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Autore: deba    20/03/2011    10 recensioni
Isabella, normale studentessa, da quando si accorge che uno strano simbolo le è comparso sulla schiena, iniziano ad accadergli cose strane. Persone che prima la ignoravano, cercano la sua compagnia ed ombre oscure nella notte sembrano osservarla. Perché non si sente più la stessa? Cosa sta succedendo?
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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cap 2

CAPITOLO 2

 

 

 

Un ragazzo, seduto sopra un tetto osservava assorto nei suoi pensieri l’alba, che stava pian piano rischiarando il cielo notturno, che fino ad un attimo prima aveva oscurato parte del mondo.

Certo se qualcun altro lo avesse visto in quel momento, sicuramente avrebbe pensato che volesse, come minimo, suicidarsi, perché nessuno sano di mente sarebbe salito nel punto in cui si trovava lui, sopra quella immensa villa, solo per guardare meglio l’alba. Ma fortunatamente ciò non sarebbe mai potuto avvenire, perché la casa in questione si trovava dispersa in mezzo ai boschi, lontana dal centro della città e di conseguenza da occhi indiscreti.

Edward, questo era il suo nome,  era un ragazzo alto più o meno 1 metro e 80 centimetri, aveva dei capelli perennemente scompigliati di una strana tonalità castano ramata; il suo viso era perfettamente ben delineato in ogni sua forma e i suoi occhi erano dei profondi pozzi d’oro. Inoltre, era portatore di segreto millenario.

 

Edward si era ritrovato, come spesso accadeva negli ultimi mesi da quando lui e la sua famiglia si erano trasferiti lì, a pensare, involontariamente, a quella strana ragazza che aveva incontrato nei corridoi i primi giorni di scuola.

Era rimasto semplicemente colpito e affascinato dalla bellezza di lei e soprattutto dal suo sguardo. I suoi occhi erano marroni, ma con delle striature verso l’esterno che si sfumavano all’oro. Li avrebbe giudicati istintivamente belli, se non avesse saputo che per una persona normale quel colore era a dir poco strano. Lui lo sapeva benissimo.

Si auto imponeva di credere che fosse questo il solo motivo che lo spingeva a pensare spesso a lei, ma forse era solo una banale scusa. Ciò nonostante dopo quel primo incontro di sguardi, aveva fatto in modo che non ce ne fossero stati altri in futuro. Non poteva permettersi un simile sbaglio. Lui e la sua famiglia si erano imposti di evitare di farsi conoscere dalla gente, così da non poter mettere ancora più in evidenza la loro diversità.

Perciò lui non aveva mai rivolto a lei neanche un insignificante “ciao”. A volte si concedeva solo di guardarla attraverso gli occhi degli altri. Poteva sembrare strano già, ma non impossibile, almeno non per lui. Lui così diverso da lei. Lui che era il suo predatore e lei una sua possibile preda. Se ancora forse non era chiaro, lui era il predatore per eccellenza più affascinante di tutti i tempi e di tutte le leggende, lui era un vampiro.

 

Edward scrollò teatralmente la testa, non doveva pensare a lei. Gli faceva male e questo a volte era davvero successo.

Lui sapeva leggere nel pensiero delle persone, ma con lei faticava e non poco. Ogni volta che tentava di intrufolarsi nella sua mente, era come se ogni suo pensiero fosse avvolto da un manto di nebbia e cercare di rischiare i suoi pensieri significava concentrare tutta la sua forza e tutta la sua concentrazione su di essa facendolo diventare un bersagliodebole. I vampiri in questione erano in possesso di un’affascinante ed immensa mente, che permetteva loro di pensare a più cose contemporaneamente. Edward però se si concentrava su di lei, si era accorto di non riuscire a pensare ad altro e per questo, come era solito istintivamente fare ogni vampiro, non poteva stare allerta ad un qualsiasi pericolo imminente, e ciò era per lui terribilmente frustrante. Perciò aveva semplicemente evitato di farlo, pensandola anche come una benedizione, così meno avrebbe saputo di lei, meglio sarebbe stato per tutti.

 

Il mormorio dei suoi familiari all’interno della casa lo distrasse, permettendogli di accantonare il pensiero di quella ragazza in un luogo buio e lontano della sua mente. Erano tutti in ansia per quello che era accaduto lo scorso pomeriggio. Si, anche lui lo aveva percepito, come lui sicuramente tutti i suoi simili nel pianeta.

Il tempo si era come improvvisamente rallentato facendo accendere una specie di lampadina a tutti nel proprio inconscio, che avvertiva loro che la prescelta si stava risvegliando. Edward aveva sentito molte leggende su di lei, ma ora aveva avuto la conferma sulla loro veridicità. La vampira più potente di tutti i tempi sarebbe dovuta ritornare al trono per portare la pace tra i suoi simili. Sapeva però quanto questo sarebbe stato difficile, perché di sicuro i Volturi non sarebbero rimasti con le mani in mano, lasciando che il loro potere venisse tolto loro dalle mani. Questo avrebbe portato senz’altro ad una guerra. Ma loro non potevano farci nulla. Loro erano contro i Volturi, quindi di conseguenza avrebbero dovuto proteggere colei che era riuscita a spezzare il sortilegio di quei tre. Il problema ora era solo capire dove fosse…

‹‹Edward?››.

Lo chiamò piano una ragazza minuta dai capelli nero corvini sbarazzini, conscia che lo avrebbe sentito.

‹‹Cosa c’è Alice?››.

Rispose il ragazzo con lo stesso tono di voce.

‹‹Dobbiamo andare a scuola!››.

‹‹Arrivo!››.

Dopo di che con un balzo felino, Edward, scese aggraziato dal tetto, atterrando senza rumore davanti alla porta d’entrata.

 

 

 

Venti minuti prima, a qualche chilometro da quel luogo, una ragazza si stava svegliando da un sonno tormentato.

Isabella per tutta la notte non aveva fatto altro che sognare le figure che aveva visto nel libro trovato, mentre spolverava la libreria degli irlandesi. Le figure erano animate e si comportavano in una maniera terribilmente animalesca, li vedeva uccidere e cibarsi di altre figure, anche se non tutti lo facevano. Vedeva occhi rossi e occhi oro ovunque.

Ogni tanto le si parava davanti delle frasi in una lingua sconosciuta, ma che lei nel profondo del suo cuore sapeva di conoscere. Si sforzava, ma non riusciva a dare un senso a quelle parole.

Aprì gli occhi per sua fortuna, prima che la sveglia iniziasse a suonare. Aveva cercato di farlo più volte durante la notte, non riuscendo a strapparsi via da quei brutti incubi. Ora però c’era riuscita perché la schiena, anzi più precisamente la parte bassa della schiena, all’altezza dei famosi baci d’angelo, continuava a darle fastidio, come se qualcosa pizzicasse la sua pelle, ma più cercava di grattarsi, più il fastidio aumentava. Così ancora scossa e sonnolente si avviò nel suo bagno per farsi una doccia, con speranza rigeneratrice.

 

Una volta uscita dal caldo tepore dell’acqua, si asciugò e prima di vestirsi, come sua abitudine, si massaggiò tutto il corpo con la sua crema dopo bagno alla vaniglia. Quando arrivò sulla parte bassa della schiena, si accorse di non provare più il fastidio che aveva provato prima, ciò nonostante istintivamente diede le spalle allo specchio per osservarsi e ne rimase scioccata. Lì in basso, comparso dal nulla, c’era un disegno. Era impossibile. La ragazza stentava a credere ai suoi occhi. Corse al lavandino e con sapone ed acqua cercò di pulire via quella macchia senza alcun risultato. Era proprio un tatuaggio, impresso sulla sua pelle.

La cosa che però la spaventò di più fu il fatto di accorgersi che il disegno in questione raffigurava lo strano simbolo celtico che c’era sulla spilla che il giorno prima aveva trovato nella villa in cui lavorava. Non sapeva più cosa fare e cosa pensare.

Poi una voce la richiamò dal suo stato catatonico.

‹‹Bella, vado in centrale, tu faresti meglio a sbrigarti se non vuoi fare tardi a scuola!››.

Era il padre della ragazza. Charlie, capo della polizia di Forks.

‹‹Si. Mi sbrigo!››.

Rispose titubante Isabella.

Dopo essersi guardata ancora una volta allo specchio decise di lasciar correre per il momento quello strano episodio e di sbrigarsi, perché era veramente in ritardo.

 

 

 

 

 

Allora!!!

Eccomi qui con il secondo capitolo!!

Cosa ne pensate mie care?? La storia vi intriga??

Lo spero davvero!!!

A presto

Deba

 

 

Ps. Ecco altre mie storie in corso:

 

La mia vera origine

 

 La mia casa sei tu

  
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