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Autore: Julietts    18/03/2011    3 recensioni
-Avevi ragione-
-Certo che avevo ragione, prof. E lei lo sa perfettamente. Sono state scintille, esattamente come immaginavo-
-Wow-
-Bene. Finalmente, ha scelto. Oh, guardi...che bell’alba-
-E’ stupefacente la tua capacità di impressionarti dei fenomeni atmosferici mentre sei su un divano nuda tra le braccia del tuo professore di lettere dopo due ore di sesso-
-L’emozione è emozione. E io provo emozione-
-Anch’io-
-Sono contenta. Si dice infatti che...se siamo ancora in grado di emozionarci, non siamo poi così distanti da essere felici-
-Già. Ed è mattina-
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Veglia
-Non sono mai stato
Tanto
Attaccato alla vita-
Giuseppe Ungaretti
-Non ho più la forza di vivere-
-E io non ho voglia di morire-
-Non è proprio la stessa cosa-
-Ah davvero? Beh è relativo. Vivere e morire sono concetti tanto oggettivi quanto ignoti-
-Hanno significati opposti, però, e questo nessuno può negarlo-
-Non sono tanto presuntuosa da pensare di conoscere l’infinito significato che una parola racchiude dentro di sé-
-Stai rendendo tutto più complicato. Sei un’ infermiera che deve prelevarmi del sangue. Fallo, e vattene-
-Già. Sono solo una stupida infermiera che deve prelevarti del sangue. Lo faccio, e me ne vado-
-Che poi, perché proprio l’infermiera? Non potevi fare il medico?-
-No-
-Ma un’infermiera non conta un cazzo, un medico è rispettato-
-Scusa non dovevo solo prelevarti del sangue e andarmene?-
-Sì, ma mentre lo fai, rispondi. Perché non hai fatto il medico?-
-Perché volevo fare l’infermiera. E ho finito. I risultati dei test ti verranno comunicati fra al massimo un paio di ore. Tu ora prendi le tue pillole e dormi, che è quasi l’alba-
-Perché volevi essere meno importante di qualcun altro?-
-Le infermiere in un ospedale ci vogliono-
-Ma sai quante ce ne sono. Perché hai fatto l’infermiera?-
-Dormi-
-E tu rispondimi-
-E’ personale-
-Oh non fare finta che sia qualcosa di profondo e sentito. Dillo se non avevi voglia di fare l’università-
-Io l’ho fatta l’università. Sono laureata in neurologia, e libera di applicare la mia professione-
-Non ci credo-
-Giuro-
-Non sparare cagate-
-E’ la verità-
-E allora perché cazzo hai voluto fare l’infermiera? Ehi dove stai andando? Prima rispondimi! Ehi! Almeno resta!-
-Perché dovrei restare, il mio lavoro l’ho fatto-
-Rimarresti con me...fino all’alba?-
-Ho da fare, il mio turno finisce tra quattro ore e devo ancora sbrigare alcune faccende importanti-
-Per favore-
-Non volevi che me ne andassi subito?-
-No, vorrei tanto che restassi. Non mi va di rimanere solo, di notte, senza sapere se guarirò-
-Non vorrai che io ti tenga la mano no?-
-No. Solo che resti-
-Ok-
-Ok. Grazie-
-Di niente-

-E’ l’alba, devo andare-
-Grazie per essere rimasta con me, tutto questo tempo. Ne avevo bisogno-
-Beh, pensaci due volte la prossima volta prima di farti due o...quindici mila, iniezioni di droga-
-Dovevo staccare. Non escludo che non lo rifarò-
-Beh, forse non ne avrai il tempo. I medici ancora non ti hanno comunicato nulla. Potresti non guarire, lo sai-
-Non lo sapevo di avere quella malattia quando mi drogavo. Forse, se lo avessi saputo...-
-Lo avresti fatto comunque-
-Già. Non ti rende triste stare con i malati senza curarli?-
-No-
-Non ti senti inutile, impotente?-
-No-
-Perché hai fatto l’infermiera e non il medico?-
-Perché nella vita volevo avere il tempo di sedermi accanto a un paziente, o su una panchina fuori, o vicino alla tomba di mia madre, e sapere di non essere essenziale, che senza di me nessuno sarebbe morto, ma forse qualcuno avrebbe potuto superare la notte-

-Ecco i risultati. Te li ho portati io, contento? Leggi pure da solo-
-Cazzo-
-Già-
-Sono fottuto vero?-
-Te la sei scavata da solo la fossa-
-Io voglio vivere, adesso-
-Dovevi pensarci prima-
-Ma io l’ho capito ora. Non può essere troppo tardi-
-Evidentemente lo è-
-Sei proprio un’infermiera del cazzo-
-E tu sei un paziente diciassettenne e arrogante-
-Morirò-
-Bravo. Almeno hai imparato a leggere-

-Il ragazzo è morto?-
-Sì è morto-
-Come mai sei andata al suo funerale, Lori?-
-Perché ho conosciuto quel ragazzo, e volevo salutarlo per l’ultima volta-
-Gli altri medici mi hanno detto che continuava a dire parolacce, insultare tutti, urlare, non collaborare, e che non a detto ciao a nessuno, nemmeno un secondo prima di chiudere gli occhi. Non aveva voglia di vivere-
-Secondo me ti sbagli. Ne aveva voglia eccome. E proprio nell’ultima parte della sua vita. A dire il vero, non ho mai visto nessuno tanto attaccato alla vita-
-Non puoi essere seria-
-Hai ragione. Sono solo un’infermiera-
  
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