contrario.

Heles capendo il gioco della giovane dai capelli color acquamarina, si avvicinò a lei e iniziò ad accarezzarle e a baciarle la schiena. Milena si voltò e portò le sue eleganti mani al viso di Heles.

 

Milena: “Tu sai come farmi incazzare, ma sai anche come farmi scogliere, sei la solita pagliaccia amore” le disse appoggiando le labbra sulle sue.

Le due ragazze si strinsero ancora di più, Milena si spostò sopra alla sua compagna ed iniziò a baciarla passando dal collo alle labbra. Con la mano sinistra le bloccava il polso destro e con la mano destra percorreva tutto il suo corpo facendole emettere dei gemiti di passione.

Nella stanza si poteva sentire quel odore di forte passione che viene emesso da due corpi veramente innamorati che si avvinghiano.

Heles si diede una spinta dalle gambe per alzarsi; con il braccio sinistro prese delicatamente Milena spostandola sotto di lei e cominciò a baciarle il seno scendendo sempre di più, portandola in un paradiso che solo loro conoscevano.

 

Milena: “Ti amo tesoro” le disse tenendosi stretta al suo corpo.

 

Heles: “Ti amo anch'io” le disse accarezzandole il viso “Adesso cerca di riposare. Vedrai non farai più incubi”. La giovane le diede un ultimo bacio prima di sdraiarsi accanto per dormire.

 

Drrrrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin ore: 7.30

Heles si rigira sul letto un paio di volte,poi spegne la sveglia e ritorna ad abbracciare la sua bella addormentata, la quale non aveva sentito nulla.

 

Passa meno di un'ora.

Milena si alzò di scatto nuovamente, ma questa volta non per un altro incubo. Si alzò dal letto di corsa, prese le cose intime che erano per terra e corse in bagno a lavarsi e a preparasi.

 

Heles: “Che c'è? Cos'è successo adesso piccola?”

 

Milena: “Sono in ritardo cavolo, sono le 8.30 e alle 9 ho un appuntamento. Non ti preoccupare per la colazione, mangiamo insieme a pranzo se dici.”

 

Heles: “Un appuntamento?!? E con chi?!” chiese la ragazza mentre si stava vestendo con fatica per poi dirigersi in cucina e continuò “A pranzo non ci sono piccola, sai che oggi inizio a dare lezioni di atletica ai ragazzi della Kudan Kenkyuusho”, disse alzando un po' il tono della voce per farsi sentire.

Milena uscendo dal bagno, prese il soprabito dall'appendiabiti e si diresse nella stanza dove si trovava Heles.

La guerriera di Nettuno, come sempre era elegantissima. Aveva un vestito scollato di seta color blu notte, con ricami di pizzo bianco. Al collo portava una bellissima collana di perle bianca regalatale dalla sua amata il giorno del loro anniversario. I suoi piedi calzavano un paio di decoltè bianche come la borsa.

 

Heles: “Mi spieghi dove vai cosi elegante AMORE?”

 

Milena: “Mi prometti che non ti arrabbi?”

 

Heles: “Dimmi!” rispose secca la ragazza e preoccupata.

Milena: “Ho un appuntamento con Naozumi Mishima”

 

Heles: “Cosa con quel verme?!?!?!?!” disse battendo i pugni sul tavolo e sgranando gli occhi.

 

Milena: “Amore calmati, mi trovo con lui perché è un bravo psicologo, e vorrei raccontargli di questo sogno che mi tormenta da giorni”.

 

Heles: “Guarda bella che non è uno stregone, e poi proprio da lui??? Ce ne sono a migliaia di psicologi migliori di lui. Ma quando l'hai sentito?” disse la bionda incazzata.”

 

Milena: “Sai benissimo che è il più bravo in assoluto! L'ho incontrato l'altro giorno in biblioteca” rispose scocciata.

 

Heles: “Ah anche con tono scocciato mi rispondi adesso?! Scusami cara ma qui la scocciata dovrei essere io. Ti rendi conto che vai da quello che ha cercato di baciarti dopo tue varie respinte e tutta tirata anche! Ma ti sei vista diamine?? Neanche con me ti sei mai vestita così DOC.

 

Milena: “Stai esagerndo adesso Heles!!!!”

 

Heles: “Esagerando, perché??? E poi scusa eh, cosa gli vai a dire?! Che hai un incubo che ti perseguita?!? Ma fammi il piacere”.

 

Milena: “Ascoltami Heles, ho un sogno che mi perseguita e non mi lascia tranquilla, è un anno che non combattiamo, ma il mare ultimamente mi sta dando segnali di pericolo quindi sotto deve esserci qualcos'altro. Sai benissimo che se non fosse grave non mi preoccuperei così tanto.” rispose a tono la ragazza.

 

Heles: “Ma con lui vai a parlare di certe cose?! Io non posso aiut....” non fece in tempo a terminare la frase che ricevette un bacio passionale.

 

Milena: “Ora vado, fai la brava maestra oggi e vedi di non far perdere la testa a troppe ragazze. Ah un'altra cosa: mi prendo la tua macchina Amore” le disse facendo l'occhiolino e così facendo uscì dalla porta.

 

Heles: “Cos... Ahhhh!!!”.

La elegantissima Milena si avviò verso la decapottabile gialla parcheggiata sotto casa, scostò il vestito per non sederci sopra, indossò un paio di Ray-ban con la montatura bianca e diede gas al motore.

I raggi del sole, accompagnati da una leggera brezza mattutina, illuminavano la capigliatura glauca della giovane rendendo il suo viso ancora più splendente del solito, anche se quella espressione felice nascondeva invece un grande timore.

Nonostante fosse partita tardi da casa arrivò ugualmente puntuale all'appuntamento.

 

Milena: “Salve, avrei un appuntamento con il dr. Naozumi Mishima, Sono Milena Kaiō”

 

Segretaria: “Lo avverto subito” disse la donna dai capelli rossi. Si alzò e andò a bussare alla porta del dottore. “Dr. Mishima la signorina Kaiō è arrivata.”

 

Dr. Mishima: “Falla entrare cara”

 

Segretaria: “Si accomodi pure nel suo studio, la stava aspettando”

 

Milena: “Grazie.”

La nostra guerriera entrò nell'ufficio del dottor Mishima e iniziò a raccontargli di questo incubo che la perseguitava dall'inizio della settimana.

Heles intanto dopo aver fatto colazione, si lavò e si preparò per andare alla Kudan Kenkyuusho a dare le sue prime lezioni.

Non era da lei essere agitata “Dai Heles calmati” disse tra se e se. Ma in verità la ragazza non era preoccupata perché andava ad insegnare ma lo era per la sua amata Milena; prese dal mobile vicino all'entra le chiavi della moto ed uscì.

In un batter d'occhio arrivo all'istituto, Heles è sempre stata un'appassionata di motori e alla guida era un asso.

Ore 9.30. La sua prima lezione da insegnante di ed. fisica iniziava alle 10 quindi aveva tutto il tempo per portare le sue cosa in aula insegnanti e andare a parlare con il preside Lars Kazama.

Lars Kazama preside rinomato in tutto il Giappone, si è laureato in giurisprudenza a 25 anni e dopo vari concorsi e master è riuscito a prendere il ruolo di Preside nell'istituto Kudan Kenkyuusho dove lavora tuttora da ben 7 anni.

Veramente bel uomo di 33 anni moro, occhi azzurri, corporatura sportiva, alto 1.85, non come i soliti presidi bassi e grassotini.

 

Preside: “Oh lei dovrebbe essere la nuova insegnante di Ed. Fisica, chi meglio di una con un corpo snello e sportivo come lei poteva prendere il posto di Azuka Williams. E poi mi sembra di vedere che lei sia una persona con il pugno di ferro, molto bene”.

 

Heles: “Gia... Mi scusi se sono già di fretta il primo giorno, solo che questa mattina ho avuto dei problemi, la mia prima classe dove si trova?” chiese la bionda.

 

Preside: “Non si preoccupi, al secondo piano c'è la 4AE e ha 2ore. Dovrà portarli nel campetto fuori perchè la palestra è in manutenzione. Poi ha altre 2 ore con la 3BC.”

 

Heles: “Certo, ehmmmm... dovrebbe darmi i registri e i documenti”.

 

Preside: “Ah si che sbadato, mi sono fatto distrarre dalla sua bellezza!” disse l'uomo con fare provocatorio passandole il materiale.

 

Heles per la prima volta arrossì ad un complimento di un uomo “Grazie, ora vado. Buona giornata”.

Percorrendo le scale la ragazza bionda si chiese come mai le avance del preside le avessero provocato quella reazione. Continuando a pensare si ritrovò davanti alla classe, aprì la porta e vedendo quello scenario capì che avrebbe perso le staffe parecchie volte con quella classe.

 

Heles: “Buongiorno ragazzi sono Heles la vostra nuova insegnante di ed. Fisica. Su forza prendetre le vostre cose che vi porto fuori a fare la corsa con gli ostacoli.”

 

1°Alunno: “Non abbiamo intenzione di fare la corsa, a dire il vero non abbiamo intenzione di fare niente” disse guardandosi attorno e provocando una risata comune con tutti gli altri suoi compagni.

 

Heles: “Ehi tu, come ti chiami?”

 

1°Alunno: “Dice a me?” la sailor annuì “Mi chiamo Jin Raven”

 

2°Alunno: “Ma tutti lo chiamiamo Speed perché ama corre in moto. Ma tutti noi amiamo i motori”.

 

Heles: “Ah si?! Beh se venite tutti fuori e fate la corsa ad ostacoli poi vi mostro il mio bolide. E' una Kawasaki Ninja ZX 10R”.

Gli alunni presero il materiale e in ordine scesero le scale per dirigersi al campo continuando a parlare tra loro.

 

2° Alunno: “Non pensavo che la professoressa avesse una moto così potente”

 

Jin: “Vediamo se è vero, perché se era uno scherzo per portarci giù gliela faremo pagare come solo noi sappiamo.” e si mise a ridere con altri 2 ragazzi.

 

Heles: “Beh dai con poco li ho convinti, credevo peggio” pensò tra se.

Scesi in campo Heles si fece aiutare da due alunne a sistemare gli ostacoli e dopodiché si mise a spiegare a tutta la classe come andava svolto l'esercizio.

Naturalmente Jin e i suoi due scagnozzi non vollero fare l'esercizio.

 

Jin: “Noi l'esercizio non lo facciamo finché non ci mostra la sua moto”

 

Heles: “Ragazzi adesso no, è ora di lezione questa e non di svago. Prima di andare a casa ve la

mostro”.

I ragazzi non vollero darle retta così si sedettero sotto ad un alberò a fumare. Heles mostrò agli altri come eseguire l'esercizio e poi andò vicino ai 3.

 

Heles: “Se non venite a fare quello che dico, prenderò dei seri provvedimenti”

 

Jin: “Non ci fai paura cara. Azuka Williams l'abbiamo mandata via noi, l'abbiamo fatta esaurire” disse mettendosi a ridere.

La bionda in quel momento avrebbe voluto dargli uno schiaffo ma non poteva così fece un respiro profondo e si avvicinò di più ai ragazzi con fare minaccioso.

 

Heles: “Non so che carattere avesse avuto Azuka ma sta di fatto che io non mi faccio calpestare da nessuno, tanto meno da 3 ragazzini come voi. Quinid adesso venite a fare questo esercizio.” disse ringhiando.

I 2 ragazzi si alzarono e corsero dai compagni per fare l'esercizio mentre Jin rimase sotto l'albero a fumare e a guardare gli altri.

 

Jin: “Io da qui non mi muovo”.

Heles ritornò dagli altri un po' scocciata però sapeva benissimo come comportarsi perché infondo Jin aveva il suo stesso carattere.

Ore 15. Finalmente le lezioni sono finite, la guerriera dai capelli dorati andò in sala insegnanti per prendere le sue cose e si avviò alla moto quando ricevette un sms.

 

Sms Milena: “Amore sto tornando a casa, mi sono fermata a pranzare con il dottore, te dove sei? Mi manchi”.

Alla vista di quel messaggio le salì una rabbia profonda, si mise il casco, sapeva benissimo che l'unico modo per calmarsi era fare un bel giro in moto a tutta velocità. Anche perché se tornava a casa rischiava di rispondere male a Milena e quindi di litigare.

Mentre sfrecciava per le strade Heles intravide il campo sportivo dove conobbe Milena, accostò, si tolse il casco e per un momento sentì il suo profumo. Inizò a pensare a tutti i momenti belli e brutti passati insieme e nonostante ciò erano ancora insieme.

In quel momento capì che stava sbagliando ad essere così gelosa di un uomo che varie volte Milena respinse, indossò il casco e nuovamente a tutta birra partì per tornare dalla sua amata anche perchè erano le 17.30.

Arrivata a casa Heles non fece in tempo ad aprire la porta che la sua compagna le saltò in braccio baciandola.

 

Milena: “Dove sei stata fino adesso tesoro? Non hai ricevuto il mio messaggio?”

 

Heles: “Ehmmmm... Si solo che volevo fare un giro in moto, sai com'è quei ragazzi mi hanno fatto impazzire” rispose la bionda cercando di non far capire che si era ingelosita troppo.

 

Milena: “Non me la racconti mica tanto giusta. Dai vieni ti ho preparato una super insalatona, come piace a te.”

 

Heles: “Grazie amore, ma non è troppo presto per mangiare? Sono solo le 18.30

 

Milena: “Si ma come dessert...” non finì la frase e facendo un sorriso malizioso lasciò intendere alla bionda cosa voleva dire.

 

Heles: “Uhhh... E dire che non sono neanche abbastanza affamata amore.” le fece l'occhiolino, poi continuò “Con Mishima com'è andata?”

 

Milena: “Mi ha detto che questi incubi possono essere causati da un forte stress che ho subito e adesso che mi sto rilassando e tranquillizzando si manifestano.”

 

Heles: “Bene dai, visto che non era niente di grave? Grazie mille per la cena adesso mi faccio una doccia e poi sono tutta tua. Stasera per televisione trasmetto “Atonement” ti va se lo guardiamo?

Milena: “Certo, volevamo sempre andarlo a vedere al cinema, ma non avevamo mai tempo!”.

Le due ragazze si misero comode sul divano per guardare il film. Milena appoggiò la sua testa sulla spalla sinistra di Heles e iniziò ad accarezzarle la mano dolcemente.

 

Milena: “Mi sembra di vivere un sogno, è un anno che passiamo delle serate così senza demoni e nemici da sconfiggere, sperò durino per sempre.”

 

Heles: “Vedrai amore che sarà così per sempre”.

Finito il film le ragazze si sistemarono e andarono a letto, Heles aveva notato che Milena era abbastanza agitata e stanca soprattutto.

 

Heles: “Scusami ma il dessert dov'è finito? Te lo sei mangiato tutto te? Disse con aria scherzosa.

 

Milena: “Aspettavo solo che me lo chiedessi”.

Le due si infilarono sotto le coperte e iniziarono a coccolarsi e a baciarsi.

 

Heles: “Sei stanchissima non è vero amore?”

 

Milena: “Già ed il problema è che ogni notte prima di andare a letto mi sale l'agitazione per paura di fare di nuovo lo stesso incubo.”

 

Heles: “Dai viene qui” le disse portandosi la glauca a se e stringendola forte “Vedrai che questa notte farai dei sogni bellissimi; ma non sapeva che questi incubi non erano normali e che sarebbero andati avanti ancora per molto.

 

Giovedì notte, ore: 00.36

Milena sta sognado, è tutta sudata e nel viso possiamo notare quelle espressioni che si hanno quando si sta sognado qualcosa di brutto.

Siamo in una via buia e stretta la sailor di Nettuno sta correndo a più non posso ed è graffiata ad una spalla.

 

Milena: “Non ce la faccio più, devo assolutamente trasformarmi o non mi libererò mai di quella creatura. POTERE DI NETTUNO VIENI A ME!” La ragazza riuscì a trasformarsi e ad usare il suo attacco “Maremoto di Nettuno Azione!” mala figura che la seguiva riuscì a schivare l'attacco e si avvicinò sempre più.

 

Figura malefica: “I tuoi attacchi non mi fanno niente ragazzina” e detto questo svanì.

Milena per l'ennesima volta si svegliò bruscamente. Corse in bagno e notò che aveva dei graffi sulla spalla destra proprio dove il demone, nel sogno, l'aveva colpita.”

 

Milena: “Ahia... Cavolo le cose qui si mettono male, ma proprio male” disse facendo scendere una lacrima sul viso. Sapeva benissimo che questo sogno non portava niente di buono, lo aveva già intuito dal primo incubo che aveva fatto. Sapeva anche che questo avrebbe messo fine alla pace e tranquillità che aveva, soprattutto con Heles.

  
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