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Autore: MiaStonk    19/03/2011    9 recensioni
Dimenticate una Victoire Weasley semplicemente perfetta, altezzosa e superba. Dimenticate la ragazza che ammalia col suo sguardo e il suo portamento elegante. Dimenticate la ragazza con un ottavo di sangue Veela. Fate spazio ad una giovane Grifondoro esuberante e chiassosa. Ad un giocatrice di Quidditch in gamba e stravagante. Ad un'amica leale e impicciona, ad una Victoire imperfetta, semplicemente Weasley.
Dal prologo: Ho sangue Veela nelle vene.
Lunghi capelli biondi, chiari come i raggi di una spenta luna.
Occhi di un azzurro pallido, ghiaccio direbbe qualcuno.
Ma i geni Delacour si fermano qui[...]
Non ho un portamento aggraziato, sono goffa e rumorosa.
Non ammalio con il mio sguardo, tutt’al più faccio ridere.
Sono l’orgoglio di mio zio George e la disgrazia di mia madre.
Sono una Weasley, e fiera di esserlo[...]
In ultimo, ma non meno importante, Teddy Lupin mi è completamente indifferente.
No, non sono innamorata di lui come in molti sperano.
Nemmeno lo odio come si vocifera.
A stento so che esiste, a stento ci rivolgiamo la parola.
Io vivo nel mio mondo fatto di caos e allegria.
Lui vive nel suo, fatto di ordine e noia.
Io e lui, opposti che non si attraggono.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You&Me'
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                                                                                                               3



3. Minacce, Club dei Duellanti e crisi epilettiche

 

<< Vicky non credi che questa mattina Marie sia bellissima? >>

<< Oh, si… bellissima come sempre >>

 

Con la coda dell’occhio vedo Wood sussultare al mio fianco, e mantenere a mezz’aria il cucchiaio colmo di porridge che stava per portare alla bocca. Intanto la piccola Summers, seduta di fronte  a me e vicina ad Yvonne, tiene lo sguardo basso, spiattellandosi il cappellino verdastro sulla testa, quasi a volersi nascondere o sprofondare.

 

Mi volto, accorgendomi che Dylan mi sta fissando con aria pensierosa. Riposa il cucchiaio nel piatto e asciuga gli angoli della bocca con un tovagliolo prima di rivolgersi con calma a me e ad una sghignazzante Yvy.

 

<< Weasley, ricordi che sono il capitano della tua squadra non è vero? >>

 

Annuisco, continuando a mostrargli il mio smagliante sorriso a trentadue denti, ignara del pericolo e soprattutto del suo lato malandrino. Sposta lo sguardo su Yvonne, continuando a esprimersi in un tono inquietantemente calmo.

 

<< E tu MacDonald sai bene che divido la stanza con Shacklebolt, non è vero? >>

 

Ci fissiamo perplesse, smettendo improvvisamente di consumare la nostra colazione e sentendoci stranamente agitate. Il mio sorriso muore all’istante e Yvonne non sembra avere più tutta questa voglia di sghignazzare.

 

<< In futuro vi consiglio di pensare a questo prima di dar fiato alla bocca… non vorrei costringere la mia battitrice a percorrere l’intero campo di Quidditch venti volte ad ogni allenamento o lasciarmi sfuggire qualche aneddoto imbarazzante sulla cara Yvonne nella quiete della mia camera >>

 

Sono certa che la mia espressione di inquietudine mista a stupore è la stessa che appare sul volto della mia migliore amica, pur non voltandomi verso di lei per sincerarmene. Dylan mi sorprende, che fosse scorbutico e approfittatore lo sapevo, ma addirittura ricattare delle giovani e innocenti fanciulle!

Oh, non c’è più decenza a questo mondo!

 

<< Non lo faresti >>

 

La voce di Yvonne è appena un sussurro. Wood piega impercettibilmente gli angoli delle labbra, in quello che dovrebbe somigliare ad un sorriso. E’ raccapricciante.

 

<< Oh, si che lo farei >>

 

E poi come se nulla fosse accaduto, riprende a dedicarsi serenamente alla sua colazione. Rialzo lo sguardo su Marie che ha assistito a tutta la scena in religioso silenzio. I suoi occhi verdi sono puntati sul ragazzo seduto di fronte a lei, e anch’ella sembra essere piuttosto sorpresa dal sangue freddo e dalla flemma di Wood. Solitamente siamo abituate a vederlo urlarci contro le peggiori imprecazioni.

 

Le cose sono molto diverse fuori da un campo di Quidditch.

Yvonne continua a fissarlo, sta per dire qualcosa quando Marie interviene.

 

<< Ragazze, non dovevate essere al Club dei Duellanti circa dieci minuti fa? >>

 

Le parole della Summers mi piombano addosso come un bel pugno in faccia, balzo dalla panca, afferrando un toast e ficcandomelo in bocca prima di correre fuori dalla Sala Grande seguita da una Yvy che impreca contro tutti i maghi disegnati sulle figurine delle cioccorane, compresi i miei zii.

 

                                                                   ***

 

Quando entriamo nell’aula destinata ai duellanti col fiato corto, occhi fuori dalle orbite e viso arrossato, ci guardiamo intorno confuse: è vuota. Mi ero già preparata decine di scuse e giustificazioni improponibili da rifilare ad un credulone come Vitious, mentre ora il panico mi assale. Che abbiano già finito? Impossibile, siamo in ritardo di… qualche minuto?

 

Lancio un’occhiata spaesata alla mia migliore amica che si guarda intorno con circospezione, come se studenti e insegnati dovessero sbucare fuori da un momento all’altro. Un attimo dopo la porta dell’aula si riapre e voltandomi, incontro lo sguardo di Lupin.

 

<< E’ colpa sua! >>

<< E’ colpa sua! >>

 

Sia io che Yvonne parliamo nello stesso istante, indicandoci e a quanto sembra scaricando sull’altra ogni responsabilità. Sbuffo una risata, quando il sociopatico numero uno fa qualche passo verso di noi, alternando lo sguardo su entrambe e guardandoci con aria confusa.

 

<< Di cosa parlate? >>

 

<< L’incontro è già terminato? Siamo così in riardo? >>

 

<< A dir la verità siete stranamente in anticipo e di circa mezz’ora, aggiungerei >>

 

Apro la bocca, sgranando gli occhi e girandomi a guardare una Yvonne che rispecchia la mia stessa espressione. Non riesco a crederci, siamo state ingannate dalla dolce e  innocua Marie.

 

<< Quel pulcino blu … >>

 

<< Il nostro pulcino blu … >>

 

Io e Yvonne ci abbracciamo, congiungendo subito dopo le mani in preghiera e guardando verso l’alto con occhi adoranti.

 

<< La nostra bambina è cresciuta Vicky >>

 

<< Oh, si… sono così orgogliosa di lei >>

 

Riabbasso lo sguardo solo all’arrivo del sociopatico numero due, i due lupi solitari ci fissano sconcertati e non posso fare a meno di pensare che quest’ultima mia definizione sia adattissima a Teddy Bear. Yvy si è appena accorta di Shacklebolt e lancia un urletto, avvicinandosi a lui e iniziando a riempirlo di frasi sconnesse e senza senso. Quando è nervosa parla ad una velocità preoccupante.

 

Scuoto il capo, trotterellando dietro Lupin  che si avvicina alla cattedra, poggiandosi sul bordo di essa e lasciando solo il suo migliore amico nel momento del bisogno. Questo suo lato egoistico mi piace. Mi siedo accanto a lui, fischiettando una vecchia canzoncina di Celestina Warbeck, adoro quella donna. Bhè? Alcune sue canzoni sono molto intense.

 

<< Non vedo l’ora di duellare, magari potrei scontrarmi proprio con te Teddy Bear! >>

 

Non risponde, piuttosto noto una lieve smorfia comparire sul suo volto pallido in netto contrasto con la sua chioma blu. Inarco un sopracciglio biondastro, dandogli una spallata non proprio leggera per farlo parlare. Mi lancia un’occhiataccia, per poi replicare.

 

<< Non mi convince quest’idea degli incontri incrociati,  temo che ci sia qualcos’altro che non vogliono dirci, non ancora perlomeno >>

 

<< Oh, sei un puffo paranoico Teddy ! >>

 

<< Puf- puffo? >>

 

Mi guarda con un’espressione di terrore e incredulità. Si, faccio questo effetto. Rido, portando la testa indietro e battendo una mano sulla sua spalla, ripetutamente. Se mi vedesse mia madre sverrebbe elegantemente, si perché lei risulterebbe aggraziata anche sbattendo la testa al pavimento. La sua voce abbellita con un inquietante accento francese mi ripete che le signorine per bene accennano ad un sorrisino, portando semplicemente una mano alla bocca con fare civettuolo.

 

<< Sono degli esserini tutti blu, mi ricordano te!  Una volta mi è capitato di vederne nella piccola scatola che zia Hermione ha in salotto… >>

 

<< Oh, in televisione? >>

 

<< Eh ? >>

 

<< Nulla, lascia perdere >>

 

Mi sorride distrattamente, lanciando un’occhiata a Yvonne e Alastor che ancora chiacchierano. O meglio è lei che continua a blaterare, lui ha lo sguardo perso e ogni tanto accenna ad un gesto con la testa, giusto per farle sapere che non l’ha ancora ucciso con i suoi discorsi insensati.

 

Nei minuti successivi l’aula si riempie di studenti dal quinto anno in su, i ragazzetti più piccoli non amano duellare e la cosa mi sconvolge. Si crogiolano nella pace che ha seguito la II Guerra magica, ma nessuno ha l’aspirazione a diventare auror? Sciocchi !

 

Le coppie sono formate, e con mio enorme piacere il mio avversario è proprio l’orsacchiotto turchino. Ho sempre desiderato battermi con lui, ma le poche volte che siamo stati insieme alla Tana, i miei nonni mi hanno sempre impedito di sfidarlo. Non ne capisco il motivo!

 

Bacchette alla mano, lieve inchino e si inizia. Ha la fronte aggrottata, lo sguardo concentrato mentre io non riesco a far scivolare dal mio viso un sorrisino soddisfatto. Sarà pure al settimo anno e conoscerà qualche incantesimo in più, ma io sono una Weasley. 

 

<< Avis >>

 

Pronuncio, e dalla mia bacchetta fuoriescono decine di uccelli. Sembra sorpreso e confuso ed è quindi la mia occasione per attaccare.

 

<< Oppugno >>

 

I volatili all’apparenza docili si scagliano su di lui, iniziando a beccarlo. Alza le braccia a coprire il volto, ma il suo intontimento dura pochi secondi.

 

<< Incendio >>

 

Le sue fiamme bruciano i miei uccellini e non posso non pensare che un bell’arrosto di carne sarebbe l’ideale, i duelli mi mettono appetito. Gli mostro una smorfia, e intanto continuiamo a girare in tondo, mantenendo lo sguardo fisso sull’altro. Non mi attacca e questo mi manda in bestia.

 

<< Stupeficium >>

 

Scatta di lato, evitandolo. Piuttosto che usare un Protego e far rimbalzare lo schiantesimo su di me, preferisce spiaccicare la faccia al pavimento freddo. Questo è troppo. Non gli do modo di riprendersi che lancio l’ennesimo incantesimo.

 

<< Everte Statim >>

 

In un attimo il corpo di Lupin viene scaraventato a qualche metro di distanza, purtroppo non riesco a crogiolarmi a lungo nella mia impresa che con un Expelliarmus, la mia bacchetta è scagliata lontano dalla mia mano. La guardo cadere a pochi passi da me, senza riuscire a muovermiper andare a riprenderla.

 

Lupin l’afferra, avvicinandosi e porgendomela. Gliela levo dalle mani con rabbia, rialzando gli occhi su di lui e incontrando uno sguardo sin troppo tranquillo per i miei gusti.

 

<< Non mi hai attaccato! >>

 

<< Mi sembra di aver appena vinto il duello, Victoire >>

 

<< Sai cosa intendo! Credi sia una sciocca ragazzetta incapace di difendersi ? >>

 

<< Indifesa proprio no >>

 

Sospira, indicando coll’indice un graffio sul suo viso, probabilmente provocato dal suo incontro ravvicinato col pavimento. Il suo tono continua ad essere calmo e controllato, cosa che fa aumentare la mia voglia di stenderlo, ma alla maniera babbana. Oh, mia madre sarebbe fiera di me!

 

<< Bhè, te lo sei meritato! >>

 

Mi sorride, posando una mano tra i miei capelli e sfiorandoli appena, per poi ritirarla quasi subito.  Yvonne ci raggiunge l’attimo dopo, saltellando allegra. Ha sconfitto il suo avversario al primo colpo, con un semplice Rictusempra, provocandogli il solletico e rendendolo incapace nel continuare il duello.

 

                                                                  ***

 

Il modo migliore per scaricare l’adrenalina nata a seguito di un soddisfacente duello è a mio parere, quello di ballare e cantare a squarciagola. Yvonne naturalmente la pensa come me, così siamo nella nostra Sala Comune, in piedi sul divano a scatenarci.

 

<< Oh Mickey 
You're so fine 
You're so fine 
You blow my mind 
Hey Mickey! 
Hey, hey, Hey Mickey hey, hey >>

 

Canto una canzone ascoltata dall’aggeggio che nonno Arthur ha nel capanno degli attrezzi. Io Yvy l’estate scorsa ci abbiamo trascorso le ore, ascoltando musica e ballando come pazze in preda a qualche strana crisi.

 

<< Oh Mickey, what a pity 
You don't understand 
You take me by the heart 
When you take me by the hand 
Oh Mickey, you're so pretty 
Can't you understand 
It's guys like you Mickey 
Oh what you do Mickey, do Mickey 
Don't break my heart Mickey! >>

 

Yvonne urla letteralmente l’altra strofa, agitandosi e saltellando come un’ ossessa. In mano abbiamo due spazzole prese dal beauty di Marie e le usiamo come microfoni. Naturalmente avremmo potuto sfrenarci nella solitudine della nostra stanza, ma in questo caso non avremmo avuto pubblico.

 

Non ci sarebbero stati dei bambinetti del primo e secondo anno che ora battono le mani a tempo con la nostra canzone e i nostri movimenti scoordinati. Continuiamo ad esibirci fino a quando non ci rendiamo conto che le urla di incoraggiamento sono finite e sentiamo un leggero tossicchiare .

 

Ci voltiamo verso il ritratto della Signora Grassa dove impalati e con sguardo perplesso e lievemente terrorizzato ci sono i due sociopatici, che continuano a fissarci incapaci evidentemente di proferire parola. Dylan intanto è scoppiato a ridere sguaiatamente, reggendosi al muro e portando una mano allo stomaco, mentre Marie accenna ad un sorrisetto divertito.

 

Io e Yvonne ci scambiamo un’occhiata, prima di rivolgerci nuovamente a loro con un sorriso innocente.

<< Sembravate due invasate, in preda ad un crisi epilettica >>

 

E’ il secco commento del sociopatico Alastor, per poi fare un cenno all’altro e incamminarsi verso i dormitori. Prima di imboccare le scale si ferma, voltandosi verso di noi un’ultima volta.

 

<< Se non volete che vi tolga qualche punto per inquinamento acustico e visivo, vi conviene ritornare alle vostre stanze >>

 

Lupin ci sorride, in più facendoci l’occhiolino, seguendo poi l’altro nel proprio dormitorio. Andati via i due caposcuola, ci fissiamo l’un con l’altro e la risata generale è d’obbligo. Yvonne balza giù dal divano andando ad abbracciare Marie, non prima di averle rifilato uno scappellotto per lo scherzetto di stamattina.

 

E poi fregandocene dell’avvertimento di Shacklebolt riprendiamo la nostra danza, coinvolgendo una riluttante Summers e un entusiasta capitano. Al diavolo i commenti del sociopatico numero due, siamo delle ballerine eccezionali.

 

 

 

Rieccomi col terzo capitolo, ragazze! ;)

Non ho molto da dire, eccetto che la paranoia di Teddy non è proprio infondata. Nel prossimo capitolo sarà spiegata la ragione di questi ‘duelli incrociati’.

La canzone ballata e cantata da quelle due pazze è qui:

http://www.youtube.com/watch?v=Bm2TbeREIP0

Immaginatele mentre la ballano, vi prego! xD

Dice molto di entrambe…

Per chi volesse ‘approfondire’, pubblicherò in contemporanea con questa storia, una sorta di ‘integrazione’ in cui saranno descritti anche i punti di vista degli altri personaggi, non solo quelli di Vicky.

Saranno delle piccole one-shot collegate ai capitoli di You & Me.

La prima riguarda il Pov Di Marie in questa giornata.

Lo troverete qui:

 

A presto mie care! :*

   
 
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